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25 marzo 2018

Il Like gigante? Una provocazione di M&C Saatchi per Bmw X2

C'è la creatività dell'agenzia M&C Saatchi dietro al #LikeGigante comparso in questi giorni a Milano, in piazza XXV Aprile.
La mano è andata in frantumi è al suo interno è comparso il Suv d Bmw
Un'operazione di comunicazione unconventional finalizzata al lancio di Bmw X2, il nuovo Suv dorato dell'azienda bavarese. Tutto è iniziato qualche giorno fa con la comparsa della mano gigante, con pollice recto, nella piazza meneghina e la scritta 'L'importante nella vita è avere like', una controversa installazione che ha richiamato tanti curiosi a caccia di selfie e like. Oggi, a sorpresa, il capovolgimento del messaggio: parte della mano è stata mandata in frantumi, con tanto di flashmob di personaggi mascherati circondati da fumo, e al suo interno è comparsa la nuova vettura del gruppo automobilistico bavarese. E la scritta è stata sostituita con il claim dell'auto: 'Rompi i tuoi schemi', che antepone l'importanza di essere se stessi a un 'Mi piace' sui social network. L'agenzia M&C Saatchi non è nuova a questo genere di provocazioni: tra le campagne di guerrilla marketing realizzate a Milano ricordiamo quella #Odiamoglisprechi del 2016 per E.on, con un finto palazzo ghiacciato, o quella del 2013 con un sottomarino (trovata di Genertel) sbucato a pochi passi dal Duomo. Questo genere di operazioni punta sulla diffusione virale del messaggio da parte di ignari passanti e sul clamore mediatico generato dal coinvolgimento di testate e influencer.

13 dicembre 2016

Il palazzo ghiacciato a Milano è una provocazione di E.on

Un palazzo ghiacciato a Milano? Secondo i bene informati, qualcuno, nell'edificio che si affaccia su Largo La Foppa, ha lasciato sbadatamente il condizionatore acceso dalla scorsa estate e ieri, sotto gli sguardi attoniti dei passanti, sono dovuti intervenire perfino i vigili del fuoco.
L'installazione fa parte della campagna istituzionale #odiamoglisprechi
Ma la realtà è ben diversa: si tratta infatti di un'installazione provocatoria realizzata da M&C Saatchi per E.on, gruppo energetico internazionale a capitale privato, per far riflettere in maniera intelligente sugli sprechi energetici invitando a usare al meglio la propria energia. La curiosa opera (che alcuni definiscono guerilla marketing, altri reality advertising) è visibile fino a domenica 18 dicembre sull'edificio che ospita lo storico locale Radetzky, all'angolo di corso Garibaldi, e s'inscrive nella campagna istituzionale #odiamoglisprechi, lanciata da E.on lo scorso 21 novembre. Il mistero del #palazzoghiacciato, questo l'hashtag che in poche ore è diventato virale grazie a un tam-tam di blogger e influencer e che ha anche richiamato l'attenzione di testate nazionali, è stato svelato oggi a Milano nell'ambito di una tavola rotonda cui hanno preso parte Péter Ilyés, ceo di E.on, la sociologa Lella Mazzoli, Antonio Galdo, direttore di nonsprecare.it e la presentatrice Filippa Lagerback. "Può sembrare paradossale che un'azienda che fornisce energia inviti a consumare meno, ma questo è il nostro obiettivo - ha detto Ilyés -. Ascoltiamo le esigenze dei clienti per fornire loro le soluzioni innovative più adeguate a ridurre e ottimizzare i consumi di energia elettrica e gas". L'intera operazione di comunicazione si deve al team di M&C Saatchi composto dagli executive creative director e partner Vincenzo Gasbarro e Luca Scotto di Carlo, dall'head of content & innovation Andrei Kaigorodov, dall'art director Fabio Lettieri e dal copy Davide Pasquale.

10 marzo 2015

Non è ciò che sembra, e si deve al fenomeno della pareidolia

Un'immagine della campagna #mindfcuk lanciata dal brand britannico di abbigliamento French Connection
Cosa vedete in quest'immagine? La risposta sembra scontata, ma la realtà è ben diversa, come potete constatare guardando la foto sottostante. Entrambe sono utilizzate per la campagna #mindfcuk lanciata da French Connection, brand britannico di abbigliamento donna, uomo e accessori fondato nel 1972 da Stephen Marks. Il soggetto non è unico: la campagna primavera-estate 2015, che da qualche giorno sta circolando sui canali social del brand su scala mondiale, propone una carrellata di immagini per indagare sul consenso spontaneo da parte della società della sessualizzazione dei media come fatto normale. In altri termini, #mindfcuk esplora il significato di pareidolia - termine scientifico che definisce l’illusione ottica, la connessione che il nostro cervello fa per recepire un significato dove non c’è - giocando con l’immaginazione sessuale e invitando a riflettere sui cliché radicati. Alla provocazione delle immagini segue la rivelazione, e lo stesso fanno i video che aprono lo zoom dal dettaglio all’intera immagine, per porre un'implicita domanda: 'Chi è che ha avuto il pensiero malizioso? Non sono io, sei tu!'. Il concept #mindfcuk si avvale anche degli abiti, per far passare il concetto 'rude not nude', ossia che non è necessario essere nudi per essere volgari
Dopo la provocazione, ecco il disvelamento per dimostrare quanto gli stereotipi sessuali dei media siano radicati in noi