05 febbraio 2014

A La Credenza si gusta "una cucina fusion, non confusion"

Igor Macchia
Cucina fusion: un viaggio dal Piemonte al Far East
Evoca calore e familiarità già a partire dal nome La Credenza, ristorante di raffinata semplicità che si trova a San Maurizio Canavese, a pochi chilometri dal capoluogo piemontese. Due le anime del locale: Giovanni Grasso, che accoglie gli ospiti in sala, e Igor Macchia, lo chef. Il percorso del gusto è interessante: il viaggio culinario de La Credenza, che affascina con dettagli d'arredo dello scultore Elio Garis, parte infatti dal Piemonte, con i suoi prodotti tipici del territorio - riso, formaggi, tartufo, carni - per giungere al lontano Oriente, dove Igor è ormai di casa. Si tratta insomma di “una cucina fusion, non confusion”, come Giovanni ama simpaticamente definirla. Nei piatti, negli abbinamenti del menù, tradizione e innovazione convivono in una cucina personale che stupisce e che già nel 2006 ha ottenuto il riconoscimento della prima Stella Michelin. Riconosciuto come esponente dell’eccellenza piemontese il locale ha ottenuto riconoscimenti dal Gambero Rosso (1 forchetta), la Corona Radiosa sulla Guida di Paolo Massobrio e 1 cappello (15,5) sulla Guida de l’Espresso. La scelta delle etichette è vastissima: sono ben 900, tra nazionali e internazionali, e custodite in un caveau del Settecento a mattoni, pietra e legno di noce. E se paradossalmente il numero da capogiro dei vini disponibili spiazzasse i clienti meno esperti, nessun problema: a consigliare quelli che meglio si abbinano ai piatti c'è lei, la sommelier Franca.