 |
La mostra sullo spinosauro è ospitata a Palazzo Dugnani di Milano |
Rientra sotto l'ombrello di
Expo in Città - il palinsesto di iniziative che accompagna la vita culturale di
Milano durante il semestre di
Expo 2015 - la mostra
'Spinosaurus. Il gigante perduto del Cretaceo' allestita fino al
10 gennaio 2016 in anteprima europea a
Palazzo Dugnani, che nell’Ottocento fu la prima sede del
Museo di Storia Naturale di Milano e ora, dopo la recente riapertura, divenuta sede distaccata dello stesso e dedicata alle
mostre temporanee. Seconda tappa del tour mondiale di un’esposizione inaugurata a settembre
2014 al
National Geographic Museum di
Washington D.C., la mostra verte sullo
Spinosaurus aegyptiacus, il più grande dinosauro predatore mai esistito, e sull’avvincente storia delle ricerche che hanno permesso di ricostruirne l’aspetto, caratterizzato da una spettacolare vela sul dorso, di dimensioni imponenti -
15 metri di lunghezza, oltre 6 tonnellate di peso - e alcuni adattamenti che ne fanno il primo
dinosauro semiacquatico mai conosciuto.
 |
Il modello del dinosaro è ai Giardini Pubblici |
La mostra si deve alla collaborazione tra
Museo di Storia Naturale di Milano,
National Geographic Society,
University of Chicago e
Geo-Model. Fondamentale il contributo degli scienziati e dei tecnici italiani nello studio di Spinosaurus. Star assolute dell'esposizione il
modello a grandezza naturale del dinosauro, riprodotto secondo l’aspetto 'in vivo', e la riproduzione completa dello
scheletro di 15 metri, ottenuta attraverso la scansione dei fossili e la
stampa 3D, e, per la prima volta, sono anche esposti esemplari mai visti delle collezioni del Museo di Storia Naturale di Milano, messi a disposizione dai Conservatori delle varie sezioni. Un’apposita sezione mostra l’ambiente in cui viveva il
gigantesco predatore, e altri dinosauri suoi contemporanei, come Carcharodontosaurus. Spettacolari anche le riproduzioni dei
grandi pesci di cui si nutriva Spinosaurus. A guidare il visitatore tra i siti remoti, gli esemplari fossili e le
avveniristiche tecniche di studio ci sono i filmati originali degli
scavi e delle ricerche nel deserto di Kem-Kem (Marocco), la storia delle
scoperte precedenti, con la ricostruzione dell’ufficio del paleontologo
Stromer, modelli anatomici virtuali, animazioni e una
pannellistica in italiano e inglese.