10 marzo 2015

Non è ciò che sembra, e si deve al fenomeno della pareidolia

Un'immagine della campagna #mindfcuk lanciata dal brand britannico di abbigliamento French Connection
Cosa vedete in quest'immagine? La risposta sembra scontata, ma la realtà è ben diversa, come potete constatare guardando la foto sottostante. Entrambe sono utilizzate per la campagna #mindfcuk lanciata da French Connection, brand britannico di abbigliamento donna, uomo e accessori fondato nel 1972 da Stephen Marks. Il soggetto non è unico: la campagna primavera-estate 2015, che da qualche giorno sta circolando sui canali social del brand su scala mondiale, propone una carrellata di immagini per indagare sul consenso spontaneo da parte della società della sessualizzazione dei media come fatto normale. In altri termini, #mindfcuk esplora il significato di pareidolia - termine scientifico che definisce l’illusione ottica, la connessione che il nostro cervello fa per recepire un significato dove non c’è - giocando con l’immaginazione sessuale e invitando a riflettere sui cliché radicati. Alla provocazione delle immagini segue la rivelazione, e lo stesso fanno i video che aprono lo zoom dal dettaglio all’intera immagine, per porre un'implicita domanda: 'Chi è che ha avuto il pensiero malizioso? Non sono io, sei tu!'. Il concept #mindfcuk si avvale anche degli abiti, per far passare il concetto 'rude not nude', ossia che non è necessario essere nudi per essere volgari
Dopo la provocazione, ecco il disvelamento per dimostrare quanto gli stereotipi sessuali dei media siano radicati in noi