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L'impresa scientifico-ambientale del celebre navigatore si propone di testare lo stato di salute dei mari del mondo |
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31 maggio 2023
'Around The Blue', un sito e un docufilm per l'avventura di Soldini
Una piattaforma editoriale, online da ieri, e uno spettacolare docufilm, in uscita l'anno prossimo, per raccontare il viaggio intorno al mondo di Giovanni Soldini, dagli antichi porti del Mediterraneo alle spiagge dell'Atlantico, dalle isole dei Caraibi fino al Pacifico, al Mare Cinese e alle baie dell'India veleggiando sulle antiche rotte commerciali.
S'intitola 'Around the Blue' la nuova avventura di 44mila miglia, scientifico-ecologica prima ancora che sportiva, intrapresa dal celebre navigatore, che aderisce al programma Unesco del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile. A bordo del suo trimarano Maserati Multi70, Soldini va alla scoperta del mare, cuore e culla della vita sul pianeta, regolatore del suo clima e primo produttore di ossigeno. Obiettivo: conoscere lo stato di salute di quest'immensa, ma non illimitata risorsa, attraverso la voce di scienziati e studiosi. Il racconto di quest'impresa di ricognizione ambientale cresce e si sviluppa nella piattaforma online aroundtheblue.org, realizzata da Qmi e Groenlandia: un diario di bordo, volto a diventare un punto di riferimento per le tematiche relative alla sostenibilità dei mari, e che andrà ad arricchirsi di contenuti esclusivi, materiali video, ricerche, informazioni, incontri e testimonianze di esperti di tutto il mondo e persone comuni. Nel 2024 l'impresa diventerà un docufilm, diretto da Sydney Sibilia e prodotto da Qmi, Groenlandia (con la produzione esecutiva di Leonardo Godano) e Medusa Film e in esclusiva su Prime Video. Il progetto 'Arouund The blue' è interamente carbon neutral e certificato da Zen2030.
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03 febbraio 2020
Amicizia e sentimenti s'intrecciano nel film 'Odio l'estate'
Una scena dal film (ph. Paolo Galletta) |
In sala dal 30 gennaio 2020 il nuovo film del trio comico Aldo Giovanni e Giacomo |
31 dicembre 2019
'Tolo Tolo', l'odissea dei migranti africani vissuta da Checco Zalone
Raccontare l'odissea dei migranti dall'Africa all'Italia facendo riflettere, commuovere e ridere di gusto?
Prodotto da Taodue, il film esce l'1 gennaio con Medusa |
Di questi tempi solo quel genio di Luca Medici, in arte Checco Zalone, poteva cimentarsi in un'impresa tanto ambiziosa quanto azzardata e centrare il bersaglio. Ma 'Tolo Tolo', il suo nuovo film (il quinto), in uscita l'1 gennaio 2020 con produzione della Taodue Film di Pietro Valsecchi e distribuzione di Medusa, in realtà fa molto di più: tratta sì, e con sorprendente realismo e cura dei dettagli, del dramma di coloro che fuggono dalla guerra e dalla miseria del continente nero, rischiando la vita in innumerevoli situazioni (che, grazie all'irresistibile 'checcozalonaggine', riescono sempre a virare verso il comico) ma mette anche in luce, senza ombra di moralismo e con quella tipica rudezza esilarante e sconsolata dell'attore barese, alcune delle tante, troppe piaghe che affliggono l'Italia contemporanea: la burocrazia e le tasse che affossano lo slancio imprenditoriale, l’assenza di meritocrazia che avvantaggia gli inetti, i rigurgiti fascisti e il culto dell’uomo forte al potere, il razzismo, la scomparsa dell'empatia verso i più deboli, il populismo compiaciuto di certi programmi tv. Tutti segni tangibili di un Paese sfinito, incattivito, in declino. E infatti, nel film, un Checco sedicente 'sognatore' spiantato ma dai gusti raffinati, reduce da un fallimento imprenditoriale a Spinazzola, nelle Murge pugliesi, sopraffatto dai debiti e in fuga da due ex mogli e un nugolo di parenti infuriati, trova lavoro (e un amico) in un resort di lusso in Africa.
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Luca Medici ha anche scritto e, per la prima volta, diretto questo suo quinto film |
Fino a quando lo scoppio della guerra civile non lo costringe a far ritorno in patria, sulla travagliata rotta dei migranti, affrontando via via gli stenti nel deserto, il sequestro, il campo profughi libico trasformato in centro di detenzione dove si consumano abusi e violenze, la traversata in mare a bordo di un barcone con un minore senza genitori ('Tolo Tolo' significa proprio 'solo solo') e, come se non bastasse, il divieto di sbarco in un porto italiano. Tutte situazioni tristemente note, ma su cui questo film dalla lunga gestazione e dal grande sforzo produttivo, che il talentuoso Luca Medici ha interpretato e per la primissima volta diretto (oltre che scritto e sceneggiato con Paolo Virzì), riesce a farci riflettere in modo nuovo grazie a quella sua impronta dissacrante e politicamente scorretta, ma tanto carica di buonsenso, sorrisi e umanità.
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01 marzo 2018
Blauer Usa veste due protagonisti di 'Puoi baciare lo sposo'
FGF Industry veste con capi del brand Blauer Usa alcuni dei protagonisti del film 'Puoi baciare lo sposo', da oggi nelle sale cinematografiche di tutta Italia. Prodotto da Colorado Film in collaborazione con Medusa Film e diretto da Alessandro Genovesi, il film affronta con ironia il tema delle unioni civili tra coppie omosessuali e che dimostra come si possano superare stereotipi, pregiudizi e contraddizioni.
Il film diretto da Alessandro Genovesi sbarca oggi al cinema |
La commedia ruota intorno all'unione di Antonio e Paolo, interpretati rispettivamente da Cristiano Caccamo e Salvatore Esposito, una giovane coppia gay che vive a Berlino ed è pronta ad annunciare alla famiglia di Antonio, che si trova in Italia, di volersi unire in matrimonio. I due pianificano così un viaggio nel Bel Paese dove comunicheranno le nozze ai genitori, che vivono in un piccolo e fiabesco paese e sono totalmente ignari di quello che sta per capitargli. Al viaggio dei due giovani si aggiungono anche la simpatica amica Benedetta, interpretata da Diana Del Bufalo, e il loro nuovo coinquilino Donato, interpretato da Dino Abbrescia, che renderanno il viaggio pieno di sorprese e rivelazioni. Arrivati al paese natale, molte sono le vicende che si susseguiranno, come l'incontro con la ex di Antonio, Camilla, interpretata da Beatrice Arnera e il dover affrontare papà e mamma. La madre di Antonio, Monica Guerritore, accoglierà positivamente la notizia, cosa che invece non sarà per il padre, Diego Abatantuono, che tra l'altro, in qualità di sindaco del paese, dovrebbe celebrare le nozze... Gli attori che hanno scelto Blauer Usa per i loro outfit nel film sono il protagonista Cristiano Caccamo, nel ruolo di Antonio, e Beatrice Arnera, alias Camilla, la ex di Antonio. Lui indossa un impermeabile di Blauer Usa lungo nero sfoderato in nylon con cappuccio staccabile e coulisse per un look casual ma incredibilmente pratico, ideale per affrontare i mille imprevisti del viaggio. Lei, invece, sempre della collezione Blauer Usa, ha scelto una giacca nera in pelle con collo alla coreana dalla vestibilità slim e una lavorazione frontale con tagli al laser e intrecci che rendono la giacca glam.
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