Presentato oggi a Milano il
progetto di Parma per valorizzare la
cultura del cibo, un modello di sistema di promozione delle
eccellenze enogastronomiche del territorio.

Il 2018 – dichiarato '
Anno del cibo italiano' dai ministeri delle Politiche agricole alimentari e forestali e dei Beni culturali e del turismo – è il primo step di un percorso di
valorizzazione per la
città e un'opportunità per consolidarne il ruolo di
capitale della gastronomia, a seguito del riconoscimento Unesco.
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Federico Pizzarotti |
Fanno parte della '
cabina di regia', insieme al Comune di Parma, Alma
- La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, Barilla, Consorzio per la tutela dei vini Dop 'Colli di Parma', Consorzio per la Tutela del Culatello di Zibello, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Consorzio del Prosciutto di Parma, Coppini Arte Olearia, Fondazione Unesco, Mutti, Parma Alimentare, 'Parma, io ci sto!', Parma Quality Restaurants, Parmalat, Rodolfi. "Quella di Parma è una grande storia legata al cibo, che non è solo prodotto, ma racconto, esperienza, cultura. In un viaggio che parte dai luoghi di produzione e arriva sulle nostre tavole. Noi abbiamo deciso di condividerla attraverso un lavoro coerente di strategia che ha visto un territorio compatto su una direzione. I
prodotti Dop e Igp del nostro territorio generano 1,5 miliardi di fatturato, le presenze turistiche sono aumentate del 26% negli ultimi cinque anni e puntiamo ad arrivare, da 700mila presenze, a 1 milione: l'ambizione non è di 'massificare', ma proporre un
modello vincente fedele alla cultura di un territorio", dichiara
Federico Pizzarotti, sindaco del Comune
di Parma. Alla conferenza stampa hanno preso parte anche
Cristiano Casa, assessore alle Attività Produttive,
al Turismo e al Commercio del Comune di Parma;
Andrea Belli,
relazioni esterne Barilla e rappresentante di 'Parma, io ci sto!', e
Claudio Leporati, direttore marketing Consorzio del Prosciutto
di Parma.