![]() |
Astra Ricerche ha condotto per il brand di dispositivi per la vita intima un'indagine sulla sessualità in Italia |
Visualizzazione post con etichetta indagine. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta indagine. Mostra tutti i post
12 giugno 2024
Benessere sessuale e conoscenza di sé: l'indagine di Lelo
Lelo, brand leader nel settore dei sex toys, supporta l'attività di diffusione della conoscenza della propria sessualità, dei desideri e degli orientamenti insieme alla comunità Lgbt+, che, come da tradizione nel mese di giugno, è impegnata a manifestare in tutto il mondo.
Una consapevolezza fondamentale per la missione di Lelo: il benessere sessuale delle persone, che influisce in modo profondo sullo stato d'animo e la qualità di vita. Secondo le principali evidenze dell'indagine quantitativa 'Il benessere sessuale in Italia, tra desiderio e realtà', condotta quest'anno dall'istituto Astra Ricerche per Lelo, solo il 18% delle persone intervistate ha una conoscenza adeguata dei diversi orientamenti sessuali, mentre il 49,3% dichiara di averne una conoscenza sommaria. Sono le giovani donne, 18-24enni, a dimostrare una padronanza maggiore del tema con una media di 35% di conoscenza approfondita. La ricerca mostra che gli italiani e le italiane si definiscono eterosessuali nell'89% dei casi, il 6% bisessuale, il 3% omosessuale, 1,3% asessuale e 1% pansessuale e polisessuale. Sono sempre le giovani donne a dimostrare una varietà maggiore di risposte, con una percentuale di eterosessualità sotto la media delle persone intervistate (76%). Si sfata anche uno dei luoghi comuni più diffusi secondo cui la percentuale di donne bisessuali sarebbe maggiore di quella degli uomini bisessuali, perché c'è, invece, solo un 1% di differenza in favore degli uomini: 6% vs. 7%. Il 79% delle persone intervistate ha dichiarato di non aver mai esplorato il proprio orientamento sessuale; quasi un quarto di queste perché 'non sanno come fare'. Per migliorare la consapevolezza sul proprio corpo e la propria sessualità, i sex toys fungono da alleati perché, oltre a rendere il sesso più giocoso e soddisfacente, contribuiscono a migliorare la conoscenza di sé.
Etichette:
Astra Ricerche,
benessere,
indagine,
Lelo,
sessualità,
sex toys
16 febbraio 2022
'Cattura la luce', cinque installazioni di realme al Mudec di Milano
Da oggi, 16 febbraio, per la durata di due settimane, al Mudec - Museo delle Culture di Milano si può vedere la mostra 'Cattura la luce' di realme, il brand di smartphone in più rapida crescita al mondo.
Franco Chen e Pietro Paolo Rimonti |
Cosimo Finzi e Patrizia Martello |
Etichette:
AstraRicerche,
indagine,
installazioni,
mostra,
Mudec,
museo,
Realme
14 gennaio 2022
The Smiley Company lancia un corto animato sull'ottimismo
Lunedì 17 gennaio la storica azienda The Smiley Company lancia in Italia il cortometraggio animato sul potere dell'ottimismo provocatorio con la voce narrante di DJ Pierre, pioniere dell'Acid house a livello internazionale. The Smiley Company, che nel 2022 festeggia 50 anni, oltre ad aver reso iconico in tutto il mondo uno dei simboli più famosi di sempre, sin dalle sue origini si è sempre impegnata nel contribuire alla diffusione di buone notizie, positività e ottimismo. Oggi è una delle Top150 licensing company a livello mondiale con un marchio registrato in oltre 100 paesi, per più di 14 categorie di prodotto, potendo contare su oltre 400 partner globali. Continua, inoltre, ad ispirare i principali creativi dell’arte, della moda, del cinema, della musica, della stampa e nell’ambito della cultura pop. A dirigere il corto Liam Aldous e Maxim Machaidze. Le illustrazioni sono di Anka Bochorishvili, mentre l’animazione di Temur Ezugbaia (aka Vinda Folio). Sempre a proposito di positività e ottimismo, l'azienda ha realizzato, con il supporto di YouGov, un'indagine sul valore del sorriso per gli italiani. La ricerca - che ha interessato un pubblico di oltre 2mila intervistati di età compresa dai 18 ai 55 anni, residenti in tutta Italia - ha rimarcato come gli anni della pandemia abbiano impattato negativamente sull'attitudine al sorriso. Infatti, più della metà degli intervistati sostiene di avere sorriso meno nel biennio 2020/2021, rispetto al solito. La ricerca fa emergere in particolare una grande voglia di tornare ad essere più ottimisti: per il 2022, l’87% del campione si augura di vedere persone sorridenti intorno a sé e l’86% degli intervistati esprime il desiderio di poter sorridere maggiormente. Un desiderio auspicabile perché, dati alla mano, gli italiani sorridono ancora troppo poco: il 44% non lo fa per più di 15 minuti al giorno, mentre il 16% tra i 15 e i 30 minuti. Solo il 26% dichiara di sorridere più di 30 minuti al giorno. I numeri dell’indagine riconfermano, inoltre, i molteplici e sorprendenti effetti positivi che un sorriso può avere sulle persone e la loro psiche: per quasi l'83% degli intervistati è il sorriso stesso che fa sentire felici.
21 giugno 2021
East Lombardy promuove il cibo di quattro territori lombardi
Cibo sano, gustoso, con materie prime di qualità, sostenibile per il territorio e rispettoso del benessere animale.
Queste le caratteristiche che accomunano i prodotti e le tipicità di produttori e ristoratori che fanno capo al marchio East Lombardy, progetto sostenuto dai Comuni di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova e dalle rispettive Camere di Commercio. Obiettivo: promuovere in Italia e nel mondo il patrimonio enogastronomico dei quattro territori e il saper fare dei ristoratori. Nata nel 2017, la realtà ha organizzato oggi a Milano una tavola rotonda, dal titolo 'Il cibo post Covid-19' cui hanno preso parte anche i sindaci delle città capoluogo delle suddette province coinvolte. Nel suo intervento introduttivo, Nando Pagnoncelli (in alto, nella foto), amministratore delegato di Ipsos, ha focalizzato l'attenzione su alcuni importanti cambiamenti relativi ai bisogni e alle aspettative dei consumatori italiani nel post pandemia. L'indagine Ipsos 'La danza immobile di un Paese al bivio', pubblicata lo scorso marzo, evidenzia come l'89% degli intervistati cerchi in primis salubrità e naturalezza, al secondo posto l'86% prezzi calmierati, seguono gusto, filiera e igiene. Il consumatore ricerca, insomma, prodotti capaci di evocare a sapori antichi, attenti all'etica e, preferibilmente, riconducibili ai produttori. Indicazioni, queste, che coincidono con il profilo di East Lombardy, che ora offre a produttori e ristoratori della Lombardia orientale ancora più visibilità, sia tramite strumenti digitali, a partire dal nuovo sito, sia tramite servizi di formazione e informazione per raccontare, facendo networking, le eccellenze enogastronomiche dei quattro territori lombardi.
I produttori e i ristoratori di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova fanno rete per le loro eccellenze enogastronomiche |
27 aprile 2021
Lavoro a maglia e serie tv, un connubio perfetto secondo Bettaknit
Bettaknit, contestualmente al lancio della nuova collezione primavera-estate 2021 - già disponibile online e caratterizzata da linee velatamente rétro che strizzano l'occhio agli anni Sessanta - ha realizzato un sondaggio presso 3mila suoi clienti.
Secondo l'indagine, in Italia i fan del lavoro a maglia si concentrano nella fascia 35-44 anni, sono in prevalenza donne e molti di essi hanno visto aumentare la passione durante il lockdown, anche abbinando al passatempo la visione di una serie tv, forma d'intrattenimento sempre più apprezzata dagli italiani. Confermato anche l'alto apprezzamento per il green, che da sempre distingue la società di realizzazione e vendita online di kit per il knitting, rispettosa dell'ambiente grazie a filati prodotti in modo ecosostenibile e molti dei quali frutto del recupero e riutilizzo di materiali di scarto. "Alcuni dei dati emersi, come la prevalenza del genere femminile tra i clienti, non ci hanno sorpreso. Così come quanto sono apprezzati i nostri video tutorial, vale a dire dal 60% del campione – affermano Barbara ed Elisabetta Fani, sorelle fondatrici del brand -. Altri dati offrono invece spunti molto interessanti, a partire da quelli legati al lockdown e a i suoi effetti". Quanto alla provenienza geografica, gli appassionati di knitting si concentrano al Nord e, a scalare, nel Centro e nelle Isole. Questo perché, generalmente, al Nord si avvertono prima e in maniera più forte gli influssi delle tendenze moda dei Paesi nordici. Ma è probabile un livellamento in un futuro non troppo lontano, dal momento che già ora si segnalano crescite importanti di consumi online nelle regioni del Sud Italia, con la Campania in testa. Altri due quesiti, infine, danno indicazioni di natura tecnica. Il 41% del campione si ritiene bravo nel lavoro a maglia, ma con margini di miglioramento. Nella stessa categoria, si segnala il 28% per chi sostiene di 'cavarsela benino' e il 14% per i principiati assoluti. Il 59% degli intervistati, infine, si dichiara appassionato anche di uncinetto (oltre all'utilizzo dei ferri). Nella categoria si registra un discreto 11% che si dedica al ricamo, anche se il 25% dichiara di non conoscere altre tecniche.
14 aprile 2021
Dove entra nella categoria capelli con Ricostruzione Intensiva
Presenta una formula innovativa, studiata per dare nuova vita ai capelli danneggiati da trattamenti e colorazioni, la nuova gamma Ricostruzione Intensiva di Dove, composta da shampoo, balsamo e maschera, cui si affiancano tre linee specifiche per capelli crespi, colorati e disidratati. Una gamma, quella che punta sulle tecnologie Smart Repair e Fiber Actives, che vuole aiutare le donne a esprimersi anche attraverso i capelli, per un'esperienza positiva di bellezza e autostima, come racconta anche lo spot di lancio. Secondo l'indagine 'Capelli e pregiudizi', realizzata da Toluna per Dove, 7 italiane su 10 vivono situazioni di pregiudizio legate ai capelli con conseguenze importanti nella loro vita sociale, personale e lavorativa. Dalla ricerca, condotta su un campione di oltre 1.000 italiane di età compresa tra i 12 ed i 55 anni, si evince che il 69% ha vissuto sulla propria pelle o ha assistito a episodi di pregiudizi legati ai capelli e per l'83% questi hanno avuto ripercussioni nella vita sociale. Per le donne italiane sono tre i preconcetti più rilevanti con cui confrontarsi: per il 45% quelli legati all'identità di genere, per il 41% all'orientamento sessuale e per il 36% quelli legati all’età. Il 63% delle donne è convinta che queste discriminazioni nascano da stereotipi culturali e il 55% ritiene che siano legati a stereotipi di genere.
E il 67% delle donne che ha subito pregiudizi dichiara che i propri capelli siano stati da ostacolo alla carriera. "Questa nuova linea segna un momento importante per Dove e per Unilever - dichiara Alice Taylor, Hr & communication director Unilever Italia -. Entrare nella categoria capelli con un brand forte e amato come Dove significa, infatti, poter fare un altro importante passo avanti nella cura della donna e nella promozione di messaggi come la bellezza autentica e l’autostima. Significa, inoltre, poter dare un contributo ancora più consistente a uno degli obiettivi strategici dell’azienda: migliorare il benessere e la salute di milioni di persone".
Alcune evidenze della ricerca Dove 'Capelli e pregiudizi' |
Etichette:
autostima,
bellezza,
capelli,
Dove,
indagine,
pregiudizi,
shampoo,
tecnologia,
Unilever
16 gennaio 2021
L'indagine di Galbani Santa Lucia sul trend della pizza fatta in casa
Il 17 gennaio ricorrerà la Giornata mondiale della pizza. In vista della celebrazione, Galbani Santa Lucia si è affidata a interviste online sul panel di ricerca di Human Highway intervistando 1.000 italiani di età superiore ai 15 anni. Obiettivo dell'indagine: definire gusti, preferenze e modalità di preparazione e consumo di quello che si conferma essere il trend in cucina dell’anno appena concluso: la pizza fatta in casa. La media di pizze cucinate nelle case italiane è passata da 1,9 pizze al mese a totale campione del 2019 alle 2,9 del 2020. Sono i più giovani ad aver scoperto questa passione - nella fascia tra i 18-24 anni si raggiunge infatti una media mensile pari a 3,6 - e nei grandi nuclei famigliari, di sei persone o più, viene prearata ogni settimana con una media di 4,8 pizze al mese. A cimentarsi nella preparazione della pizza sono soprattutto le donne: al 53% affrontano la preparazione da sole, per il 18% di loro è un momento da condividere con il proprio partner.
16 marzo 2020
Coronavirus, l'indagine di Emg Acqua sui consumi degli italiani
Emg Acqua, istituto di ricerche di mercato di Acqua Group, specializzato nella consulenza e nella comunicazione integrata, osserva i comportamenti di acquisto degli italiani nei giorni dell'emergenza Coronavirus.
Il 10 e 11 marzo scorsi, la società ha effettuato un'indagine telematica su un campione di 1.836 casi rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, per capire quali siano i comportamenti di acquisto degli italiani in un momento così serio per il Paese e cosa il retail dovrà fare una volta tornata la normalità. L’indagine dipinge un'Italia comprensibilmente impaurita e inquieta - spiega Fabrizio Masia, direttore generale di Emg Acqua: "Nell'ultima settimana le persone si sono recate in massa a fare la spesa, soprattutto nelle superfici di minori dimensioni, senza rinunciare però alle dimensioni più ampie degli ipermercati e dei centri commerciali nonostante una diffusa sensazione di insicurezza , emersa in particolare tra le donne". "I dati – continua Masia – rivelano un cambiamento sensibile nei comportamenti di acquisto ormai da diverse giornate, ossia da prima del più recente Dpcm.
Gli italiani, infatti, avevano già iniziato a ridurre la frequentazione di locali pubblici e palestre e ridotto le visite ai centri commerciali. In particolare, rispetto a questi ultimi, dalla nostra rilevazione emerge la mancanza che le persone avvertono nei confronti della funzione rilassante dello shopping e, più in generale, dell'elemento esperienziale che accompagna la loro frequentazione dei centri commerciali nel tempo libero grazie alle molteplici proposte di intrattenimento che offrono". Ma, secondo l'esperto, si coglie anche un senso di ottimismo: "La quarantena prima o poi finirà e le grandi superfici, comunicando nuove iniziative, promuovendo eventi e lanciando promozioni, favoriranno il ritorno in massa di vecchi e nuovi clienti, probabilmente provati da giornate di sostanziale immobilità e desiderosi non solo di tornare alla normalità, ma anche di dare tutti insieme una rinnovata spinta economica al nostro grande Paese. Terminata l'emergenza, infatti, oltre la metà degli intervistati, si attende dai centri commerciali promozioni e offerte, ma anche il ritorno alla comunicazione di tutte le iniziative, oltre a concorsi ed eventi che possano nuovamente entusiasmarli e coinvolgerli riportandoli indietro nel tempo a qualche settimana fa".
Cliccate sull'immagine per ingrandirla |
Fabrizio Masia rileva un cambio nei comportamenti d'acquisto ma anche un senso di ottimismo verso il futuro, a emergenza terminata |
02 marzo 2020
L'impatto del Coronavirus sulle agenzie di comunicazione
Quali saranno in Italia le conseguenze del Coronavirus Covid-19 sull'industria della comunicazione formata da agenzie pubblicitarie, realtà di pr e comunicazione integrata, strutture di eventi e digital? Il Centro studi di Una – Aziende della Comunicazione Unite ha condotto sui suoi associati e in partnership con Assorel un'indagine sulla percezione delle agenzie italiane, le azioni messe in atto per fronteggiare l'emergenza e le previsioni per i prossimi 12 mesi.
Le evidenze della ricerca: ricadute sul business, misure intraprese, effetti immediati
L'88% dei rispondenti concorda sul fatto che questa emergenza sanitaria avrà un impatto sull'andamento del mercato della comunicazione anche se più di un'agenzia su due (64%) non è ancora in grado di stimarlo. Diversamente, il 7% del campione prevede una flessione intorno al 5% del fatturato mentre il 12% estende questa proiezione alla doppia cifra del 10%. A non prevedere ricadute in negativo sul business il 12% del panel. Sul fronte delle misure attivate per tutelare i dipendenti e l'interesse civico, il lavoro agile altrimenti detto smartworking (75%) ha decisamente prevalso, il 53% ha sospeso le trasferte di lavoro mentre il 41% ha cancellato i meeting di persona optando per alternative tecnologiche come videoconferenze, messaggistica istantanea, ecc. Solo il 6% ha chiuso sedi operative. Quali gli effetti più immediati? Se il dato più rilevante riguarda la cancellazione degli eventi (66%) emerge la piena volontà di agenzie e dei brand di posticipare piuttosto che annullare. Questo traspare nell'ambito delle campagne pubblicitarie - dove la riprogrammazione (50%) supera di gran lunga la cancellazione (12%) - o negli eventi (57%) e produzioni (31%).
Etichette:
agenzie,
aziende,
comunicazione,
Coronavirus,
indagine,
industria,
ricerca,
smartworking,
sondaggio,
Una
06 novembre 2019
Un'indagine evidenzia l'evoluzione della famiglia in tre decenni
Com'è cambiata la famiglia?
La ricerca è stata commissionata da Bnp Paribas Cardif all'istituto Eumetra MR |
Il numero medio dei componenti è di circa tre persone e, per quanto riguarda i figli, ben quattro nuclei su dieci non ne ha e il 26% ne ha solo uno. È una famiglia diversa e che segue l’evoluzione della società, come conferma l’Istat: sono aumentati sensibilmente i single (8,4 milioni, +110%), i matrimoni sono crollati del -40,5% (191mila) a favore della convivenza e sono aumentati significativamente i divorzi (+230%). Nonostante questa trasformazione, dalla ricerca di Bnp Paribas Cardif emerge che la famiglia di oggi si definisce tradizionale (per il 37%), ma anche un porto sicuro (31%), moderna e aperta (26%). Ma il dato più sorprendente è che oltre sette famiglie su dieci (71%) si sentono più felici e serene rispetto a 30 anni fa, grazie soprattutto alla maggiore stabilità economica. Famiglie non solo felici, ma che vivono le relazioni, sia familiari sia sociali, in modo più semplice rispetto al passato. Quali attività amano fare assieme? Al primo posto troviamo il chiacchierare (58%), seguito da guardare i film e serie tv comodamente a casa (56%) o andare fuori a cena (55%). Per quanto riguarda il tempo dedicato a sé stessi (oltre al lavoro e alla famiglia), in media si dedicano circa due ore alla settimana, ma se per il 50% questo tempo è sufficiente, il 48% ne vorrebbe di più.
25 settembre 2019
Federica Pellegrini nella campagna #LoveLight di Transitions
Dinamismo, ricercatezza, spirito ribelle, coolness: sono solo alcune delle caratteristiche che la 'Divina' Federica Pellegrini condivide con Transitions. Ecco perché il brand internazionale specialista nel controllo della luce, produttore di 'lenti intelligenti' che si scuriscono in funzione dell'intensità della luce proteggendo gli occhi dai raggi Uv, ha scelto la campionessa mondiale di nuoto per la sua nuova e italianissima campagna #LoveLight che vivrà con diversi scatti sui social media (Instagram e Facebook), il mezzo più affine al target dei Millennial, e sarà veicolata anche nei centri ottici partner con materiali instore. La campagna social punterà per quattro mesi anche sulla visibilità dei post di un selezionato gruppo di influencer, segmentati in base alle diverse tipologie di Millennial (nel complesso 8 milioni) che il marchio leader mondiale nella gestione della luce intende raggiungere. E proprio in occasione della presentazione della campagna #Lovelight, organizzata questa mattina a Milano, il sociologo Francesco Morace ha presentato le principali evidenze di un'indagine, dal titolo 'La visione dei Millennials', condotta per Transitions dalla sua società Future Concept Lab.
Etichette:
#LoveLight,
campagna,
Federica Pellegrini,
Francesco Morace,
Future Concept Lab,
indagine,
lenti,
luce,
Millennial,
occhi,
testimonial,
Transitions,
vip,
vista
24 settembre 2019
Nonno Nanni riconosce il valore sociale dei nonni di oggi
Da tempo Nonno Nanni sostiene iniziative di solidarietà. Quest'anno per la Festa dei Nonni, che si celebra il 2 ottobre, ha deciso di essere concretamente più vicino ai nonni più soli e fragili, facendo sì che non sia una ricorrenza di puro festeggiamento, ma un'occasione utile per sostenerli e mettere in luce il loro fondamentale ruolo nella famiglia.
E con il contest 'Grazie nonni' aiuta la Fondazione Auser |
Il brand di formaggi freschi ha attivato una campagna di comunicazione online che si concluderà proprio il 2 ottobre. Denominata 'Grazie nonni!', l'operazione, ideata dall'agenzia Living Brands di Milano, ha come fulcro un charity contest che prevede il coinvolgimento di tutti gli utenti del web: ciascuno di noi è invitato a condividere sul proprio profilo Instagram dei contenuti che rappresentino e interpretino in modo personale il tema 'Grazie nonni', inserendo l'hashtag di riferimento #grazienonni e il tag @nonnonanni_it. Per ogni contenuto condiviso dagli utenti, Nonno Nanni devolverà 2 euro a Filo D'argento della Fondazione Auser, l'associazione di volontariato e di promozione sociale che s'impegna attivamente per favorire l'invecchiamento attivo degli anziani e valorizzare il loro ruolo nella società. Tutti i contenuti pubblicati sono raccolti in un live social wall caricato sul sito ufficiale di Nonno Nanni, dov'è presente anche un contatore che segnala i progressi delle donazioni. Inoltre, tutti gli utenti che postano un contenuto con l'hashtag #grazienonni possono vincere ogni giorno, tramite un'estrazione instant win, una selezione di prodotti del marchio caseario. Per festeggiare al meglio la ricorrenza, l'azienda sta coinvolgendo i consumatori attraverso delle instore promotion. Come già successo nel fine settimana del 20 e 21 settembre scorsi, anche il 27 e il 28 settembre, in diversi supermercati del territorio italiano, sarà allestita un'area brandizzata Nonno Nanni dove i consumatori potranno ricevere una shopper di cotone a tema, leaflet promozionali e cartoline con tutte le informazioni relative all'iniziativa. L'azienda ha anche commissionato a Bva Doxa un'indagine, dal titolo 'Il valore sociale dei nonni nella famiglia di oggi', le cui evidenze saranno rese note tra pochi giorni.
Etichette:
#Grazienonni,
anziani,
Auser,
Bva Doxa,
famiglia,
Filo d'Argento,
impegno,
indagine,
nonni,
Nonno Nanni,
ricerca,
ruolo,
società,
solidarietà
27 agosto 2019
Bulldog svela le evidenze di un'indagine sulla cosmesi maschile
Simone Duffy, fondatore del marchio cosmetico |
Il marchio skincare made in Uk è sbarcato in Italia quest'anno |
19 giugno 2019
Debutta in farmacia la linea per l'igiene personale Winni's Naturel
Giacomo Sebastiani, vicepresidente dell'azienda di detergenza ecologica Madel, oggi a Milano ha annunciato il lancio della nuova linea corpo Winni's Naturel, in vendita nel canale farmacie e parafarmacie con distribuzione di Farmac-Zabban.
Da fine agosto la linea di creme, shampoo e altri detergenti per l'igiene personale, realizzata con ingredienti di origine vegetale e da agricoltura biologica, sarà supportata in comunicazione con una campagna stampa e, in futuro, anche televisiva. La novità di personal care è stata annunciata nel corso della conferenza stampa dedicata al futuro (green) del mercato della detergenza in base alle evidenza di una ricerca commissionata da Winni's a Nextplora. Secondo l'indagine, condotta dall'istituto su un campione di 500 persone rappresentativo di responsabili d'acquisto, entro dieci anni una maggiore attenzione per l'ambiente e prodotti più ecologici saranno fattori determinanti per i consumatori.
Se oggi i primi cinque fattori che influenzano le scelte d'acquisto di un detergente per la pulizia della casa o per il bucato sono l'efficacia (56%), il profumo (37%), il formato/la quantità (31%), il rispetto dell'ambiente (24%) e la marca (21%), nel 2029 il rispetto per l'ambiente sarà il primo elemento del processo decisionale (40%), seguito da ecologia del prodotto ed efficacia (a pari merito al 36%), riciclabilità della confezione (28%), prodotto naturali senza conservanti e coloranti (25%). Dalle evidenza della ricerca si evince anche che oggi 8 consumatori su 10 credono nell'utilità delle scelte sostenibili delle aziende per costruire un futuro più pulito (i 18-44enni sono i più informati sui detersivi ecologici). E' inoltre emerso che il 69% degli intervistati conosce almeno un'azienda di detersivi eco per piatti e Winni's su questo fronte occupa la sesta posizione in assoluto dei marchi eco e non eco. Per quanto riguarda, invece, i detersivi per il bucato, il 63% conosce almeno un'azienda del settore e Winni's si conferma il brand più conosciuto nel segmento eco. Ricordiamo che l'azienda ravennate, attiva sul mercato dal 1977, produce Winni's, Winni's Naturel e anche Pulirapid, Disinfekto, Smacchio Tutto, mentre ha di recente ceduto a Bolton Manitoba il brand Deox.
L'azienda di detergenti per la casa e il bucato fa il suo ingresso nel mondo della skincare naturale |
Etichette:
bucato,
casa,
corpo,
detergenti,
Farmac-Zabban,
futuro,
homecare,
indagine,
Madel,
Nextplora,
personal care,
pulizia,
ricerca,
skincare,
Winni's,
Winni's Naturel
08 maggio 2019
Gli italiani e l'igiene orale secondo l'indagine di tau-marin
Setole arrotondate in tynex e con elasticità differenziata, testine in due misure (da 33 e 27 ml) per adattarsi alla dimensione della bocca, manico ergonomico per una comoda impugnatura: ha tutte queste caratteristiche, che si combinano alla massima delicatezza, il nuovo spazzolino da denti tau-marin con setole molto morbide, efficaci con la placca ma gentili con le gengive. Una novità in termini di gradazione di morbidezza che allarga così la famiglia di spazzolini del marchio sinonimo d'igiene orale, distribuiti in farmacia. Per comunicare la sua gamma dedicata al benessere del cavo orale, l'azienda Alfasigma a estate inoltrata porterà tau-marin in comunicazione sui canali digital. Intanto, ha affidato all'istituto di ricerca Valdani Vicari & Associati l'incarico d'indagare i nuovi trend relativi all'igiene orale. Più nel dettaglio, tau-marin ha inteso approfondire quali prodotti vengono utilizzati per l'igiene orale, quali sono le esigenze dei consumatori e quale il livello di conoscenza e percezione del marchio.
L'indagine, condotta dall'istituto tramite 1.800 interviste agli italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni, effettuate con la metodologia Cawi (Computer assisted web interviewing) ha messo in luce che nella cura dell'igiene orale gli aspetti e le patologie cui gli italiani prestano maggiore attenzione sono carie, placca e tartaro, alitosi, denti sensibili, gengive sanguinanti e sensibili. Inoltre, ha mostrato come l'approccio all'igiene orale sia in continua evoluzione, in relazione alle diverse abitudini degli italiani e alle loro modalità di acquisire informazioni. Gli intervistati in media si lavano i denti due volte al giorno: la mattina, soprattutto dopo colazione, e la sera, prima di andare a dormire. L'igiene orale viene considerata non solo come salute dei denti, ma di tutta la bocca perché contribuisce al benessere generale della persona. Lo spazzolino viene acquistato tre/quattro volte all'anno, seguendo i consigli del dentista. Il supermercato è il canale di acquisto prevalente sia per lo spazzolino che per il dentifricio, ma l'8% degli italiani acquista i prodotti oral care in farmacia. Quanto al prezzo, è un parametro di confronto tra prodotti simili per qualità, anche un ruolo più preponderante lo giocano la fiducia della marca e la conoscenza degli effetti benefici. Lo strumento più importante per il benessere della bocca è lo spazzolino, sia manuale sia elettrico, considerato strumento imprescindibile e utilizzato diverse volte al giorno. Dalla ricerca si evince anche che uno dei criteri prioritari di scelta, quando si acquista uno spazzolino, è la qualità delle setole. In riferimento a questo parametro, tau-marin è considerato un marchio leader. Chi acquista i prodotti di questo brand lo fa perché conosce la marca e la qualità dei materiali; i suoi consumatori sono infatti tra i più attenti all'efficacia e al design e mostrano una ferma volontà di continuare a utilizzare prodotti tau-marin, grazie anche alla fiducia espressa dal brand. Così facendo antepongono la qualità alla convenienza e non si limitano a spazzolino e dentifricio, ma usano almeno quattro prodotti diversi, inserendo, ad esempio, nella routine di pulizia del cavo orale anche filo interdentale e collutorio.
12 aprile 2019
Il ritratto della Generazione Z nell'indagine di Bnp Paribas Cardif
Sempre più connessi, multi-social e senza confini. Ma con valori e vita vera offline: è quanto emerge da 'Generazione Z: un futuro che guarda al passato', 'indagine sui giovani di età compresa tra i 14 e i 24 anni (pari all'11% degli italiani) realizzata da AstraRicerche per la compagnia assicurativa Bnp Paribas Cardif. L'indagine fotografa una generazione non mossa da logiche legate all'apparenza e del virtuale, anzi. Sono i valori autentici a contare veramente, quelli della famiglia e delle amicizie che, sorprendentemente, non sono quelle digitali, indicate solo dal 26%.
Gli influencer per i Centennial contano poco
Gli amici veri sono le persone che si frequentano durante il tempo libero (74%), i compagni di scuola o i colleghi di lavoro (58%) e solo in misura minore le persone conosciute sui social e poi frequentate nella vita reale (37%).
L'indagine sui Centennial è stata realizzata da AstraRicerche |
Non hanno una ricetta per la felicità (quasi il 60% si dichiara felice, soprattutto gli uomini), ma per loro è molto importante stare bene con se stessi (84%) e fisicamente (82%), e avere il supporto della famiglia (80%). La fama, il successo, l'essere leader o influencer contano davvero pochissimo. A conferma di questo dato, tra le priorità dei Centellian (altro termine per definire gli esponenti della Generazione Z) risultano la famiglia (per il 56%), l'amore (47%) e la salute (42%), meno la scuola e il lavoro. I loro veri modelli di riferimento sono quelli tradizionali, come i genitori (55%) e gli amici (44%), mentre tra gli estranei, i personaggi dello spettacolo (35%) e gli sportivi (30%) superano di gran lunga i nuovi potenziali punti di riferimento come chef (19%), blogger (21%) e influencer (23%).
Ambiente e diversità nel cuore
Una generazione attenta all'ambiente e aperta alla diversità, valori acquisiti che fanno parte del quotidiano, del loro modo di essere, di pensare e vivere. Pongono una grande attenzione verso la raccolta differenziata (66%) e sono attenti agli sprechi (60%), anche se mancano un po' sul fronte della proattività, come nell'attività di volontariato (la pratica solo il 25%). Una generazione attiva (solo il 9% né studia né lavora) che si trova a essere più esposta a fenomeni sociali come il bullismo, con oltre la metà che afferma di aver subito a scuola o sul lavoro discriminazioni, in particolare per la propria salute e forma fisica (soprattutto le donne). Anche la loro vita social li porta alcune volte a commettere errori, con il 47% che dichiara di aver pubblicato contenuti online di cui si è poi pentito o di aver avuto esperienza diretta o indiretta di cyberbullismo (oltre il 40%). Tuttavia sono poco consapevoli e interessati alla reputazione digitale e hanno una debole percezione della serietà del tema.
Assicurazione per la digital reputation, questa (semi)sconosciuta
La ricerca ha indagato anche il rapporto della Generazione Z con le assicurazioni. In generale ben il 65% dei giovanissimi ne possiede almeno una stipulata da loro o dai propri genitori; più gettonate quelle legate alla mobilità (31%), alle polizze vita (19%) e alla casa (19%). Alta anche la percentuale di chi copre il proprio viaggio con un'assicurazione (69%) tra salute, volo, valigia o viaggio stesso. Sulle polizze per coprire i device da eventuali danni o furti, questa generazione dichiara di conoscerne l'esistenza (81%), con il 21% che già la possiede. Ma nonostante la rete possa essere un terreno rischioso a livello reputazionale, più della metà non conosce le assicurazioni legate alla digital reputation (55%) o, pur conoscendole, dichiara di non esserne interessato (23%).
Mai senza lo smartphone
In merito all’universo digitale i dati emersi confermano il pensiero diffuso, con gli smartphone che trionfano tra i device più utilizzati (93%) e irrinunciabili (87%), anche se non vengono sostituiti così di frequente, considerando che il 46% lo cambia solo se necessario. Unica vera alternativa allo smartphone è il laptop (per il 75%). Tra le app maggiormente utilizzate svettano quelle per vedere video (76%), ascoltare musica (67%) e fare acquisti (63%). WhatsApp, in assoluto (89%), e Instagram (82%) sono, come previsto, i social più utilizzati e irrinunciabili, con Facebook che si ferma al 72% e Tik Tok che raggiunge il 10%. A sorpresa, pur essendo nativi digitali e multisocial, solo meno di un terzo è molto attivo con contenuti nuovi o personali e meno di uno su cinque si definisce creatore di contenuti originali. Comunicano prevalentemente con le immagini (il 60% interagisce attraverso foto) che superano di gran lunga i video (6%). Nel tempo libero ascoltare musica è la prima grande passione dei giovanissimi (78%), che amano viverla anche in maniera esperienziale preferendo i concerti alla discoteca (solo il 31%). Seguono le serie e i film visti in tv o tramite altri devices (74%), e il tempo trascorso con gli amici, sia uscendo con loro (65%) sia chattando a distanza (65%). Il cinema resta un piacevole passatempo (49%), così come leggere un buon libro (45%).
Acquisti: l'esperienza è ancora importante
Acquisti: l'esperienza è ancora importante
A sorpresa, i Centennial preferiscono gli acquisti nei negozi fisici |
In termini di consumi, a sorpresa i negozi fisici vincono sugli acquisti online (40% contro 34%), confermando l’importanza del fattore esperienziale. Ma in questo caso il genere conta, poiché le donne preferiscono in assoluto il negozio mentre gli uomini l'online. Si acquistano più beni fisici (79%) che servizi (54%). Per gli acquisti si fanno consigliare da amici e familiari, non dagli influencer della rete. Curiosi di conoscere il mondo, viaggiare è per loro un'esperienza diffusa (per il 46%), mentre sul fronte mobilità, i giovani si spostano prevalentemente in auto (51%), a piedi (50%) e con i mezzi pubblici (37%), ma il mobility sharing è per il momento una realtà cui sono poco interessati.
Etichette:
ambiente,
assicurazione,
Astra Ricerche,
Bnp Paribas Cardif,
Centennial,
consumi,
generazione Z,
giovani,
indagine,
mobilità,
mondo,
valori
14 novembre 2018
Le mandorle, una preziosa ricarica di energia fisica e mentale
Presentata oggi a Milano la ricerca quantitativa 'Vita ed energia: i bioritmi degli italiani', realizzata da Astra Ricerche per Almond Board of California. Condotta su un campione di 1.002 italiani tra i 25 e i 65 anni, l'indagine ha evidenziato come i livelli di energia dei nostri connazionali siano in calo, con conseguenze che influenzano lavoro e tempo libero.
Per Almond Board of California, Astra Ricerche ha condotto uno studio sui bioritmi degli italiani |
Sono meno di 2 su 10 (16%) gli italiani che si sentono al top dei livelli di energia fisica e circa 6 su 10 (58%) ritengono di svegliarsi al mattino sentendo una carenza di energia. Nella media, il momento di maggiore carica viene raggiunto intorno alle 11 del mattino, dopo di che si assiste a un declino nel corso della giornata, che porta un gran numero di abitanti del Bel Paese (70%) ad andare a letto la sera stanco (40%) se non esausto (30%). I risultati rivelano inoltre la presenza di un trend negativo negli ultimi tre anni, durante i quali solo il 24% degli intervistati ha sentito crescere le proprie energie, mentre dal 2015 a oggi il saldo tra quanti si sento più energici, quanti non notano differenze e quanti sentono una riduzione delle proprie energie è negativo (-17%). La perdita di energia ha un impatto negativo sull'umore e sulle attività quotidiane: gli italiani si sentono fiacchi e apatici (63%), nervosi (32%), tristi (25%) e asociali (19%), rinunciando a portare a termini i lavori di casa (44%), a fare sport (37%) o dedicarsi agli hobby (30%). Alla domanda su quali rimedi utilizzino per ricaricarsi, un quarto degli italiani ha risposto indicando di mangiare e/o bere cibi dolci, seconda soluzione preferita dopo il sonno (47%), mentre solo il 19% preferisce snack sani come un modo per ricaricarsi. Tra gli altri rimedi, camminare, fare esercizio fisico a basso livello di intensità o praticare lo yoga.
L'infografica della ricerca quantitativa (cliccare per ingrandirla) |
Secondo la dietologa di Andid Marta Molin, quando si è 'scarichi' un alleato è rappresentato dalle mandorle, da consumare durante una pausa a metà mattina o metà pomeriggio: "Può essere inoltre utile portare con sé una manciata di mandorle (28 g o 23 mandorle, pari a a160 kcal ) da consumare quando si percepisce un calo di energia. Le loro proteine e grassi buoni, oltre alle fibre, possono rivelarsi di aiuto per rimanere in pista durante tutto il corso della giornata". Naturalmente buone, le mandorle sono inoltre una sono una fonte ricca di magnesio, che contribuisce alla riduzione di stanchezza e affaticamento. Sono anche ricche di riboflavina (B2) e fonte di niacina (B3), tiamina (B1) e folato (B9), che svolgono un ruolo nella produzione di energia nel corpo. Le mandorle sono molto facili da mangiare e contengono proteine, ferro, magnesio e manganese, così da farne l'ideale prima e dopo una sessione sportiva. Numerosi anche gli studi scientifici che evidenziano il ruolo della mandorle nel prevenire patologie come il diabete, le malattie cardiovascolari, l'obesità e l'ipercolesterolemia. Quanto, specificamente, alle mandorle della California, sono coltivate da oltre 6.500 agricoltori nella Central Valley. L’Almond Board of California, fondato nel 1950, supporta i coltivatori basando sulla ricerca scientifica il proprio approccio alla produzione e al marketing. Dal 1973 ha, infatti, finanziato ricerche per oltre 42 milioni di dollari in ambiti relativi alla produzione di mandorle, qualità e sicurezza, nutrizione e aspetti ambientali dell'agricoltura.
Etichette:
Astra Ricerche,
California Almonds,
energia,
indagine,
mandorle,
mondo,
prodotto,
ricerca
13 novembre 2018
Salute e benessere nell'era digitale, la ricerca di BNP Paribas Cardif
'Salute 4.0: curarsi nell'era digitale, generazioni a confronto' è il titolo della nuova ricerca presentata dalla compagnia assicurativa BNP Paribas Cardif e realizzata dall'istituto di ricerca Eumetra MR. La ricerca - inserita in un filone di indagini volte ad analizzare i trend dei consumatori per mettere a punto una strategia di benessere per le famiglie - ha analizzato la percezione degli italiani sul fronte della salute e del benessere.
L'indagine è stata condotta da Eumetra MR per la compagnia assicurativa |
Focus anche sull'ipocondria, la spesa per la salute, le fake news, la privacy e la sicurezza, l'impatto della innovazione tecnologica e l'importanza del settore assicurativo privato per tutelare le famiglie. dalla ricerca si evince che nei decenni molto è cambiato nel modo di curarsi, in virtù della tecnologia: se fino a pochi decenni fa il rapporto medico-paziente era diretto, oggi alla presenza dei primi sintomi di una malattia il web è diventato un riferimento per tutte le generazioni, dai nativi digitali alle persone di età matura. Se l'età era un fattore importante per 'sentirsi in forma', oggi sembra che lo stato di benessere percepito non dipenda solo dall'anno di nascita, anzi. Ma come si sentono gli italiani? Gli intervistati si dichiarano in ottima salute (42%), soprattutto la Generazione Z, ma non in perfetta forma (30%), e questo indipendentemente dall'età.
22 aprile 2018
Le vacanze degli italiani secondo l'indagine Coop-Robintur
E' un settore in crescita quello dei viaggi estivi. A dirlo è l'indagine 'Le vacanze degli italiani' a cura di italiani.coop, il portale di ricerca e analisi di Coop, per Robintur Travel Group, la più grande rete italiana di agenzie di viaggio dirette di proprietà di Coop Alleanza 3.0, che conta 300 agenzie in Italia. La ricerca, effettuata lo scorso marzo, ha riguardato un campione rappresentativo della popolazione italiana di età compresa tra i 18 e i 65 anni.
Più italiani in viaggio
La prossima estate pensano di fare un viaggio 3,5 milioni d'italiani in più rispetto al 2017: pensa di partire l'88% dei nostri connazionali (+10%). Sceglierà il mare il 50% dei vacanzieri, mentre la natura attrae il 13%. Per gli italiani vince la voglia di novità, con otto vacanzieri su dieci che vogliono cambiare meta con l'arrivo del caldo.
Più italiani in viaggio
La prossima estate pensano di fare un viaggio 3,5 milioni d'italiani in più rispetto al 2017: pensa di partire l'88% dei nostri connazionali (+10%). Sceglierà il mare il 50% dei vacanzieri, mentre la natura attrae il 13%. Per gli italiani vince la voglia di novità, con otto vacanzieri su dieci che vogliono cambiare meta con l'arrivo del caldo.
Secondo il sondaggio, per l'Italia crescono mete come Emilia Romagna, Lazio e Liguria, mentre per l'estero Spagna, Grecia e Croazia. In calo, invece, le destinazioni come Puglia, Sardegna e Campania per il nostro Paese e Maldive, Thailandia e Egitto per chi esce dai confini nazionali. Per prenotare si punta molto sul fai-da-te e la sicurezza della prenotazione. Oltre sette su dieci fanno da soli (73%), molti dei quali prenotano viaggio e pernottamento avvalendosi di siti aggregatori o siti di operatori e albergatori. Due viaggiatori su dieci (19%) scelgono invece di affidarsi alle agenzie di viaggio per l'ottimo rapporto qualità/prezzo (41%) o per le proposte originali e interessanti (34%), o per un rapporto di fiducia consolidato (29%). Dei vacanzieri che posseggono un animale, più di tre su dieci (32%) sono pronti a portarlo con loro e un italiano su due (55%) è disposto a pagare tra il 5 e il 30% in più, rispetto al costo totale della vacanza, per servizi dedicati agli amici a quattro zampe. Per oltre quattro vacanziere donne su dieci (43%) in valigia non possono mancare le medicine e per un uomo su dieci (19%) il power bank. Il 10% degli uomini in vacanza non dimentica i preservativi. Al ritorno quasi uno su tre del totale (29%) spera di riportare con sé nuove amicizie e il 7% un nuovo partner.
Etichette:
agenzia di viaggio,
animali,
Coop,
Coop Alleanza 3.0,
destinazioni,
estero,
indagine,
Italia,
mete,
mondo,
prenotazione,
Robintur Travel Group,
sondaggio,
viaggi
18 aprile 2018
Gli over 65 progettano il futuro: la ricerca di Bnp Paribas Cardif
Amano la tecnologia e la utilizzano, si sentono dinamici, fanno progetti per il futuro. E' quanto emerge dall'indagine 'Over 65: una vita a colori' realizzata da Astra Ricerche per conto di Bnp Paribas Cardif, tra le prime dieci compagnie assicurative in Italia.
Lo studio, che ha coinvolto 700 persone 65-85enni, ha inteso analizzare come vivono la loro 'nuova età' nel terzo millennio i baby boomer e come hanno modificato il loro stile di vita e le loro abitudini in diversi ambiti, dalla salute al rapporto con la tecnologia, dalla famiglia alla vita sociale, allo svago. Gli over 65, che sono circa 13,6 milioni, pari al 22,6% dell'attuale popolazione, si definiscono dinamici e attivi e, oltre alle faccende domestiche e alla cura della casa, non rinunciano a viaggiare (54,2%), prendersi cura di sé (49,1%), praticare attività ludico-sportive (45,7%) o culturali (43,4%). Hanno forti valori e ideali (56,2%) e uno sguardo orientato al futuro, più che al passato. Si reputano curiosi (47,8%), ottimisti (44,1%), capaci di invecchiare serenamente (60,8%) e alcuni sono desiderosi di fare nuove esperienze (29,6%). Se la maggior parte si augura in futuro di poter fare le stesse attività di oggi, il 35,2% auspica di farle con maggiore serenità e il 4,5% addirittura di ampliarle nei prossimi cinque anni, prevedendo più viaggi (+13,7 p.p. al 67,9%), più attività ludico-sportive (+4,9 p.p.) e culturali (+6,4 p.p.). In sintesi, è la prima generazione di questa fascia d'età che progetta concretamente un futuro. Non mancano, però, gli aspetti critici, come il basso livello di felicità e il sentirsi poco ammirati, la possibilità che loro condizione di salute possa peggiorare, oltre che considerarsi un peso per le casse dello Stato (ma non per le famiglie).
Come sottolinea Isabella Fumagalli, amministratore delegato di Bnp Paribas Cardif in Italia, "nel settore assicurativo, la longevità, il miglior stato di salute, la dimestichezza a usare la tecnologia da parte dei senior hanno cambiato il paradigma di consumo e di offerta. Si sono creati nuovi modelli di prodotto e di servizio, fino a qualche anno fa impensabili, che coniugano gli obiettivi di business con il ruolo sociale su cui si basa l’assicurazione. Oggi possiamo, ad esempio, sviluppare soluzioni innovative e sostenibili dedicate agli over 65 nel campo della mobilità, dei viaggi, della salute, della smart home, semplicemente attraverso un'app". Una maggiore dinamicità comporta un maggiore rischio per la propria incolumità. Quali sono le principali paure? Ai primi posti rientrano la paura di cadere in casa, causandosi fratture o altri danni rilevanti (per il 50,2%) e l'insorgere di piccoli acciacchi che impedirebbero di frequentare un corso o un programma a cui ci è iscritti (47%). Altri timori: subire furti o aggressioni nella propria abitazione (42,9%) o avere un imprevisto che fa annullare o interrompere un viaggio (35,8%).
Astra Ricerche ha realizzato l'indagine per il gruppo assicurativo |
In Italia gli over 65 sono 13,6 milioni (22,6% della popolazione) |
Etichette:
assicurazione,
Astra Ricerche,
baby boomer,
Bnp Paribas,
Bnp Paribas Cardif,
futuro,
indagine,
over 65,
ricerca,
salute,
silver economy,
studio,
tecnologia,
Una vita a colori
Iscriviti a:
Post (Atom)