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Da sinistra, Michele Pontecorvo e Marco Magnifico |
Ha preso il via a fine 2010
e nel weekend del 22 e 23 marzo
aprirà ufficialmente al pubblico: parliamo del progetto
Oasi di Riardo, area
dell’alto casertano confinante con Lazio e Molise, che in questi anni ha visto
impegnati congiuntamente
Ferrarelle e il
Fai-Fondo Ambiente Italiano in un articolato
piano di riqualificazione e riconversione agricola del
Parco Sorgenti (comprendente
il restauro dell’antica Masseria Mozzi) illustrato stamattina a Milano, nella
signorile cornice di Villa Necchi Campiglio, da
Michele Pontecorvo, responsabile comunicazione dell'azienda di imbottigliamento
e distribuzione di acque minerali, e
Marco Magnifico, vice presidente esecutivo
del Fai. Più che una partnership quella tra il Fondo per la preservazione del
patrimonio artistico tricolore e la famiglia Pontecorvo, da 10 anni proprietaria
di Ferrarelle, è un’amicizia cementata da una profonda comunanza di valori che
hanno come obiettivo ultimo la valorizzazione del territorio in un’ottica
economico-culturale e del paesaggio in un’accezione storica e ambientale.
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Il cuore dell'Oasi di Riardo è la settecentesca Masseria Mozzi restaurata |
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Alcuni dei prodotti gastronomici dell'Oasi di Riardo |
Per
l’azienda questo progetto di
responsabilità sociale è soprattutto volto ad autotutelare
il business, dal momento che la fonte da cui sgorga l’acqua di origine
vulcanica si trova proprio a Riardo. L’operazione, per la quale sono stati investiti
2,5 milioni di euro (in parte fondi regionali), mostrerà alla comunità anche un
pezzo di Campania che nulla ha a che vedere con il disastro della
Terra dei
Fuochi: “In Italia - ha spiegato Magnifico - si fa sempre di ogni erba un
fascio e si pensa che tutto il paesaggio campano sia compromesso per sempre.
Non è vero: la regione è grande e con questo progetto diamo visibilità a
un
pezzo di Campania intatta, la cui fortuna è stata quella di rimanere a lungo
dimenticata”. L’Oasi, che ospita colture come il nocciolo, il grano tenero e
il grano duro, vanta anche
10.000 nuovi alberi (di cui molti ulivi) e
100
arnie. Cuore dell’area, caratterizzata anche da un’ampia varietà faunistica
con tanto di rapaci e aironi, è il punto di ristoro
Masseria Mozzi, che offre
una scelta di eccellenze gastronomiche campane e si affianca alla costituita
Masseria delle Sorgenti Ferrarelle, che produce e commercializza olio
extravergine di oliva, quattro mieli biologici e pasta artigianale di grano
duro. Nel 2013, nonostante l’apertura-pilota non fosse stata molto pubblicizzata, i
visitatori sono stati ben 600 e alla luce di questo sorprendente risultato è
grande l’aspettativa per quelli che parteciperanno all’
inaugurazione fissata, come detto in apertura, il mese venturo in occasione della 22esima
edizione delle
Giornate Fai di Primavera. In programma visite guidate,
passeggiate, attività ludico-didattiche e servizio di accoglienza e ristorazione.