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30 marzo 2023

Al Mudec gli scatti di Muholi, incoraggiamento a essere se stessi

L'attivista visuale sudafricana Zanele Muholi è da un decennio tra i più celebrati artisti contemporanei, ma il suo lavoro coincide con il suo credo, al punto che ama definirsi attivista, ancor prima di artista.
Nello spazio Mudec Photo dal 31 marzo al 30 luglio 2023
Indaga razzismo, eurocentrismo, femminismo e politiche sessuali e i suoi mezzi espressivi sono la scultura, la pittura, l'immagine in movimento. Ma è con la fotografia, e in particolare con la serie di autoritratti 'Somnyama Ngonyama' (Ave, Leonessa Nera), che riceve il plauso planetario, in un crescendo di mostre nei più prestigiosi musei del mondo. 'Muholi, A Visual Activist' è il progetto di 24 Ore Cultura - Gruppo 24 Ore, promosso da Comune di Milano-Cultura e in collaborazione con Sudest57 attraverso cui il Mudec di Milano, dal 31 marzo al 30 luglio 2023 propone una selezione - curata da Biba Giacchetti e dall'artista - di oltre 60 immagini, scatti magnetici e di denuncia sociale che spaziano dai primi autoritratti realizzati ai più recenti lavori, tratti dal progetto artistico di Muholi, in costante evoluzione. Muholi è oggi ambassador della comunità Lgbtq+, esponendosi in prima persona. Ogni sua immagine racconta una storia precisa, un riferimento a esperienze personali o una riflessione su un contesto sociale e storico più ampio. Lo sguardo dell'artista commuove, denuncia, inquieta lo spettatore, mentre oggetti di uso comune, ripresi in maniera simbolica, sono posti in dialogo con il suo corpo trasfigurandolo, costringendoci a guardare fisso negli occhi di Muholi, per andare oltre il primo livello di lettura dello scatto. La bellezza delle composizioni e il talento d'artista sono solo un mezzo per affermare la necessità di esistere, la dignità e il rispetto cui ogni essere umano ha diritto, a dispetto della scelta del partner o del colore della pelle, e del genere con cui si identifica. Il suo scopo è la rimozione delle barriere, il ripensamento della storia, l'incoraggiamento a essere se stessi e a usare strumenti artistici, quali una macchina fotografica, come armi per affermarsi e combattere.

07 giugno 2021

Absolut Rainbow 2021, la bottiglia che omaggia Gilbert Baker

Absolut  presenta Absolut Rainbow 2021, una bottiglia in edizione limitata, il cui obiettivo è celebrare i 40 anni del brand a supporto della comunità Lgbtq+. Inclusività, diversità d'identità e di opinione, fiducia nel cambiamento sono valori cari ad Absolut, che negli ultimi 40 anni ha sempre supportato la libertà d'espressione e il confronto tra le persone. Dal 1981 Absolut supporta la comunità Lgbtq+ sostenendo fermamente che un mondo colorato e senza barriere sia qualcosa per cui lottare. In occasione dei 40 anni con la limited edition Absolut Rainbow 2021, l'azienda vuole rendere omaggio a Gilbert Baker, l'artista americano noto per aver ideato nel 1978 la bandiera arcobaleno, diventata negli anni non soltanto un simbolo di inclusione, pace e amore, ma emblema di apertura e piena consapevolezza che il mondo è un’inestimabile ricchezza fatta di colori unici e infiniti. Un simbolo di speranza, di parità di diritti e della libertà di amare chi si vuole. Il design della bottiglia, realizzata in collaborazione con la Gilbert Baker Foundation che porta avanti l'eredità del designer-attivista, è una rielaborazione della bottiglia realizzata nel 2008 con Gilbert stesso. La bandiera è realizzata con colori metallici, vivaci, che prendono vita da diverse angolazioni grazie al liquido che funziona come una lente d'ingrandimento. Sul retro della bottiglia compare la scritta 'Sway it with pride', che rende omaggio a un artista rivoluzionario e alla sua eredità, che ancora oggi continua a vivere. La limited edition Absolut Rainbow 2021 fa parte della campagna #IRL (in real life), lanciata a gennaio 2021 dall'azienda, e sottolinea l’importanza, in questo momento storico, dell’essere uniti anche a distanza, in attesa del giorno in cui si potrà tornare a stare liberamente insieme nella vita reale.

07 febbraio 2021

Anche Rai Radio 1 si mobilita per l'attivista egiziano Patrick Zaki

Da un anno il giovane è detenuto ingiustamente nelle carceri egiziane 
A un anno esatto dall'arresto e la detenzione in condizioni disumane nelle carceri egiziane di Patrick Zaki, si moltiplicano gli appelli per la liberazione dell'attivista egiziano e studente all'Università di Bologna. Domani, 8 febbraio, anche Rai Radio1 sosterrà e rilancerà 'Voci x Patrick – Maratona musicale per chiedere la liberazione di Patrick Zaki', da mezzogiorno a mezzanotte. L'iniziativa è promossa da Amnesty International Italia, Mei – Meeting delle Etichette Indipendenti e 'Voci per la libertà'. In questa staffetta radiofonica (#StaffettaRadio1) il testimone passerà tra i programmi di Rai Radio1 e le edizioni del Giornale radio per tutta la giornata. Ogni programma manderà in onda un brano scelto nella produzione dei 200 artisti che hanno aderito alla mobilitazione a favore del 29enne Zaki. L'attivista - lo ricordiamo - in questi mesi ha ricevuto la cittadinanza onoraria da parte di alcuni comuni italiani, tra cui quelli di Milano e Bologna. Diversi gli esponenti politici che sostengono anche la petizione online 'Cittadinanza italiana per Patrick George Zaki', un provvedimento che farebbe la differenza.

13 maggio 2020

L'attivista Jaha Dukureh diventa ambassador L'Oréal Paris

Nuovo ingresso nel mondo delle ambasciatrici del brand L'Oréal Paris. Si tratta di Jaha Dukureh, leader del movimento globale che lotta per porre fine alle mutilazioni genitali femminili e ai matrimoni infantili. Jaha,voce potente per l'empowerment femminile, che L'Oréal Paris promuove e sostiene per tutte le donne, è riuscita a cambiare le leggi contro questi soprusi. Per questo, a nemmeno 30 anni, è stata nominata sia goodwill ambassador delle Nazioni Unite per l'Africa sia per il Premio Nobel per la Pace. "Per me è un onore entrare a far parte del mondo L'Oréal Paris, che si unisce a me nella lotta per dare potere alle donne di difendere i loro diritti. Firmando un contratto con il brand numero 1 della bellezza, si rafforza la mia convinzione che le mutilazioni genitali non definiscono né me né le altre donne che hanno vissuto questa violenza (da neonata è stata vittima di mutilazione in Gambia, il suo Paese natale, ndr) anche se viviamo tutti i giorni con le conseguenze. Rappresentare L'Oréal Paris è un modo per alzare la voce a favore delle donne e a sostegno delle sofferenze che hanno subito. Io non potrei essere più orgogliosa di condividere il messaggio di L'Oréal Paris: "Credi in te stessa, la tua voce conta. Sì, tu vali!" afferma l'attivista.