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26 marzo 2015

L'attrice Daniela Poggi contro la strage degli agnellini

Il visual della campagna con Daniela Poggi
Daniela Poggi presta il volto alla nuova campagna pubblicitaria, firmata dalla Lav, Animal Equality e Thegreenplace, in difesa dei diritti degli animali, contro la strage degli agnelli che si consuma ogni anno in coincidenza con le feste di Pasqua. “Dopo lunghi viaggi terribili ed estenuanti su tir strapieni - afferma l'attrice - queste creaturine arrivano in un lurido macello in cui, terrorizzate, vengono immobilizzate, stordite, appese a un gancio per una zampa e lasciate dissanguare sotto gli occhi dei compagni che urlano di terrore… Ogni anno a Pasqua vengono uccise 900 mila vittime innocenti. Può essere una Pasqua gioiosa uccidere solo per il proprio palato o una tradizione?". La campagna, realizzata dal fotografo Marco Biondi e dallo studio fotografico Allucinazione, si deve al copy Ernesto Spinelli e all'art director Letizia Ziaco. Il progetto nasce da un gruppo di volontari e da Thegreenplace, un rifugio per animali liberati dallo sfruttamento umano, creato dal fotografo, circa due anni fa vicino Nepi, quando la Lav gli ha affidato la cura di un gregge che le forze dell’ordine avevano salvato da gravi maltrattamenti vicino Firenze. Da allora Thegreenplace ha accolto e curato oltre 100 animali di differenti specie, inclusi alcuni agnellini salvati dall'organizzazione Animal Equality a seguito di una scioccante investigazione sul trasporto di animali, realizzata per la nota campagna nazionale 'Salva un agnello'. Il rifugio si autosostiene, soprattutto grazie ai contributi volontari dei donatori che ne condividono gli obiettivi. Il primo shooting, lo scorso 5 marzo, ha avuto come protagonisti Lina e Elvis, i due agnellini ultimi arrivati presso il rifugio Thegreenplace. Coprotagonisti, oltre a Poggi, molti personaggi della cultura e dello spettacolo, tra cui Claudia Zanella, Anna Ammirati, Daniela Martani, Loredana Cannata, Diana Del Bufalo, Maria Grazia Capulli, Giovanni Baglioni, Lodovica Mairé Rogati, Alessandra Celletti, Nunzio Fabrizio, Noralux, Christian Stelluti.

11 gennaio 2015

Je suis Charlie! Milano omaggia le vittime di Charlie Hebdo

Un cartellone inneggia alla libertà di satira
Folla di 10mila persone in piazza Duomo a Milano, ieri pomeriggio, con tanto di cartelli, striscioni, bandiere di pace e matite brandite al cielo. Per affermare con forza che 'Je suis Charlie, nous sommes tous Charlie’, ‘Io sono Charlie, siamo tutti Charlie’. Espressione che, dopo la strage di giornalisti e vignettisti nella redazione di Charlie Hebdo, ha fatto in poche ore il giro del mondo diventando sinonimo di condanna del terrorismo, del fanatismo religioso, della guerra, della xenofobia e di ogni forma di violenza. Concetti che non possono non legarsi indissolubilmente alla libertà d’espressione, di stampa e di satira. Anche il capoluogo lombardo, grazie alla manifestazione organizzata da Emergency con l’adesione di altre associazioni, ha voluto dunque esprimere cordoglio per le vittime del magazine satirico e solidarietà a Parigi e alle forze dell’ordine francesi. Sul camioncino adibito a palco, a pochi metri dal Museo del Novecento, si sono avvicendati, tra gli altri, i giornalisti Maso Notarianni, Massimo Cirri, Gad Lerner e diversi rappresentanti delle comunità musulmane di Milano. Tutti stretti intorno alle vittime del massacro di Parigi.
In piazza Duomo cartelli, matite, bandiere e perfino gli scolapasta simbolo della religione-parodia dei pastafariani