06 giugno 2017

Bufale in rete: un manuale per riconoscerle e difendersi

La guida è uscita a febbraio con Ledizioni
Come e perché difendersi dalle false notizie che circolano su siti (talvolta anche autorevoli) e social network, spesso con la complicità di lettori creduloni che aiutano a diffonderle? Al fenomeno, da qualche mese diventato di stringente attualità su scala globale, quattro esperti hanno dedicato il 'Manuale per difendersi dalla post-verità', uscito lo scorso febbraio e pubblicato da Ledizioni nel duplice formato cartaceo ed eBook. Combattere le bufale del mondo digitale - fonte di ricchezza per chi le produce - è importante per restituire dignità e credibilità all'informazione nell'interesse non di pochi soggetti, ma della collettività, secondo la prospettiva democratica. Questo manuale, scritto dal giornalista e formatore Gianluigi Bonanomi, dalla psicologa esperta di genitorialità Rossella Dolce, dall'avvocato Marco Giacomello e dall'esperto di personalità digitale ed editoria elettronica Fiorenzo Pilla, sottolinea l'importanza dell'educazione per rendere consapevoli gli internauti dei meccanismi mistificatori che si celano dietro le fake news, le notizie faziose, le notizie complottiste o allarmistiche e anche quelle che, con titoli fuorvianti studiati ad arte, spingono al click baiting, cioè a cliccare su determinati link che, diversamente, non interesserebbero. Dopo aver analizzato l'etimologia, il significato e la categorizzazione della bufala, gli autori illustrano come nasce, come la si riconosce (tanti e utili gli strumenti a disposizione), chi sono gli scovabufale più famosi e autorevoli del settore (i cosiddetti debunker). Non mancano un'intervista a uno dei re dei bufalari italiani, per comprendere le motivazioni alla base del suo operare ingannevole, e l'analisi di una serie di trucchi ben congeniati che - sfruttando schemi mentali noti in psicologia - tendono a farci cadere nella trappola della bufala.