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01 dicembre 2015

Il lato umano degli stellati dietro i piatti di 'Ricette d’autore'

Federica de Denaro e Filippo La Mantia alla presentazione del libro coronata dallo showcooking
Grandi piatti intrecciati a storie di vita, aneddoti, ricordi. Heinz Beck è diventato chef per nutrirsi meglio, dal momento che nella sua famiglia d'origine nessuno cucinava bene. Gennaro Esposito non si è dato per vinto quando a scuola i suoi maestri gli sconsigliarono d’intraprendere la professione di cuoco. Filippo La Mantia, un movimentato passato da fotoreporter di cronaca nera, da sempre rifiuta l’etichetta di chef è ha una dichiarata passione per il servizio di sala.
La prefazione di 'Ricette d'autore' è di Oscar Farinetti
È anche un’appassionante raccolta di vicende personali di 24 talenti della cucina italiana il libro ‘Ricette d’autore’ della giornalista e volto tv Federica de Denaro. Presentato ieri a Milano, nella cornice della Scuola della Cucina Italiana diretta da Nerina di Nunzio, il volume, con prefazione di Oscar Farinetti, è un viaggio culinario alla scoperta di grandi nomi dell’alta cucina, delle loro specificità professionali e umane, del loro temperamento. "Quando ho iniziato a scrivere questo secondo libro – spiega De Denaro, già autrice di 'La mia cucina in diretta' – mi sono concentrata sulle ricette. Ma alla fine della prima stesura ho avvertito una sorta di mancanza rendendomi conto che quello che bisognava raccontare era anche l’aspetto umano dello chef, la sua personalità celata dietro al piatto speciale". Anche grazie a un ricco corredo fotografico, dopo averci presentato gli chef, la giornalista illustra passo a passo le creazioni gastronomiche di Francesco Apreda, Heinz Beck, Andrea Berton, Cristina Bowerman, Roy Caceres, Moreno Cedroni, Enrico Cerea, Gennaro Esposito, Anthony Genovese, Filippo La Mantia, Marco Martini, Luciano Monosilio, Giancarlo Morelli, Gianfranco Pascucci, Francesco Passalaqua, Franco Pepe, Fabio Picchi, Massimo Riccioli, Claudio Sadler, Davide Scabin, Emanuele Scarello, Marcello Trentini, Mauro Uliassi, Marianna Vitale. Piatti d’autore diversi, ma accomunati dall’essere facilmente riproducibili a casa e in grado di suscitare emozioni, proprio come accade con le opere di grandi artisti. All’incontro per la presentazione di 'Ricette d'autore' era presente anche l’oste e cuoco La Mantia, che ha cucinato per i partecipanti la ricetta proposta nel libro: la 'Pasta del sorriso'.
Federica de Denaro, ‘Ricette d’autore’, Rai Eri, 251 pagg., 16 euro 
Filippo La Mantia e Federica de Denaro alla Scuola della Cucina Italiana diretta da Nerina di Nunzio (nella foto, a destra)

07 luglio 2015

Incontro con Davide Oldani alla Scuola de La Cucina Italiana


Sempre più nutrito e variegato il calendario dei corsi organizzati a Milano, in piazza Aspromonte 15, dalla Scuola de La Cucina Italiana, il mensile di gastronomia (oggi di Condé Nast) fondato nel 1929 e considerato una bibbia del panorama gastronomico tricolore. Con l’arrivo, nove mesi fa, del nuovo direttore Scuola ed Eventi Nerina Di Nunzio, i 'corsi di tutti i livelli e per tutti i palati' sono passati da una sessantina a oltre un centinaio.
Davide Oldani e Nerina Di Nunzio
Tra i tanti appuntamenti, si segnalano anche eventi speciali che danno modo al pubblico di conoscere da vicino grandi personalità della cucina: s’inquadra in queste iniziative l’incontro 'Libri&Aperitivo' di venerdì scorso che ha visto protagonista Davide Oldani. Nell’occasione, il popolare top chef, ambassador designato di Expo, ha prima fatto degustare agli iscritti 'Zafferano e riso alla milanese', la ricetta a base di riso Scotti che ha ideato per il grande evento espositivo internazionale, e poi, rispondendo alle domande di Di Nunzio, ha presentato 'Pop Food - La cucina non regionale italiana'. Un nuovo volume, quello firmato dallo chef lombardo ed edito da Red Feltrinelli, che - come scrive nella prefazione l'amico Andrea Bocelli - "zeppo di aforismi fulminanti, d’ironia e saggezza, è un libro molto divertente che propone considerazioni molto serie". Riflessioni su equità, ecosostenibilità e sopravvivenza, temi caldi che si alternano a ricette di buona cucina italiana realizzate con i migliori ingredienti di stagione.
Affermatosi grazie al D'O, ristorante di grande successo che ha aperto a Cornaredo nel 2003 e che fra qualche mese trasferirà in una nuova e più ariosa sede, senza però spostarsi dal comune del milanese, l’inventore della cucina Pop si è quindi concesso a cuore aperto al pubblico dei fan.
'Zafferano e riso alla milanese': il piatto di Oldani per Expo
Nei suoi racconti anche dettagli di vita privati, dal legame profondo con i suoi genitori (che lo hanno sostenuto e responsabilizzato nei momenti in cui, passato da mancato calciatore ad aspirante chef, era sconfortato dalle fatiche della cucina) al suo inedito ruolo di genitore (da poco è diventato papà di una bambina), dal rapporto con i suoi grandi maestri (da Gualtiero Marchesi ad Albert Roux, da Alain Ducasse a Pierre Hermé) a spiritosi aneddoti legati agli alimenti che impiega per le sue creazioni culinarie. Anticipiamo che, sempre per il ciclo 'Libri&Aperitivo', con date da definire, dal prossimo settembre alla Scuola de La Cucina Italiana sono previsti gli incontri con lo chef abruzzese tristellato Niko Romito, autore del libro ‘10 lezioni di cucina’, e con il pizzaiolo Enzo Coccia, coautore di 'La pizza napoletana'. Di nuova concezione anche 'Cooking fondamentals', in programma dall'1 al 7 agosto 2015: "Si tratta - spiega Di Nunzio - di un corso in lingua inglese, che sarà tenuto dallo chef Davide 'Dave' Negri sui fondamentali regionali della cucina italiana, aperto sia agli stranieri in visita a Milano per Expo sia agli italiani che vogliano migliorare il loro inglese in cucina".
Per informazioni: scuola@lacucinaitaliana.it; tel. 0249748004