Visualizzazione post con etichetta Mudec. Mostra tutti i post
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12 settembre 2024

L'artista e attivista argentina La Chola Poblete espone al Mudec

Installation view, La Chola Poblete - Guaymallén, Deutsche Bank Artist of the Year 2023, Mudec, Milano ©julehering
Da domani, 13 settembre, fino al prossimo 20 ottobre, il Mudec di Milano presenta con Deutsche Bank e in collaborazione con 24 Ore Cultura la mostra 'Guaymallén' dell'artista argentina La Chola Poblete, vincitrice nel 2023 del prestigioso premio internazionale 'Artist of the year' che la banca dedica all'arte contemporanea, e premiata con una menzione speciale alla 60esima Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia.
La mostra 'Guaymallén' è presentata da Deutsche Bank e 24 Ore Cultura
La mostra è a cura di Britta Färber, global head of Art & Culture di Deutsche Bank. Artista, performer e attivista per i diritti Lgbt+, nel suo lavoro La Chola Poblete (1989) esamina in modo critico le conseguenze del colonialismo e della supremazia bianca nel suo Paese, l'Argentina. Attraverso differenti media come scultura, pittura, performance, disegno, acquarello e fotografia, riflette sulle sue radici indigene e queer e si oppone alla stereotipizzazione e all'esotizzazione delle popolazioni indigene confrontandosi con il ruolo storico di donne, travestiti e transessuali, espressioni della femminilità prese di mira o emarginate dalle strutture di potere religiose e patriarcali. Temi cui si associa una riflessione più ampia che riguarda la posizione dell’artista nel mondo dell’arte in relazione alla sua identità (trans, indigena) e il ruolo delle istituzioni occidentali nel determinare i canoni di ciò che chiamiamo 'arte', un processo che non è solo un prodotto storico ma dipende attivamente da determinate condizioni ideologiche e post-coloniali. Per la mostra Guaymallén, l'artista ha progettato uno spazio che si riferisce allo stile architettonico del barocco andino, ridisegnando gli ambienti di Mudec Photo come una straordinaria 'chiesa del disegno' contemporanea, un luogo popolato da motivi e simboli religiosi, politici, erotici, pop-culturali e indigeni che si sovrappongono tra loro creando un ambiente immersivo dove storie di salvezza, vergini, martiri e antiche dee sono filtrate da una lente di auto-emancipazione, di guarigione e di reclamazione sovversiva.

20 febbraio 2024

'Picasso. La metamorfosi della figura', la grande mostra al Mudec

Il Mudec propone al pubblico di leggere la ricchissima produzione di Picasso – dalle opere giovanili alle più tarde - alla luce del suo amore per le fonti artistiche 'primigenie', per l'arte primitiva, e racconta questa costante rielaborazione intellettuale e l'eredità artistica della sua visione attraverso un grande progetto espositivo, appositamente pensato per essere ospitato nel cuore del Museo dell Culture che racconta le culture del mondo e la loro reciproca e costante influenza. La mostra 'Picasso. La metamorfosi della figura', prodotta da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore e promossa dal Comune di Milano-Cultura, con Fondazione Deloitte come Institutional Partner della mostra e che vede il patrocinio dell'Ambasciata di Spagna in Italia, si potrà visitare dal 22 febbraio al 30 giugno. Curata da Malén Gual, conservatrice onoraria del Museo Picasso di Barcellona insieme a Ricardo Ostalé, la mostra consta di oltre 40 opere del maestro spagnolo, tra dipinti, sculture, insieme a 26 disegni e bozzetti di studi preparatori.  Nell'occasione si potrà rivedere al Mudec, dopo anni, la Femme nue del Museo del Novecento di Milano, meraviglioso dipinto che fu fondamentale preludio al capolavoro picassiano Les Demoiselles d'Avignon, in dialogo con magnifici dipinti di maschere. In un gioco di specchi e rimandi che dal più remoto passato guarda al contemporaneo, la selezione della produzione del maestro spagnolo presentata in mostra è in dialogo con un corpus di fonti antiche e reperti archeologici ed etnografici.

12 febbraio 2024

Satira e colore negli scatti di Martin Parr in mostra al Mudec

Gli spazi di Mudec Photo fino al prossimo 30 giugno ospitano la mostra di Martin Parr 'Short & Sweet', promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore
Martin Parr, Common Sense, 1995-1999, Martin Parr/Magnum Photos
In esposizione oltre 60 fotografie selezionate appositamente per questo progetto dallo stesso Parr, classe 1952, uno dei fotografi documentaristi britannici più affermati e riconosciuti. Il professionista documenta la società contemporanea occidentale, e in particolare europea, grazie a una cronaca fotografica tagliente, a volte ironica e altre feroce, che ne mette in luce le pieghe più contraddittorie. Le immagini sono presentate insieme all'installazione 'Common sense', selezione di oltre 200 fotografie in formato A3, che offrono uno studio ravvicinato del consumo di massa e della cultura dello spreco. Completa il percorso un’intervista inedita a cura della storica e critica della fotografia Roberta Valtorta, che ripercorre la carriera di uno dei più famosi fotografi della nostra epoca. Il catalogo 'Martin Parr. Short & Sweet', edito da 24 Ore Cultura, è disponibile presso il bookshop della mostra, nelle librerie e online.

08 gennaio 2024

Al Mudec gli scatti della vincitrice del Photo Grant di Deloitte

Al Mudec di Milano, fino al prossimo 28 gennaio, si può vedere la mostra a ingresso gratuito 'And they laughed at me' dell'artista e fotografa iraniana Newsha Tavakolian, classe 1981.
Una foto dell'iraniana Newsha Tavakolian, che ha vinto il concorso
Si tratta della prima vincitrice del nuovo concorso internazionale Photo Grant di Deloitte, selezionata tra oltre 700 autori e autrici che hanno lavorato sul tema 'Connections'. Le sue opere invitano a riflettere sulla strategia di repressione militare iraniana finalizzata ad accecare le persone mediante proiettili di gomma. Le immagini di Tavakolian riflettono la sfida di interpretare la storia collettiva in un mondo in Iran segnato dall'oppressione politica. Le sue fotografie sono cariche di interrogativi e mettono in evidenza il conflitto tra la società imposta e il desiderio di cambiamento individuale. Emerge fortemente come la paura indotta dalle decisioni politiche iraniane abbia trasformato la stessa organizzazione sociale in una minaccia per l'ordine costituito. Nel contesto di questa realtà oppressiva, le opere in mostra rappresentano una voce coraggiosa che si oppone a un destino ineluttabile, combinando elementi tipici del reportage e composizioni concettuali che rivelano il dramma dell'oppressione e finiscono per tracciare un cammino rivoluzionario verso la libertà, ispirato dall’unione di tante anime coraggiose. Il tema della seconda edizione del Photo Grant di Deloitte 2024 sarà 'Possibilities', un invito a raccontare ciò che può esistere, ciò che può essere realizzato, ciò che potrebbe avvenire e che, nella maggior parte dei casi, riguarda un preciso senso di volontà di tutti noi. Una riflessione sulla facoltà del poter fare, cioè di creare le condizioni perché quelle possibilità possano avere luogo. È la possibilità di cambiare, crescere, incontrare, dare, vedere qualcosa di diverso, riuscire nel proprio intento, a volte di salvarsi, o di ritornare a vivere certe emozioni. Il Photo Grant di Deloitte, concorso fotografico tra i più importanti d'Italia e tra i principali a livello internazionale, è promosso da Deloitte Italia con il patrocinio di Fondazione Deloitte e in collaborazione con 24 Ore Cultura, la direzione artistica di Denis Curti e il team di BlackCamera.

18 dicembre 2023

Al Mudec s'interpreta l'arte di Van Gogh con i mattoncini Lego

Sono proposti tre workshop all'interno della mostra
I mattoncini più famosi del mondo sono al centro del nuovo progetto di Lego Italia, in collaborazione con Initiative e 24 Ore CulturaGruppo 24 Ore, in cui gioco e arte s'intrecciano. Un percorso di tre workshop all'interno della mostra 'Vincent Van Gogh. Pittore colto' al Mudec – Museo delle culture di Milano, visitabile fino al 28 gennaio 2024. Prendersi il proprio tempo, dare spazio alla propria creatività e liberare le proprie emozioni sono i tre aspetti cardine del progetto. L'experience ha inizio con una visita guidata a piccoli gruppi dove gli esperti operatori del Mudec raccontano alcune delle opere più significative in esposizione, la visione e l'immaginario di Van Gogh. A seguire, i partecipanti proseguono nell'Auditorium con un'attività, firmata Lego Italia, che consiste nella libera ideazione della propria opera d'arte dopo un breve momento di confronto per trasmettere spunti utili su come utilizzare i mattoncini Lego a disposizione e favorire lo sviluppo di connessioni con la propria dimensione emozionale ed espressiva. Al termine del workshop, i partecipanti possono portare con sé i propri lavori dopo essere stati invitati a realizzare scatti destinati ad arricchire la photogallery creata ad hoc nella pagina Instagram del Mudec. Il progetto è coordinato dall'agenzia media Initiative. All'interno del museo, fino al termine della mostra, sono anche disponibili due punti vendita dov'è possibile acquistare i playset Lego 'La notte stellata'.

06 giugno 2023

Mudec United, la rivista internazionale del Museo delle Culture

Dallo scorso maggio è disponibile il primo numero di Mudec United, una nuova pubblicazione del Mudec - Museo delle Culture di Milano.
Diretta da Carlo Antonelli, è in lingua inglese
perché pensata per un pubblico internazionale
La nuova rivista, diretta da Carlo Antonelli, è distribuita non solo nel bookshop del museo, ma anche in un ampio circuito di librerie in tutto il mondo e nei principali store online. 'Rainbow', il primo numero, è incentrato sul tema della omonima mostra sui molteplici significati dell'arcobaleno, inaugurata lo scorso febbraio al Mudec, includendo contributi dal mondo delle arti, della scrittura e della ricerca. Pur fornendo ampie informazioni sulla mostra cui si allinea, non è un catalogo, bensì una rivista pura, che nasce dal processo generativo delle idee (visive in primis) che escono dal museo e lo aprono al mondo. La rivista è stata pensata per un pubblico internazionale, per questo motivo la lingua degli articoli è l'inglese, mentre i testi in italiano sono raccolti in coda. Mudec United parte, infatti, dal capoluogo lombardo e dalla visione del Mudec, raccontata attraverso la sua collezione permanente e le mostre in dialogo con essa, ed estende fili di relazioni con i più disparati punti del pianeta. Fili che collegano studiose e studiosi, scrittrici e scrittori attraverso immagini, artisti, luoghi, storie e idee. L’art direction e la progettazione grafica della rivista sono state affidate allo studio grafico FM milano di fama internazionale. L'edizione e la distribuzione sono a cura di Nero, casa editrice internazionale dedicata all'arte, alla critica e alla cultura contemporanea. Il prossimo numero della rivista Mudec United sarà disponibile da gennaio 2024.

19 maggio 2023

Al Mudec la musica sinfonica dialoga con le opere dei surrealisti

Il festival 'Il suono dell'arte' si terrà dal 23 al 28 maggio
È stata battezzata 'Il suono dell'arte' l'originale iniziativa proposta al Mudec di Milano per un'intera settimana, dal 23 al 28 maggio 2023. L'idea, volta a reinventare il concetto di fruizione culturale e musicale della città, consiste nel far dialogare la musica de LaFil - Filarmonica di Milano con le opere pittoriche esposte lungo il percorso della mostra 'Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo'. I musicisti de LaFil affascineranno i visitatori del museo con momenti concertistici e performance improvvisate, regalando un'esperienza artistica avvolgente. La collaborazione del Mudec con LaFil-Filarmonica di Milano sarà occasione anche per parlare di musica d'autore attraverso incontri con grandi professionisti della cultura concertistica e per partecipare a laboratori, dove il pubblico sarà assoluto protagonista insieme alla musica. Unico nel suo genere, il progetto è frutto della collaborazione tra LaFil – Filarmonica di Milano e 24 Ore Cultura e realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo e il sostegno di Gruppo Unipol. Le attività del Festival all'interno del Mudec sono gratuite (previa prenotazione attiva dal 22 marzo) eccetto quelle previste nelle sale della mostra, che sono infatti comprese nel biglietto. Il programma dell'iniziativa 'Il suono dell'arte' è consultabile sul sito del Mudec. In alto, alcune foto della conferenza stampa di presentazione cui hanno preso parte, tra gli altri, l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, Federico Silvestri, amministratore delegato di 24 Ore Cultura, Luca Formenton e Marco Seco, rispettivamente fondatore e direttore artistico LaFil - Filarmonica di Milano.

03 maggio 2023

Al Mudec una mostra sui molteplici significati dell'arcobaleno

Fino al prossimo 2 luglio, al Mudec - Museo delle Culture di Milano si può visitare con ingresso libero la mostra 'Rainbow: colori e meraviglie tra miti, arti e scienza'.
L'esposizione prevede anche un'installazione site specific
Un nuovo progetto espositivo, quello promosso da Comune di Milano|Cultura e curato da Katya Inozemtseva, che si sviluppa negli spazi al primo piano del Mudec: dopo un'immersione completa tra i colori dell'arcobaleno grazie un'installazione site specific a cura dell'artista Cory Arcangel negli spazi della 'nuvola', l'esposizione prosegue nelle Sale Focus, secondo un allestimento essenziale di Studio Grace. I pezzi esposti, provenienti dalle collezioni del museo così come frutto di prestiti anche internazionali, consentono al visitatore di esplorare i molteplici significati dell'arcobaleno, di conoscerne origine e riflessi nella cultura contemporanea. Espressione di linguaggi differenti dall'antropologia alla biologia, dall'arte alla scienza, gli oggetti illustrano miti antichi e nuovi valori dell’iride tra antico e contemporaneo, dentro e fuori dal Museo, anche grazie all'Arte Pubblica. Il progetto s'ispira alla storica mostra 'The Rainbow Show', allestita nel 1975 al De Young Museum di San Francisco. La nuova iniziativa del Mudec è organizzata in collaborazione con il Museo di Storia Naturale, Arte Pubblica e il Planetario.

30 marzo 2023

Al Mudec gli scatti di Muholi, incoraggiamento a essere se stessi

L'attivista visuale sudafricana Zanele Muholi è da un decennio tra i più celebrati artisti contemporanei, ma il suo lavoro coincide con il suo credo, al punto che ama definirsi attivista, ancor prima di artista.
Nello spazio Mudec Photo dal 31 marzo al 30 luglio 2023
Indaga razzismo, eurocentrismo, femminismo e politiche sessuali e i suoi mezzi espressivi sono la scultura, la pittura, l'immagine in movimento. Ma è con la fotografia, e in particolare con la serie di autoritratti 'Somnyama Ngonyama' (Ave, Leonessa Nera), che riceve il plauso planetario, in un crescendo di mostre nei più prestigiosi musei del mondo. 'Muholi, A Visual Activist' è il progetto di 24 Ore Cultura - Gruppo 24 Ore, promosso da Comune di Milano-Cultura e in collaborazione con Sudest57 attraverso cui il Mudec di Milano, dal 31 marzo al 30 luglio 2023 propone una selezione - curata da Biba Giacchetti e dall'artista - di oltre 60 immagini, scatti magnetici e di denuncia sociale che spaziano dai primi autoritratti realizzati ai più recenti lavori, tratti dal progetto artistico di Muholi, in costante evoluzione. Muholi è oggi ambassador della comunità Lgbtq+, esponendosi in prima persona. Ogni sua immagine racconta una storia precisa, un riferimento a esperienze personali o una riflessione su un contesto sociale e storico più ampio. Lo sguardo dell'artista commuove, denuncia, inquieta lo spettatore, mentre oggetti di uso comune, ripresi in maniera simbolica, sono posti in dialogo con il suo corpo trasfigurandolo, costringendoci a guardare fisso negli occhi di Muholi, per andare oltre il primo livello di lettura dello scatto. La bellezza delle composizioni e il talento d'artista sono solo un mezzo per affermare la necessità di esistere, la dignità e il rispetto cui ogni essere umano ha diritto, a dispetto della scelta del partner o del colore della pelle, e del genere con cui si identifica. Il suo scopo è la rimozione delle barriere, il ripensamento della storia, l'incoraggiamento a essere se stessi e a usare strumenti artistici, quali una macchina fotografica, come armi per affermarsi e combattere.

21 marzo 2023

Il Surrealismo di Dalì, Magritte e Man Ray in mostra al Mudec

Nasce in collaborazione con il Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, la curatela di Els Hoek e la consulenza scientifica di Alessandro Nigro la mostra 'Dalì, Magritte, Man Ray e il Surrealismo.
I capolavori si potranno vedere dal 22 marzo al 30 luglio 
Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen' aperta al pubblico negli spazi del Mudec - Museo delle Culture di Milano dal 22 marzo al 30 luglio 2023. Il Surrealismo non fu solo uno stile, un movimento artistico, quanto piuttosto un atteggiamento, un modo alternativo di essere e concepire il mondo, un modo di pensare radicalmente nuovo che trasformò le esistenze dei loro membri. Su questo concetto fondamentale si sviluppano i temi della nuova mostra sui surrealisti che, in sei sezioni, presenta 180 opere, tra dipinti, sculture, disegni, documenti, manufatti, tutti provenienti dalla collezione del museo Boijmans Van Beuningen, uno dei più importanti musei dei Paesi Bassi, in dialogo con alcune opere della Collezione permanente del Museo delle Culture. Il progetto espositivo approfondisce i temi su cui si è focalizzata la ricerca surrealista – sogno e realtà, psiche, amore e desiderio, un nuovo modello di bellezza - e attraverso opere di surrealisti meno noti, pubblicazioni e documenti storici, fornisce al pubblico una visione a tutto campo del movimento artistico. La mostra, prodotta da 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore e promossa dal Comune di Milano-Cultura, è stata resa possibile grazie al generoso prestito di opere d'arte da parte del Museo olandese e a Fondazione Deloitte, institutional partner della mostra.

20 novembre 2022

Al Mudec 'Norma Jeane #OneLove', opera collettiva e in divenire

Inaugurata lo scorso 17 novembre allo Spazio delle Culture Khaled Al Asaad del Mudec l'opera 'Norma Jeane #OneLove' di un/una artista che non vuole essere identificato/a.
In programma anche tre appuntamenti di approfondimento
#OneLove, a cura di Katya Inozemtseva, è un parallelepipedo in plastilina che evoca la bandiera arcobaleno, celando al suo interno un'intersezione bianca e nera, a celebrare la complessità dell'essere umano. Un'opera collettiva e in fieri, che muta nel tempo e nello spazio grazie alla fruizione continua del pubblico che vi interagisce modellando e rimodellando il materiale di cui è composta, per tutta la durata dell’installazione. Ogni visitatore è libero di scolpire qualsiasi cosa, mescolare i colori, consapevole che chiunque, successivamente, potrà distruggere o rimodellare ciò che è stato fatto. Il simbolo diventa piattaforma di interazione fisica, ne assottiglia il potere rappresentativo, e quindi politico, ritornando alla persona, al suo corpo, al gesto individuale. Così l'artista Norma Jeane racconta la sua opera, che sarà esposta fino al 12 marzo 2023: "#OneLove è un terreno di gioco. Proprio come in una sabbiera si può fare tutto e il contrario di tutto senza farsi troppo male. Sì, perché avere a che fare con i simboli può essere pericoloso. Di fronte a un emblema o a una bandiera bisogna mostrare prudenza (se non riverenza). #OneLove è un arcobaleno di colori che contiene il bianco e il nero delle scelte nette. Di qua o di là. Oppure dappertutto. Ogni colore prende forma e significato nelle mani e negli occhi di chi ci gioca e nel mescolarsi sempre più con gli altri colori, moltiplicando all’infinito le sfumature. Fai e disfa, niente è definitivo. La materia è dolce e morbida e ogni forma non fa in tempo a essere riconosciuta, a suscitare un pensiero o un'emozione, che subito diventa tutt’altra cosa nelle mani di chi segue. È il flusso sinuoso e ribollente delle cose vive. Siamo ‘noi’, quando usciamo dall'angolo (retto) e ci sentiamo liberi di cambiare le cose per vedere come poi va a finire. Gioco pesante, doppio gioco, gioco di prestigio, gioco da ragazzi. Let's get together and feel alright!". In parallelo alla fruizione dell'opera sono previsti tre incontri di approfondimento (il 29 novembre alle ore 18.30; il 15 dicembre alle ore 18; a gennaio 2023 alle ore 18) con artisti, scrittori e attivisti, che permetteranno al pubblico di conoscere meglio le tematiche sottese al lavoro di Norma Jeane.

10 novembre 2022

Il Mudec rende omaggio al grande Robert Capa con una mostra

 L'esposizione fotografica è prodotta da 24 Ore Cultura
in collaborazione con l'agenzia Magnum Photos 
In occasione dei 110 anni dalla nascita di Robert Capa (22 ottobre 1913), il Mudec, il Museo delle Culture di Milano rende omaggio al grande fotografo ungherese con una mostra personale che ripercorre i principali reportage di guerra e di viaggio che Capa realizzò in vent'anni di carriera, anni che coincisero con i momenti cruciali della storia del Novecento. Realizzata da 24 Ore Cultura in collaborazione con l'agenzia Magnum Photos e promossa da Comune di milano -Cultura, la mostra riunisce un eccezionale corpus di fotografie: oltre 80 stampe fotografiche, alcune delle quali mai esposte prima in una mostra italiana, accompagnate da una rara intervista rilasciata dal fotoreporter a una radio americana nel 1947 e da alcuni documenti d'epoca provenienti dalla collezione di Magnum. 'Robert Capa. Nella Storia', che vuole porsi come apripista delle celebrazioni per i 110 anni dalla nascita del leggendario fotoreporter, racconta la Storia del Novecento. Attraverso i suoi ritratti in bianco e nero e i suoi reportage di guerra e di viaggio, l'obiettivo del fotografo fece conoscere al mondo non solo gli orrori e le miserie dei tanti conflitti armati che caratterizzarono il secolo scorso e i volti degli uomini e delle donne che fecero la Storia, ma anche la vita quotidiana, fatta di piccoli momenti di gioia e voglia di riscatto, di presente e futuro, di realtà e di sogni delle persone comuni, indifferentemente da una parte all'altra del globo. A cura di Sara Rizzo, la mostra sarà visitabile da domani, 11 novembre, fino al 19 marzo 2023.

07 giugno 2022

I 140 anni di Galbani celebrati con un'opera di Diego Cusano

È esposta al Bistrot del Mudec di Milano fino al 12 giugno
Galbani festeggia i suoi 140 anni con un'opera di food art realizzata da Diego Cusano, artista eclettico e apprezzato a livello internazionale per la sua capacità di abbinare oggetti di uso quotidiano e immagini della sua fantasia. In occasione della Milano Design Week, l’opera raffigurante il formaggio Bel Paese Galbani sarà esposta dal 7 al 12 giugno presso gli spazi del Bistrot del Mudec - Museo delle Culture, in via Tortona 56 a Milano. Protagonista dell'opera il Bel Paese, il primo formaggio firmato Galbani, nato nel 1906 nel caseificio di Egidio Galbani di Melzo, e simbolo storico del brand. Una referenza che a oggi conta oltre 70 milioni di forme prodotte con 10 miliardi di litri di latte, equivalenti a un giro intorno al mondo, così come raffigurata nell’illustrazione dell'artista. Il Bel Paese, il primo formaggio italiano esportato all’estero, è infatti raffigurato come l'involucro di una mongolfiera che, nella navicella, accoglie una famiglia. Ogni giorno, infatti, nove famiglie italiane su dieci scelgono prodotti Galbani.


21 aprile 2022

Al Mudec un mondo nuovo immaginato da David LaChapelle

Spree 2020 Los Angeles ©David LaChapelle

L'uomo e il rapporto con se stesso, l'uomo nella società, l'uomo nella natura.
David LaChapelle all'inaugurazione della mostra
(Ph. GoldenBackstage)
Alla presenza dell'artista, oggi è stata inaugurata a Mudec Milano la mostra 'David LaChapelle, I believe in miracles', aperta al pubblico dal 22 aprile all'11 settembre 2022. Prodotta da 24 Ore CulturaGruppo 24 Ore e promossa dal Comune di Milano-Cultura, l'esposizione, curata da Denis Curti e Reiner Opoku, è un percorso di ricerca che, attraverso 90 opere (grandi formati, installazioni site-specific e nuovi scatti) racconta un mondo nuovo e una nuova umanità immaginati da LaChapelle. Dalla sua formazione con Andy Warhol - nella New York degli anni Ottanta - e dalla cultura pop, il vissuto artistico di LaChapelle è approdato alle gallerie, per culminare in una fotografia artistica unica nel suo genere, caratterizzata da un'acuta consapevolezza del tempo in cui viviamo. Lo sguardo dell'artista statunitense, che ora vive alle Hawaii, si sofferma quindi sulla condizione umana, dove s'intrecciano gioie, dolori, solitudini, passioni, insicurezze e ideali. Per questo il percorso espositivo non ha, volutamente, un andamento lineare. "LaChapelle – spiegano i due curatori - ci invita a creare nuove relazioni con le persone, con la natura, con il consumo, con la spiritualità. Un altro mondo è possibile. David LaChapelle crede nei miracoli".
Annunciation 2019 Hawaii ©David LaChapelle
Partendo da opere che denunciano la vulnerabilità del pianeta e la fragilità dell'uomo, insieme a un repertorio che guarda alla pop culture e lo star system del cinema, della musica, dell’arte, la mostra si snoda attraverso immagini rivelatrici della visione dell'artista verso un mondo nuovo, che cerca una natura incontaminata e lussureggiante dove possono convivere spiritualità, amore e bellezza e dove uomini e donne possono vivere finalmente liberati dall'alienazione e in connubio con il contesto naturale. Il catalogo della mostra, edito da 24 Ore Cultura, è in vendita nel bookshop della mostra, in libreria e online.

18 aprile 2022

Il lavoro di fotoreporter? S'impara da piccoli al Mudec con Fujifilm

Mudec Education, in collaborazione con instax by Fujifilm, presenta un nuovo progetto didattico dal titolo Fotoreporter per un giorno, rivolto a bambini e ragazzi desiderosi d'imparare il mestiere di fotoreporter e comprendere quanta potenza comunicativa ci sia in uno scatto. 
Un progetto didattico per avvicinarsi alla fotografia
In occasione della della mostra 'Henri Cartier-Bresson. Cina 1948-49 | 1958', in corso al Mudec fino al prossimo 3 luglio, dedicata a uno dei più grandi fotoreporter di tutti i tempi, sabato 30 aprile e sabato 7 e 21 maggio, con turni la mattina e il pomeriggio, bambini in età scolare potranno essere 'Fotoreporter per un giorno'. Mudec Education ha ideato, con il supporto di instax by Fujifilm, quattro giornate ricche di divertimento, socializzazione e apprendimento di quello che un giorno potrebbe veramente rivelarsi 'il lavoro dei propri sogni'. I laboratori, della durata di circa tre ore e completamente gratuiti, fino a esaurimento posti e dietro prenotazione, sono rivolti a bambini dai 6 a 8 anni e ai ragazzi dai 9 a 13 anni. Fujifilm mette a disposizione dei partecipanti le sue fotocamere instax, gamma istantanea sinonimo di semplicità di utilizzo e funzionalità accessibili. Dopo una visita guidata alla mostra, i partecipanti, divisi in gruppi da dieci con i loro accompagnatori adulti, incontreranno una fotoreporter professionista che racconterà del proprio mestiere e cosa significa essere un fotoreporter, cosa vuol dire narrare attraverso le immagini e le fotografie e insegnerà tecniche base per ottenere un buono scatto. Al termine dell'incontro con la fotografa professionista e accompagnati dal genitore con il supporto di un educatore, i bambini, divisi in gruppi, esploreranno il Museo muniti di fotocamera istantanea alla ricerca dello scatto perfetto, che rappresenti meglio per loro il concetto di 'Il mio Museo'. Ogni partecipante realizzerà un portfolio, un tesoro personale di dieci scatti, stampati su pellicole instax. Le dieci fotografie saranno raccolte, catalogate e poi mostrate a tutti gli altri bambini in laboratorio. Al termine dell’attività, la fotoreporter professionista fornirà la propria lettura di ogni scatto, dando così vita a una mostra, personale e collettiva, nel'’aula didattica, e alla fine ogni partecipante potrà portarsi a casa il proprio lavoro. Da questo progetto nascerà poi una mostra collettiva digitale, fruibile su una pagina dedicata al progetto all'interno del sito del Mudec.

15 marzo 2022

Al Mudec la mostra 'Marc Chagall. Una storia di due mondi'

Dal 16 marzo al 31 luglio 2022
Si potrà visitare dal 16 marzo al 31 luglio 2022 negli spazi del Mudec Milano il progetto espositivo in quattro sezioni 'Marc Chagall. Una storia di due mondi', curato da Ronit Sorek (in alto, nella foto) e dedicato ai lavori grafici di Chagall (1887-1985) e alla sua attività di illustratore editoriale. Le oltre 100 opere, provenienti dalla collezione dell'Israel Museum di Gerusalemme, riflettono l'identità poliedrica dell'artista, che è al tempo stesso il bambino ebreo di Vitebsk, il marito che correda di immagini i libri dell'amata moglie, l'artista che illustra la Bibbia e, infine, l'originale pittore moderno che piange la sorte toccata nel suo secolo al popolo ebraico. In esposizione anche una selezione di oggetti rituali, usati nelle cerimonie religiose delle comunità ebraiche e che sono spesso raffigurati nelle opere di Chagall. Alcune sale ospiteranno anche installazioni multimediali, ideate e curate da Kaos produzioni con la collaborazione di Jacopo Veneziani, per accompagnare il visitatore in un viaggio alla riscoperta dell'artista.  Prodotta da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore, di cui è amministratore delegato Federico Silvestri (nella foto), l'esposizione è promossa dal Comune di Milano-Cultura e curata dall'Israel Museum di Gerusalemme. L'allestimento si deve all'architetto Corrado Anselmi. Main sponsor della mostra il Gruppo Unipol. Il catalogo della mostra 'Marc Chagall. Una storia di due mondi', edito da 24 Ore Cultura, è disponibile in libreria e online.

17 febbraio 2022

L'istante decisivo nella Cina di Cartier-Bresson in mostra al Mudec

Dal 18 febbraio fino al prossimo 3 luglio
lo spazio Mudec Photo del Mudec di Milano ospiterà la mostra fotografica 'Henri Cartier-Bresson: Cina 1948-49 | 1958', prodotta da 24 Ore Cultura e promossa dal Comune di Milano-Cultura.
In un manifesto dipinto a mano
il pugno comunista sopprime il cane nazionalista.
Nanchino, 24 aprile 1949 Vintage gelatin silver print
© Fondation Henri Cartier-Bresson / Magnum Photos 
Per la prima volta arriva in Italia il progetto espositivo che racconta i due reportage fotografici cinesi che resero famoso Cartier-Bresson (1908-2004) in tutto il mondo per il suo 'istante decisivo'. Oltre cento stampe originali e una raccolta di materiali d'archivio del pioniere del fotogiornalismo documentano due momenti-chiave nella storia della Cina: la caduta del Kuomintang (1948-1949) e il 'Grande balzo in avanti' di Mao Zedong (1958). Realizzata con la collaborazione della Fondation Henri Cartier-Bresson, la mostra riunisce un eccezionale corpus di fotografie e documenti di archivio del fotoreporter francese: oltre 100 stampe originali insieme a pubblicazioni di riviste d’epoca, documenti e lettere provenienti dalla collezione della Fondation. Temi importanti del cambiamento nella storia contemporanea cinese si affiancano ad altri tenuti nascosti dalla propaganda di regime, come lo sfruttamento delle risorse umane e l'onnipresenza delle milizie. La mostra allestita al Mudec permette così di avvicinarsi alla poetica del maestro della fotografia mondiale, quell'istante decisivo che gli permise di cogliere l'immediatezza e la veridicità della situazione, unitamente alla scelta del bianco e nero per dare risalto alla forma e alla sostanza della realtà. La guida edita da 24 Ore Cultura, in vendita esclusivamente in sede di mostra, è curata da Michel  Frizot e Ying-Lung Su e realizzata in collaborazione con la Fondation Henri Cartier-Bresson. 
La mostra è allestita allo spazio Mudec Photo fino a 3 luglio. Il catalogo è edito da 24OreCultura


16 febbraio 2022

'Cattura la luce', cinque installazioni di realme al Mudec di Milano

Da oggi, 16 febbraio, per la durata di due settimane, al Mudec - Museo delle Culture di Milano si può vedere la mostra 'Cattura la luce' di realme, il brand di smartphone in più rapida crescita al mondo.
Franco Chen e Pietro Paolo Rimonti
Un progetto artistico, quello ospitato al Bistrot del museo, promosso dall'azienda in occasione del lancio della nuova realme Serie 9, e che vedrà protagonisti quattro artisti confrontarsi con la luminosità rapportata a diverse discipline artistiche come design, fotografia, body painting e progettazione. Partendo dal concept 'oscurità e luce', realme si propone di mostrare come gli smartphone della nuova Serie 9 riescano a trasformare un semplice momento in un'opera d'arte. La fotografia, in senso artistico, è una semplice cornice, una memoria impressa e consolidata nella mente. Da uno scatto fluisce un ricordo, si consolida e si trasforma in emozione. Dunque, un elemento immaginato, immortalato, lavorato e studiato con una visione artistica diventa un trasferimento emotivo verso chi lo osserva, sentendone il fascino e immortalando la bellezza delle forme. 'Cattura la luce' si snoda attraverso cinque installazioni, ideate, progettate, studiate, pensate e mostrate da artisti appartenenti a diversi mondi dell'arte quali fotografia, progettazione, tattoo e illustrazione. Attraverso il concept 'oscurità e luce' Alessio Salvo (designer), Alice Falco (fotografa), Federica Faletra (tatuatrice) e Clara Gargano (illustratrice) si sono messi in gioco e hanno sviluppato la propria idea di arte mescolata alla tecnologia messa a disposizione dagli smartphone della Serie 9 di realme. Un crogiolo di arti, tecnologia, luci ed effetti speciali, fruibile da tutti e che offre l'opportunità di esplorare l'arte in grado di mescolarsi ed entrare in ogni singolo momento della nostra vita, anche se non siamo artisti a tempo pieno.
Cosimo Finzi e Patrizia Martello
All'evento di lancio della Serie 9, che si è svolto questa mattina a Milano, hanno presenziato Franco Chen, country manager di realme Italia, e Pietro Paolo Rimonti, senior vp dell'azienda cinese produttrice di smartphone e altri device tecnologici. Nell'occasione il sociologo Cosimo Finzi, ad di AstraRicerche, e Patrizia Martello, esperta di trend di consumo dell'Università Iuav di Venezia, hanno illustrato le evidenze di un'indagine che, per conto di Realme, ha inteso sondare il rapporto degli italiani con la fotografia fatta con lo smartphone. Indagine che ha mostrato come fotografare con lo smartphone sia diventato un gesto quotidiano: il 38,4% degli intervistati scatta fotografie con lo smartphone più volte al giorno e il 20,6% quasi ogni giorno. I soggetti più immortalati sono i paesaggi (67,9%), i tramonti (54,8%, con le albe al 40,4%) e le persone 51,6% (con i parenti al 35,8%). Dalla ricerca è inoltre emerso che il comparto fotografico degli smartphone attuali non sia in grado di soddisfare pienamente l'utente: solo il 41%, infatti, si dice soddisfatto. E, a proposito di luce, più di un italiano su due ha avuto problemi con il proprio smartphone in condizioni di scarsa luminosità. Lo studio di AstraRicerche ha poi definito cinque cluster, che raggruppano al loro interno comportamenti, preferenze ed esigenze simili, evidenziando trend significativi in atto. Compongono il cluster 'I collezionisti di ritratti' (26,8%), 'I random occasionali' (25,3%), 'I paesaggisti espressionisti' (21,5%), 'I nottambuli nostalgici' (15,8%) e, infine, 'I narratori di dettagli (10,7%).

12 gennaio 2022

L'evoluzione artistica del genio Piet Mondrian in mostra al Mudec

Dallo scorso 24 novembre è aperta al pubblico negli spazi espositivi di Mudec Milano la mostra 'Piet Mondrian. Dalla figurazione all'astrazione', a 150 anni dalla nascita del geniale pittore, alfiere dell'arte moderna olandese nel mondo.
Promossa da Comune di Milano-Cultura e prodotta da 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore, la mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione del Kunstmuseum Den Haag (L'Aia), museo che detiene la più importante collezione di opere di Mondrian al mondo, e del Consolato generale olandese.
Il catalogo della mostra, edito da 24 Ore Cultura
Visitabile fino al 27 marzo 2022, la mostra porta per la prima volta a Milano un progetto espositivo interamente dedicato all'artista, concentrando l'attenzione sul processo evolutivo artistico che lo traghettò dalla figurazione all'astrazione, dalla tradizione del paesaggio olandese allo sviluppo del suo stile unico, che l'ha reso inconfondibile e universalmente celebre. Con il concept del direttore del Kunstmusem Benno Tempel e con la curatela di Daniel Koep, head of Exhibitions, e di Doede Hardeman, head of Collections, il percorso espositivo si snoda attraverso sezioni tematiche. Offrendo un'inusuale chiave di lettura, i capolavori esposti al Mudec permetteranno quindi ai visitatori di avvicinarsi al processo di scomposizione e ricomposizione artistica della realtà che Mondrian affinò negli anni in un costante percorso di ricerca di equilibrio e perfezione, tendendo dal particolare all'universale. Come si evince anche dalle 160 illustrazioni di opere del catalogo della mostra, curato da Benno Tempel ed edito da 24 Ore Cultura, con l'adozione delle linee perpendicolari, l'artista renderà via via più radicale il suo minimalismo fino a far prevalere, nell’ultima fase della sua carriera dettata da una costante ricerca spirituale, le linee sui colori.

12 dicembre 2021

Al Mudec la mostra 'Disney. L'arte di raccontare storie senza tempo'

In esposizione opere originali provenienti dagli Archivi Disney
Raccontare storie senza tempo è un'arte, ma dietro l'immediatezza del risultato artistico c'è un lavoro di ricerca creativa pluriennale. La mostra 'Disney. L'arte di raccontare storie senza tempo', aperta al Mudec di Milano fino al 13 febbraio 2022, racconta al pubblico questo processo creativo. In esposizione preziose opere originali provenienti dagli Archivi Disney di questi immortali lungometraggi e di altri celebri film dei Walt Disney Animation Studios, tra cui Hercules, e La Sirenetta, fino al più recente film d'animazione 'Frozen 2 – Il segreto di Arendelle', creato da una nuova generazione di artisti e cineasti tuttora ispirati all'eredità di Walt Disney. La mostra è promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore (che cura anche il catalogo dell'esposizione), a cura della Walt Disney Animation Research Library, con la collaborazione di Federico Fiecconi, storico e critico del fumetto e del cinema di animazione. Il visitatore potrà ripercorrere l’elaborazione dell'intero processo creativo dietro le quinte di un racconto Disney e verrà incoraggiato a diventare egli stesso un narratore.