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27 aprile 2021

Lavoro a maglia e serie tv, un connubio perfetto secondo Bettaknit

Bettaknit, contestualmente al lancio della nuova collezione primavera-estate 2021 - già disponibile online e caratterizzata da linee velatamente rétro che strizzano l'occhio agli anni Sessanta - ha realizzato un sondaggio presso 3mila suoi clienti.
Secondo l'indagine, in Italia i fan del lavoro a maglia si concentrano nella fascia 35-44 anni, sono in prevalenza donne e molti di essi hanno visto aumentare la passione durante il lockdown, anche abbinando al passatempo la visione di una serie tv, forma d'intrattenimento sempre più apprezzata dagli italiani. Confermato anche l'alto apprezzamento per il green, che da sempre distingue la società di realizzazione e vendita online di kit per il knitting, rispettosa dell'ambiente grazie a filati prodotti in modo ecosostenibile e molti dei quali frutto del recupero e riutilizzo di materiali di scarto. "Alcuni dei dati emersi, come la prevalenza del genere femminile tra i clienti, non ci hanno sorpreso. Così come quanto sono apprezzati i nostri video tutorial, vale a dire dal 60% del campione – affermano Barbara ed Elisabetta Fani, sorelle fondatrici del brand -. Altri dati offrono invece spunti molto interessanti, a partire da quelli legati al lockdown e a i suoi effetti". Quanto alla provenienza geografica, gli appassionati di knitting si concentrano al Nord e, a scalare, nel Centro e nelle Isole. Questo perché, generalmente, al Nord si avvertono prima e in maniera più forte gli influssi delle tendenze moda dei Paesi nordici. Ma è probabile un livellamento in un futuro non troppo lontano, dal momento che già ora si segnalano crescite importanti di consumi online nelle regioni del Sud Italia, con la Campania in testa. Altri due quesiti, infine, danno indicazioni di natura tecnica. Il 41% del campione si ritiene bravo nel lavoro a maglia, ma con margini di miglioramento. Nella stessa categoria, si segnala il 28% per chi sostiene di 'cavarsela benino' e il 14% per i principiati assoluti. Il 59% degli intervistati, infine, si dichiara appassionato anche di uncinetto (oltre all'utilizzo dei ferri). Nella categoria si registra un discreto 11% che si dedica al ricamo, anche se il 25% dichiara di non conoscere altre tecniche.

02 marzo 2020

L'impatto del Coronavirus sulle agenzie di comunicazione

Quali saranno in Italia le conseguenze del Coronavirus Covid-19 sull'industria della comunicazione formata da agenzie pubblicitarie, realtà di pr e comunicazione integrata, strutture di eventi e digital?  Il Centro studi di Una – Aziende della Comunicazione Unite ha condotto sui suoi associati e in partnership con Assorel un'indagine sulla percezione delle agenzie italiane, le azioni messe in atto per fronteggiare l'emergenza e le previsioni per i prossimi 12 mesi. 

Le evidenze della ricerca: ricadute sul business, misure intraprese, effetti immediati
L'88% dei rispondenti concorda sul fatto che questa emergenza sanitaria avrà un impatto sull'andamento del mercato della comunicazione anche se più di un'agenzia su due (64%) non è ancora in grado di stimarlo. Diversamente, il 7% del campione prevede una flessione intorno al 5% del fatturato mentre il 12% estende questa proiezione alla doppia cifra del 10%. A non prevedere ricadute in negativo sul business il 12% del panel. Sul fronte delle misure attivate per tutelare i dipendenti e l'interesse civico, il lavoro agile altrimenti detto smartworking (75%) ha decisamente prevalso, il 53% ha sospeso le trasferte di lavoro mentre il 41% ha cancellato i meeting di persona optando per alternative tecnologiche come videoconferenze, messaggistica istantanea, ecc. Solo il 6% ha chiuso sedi operative. Quali gli effetti più immediati? Se il dato più rilevante riguarda la cancellazione degli eventi (66%) emerge la piena volontà di agenzie e dei brand di posticipare piuttosto che annullare. Questo traspare nell'ambito delle campagne pubblicitarie - dove la riprogrammazione (50%) supera di gran lunga la cancellazione (12%) - o negli eventi (57%) e produzioni (31%).

27 agosto 2019

Bulldog svela le evidenze di un'indagine sulla cosmesi maschile

Simone Duffy, fondatore del marchio cosmetico
"Avevo notato che non esistevano prodotti di origine naturale destinati specificatamente agli uomini. Inoltre, i pochi cosmetici maschili in commercio erano complessi e difficili da capire: la confezione conteneva molti termini tecnici e non era chiara la promessa del prodotto. Così ho pensato che, come me, molti uomini potessero sentirsi confusi e demotivati da una mole simile di informazioni". Nasce da queste considerazioni, del londinese Simon Duffy, il progetto Bulldog Skincare for Men, marchio di prodotti per la cura della pelle e della barba "pensato da uomini per gli uomini". Due anni di studio sui giovani consumatori inglesi e di ricerca sul prodotto, hanno consentito così, nel 2007, la messa a punto e la vendita della linea Bulldog: prodotti beauty per lui, semplici, efficaci, con ingredienti di origine naturale e ispirati a valori etici. Sbarcato pochi mesi fa sul mercato italiano, Bulldog ha realizzato un sondaggio per capire cosa cercano gli uomini italiani nei prodotti per la cura della pelle e della barba e quanto tempo trascorrono ogni giorno nella beauty routine del viso, intervistando un campione di mille persone tra i 18 e i 45 anni.
Il marchio skincare made in Uk è sbarcato in Italia quest'anno
Secondo le evidenze dell'indagine, la cura dell'aspetto fisico ricopre un ruolo molto importante per gli uomini italiani (lo dichiara quasi il 40% degli intervistati) . Il tempo medio dedicato all'aspetto fisico è di ben 30 minuti, escludendo il tempo dedicato alla doccia. Oltre il 50% degli intervistati adopera prodotti specifici per la barba. L'81% utilizza prodotti rigorosamente maschili che compra da solo, soprattutto nei supermercati. La naturalità delle formulazioni e la sostenibilità del packaging si confermano elementi chiave nel guidare le scelte di acquisto di prodotti beauty da parte degli uomini italiani. Anche i dati del mercato italiano confermano, dunque, l'intuizione originale del brand, in linea con le considerazioni sulle nuove generazioni di Duffy, che afferma: "Con i Millennial e i giovani della Generazione Z è scattata una nuova predisposizione a prendersi cura di sé e a dedicarsi, in particolare, alla cura del viso e del look. Avere un aspetto curato è diventato un driver che guida il rispetto e l'accettazione sociale, perché sono venuti meno certi status symbol storici". In questo contesto, trova spazio la proposta per gli uomini italiani del marchio Bulldog con sei prodotti dedicati alla cura della barba, alla pulizia e all'idratazione del viso. 

17 luglio 2019

Wiko indaga i trend in tema di emoji, le faccine gialle stilizzate

Oggi si celebra il World Emoji Day, la giornata internazionale dell'emoticon. Wiko, brand di telefonia portavoce del lusso democratico, ha interrogato, con un sondaggio su Facebook, gli utenti iscritti al gruppo Wiko Community Italia, per scoprire quali sono i trend in tema di emoji.
Sempre più utilizzate, le emoticon sono un linguaggio non verbale universale
Le 'faccine gialle', sempre più utilizzate, sono ormai diventate un linguaggio non verbale universale capace di tradurre in simboli grafici emozioni, espressioni, reazioni e gesti, ma anche di sostituire determinate parole, arricchendo e talvolta cambiando radicalmente il significato dei messaggi. Questo fenomeno testimonia un'evoluzione delle abitudini e dei costumi, evidenziando come il linguaggio della nostra società stia cambiando in una direzione che privilegia velocità, immediatezza e immagini. Il primo dato che emerge riguarda l'utilizzo stesso delle emoji: il 100% del campione le usa abitualmente per velocizzare e sintetizzare messaggi. Più nel dettaglio, si scopre inoltre che le emoji più diffuse sono quelle legate a emozioni positive. Al primo posto c'è la faccina che piange di gioia (53%), seguita dal classico smile che sorride (18%) e dall'emoji con gli occhi a forma di cuore (16%). E se le immagini e foto di animali fanno incetta di cuori e like sui social, tra le emoji sembra invece che abbiano meno successo: solo il leone (3%) va per la maggiore. Se da un lato le faccine sono un alleato perfetto, da utilizzare a tutte le età per una comunicazione efficace e veloce, ci sono alcuni contesti in cui sarebbe meglio evitarle. Secondo il 42% degli intervistati è meglio non utilizzare le emoji per comunicare con i propri superiori, seguito da un ulteriore 25% che dichiara che sarebbe meglio evitarne l'utilizzo anche con i colleghi di lavoro.

22 aprile 2018

Le vacanze degli italiani secondo l'indagine Coop-Robintur

E' un settore in crescita quello dei viaggi estivi. A dirlo è l'indagine 'Le vacanze degli italiani' a cura di italiani.coop, il portale di ricerca e analisi di Coop, per Robintur Travel Group, la più grande rete italiana di agenzie di viaggio dirette di proprietà di Coop Alleanza 3.0, che conta 300 agenzie in Italia. La ricerca, effettuata lo scorso marzo, ha riguardato un campione rappresentativo della popolazione italiana di età compresa tra i 18 e i 65 anni.

Più italiani in viaggio
La prossima estate pensano di fare un viaggio 3,5 milioni d'italiani in più rispetto al 2017: pensa di partire l'88% dei nostri connazionali (+10%). Sceglierà il mare il 50% dei vacanzieri, mentre la natura attrae il 13%.  Per gli italiani vince la voglia di novità, con otto vacanzieri su dieci che vogliono cambiare meta con l'arrivo del caldo.
Secondo il sondaggio, per l'Italia crescono mete come Emilia Romagna, Lazio e Liguria, mentre per l'estero Spagna, Grecia e Croazia. In calo, invece, le destinazioni come Puglia, Sardegna e Campania per il nostro Paese e Maldive, Thailandia e Egitto per chi esce dai confini nazionali. Per prenotare si punta molto sul fai-da-te e la sicurezza della prenotazione. Oltre sette su dieci fanno da soli (73%), molti dei quali prenotano viaggio e pernottamento avvalendosi di siti aggregatori o siti di operatori e albergatori. Due viaggiatori su dieci (19%) scelgono invece di affidarsi alle agenzie di viaggio per l'ottimo rapporto qualità/prezzo (41%) o per le proposte originali e interessanti (34%), o per un rapporto di fiducia consolidato (29%). Dei vacanzieri che posseggono un animale, più di tre su dieci (32%) sono pronti a portarlo con loro e un italiano su due (55%) è disposto a pagare tra il 5 e il 30% in più, rispetto al costo totale della vacanza, per servizi dedicati agli amici a quattro zampe. Per oltre quattro vacanziere donne su dieci (43%) in valigia non possono mancare le medicine e per un uomo su dieci (19%) il power bank. Il 10% degli uomini in vacanza non dimentica i preservativi. Al ritorno quasi uno su tre del totale (29%) spera di riportare con sé nuove amicizie e il 7% un nuovo partner.

18 giugno 2017

L'identikit degli amanti del knitting secondo We are knitters

Protagonisti della bella stagione i kit in cotone Petit Point
We are knitters, società spagnola che spedisce a casa kit per realizzare lavori a maglia e uncinetto, ha condotto un sondaggio, su un campione di 500 individui, per tracciare il profilo principale dei fan del knitting. E' emerso che si tratta per lo più di persone di età compresa tra i 26 e i 45 anni (72%), con un incremento di coloro che si definiscono esperti (74%). Quanto al genere, anche se la pratica resta appannaggio delle donne (che rappresentano il 95% del campione) è comunque in crescita la percentuale di uomini che realizzano creazioni in maglia avvalendosi dei kit We are knitters: durante la recente Festa della mamma, per esempio, la percentuale maschile di acquirenti è passata dal 5 all'11%.
Motivi decorativi urbani e di tendenza
La ricerca survey ha anche delineato che l'83% dei clienti acquista il kit per servirsene personalmente. Ma a cosa si deve la passione per ferri e uncinetto? Il 66% ritiene il lavoro a maglia rilassante, mentre il 40% lo sceglie come nuovo hobby. Tre intervistati su dieci si dedicano al knitting perché credono nella moda sostenibile e perché amano l'idea di creare il proprio capo da indossare o regalare. L'81% degli intervistati ha inoltre comprato più di due volte tramite il sito We are knitters. Fondato nel 2011 dai giovani María José Marín e Alberto Bravo, il marchio a oggi ha venduto oltre 25mila kit in 20 paesi del mondo, Italia inclusa. Tra le motivazioni del gradimento che sta riscuotendo a livello internazionale c'è anche la proposta variegata di kit, da scegliere in base a livelli di difficoltà, stagionalità, festività, cerimonie e altre occasioni. Protagonisti dell'estate 2017 sono i kit in cotone Petit Point, basati sulla tecnica a punto croce, che consentono di realizzare decorazioni per la casa (cuscini, tappetini, borse), cardigan, top, shopper e tanto altro. Quattro le versioni tra cui scegliere: Hungtington Petit Point Kit, Melrose Petit Point Kit, Wool Porn Petit Point Kit e La Cienega Petit Point Kit. Non solo ricamo: per la bella stagione sono diverse anche le proposte di fresche e colorate maglie in cotone da realizzare ai ferri.

01 luglio 2016

Si può partecipare fino al 7 luglio al sondaggio di Spontex

Spontex, leader nella produzione e commercializzazione dei prodotti per la pulizia e l’igiene della casa, ha lanciato un sondaggio per scoprire la flessibilità delle donne in casa alle prese con la pulizia domestica. In occasione del lancio di Extra Flexy, sistema lavapavimenti a panno piatto in 100% microfibre con manico flessibile, Spontex propone tre divertenti domande: cosa succede se si riceve all'improvviso una visita a sorpresa da parte dei genitori? E se appena terminata la pulizia del pavimento cade una goccia? Stupore o noia, quale sentimento assale le donne se il compagno decide di pulire casa? Fino a giovedì 7 luglio, sulla pagina Twitter di Spontex Italia, è possibile esprimersi con un click: pochi secondi per aiutare Spontex nella realizzazione di questo sondaggio. L'esperimento intende rafforzare il dialogo diretto tra azienda e consumatore per indagare il mondo della casa e le abitudini degli italiani, aiutandoli sempre più nelle attività di pulizia domestica.

25 gennaio 2016

Scoprite la (fra)intesa di coppia con il test di Groupon

Al via oggi la campagna Groupon dedicata a San Valentino, con proposte adatte alle esigenze di tutte le coppie: da romantici massaggi per lui e lei a cene afrodisiache. Cuore della campagna è una landing page ricca di contenuti, che coinvolge gli utenti in diverse iniziative: le coppie, ad esempio, possono testare la loro (fra)intesa di coppia tramite un divertente sondaggio con domande sul loro partner, per scoprire quanto si conoscono effettivamente. Un test con cui calcolare l’affinità di coppia con il partner e partecipare all’estrazione di quattro premi: un weekend in una capitale europea, una cena da uno chef stellato, una giornata in Spa, un buono acquisto a scelta su Groupon Shopping. Infine, Groupon offre a tutti la possibilità di concorrere per fare una dichiarazione d’amore unica e memorabile. Dal 25 al 31 gennaio gli utenti potranno caricare sulla landing page i dettagli della loro storia d’amore e la loro proposta di matrimonio. Una giuria interna selezionerà la più originale, che diventerà protagonista proprio di un deal sulla home page di Groupon.

06 dicembre 2012

Cosa fare poco prima della fine del mondo?

Manca poco, il conto alla rovescia è iniziato. Al Natale? No, questa volta parliamo di una data che ormai conosciamo bene, quella del 21 dicembre. È da tempo, ormai, che sulle nostre teste pende come una spada di Damocle la profezia dei Maya sulla fine del mondo. Ovviamente qui ne parliamo in modo scherzoso per offrire uno spunto di riflessione interessante. Cosa vorreste fare, come ultima cosa, prima di salutare il mondo? E qual è l’ultima canzone che vorreste ascoltare in radio? Due domande che non abbiamo inventato noi di Golden Backstage, ma che vi pongono Grant Benson e Luca Viscardi su Radio Number One nell’ambito del programma Gli inaffidabili, in onda tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00. È loro, infatti, il sondaggio ‘La fine del mondo con Benson & Viscardi’, sfida con i radioascoltatori che scadrà il 21 dicembre 2012 e che svelerà le risposte più votate, alle 11.00 di mattina. Non so voi, ma io tra le cose piacevoli che vorrei fare prima di salutare tutti (e alcune in questa sede non si possono dire) è mangiare a volontà qualcosa di speciale e, come tutte le cose buone, altamente calorico. Volete mettere la soddisfazione di non dovere pensare alla dieta l’indomani?