La prima diretta su IG, questa sera, sarà animata da Tessa Gelisio |
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22 marzo 2021
Si parla di acqua e sostenibilità nei talk promossi da SodaStream
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Tessa Gelisio
15 dicembre 2017
Produrre jeans senza sprechi? Ecco l'idea di Pagurojeans
Per realizzare un paio di jeans occorrono oltre 8mila litri d'acqua, oltre a ingenti quantitativi di agenti chimici e di energia elettrica necessari per la produzione e il trasporto.
Mira a ridurre gli sprechi di risorse nel fashion e, in particolare, quelli nel mondo del denim, la startup parmense Pagurojeans, fondata a inizio 2017 da Andrea Scaparro e Guillermo Hernandez, giovani laureati in fisica, dopo la partecipazione a un programma di formazione per aspiranti imprenditori organizzato da Aster presso il Tecnopolo dell'Università di Parma. L'idea? Realizzare jeans belli e comodi in modo ecosostenibile, riducendo del 60% l'impiego di acqua e prodotti chimici e del 40% i consumi di energia elettrica, grazie all’utilizzo di denim riciclato e di un innovativo algoritmo per ridurre i metri di tessuto per ogni singolo capo. Per raccogliere i 2.500 euro necessari allo sviluppo della sua idea, la startup ha avviato una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Ginger avvalendosi del supporto di Kick-Er, servizio di orientamento al crowdfunding gestito da Aster, società della Regione Emilia-Romagna per l'innovazione e la ricerca industriale. Chiunque voglia sostenere il progetto potrà versare contributi, tramite la sezione dedicata della piattaforma Ginger, entro il 20 gennaio 2018. A seconda dell'importo donato, i sostenitori riceveranno kit di riparazione dei jeans o la possibilità di acquistare a prezzo di costo un Pagurojeans su misura.
La startup è stata fondata dai fisici Guillermo Hernandez e Andrea Scaparro |
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13 dicembre 2016
Il palazzo ghiacciato a Milano è una provocazione di E.on
Un palazzo ghiacciato a Milano? Secondo i bene informati, qualcuno, nell'edificio che si affaccia su Largo La Foppa, ha lasciato sbadatamente il condizionatore acceso dalla scorsa estate e ieri, sotto gli sguardi attoniti dei passanti, sono dovuti intervenire perfino i vigili del fuoco.
Ma la realtà è ben diversa: si tratta infatti di un'installazione provocatoria realizzata da M&C Saatchi per E.on, gruppo energetico internazionale a capitale privato, per far riflettere in maniera intelligente sugli sprechi energetici invitando a usare al meglio la propria energia. La curiosa opera (che alcuni definiscono guerilla marketing, altri reality advertising) è visibile fino a domenica 18 dicembre sull'edificio che ospita lo storico locale Radetzky, all'angolo di corso Garibaldi, e s'inscrive nella campagna istituzionale #odiamoglisprechi, lanciata da E.on lo scorso 21 novembre. Il mistero del #palazzoghiacciato, questo l'hashtag che in poche ore è diventato virale grazie a un tam-tam di blogger e influencer e che ha anche richiamato l'attenzione di testate nazionali, è stato svelato oggi a Milano nell'ambito di una tavola rotonda cui hanno preso parte Péter Ilyés, ceo di E.on, la sociologa Lella Mazzoli, Antonio Galdo, direttore di nonsprecare.it e la presentatrice Filippa Lagerback. "Può sembrare paradossale che un'azienda che fornisce energia inviti a consumare meno, ma questo è il nostro obiettivo - ha detto Ilyés -. Ascoltiamo le esigenze dei clienti per fornire loro le soluzioni innovative più adeguate a ridurre e ottimizzare i consumi di energia elettrica e gas". L'intera operazione di comunicazione si deve al team di M&C Saatchi composto dagli executive creative director e partner Vincenzo Gasbarro e Luca Scotto di Carlo, dall'head of content & innovation Andrei Kaigorodov, dall'art director Fabio Lettieri e dal copy Davide Pasquale.
L'installazione fa parte della campagna istituzionale #odiamoglisprechi |
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04 gennaio 2016
Da Buon Casale niente sprechi di freschi a scadenza corta
Nel market bolognese anche banchi frigo a basso impatto ambientale |
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24 novembre 2014
Giovani innovatori fanno impresa con Alimenta2Talent 2014
Un momento della presentazione dei vincitori |
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