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17 febbraio 2025

Nella ristorazione italiana entra l'acqua liscia premium Electa

Ferrarelle Società Benefit, quarto player nel settore delle acque minerali in Italia, presenta Electa, il nuovo brand premium di acqua liscia destinato al canale professionale. Disponibile nella ristorazione dal prossimo aprile, Electa è un'acqua oligominerale di qualità superiore, in grado di armonizzarsi ed esaltare al meglio ogni proposta, offrendo un'esperienza raffinata. Rappresenta la sintesi tra passato, presente e futuro, come dimostra la sua identità visiva, studiata per trasmettere personalità e unicità, grazie a un trattamento grafico distintivo. Il pantone scelto da Ferrarelle per l'etichetta e il collarino di Electa rappresentano, infatti, un unicum nella categoria, mentre il sigillo in argento evoca eleganza, qualità e attenzione al dettaglio. Con Electa, l'azienda consolida la sua presenza nel segmento premium, offrendo un’acqua liscia che si affianca a Maxima decisamente frizzante e all'effervescente naturale Ferrarelle che, per l'occasione, si presenteranno con una veste grafica rinnovata. Il nome Electa - già utilizzato agli inizi del Novecento per Eletta, una delle fonti del Parco delle Sorgenti - evoca esclusività e un profondo legame con un passato che affonda le radici nell'antichità classica. L'acqua nasce dall'acquisizione della concessione della Fonte del Monte, una sorgente situata nel cuore del Parco delle Sorgenti di Riardo, patrocinato dal Fai. Questo territorio, ricco nel sottosuolo così come in superficie, da sempre vocato alla purezza dell’acqua, è un patrimonio naturale di inestimabile valore, che Ferrarelle s'impegna a valorizzare, tutelare e promuovere.

31 ottobre 2017

Acqua di chef ha i suoi vincitori per la 'Pizza contemporanea'


Si è conclusa ieri sera a Riardo, presso il Parco Sorgenti Ferrarelle, Acqua di chef 2017, la nuova edizione del concorso organizzato da Italia Squisita in collaborazione con Ferrarelle, grazie al quale chef e pizzaioli operanti in Italia o all’estero si sono sfidati nella reinterpretazione del più famoso piatto italiano nel mondo: la pizza.
I vincitori dell'edizione 2017 del concorso di Italia Squisita e Ferrarelle
Il tema scelto per l’edizione di quest’anno, 'Pizza contemporanea', ha coinvolto i partecipanti in una personale e moderna reinterpretazione del celebre prodotto gastronomico italiano: a ogni chef e pizzaiolo è stato infatti chiesto di inviare una foto o un minivideo che raccontasse la propria ricetta di pizza, scegliendo tra pizza classica (margherita o marinara) o creativa, sperimentando inediti abbinamenti e tecniche e valorizzando le materie prime dei diversi territori italiani. Testimonial del concorso due tra i maestri pizzaioli più conosciuti sulla scena internazionale: Renato Bosco e Franco Pepe, che hanno aperto la strada ai partecipanti nei loro racconti video. I piatti dei finalisti nelle categorie Migliore ricetta creativa e Migliore ricetta classica si sono sfidati dal vivo nel corso della serata e sono stati sottoposti al giudizio della giuria in base rispettivamente alla creatività della ricetta e alla competenza nella tecnica esecutiva. I giurati sono stati professionisti del settore come Enrico Bonardo, responsabile relazioni esterne Slow Food Italia, Emiliano De Venuti, ceo di Vinòforum, Antonio Puzzi, curatore di 'Pizza. Una Grande Tradizione Italiana', primo libro di Slow Food Editore dedicato alla pizza, e Carlo Spinelli e Fiorella Baserga per Italia Squisita. Ad aggiudicarsi il titolo di migliore ricetta classica è stato Pasqualino Rossi, della pizzeria 'Elite Rossi' di Caserta mentre nella categoria Miglior ricetta creativa si è distinto Emiliano Corcione, della pizzeria 'Morsi&Rimorsi', sempre di Caserta. Nel corso dell'evento è stato inoltre premiato Antonio Polzella de 'La Ventola' di Livorno, come vincitore della categoria Miglior fotografia. I vincitori si sono aggiudicati la partecipazione gratuita all’executive master Pizza Culture, il Corso di Perfezionamento in Scienza, Cultura e Management della Pizza organizzato dall'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo con il supporto di Ferrarelle. In palio anche una fornitura di 200 kg di Farina Caputo a scelta e una fornitura di Birra Baladin, entrambi sponsor del concorso.

11 febbraio 2014

L’Oasi Ferrarelle FAI di Riardo pronta per l'inaugurazione

Da sinistra, Michele Pontecorvo e Marco Magnifico
Ha preso il via a fine 2010 e nel weekend del 22 e 23 marzo aprirà ufficialmente al pubblico: parliamo del progetto Oasi di Riardo, area dell’alto casertano confinante con Lazio e Molise, che in questi anni ha visto impegnati congiuntamente Ferrarelle e il Fai-Fondo Ambiente Italiano in un articolato piano di riqualificazione e riconversione agricola del Parco Sorgenti (comprendente il restauro dell’antica Masseria Mozzi) illustrato stamattina a Milano, nella signorile cornice di Villa Necchi Campiglio, da Michele Pontecorvo, responsabile comunicazione dell'azienda di imbottigliamento e distribuzione di acque minerali, e Marco Magnifico, vice presidente esecutivo del Fai. Più che una partnership quella tra il Fondo per la preservazione del patrimonio artistico tricolore e la famiglia Pontecorvo, da 10 anni proprietaria di Ferrarelle, è un’amicizia cementata da una profonda comunanza di valori che hanno come obiettivo ultimo la valorizzazione del territorio in un’ottica economico-culturale e del paesaggio in un’accezione storica e ambientale.
Il cuore dell'Oasi di Riardo è la settecentesca Masseria Mozzi restaurata
Alcuni dei prodotti gastronomici dell'Oasi di Riardo
Per l’azienda questo progetto di responsabilità sociale è soprattutto volto ad autotutelare il business, dal momento che la fonte da cui sgorga l’acqua di origine vulcanica si trova proprio a Riardo. L’operazione, per la quale sono stati investiti 2,5 milioni di euro (in parte fondi regionali), mostrerà alla comunità anche un pezzo di Campania che nulla ha a che vedere con il disastro della Terra dei Fuochi: “In Italia - ha spiegato Magnifico - si fa sempre di ogni erba un fascio e si pensa che tutto il paesaggio campano sia compromesso per sempre. Non è vero: la regione è grande e con questo progetto diamo visibilità a un pezzo di Campania intatta, la cui fortuna è stata quella di rimanere a lungo dimenticata”. L’Oasi, che ospita colture come il nocciolo, il grano tenero e il grano duro, vanta anche 10.000 nuovi alberi (di cui molti ulivi) e 100 arnie. Cuore dell’area, caratterizzata anche da un’ampia varietà faunistica con tanto di rapaci e aironi, è il punto di ristoro Masseria Mozzi, che offre una scelta di eccellenze gastronomiche campane e si affianca alla costituita Masseria delle Sorgenti Ferrarelle, che produce e commercializza olio extravergine di oliva, quattro mieli biologici e pasta artigianale di grano duro. Nel 2013, nonostante l’apertura-pilota non fosse stata molto pubblicizzata, i visitatori sono stati ben 600 e alla luce di questo sorprendente risultato è grande l’aspettativa per quelli che parteciperanno all’inaugurazione fissata, come detto in apertura, il mese venturo in occasione della 22esima edizione delle Giornate Fai di Primavera. In programma visite guidate, passeggiate, attività ludico-didattiche e servizio di accoglienza e ristorazione.