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23 aprile 2020

Il ricettario The CookBook è disponibile sul sito Richard Ginori

Sette le ricette realizzate dagli chef Alma
Si chiama The CookBook il ricettario che Richard Ginori ha sviluppato in collaborazione con Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, scaricabile gratuitamente dal sito della maison fiorentina richardginori1735.com. The CookBook prevede sette ricette ispirate da Aria, la collezione tableware Richard Ginori con una spiccata vocazione modulare, sintesi di movimento, leggerezza e innovazione, ed è creato per dare suggerimenti di utilizzo e versatilità della collezione. Le ricette, sviluppate in esclusiva dagli chef docenti di cucina e pasticceria, e in particolare dagli chef Bruno Ruffini, Fulvio Vailati Canta ed Enrico Nativi, utilizzano prodotti stagionali, facilmente reperibili. Ogni ricetta è espressione armonica della filosofia degli chef: una costante ricerca di equilibrio tra materia prima, forma e gusto. The CookBook rientra nel più ampio progetto Richard Ginori che prevede una serie di iniziative digitali, quali You&Ginori, Ginori in classe e Desisgners in the kitchen, create per dialogare con i follower fornendo al contempo contenuti forti in termini di creatività, arte, passione. Progetti semplici, fruibili sul profilo Instagram di Richard Ginori, ricchi di contenuto ed entusiasmo, in un periodo in cui viviamo piccole e grandi emozioni nelle nostre case. Un modo creativo e innovativo per rimanere connessi, incontrarsi e continuare a fare il pieno di passione per l'arte e la bellezza, in attesa di ripartire.

15 ottobre 2019

Richard Ginori firma con gli chef di Alma una linea tableware

Richard Ginori, dal 1735 massima espressione dell’eccellenza italiana nell'alta manifattura artistica della porcellana pura, nell'ambito della 41esima edizione di HostMilano, fiera dedicata al mondo della ristorazione e dell'accoglienza, in programma a Milano dal 18 al 22 ottobre, presenterà la collezione Aria, nata dalla partnership con Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana.
Cinque elementi 'trasformisti' che saranno presentati alla fiera HostMilano
Una collezione studiata in sinergia con gli chef della Scuola con l'obiettivo di sviluppare una serie di prodotti per il mondo 'Haute hôtellerie et restauration'. Versatile e multifunzione, Aria è composta da cinque elementi polivalenti (flat plate, deep plate, show plate, small gourmet plate, bowl) che, uniti o capovolti, in un gioco perfetto di combinazioni, creano nuovi modelli capaci di rendere unica ogni portata. Con Aria si possono combinare table setting differenti e i pezzi della collezione di volta in volta possono trasformarsi da piatto a coperchio ad alzata. La nuova collezione è realizzata con Hyper*P, una porcellana  fortemente innovativa di pregio ma resistente agli urti, progettata in oltre due anni nei laboratori della maison fiorentina. Per mostrare le caratteristiche e le peculiarità della nuova collezione, sabato 19 ottobre, presso la Hall 09 - Stand C19 D20, Richard Ginori e lo chef Matteo Berti, direttore didattico di Alma, insieme a due chef della Scuola, realizzeranno un live tasting 

11 aprile 2018

È nata la 'cabina di regia' che valorizza la cultura del cibo di Parma

Presentato oggi a Milano il progetto di Parma per valorizzare la cultura del cibo, un modello di sistema di promozione delle eccellenze enogastronomiche del territorio.
Il 2018 – dichiarato 'Anno del cibo italiano' dai ministeri delle Politiche agricole alimentari e forestali e dei Beni culturali e del turismo – è il primo step di un percorso di valorizzazione per la città e un'opportunità per consolidarne il ruolo di capitale della gastronomia, a seguito del riconoscimento Unesco.
Federico Pizzarotti
Fanno parte della 'cabina di regia', insieme al Comune di Parma, Alma - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, Barilla, Consorzio per la tutela dei vini Dop 'Colli di Parma', Consorzio per la Tutela del Culatello di Zibello, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Consorzio del Prosciutto di Parma, Coppini Arte Olearia, Fondazione Unesco, Mutti, Parma Alimentare, 'Parma, io ci sto!', Parma Quality Restaurants, Parmalat, Rodolfi. "Quella di Parma è una grande storia legata al cibo, che non è solo prodotto, ma racconto, esperienza, cultura. In un viaggio che parte dai luoghi di produzione e arriva sulle nostre tavole. Noi abbiamo deciso di condividerla attraverso un lavoro coerente di strategia che ha visto un territorio compatto su una direzione. I prodotti Dop e Igp del nostro territorio generano 1,5 miliardi di fatturato, le presenze turistiche sono aumentate del 26% negli ultimi cinque anni e puntiamo ad arrivare, da 700mila presenze, a 1 milione: l'ambizione non è di 'massificare', ma proporre un modello vincente fedele alla cultura di un territorio", dichiara Federico Pizzarotti, sindaco del Comune di Parma. Alla conferenza stampa hanno preso parte anche Cristiano Casa, assessore alle Attività Produttive, al Turismo e al Commercio del Comune di Parma; Andrea Belli, relazioni esterne Barilla e rappresentante di 'Parma, io ci sto!', e Claudio Leporati, direttore marketing Consorzio del Prosciutto di Parma.

26 dicembre 2017

In ricordo di Gualtiero Marchesi, maestro dal palato assoluto

Il suo piatto-simbolo: riso, oro e zafferano
Una vita dedicata all'alta cucina come forma d'arte, quella di Gualtiero Marchesi, scomparso oggi a Milano, all'età di 87 anni. Gastronomia stellata, ma non solo: com'è risaputo, il più grande chef italiano di fama internazionale, colui che ha codificato la nuova cucina italiana e che ha formato tanti cuochi, molti dei quali divenuti ambasciatori della cultura enogastronomica italiana nel mondo (del resto "L'esempio è la più alta forma d'insegnamento", soleva dire), era anche un profondo appassionato di arti visive, filosofia, musica e viaggi, tutte passioni con cui arricchiva e 'contaminava' artisticamente la sua cucina. Uomo colto e raffinato, arguto e intellettualmente vivace, affabile, ma fermo, deciso e per nulla modesto - come solo i leader carismatici sanno essere - diceva di non amare il lusso e l'ostentazione, bensì l'eleganza e la ricercatezza visiva.
Marchesi ha fatto della cucina una forma d'arte
Elemento, quest'ultimo, imprescindibile in tutte le sue creazioni culinarie (a cominciare da riso, oro e zafferano, una delle sue opere più famose, creata nel 1981) e nell'ampia oggettistica scaturita dalla sua vulcanica creatività, la stessa che lo ha portato ad aprire a Milano, sua città natale, anche dei ristoranti e, più di recente, la scuola di formazione che porta il suo nome, l'Accademia Gualtiero Marchesi. Nel 2013 ho avuto la fortuna d'incontrare Marchesi in ripetute occasioni presso Alma, la scuola internazionale di cucina italiana, di cui all'epoca era rettore: quell'anno presso la Reggia di Colorno ho preso parte - in veste di cronista - alla rassegna Alma Viva che si è conclusa con un'esclusiva cena di gala 'Gli anni Verdi di Marchesi', con un menu da lui firmato, dedicato a Giuseppe Verdi in occasione del bicentenario dalla morte del compositore. Una serata emozionante, che ha visto anche la partecipazione di alcuni amici di Marchesi: il critico Philippe Daverio, il regista Ermano Olmi e il conduttore televisivo Cino Tortorella. Ho ritrovato Marchesi quello stesso anno, al percorso formativo Alma Summer School, che si è concluso con la consegna degli attestati di partecipazione ai giovanissimi aspiranti chef partecipanti e coronato da una sua lectio magistralis dedicata al raffronto tra gastronomia e musica. E' con questa lezione originale e affascinante, in cui Marchesi rifletteva sul rapporto tra musica e cucina, mettendoci a conoscenza del cosiddetto palato assoluto - dote rara che lui possedeva - che desidero ricordarlo, grata di aver potuto conoscere un uomo unico, un fuoriclasse dei fornelli, un pezzo di storia della cucina italiana d'autore, un vero maestro.
Aida, Otello e Il Cigno di Busseto: tre creazioni culinarie di Marchesi per la cena dedicata a Giuseppe Verdi

09 dicembre 2016

Ad Alma 80 nuovi iscritti al corso per cuochi professionisti


È partita la 37esima edizione del Corso Superiore di Cucina Italiana, il percorso di studio definito da Alma - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana per formare cuochi professionisti. Sono 80 gli studenti al via del corso, che si svilupperà per 10 mesi, tra fase residenziale a Colorno, negli spazi didattici di Alma, e periodo di stage: i ragazzi potranno fregiarsi del titolo di cuochi professionisti dopo il superamento di un esame finale, da sostenere di fronte a una commissione composta da alcuni maestri dell'alta cucina italiana. Qualche dato sugli iscritti. Gli studenti al Corso Superiore di Cucina Italiana sono in netta prevalenza uomini (69). L’età media è di 23 anni e le Regioni rappresentate sono 18. I gruppi più numerosi sono quelli ligure e laziale (10 allievi ognuno), seguiti da quello campano (9). C'è anche uno studente di origine belga. Sono 35 gli allievi che conoscono già la realtà di Alma per aver frequentato il Corso Tecniche di Cucina Italiana. Per quanto concerne il background formativo degli iscritti al corso, 24 sono quelli che hanno frequentato un liceo e cinque quelli iscritti a una facoltà universitaria. Alcuni allievi hanno già maturato un'esperienza di lavoro all'estero, tra UK, Irlanda, Marocco, Spagna, Stati Uniti e Russia.

13 luglio 2016

I piatti degli chef di Alma nel settimo ricettario 3 Cuochi


Le ricette sono divise tra antipasti, primi, secondi e contorni
La  settima edizione del ricettario, firmato Zafferano 3 Cuochi e intitolato 'Zafferano 3 Cuochi. Il tuo Chef in cucina dal 1935 il Vincente!' contiene 50 gustose ricette a base di zafferano, suddivise tra antipasti, primi, secondi e contorni per una più agevole consultazione. Diverse le novità di questo nuovo ricettario, disponibile sul sito 3cuochi.it, e che ha tre anime, proprio come i tre cuochi di etnie diverse presenti sulla storica bustina. La prima è quella dei consumatori, chiamati a inviare le loro ricette con un contest; la seconda è quella degli chef 3 Cuochi che propongono piatti gustosi e facili da realizzare; la terza arriva dalla creatività dei cuochi di Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Gli chef della prestigiosa scuola della Reggia di Colorno, situata nel cuore della Food Valley, hanno studiato per il nuovo ricettario alcune preparazioni a base di zafferano, adatte alle occasioni speciali e divise in due menu, uno estivo e un altro invernale. La partecipazione di Alma al nuovo ricettario vede proseguire, dunque, la partnership tra Zafferano 3 Cuochi e la prestigiosa scuola di formazione professionale per la ristorazione italiana in un rinnovato rapporto di sponsorship tecnica.

30 marzo 2016

Formarsi ad Alma, tra le tre scuole di cucina più rinomate

Nuove edizioni nell'offerta formativa di Alma, la scuola internazionale di cucina italiana, che quest'anno, tra il Corso Superiore di Cucina Italiana e i Corsi Tecniche di Cucina e Pasticceria, conta 155 iscritti. Ascoltando i ragazzi, nel loro primo giorno di lezione a Colorno, in provincia di Parma, si coglie la tendenza a far ritorno in Italia dopo un'esperienza all’estero. Ad attrarli è l’autorevolezza di Alma, annoverata tra le tre scuole di cucina più importanti del mondo, insieme al Culinary Institute of America e alla francese Le Cordon Bleu. Investire in formazione significa garantirsi un solido futuro professionale: quasi l’80% degli studenti Alma ha trovato lavoro nel mondo della ristorazione a tre mesi dal conseguimento del diploma.
L’80% degli studenti trova lavoro nella ristorazione a tre mesi dal diploma
Il Corso Superiore di Cucina Italiana - che ha una durata di 10 mesi, tra fase residenziale in Alma e stage presso i più prestigiosi ristoranti italiani - conta 80 iscritti, di cui 45 (pari al 56%) provenienti dal propedeutico Corso Tecniche di Cucina. L’età media degli iscritti è di 24 anni ed è netta la prevalenza maschile (67 uomini e 13 donne). Gli studenti più numerosi sono quelli provenienti dal Nord (45%), mentre Centro e Sud e Isole si equivalgono (rispettivamente 29% e 26%): le regioni più rappresentate sono Liguria (10 studenti), Lazio e Sicilia (entrambe con nove). Non mancano gli studenti stranieri: tre, provenienti da Cile, Svizzera e Stati Uniti. Sono invece 55 e 20 gli allievi rispettivamente del Corso Tecniche di Cucina e del Corso Tecniche di Pasticceria: due corsi brevi con un programma intensivo finalizzato all’acquisizione delle nozioni e delle capacità di base necessarie per iniziare un percorso professionale in cucina e in laboratorio. Una connotazione rosa ha il Corso Tecniche di Pasticceria (il 60% degli iscritti è donna) mentre preponderante è la componente maschile (45 vs. 9) nel caso del Corso di Cucina. Se si considera la provenienza geografica, è coperto tutto il territorio italiano: nel caso del Corso Tecniche di Pasticceria prevale la Sicilia, con quattro studenti (20% del totale), mentre al Corso Tecniche di Cucina le regioni più rappresentate sono Lombardia ed Emilia-Romagna, entrambe con otto allievi.

17 febbraio 2016

I segreti dei formaggi svelati a Casaria da Brancaleoni

L'affinatore romagnolo è direttore di Alma Caseus
Si svolgerà dal 20 al 22 febbraio a Venezia 'Casaria - Cheese in Venice', Biennale del formaggio organizzata da Onaf - Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi e Aepe20, costola di Aepe - Associazione Esercenti Pubblici Esercizi di Venezia. La scelta della città lagunare ha radici storiche: già intorno alla metà del Cinquecento, infatti, nell’area di Rialto c'era un rinomato mercato di prodotti caseari, identificato dal 'nizioleto' (insegna sul muro) Casaria. Alla manifestazione - importante vetrina delle migliori produzioni lattiero-casearie made in Italy - prenderà parte anche Renato Brancaleoni: nell'occasione l'esperto affinatore di fama internazionale e docente di Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, presenterà il volume 'Caseus - Il grande libro dei formaggi italiani' (Edizioni Plan), viaggio alla scoperta delle oltre 500 varietà di formaggi del nostro Paese, e svelerà ai professionisti del settore i segreti della gestione del carrello dei formaggi. Brancaleoni terrà poi una lectio magistralis agli studenti del Master Ca’ Foscari in Cultura del Cibo e del Vino.

21 gennaio 2016

Marchesi e Casalegno conducono 'Il pranzo della domenica'

Sarà di sei puntate, in onda da domenica 7 febbraio su Canale 5, alle 10, con cadenza settimanale, il nuovo programma di cucina 'Il pranzo della domenica'.
Gualtiero Marchesi
Protagonista il grande chef Gualtiero Marchesi, fondatore della 'nuova cucina italiana' e rettore di Alma - Scuola Internazionale di Cucina Italiana, nella maestosa Reggia di Colorno a pochi chilometri da Parma (nella foto, in alto), che nelle sue antiche sale ha ospitato le riprese della trasmissione. Accanto allo chef italiano più famoso nel mondo ci sarà la nota conduttrice Elenoire Casalegno, mentre gli chef docenti di Alma Matteo Berti, Tiziano Rossetti e Bruno Ruffini si caleranno nei panni di giudici. A loro il compito di assaggiare e valutare il menu di tre portate realizzato in ogni puntata da un diverso candidato, che ambisce al premio in palio: l’ammissione alla prestigiosa scuola nel cuore della Food Valley. Anche i diplomati di Alma avranno un ruolo da protagonisti, dovendo realizzare gli stessi piatti dei concorrenti e mostrandone così le corrette tecniche. L'ultima parola spetterà però a lui, Marchesi, ecumenicamente considerato il maestro degli chef e nella cui 'scuderia' si sono formati anche cuochi di fama internazionale, da Oldani a Cracco, da Berton a Knam, per citarne alcuni. Prodotto - Fattori di Videoevoluzione è la società di brand entertainment che per Mediaset firma il format volto a mostrare - senza spettacolarizzazioni e forzature tanto in voga nei talent gastronomici - come la cucina a regola d'arte nasca dalla passione e sia sostenuta da studio e ricerca.

16 ottobre 2015

'Tutti cuochi con 3 Cuochi', il concorso di ricette... in giallo

C'è tempo fino al 30 novembre per partecipare al concorso 'Tutti cuochi con 3 Cuochi'. Lanciato dal marchio leader dello zafferano di qualità in bustina (che fa capo all'azienda Bonetti) il contest chiama a raccolta gli appassionati di cucina con l'obiettivo di realizzare le ricette del prossimo numero del 'Ricettario 3 Cuochi', una pubblicazione da collezione - giunta alla sesta edizione - che conta più di 1 milione di lettori.
Se si desidera prendere parte alla sfida 'in giallo' basta collegarsi al sito 3 Cuochi e seguire le istruzioni. Le migliori ricette, quelle cioè più meritevoli e originali, entreranno a far parte del ricettario (con tanto di nome e cognome degli autori) che sarà distribuito a fini promozionali. Zafferano 3 Cuochi, che quest'anno ha tagliato l'importante traguardo degli 80 anni - festeggiati regalandosi un menu ad hoc realizzato dagli chef della prestigiosa scuola di cucina Alma, della quale è fornitore accreditato - è anche protagonista al mercato del Cluster delle spezie a Expo 2015, dov'è acquistabile in una confezione speciale per tutta la durata dell'esposizione universale. La storia di questo prodotto, cominciata dunque nel 1935, si deve a Gianni Mangini, fondatore dell’azienda, che ebbe un’idea imprenditoriale di successo: vendere lo zafferano in bustina preservandone l'alta qualità. Con 3 Cuochi lo zafferano uscì dal canale farmacia entrando nella grande distribuzione e, proprio grazie alla sua praticità e diffusione, radicandosi nell’impiego gastronomico quotidiano.

05 settembre 2015

Gli chef di Alma con Ferran Adrià per Refettorio Ambrosiano

Anche alcuni cuochi e assistenti di Alma, la prestigiosa Scuola Internazionale di Cucina Italiana, qualche giorno fa figuravano nella brigata di cucina coordinata dal catalano Ferran Adrià. L'occasione? Il  progetto di solidarietà Refettorio Ambrosiano, promosso dallo chef Massimo Bottura nell'ambito di Expo 2015: dopo l’intervento di luglio scorso degli chef Giovanni Ciresa e Cristian Broglia, Adrià, il padre della cucina molecolare, alla guida del ristorante 'El Bulli' in Costa Brava, è diventato una star mondiale: tre stelle Michelin, è stato inserito nella lista del Time dei cento uomini più influenti al mondo e per diversi anni il suo ristorante è stato al primo posto della classifica The World's 50 Best Restaurants. Ricordiamo che l'iniziativa del Refettorio Ambrosiano vede il coinvolgimento di 40 tra i migliori chef del mondo: questi artisti della cucina ideano e preparano menù partendo dalle eccedenze alimentari raccolte ogni giorno in Expo, in collaborazione con il Future Food District di Coop, trasformate in piatti di alta cucina grazie a talento e creatività. L'obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dello spreco alimentare.

01 aprile 2015

Apre Migliaro Laboratorio Gourmet, take away per palati fini

Carmine Migliaro
Sarà inaugurato sabato 4 aprile 2015 nel centro storico di Castelleone, in provincia di Cremona, il bistrot Migliaro Laboratorio Gourmet. Si tratta di una rivisitazione in chiave contemporanea e raffinata del classico take away: nello specifico i clienti potranno ordinare in anticipo piatti ricercati da mangiare comodamente a casa propria. L'idea è di Carmine Migliaro, giovane chef che vanta esperienze in diverse realtà di prestigio della ristorazione: negli anni ha lavorato con chef del calibro di Gennaro Esposito, Italo Bassi, al ristorante 'Dal pescatore' dei Santini e anche ad Alma, la scuola di cucina italiana che ha per rettore Gualtiero Marchesi. L'offerta è ampia: Migliaro, che intende promuovere il buon cibo fatto con passione e dedizione, spazia da portate della tradizione gastronomica italiana a piatti più ricercati e innovativi. Non macheranno pasta fresca, finger food e altre sfiziosità per concedersi una merenda gourmet: ogni settimana lo chef rinnoverà il menu, che comprenderà una decina di portate. Ad accomunarle, oltre ai prezzi accessibili, l'impiego di materie prime di qualità attraverso la ricerca del miglior prodotto e dei fornitori d'eccellenza. Nel locale anche un corner in cui saranno in vendita gli stessi prodotti di alta qualità che lo chef utilizzerà in cucina.
Migliaro Laboratorio Gourmet, via Roma 33, Castelleone (Cr), Tel. 348-7024775

17 febbraio 2015

Alma istituisce il primo e unico Corso di Sala & Bar in Italia

Andrea Sinigaglia
L'accoglienza nel mondo della ristorazione? Non sempre si dimostra all'altezza, con maître e camerieri pronti a servire i clienti con classe, stile e, in primis, preparazione. Nasce quindi per offrire al mercato una figura professionale adeguatamente formata il Corso di Sala & Bar di Alma, la scuola di cucina italiana di eccellenza situata nella Reggia di Colorno, vicino a Parma.
Alma è ospitata nella Reggia di Colorno
“Con questo corso completiamo l'offerta formativa di Alma nel mondo dell'ospitalità a 360°, rispondendo in modo concreto alla domanda crescente della figura del professionista di sala da parte del mercato del lavoro, come testimoniato da tutti i più grandi chef patron e maître d’Italia, che lamentano quanto nelle loro strutture occorrano figure formate, competenti e capaci di far vivere al cliente un’esperienza completa e coinvolgente, che unisca all’eccellenza della cucina il gusto e il benessere di una grande accoglienza” spiega Andrea Sinigaglia, direttore generale di Alma. In partenza dal prossimo 27 aprile, primo e unico in Italia dedicato alla formazione dei futuri professionisti di sala e bar, il corso (a numero chiuso) si rivolge ai diplomati delle scuole dell’enogastronomia e dell’ospitalità, agli operatori della ristorazione che desiderano professionalizzarsi e agli interessati ad una professione orientata all’ospitalità nella ristorazione e nell’hotellerie. Sei i mesi di lezione, alla fine dei quali si riceverà l'attestato di assistant restaurant & bar manager.

14 ottobre 2014

Nasce Vanini, cioccolato italiano con antico cacao Bagua

Promette un viaggio sensoriale ‘Nel cuore del cacao’ il cioccolato premium Vanini, in vendita da pochi giorni nella grande distribuzione. Peculiarità del neonato brand, prodotto nello stabilimento di Orsenigo dall’azienda lombarda Icam con quasi settant’anni di esperienza nel cioccolato, è l’origine della materia prima: il cacao utilizzato è solo ed esclusivamente quello di Bagua - provincia del Perù - che pare essere il più antico al mondo. Nel selvaggio e incontaminato territorio dell’Amazzonia, questo cacao autentico e primitivo, da cui si ricava cioccolato di pregio, era coltivato già nel 3000 a.C..
Marita Herrera Arevalo                                 Matteo Berti
Oggi viene approvvigionato da 460 famiglie indigene della cooperativa Aprocam: "Per noi Icam è un alleato con cui lavorare per raggiungere obiettivi comuni e ripartire i benefici della collaborazione - dichiara Marita Herrera Arevalo, responsabile commerciale della cooperativa -. Grazie al programma ‘Sustainable Trade’, Aprocam incrementerà sensibilmente i suoi profitti. I beneficiari diretti saranno i piccoli produttori soci e le loro famiglie".  Una materia prima unica, quindi, che Vanini ha scelto di abbinare a ingredienti di pregio del territorio italiano, come il sale di Trapani, la scorza d’arancia mediterranea, il rosmarino. Sei le tavolette in vendita: latte finissimo cacao 49%, latte finissimo cacao 49% con scorza d’arancia, latte finissimo cacao 49% con sale di Sicilia, fondente 62% con rosmarino, fondente 74% con granella di cacao, fondente 86%. Per presentarlo ai media, Vanini si è affidata allo chef Matteo Berti, coordinatore didattico e docente di pasticceria di Alma, che ha proposto agli ospiti una degustazione ‘verticale’ tra le sfumature aromatiche delle sei tavolette, esperienza che anche il consumatore potrà provare grazie all’assortimento della Collection di Minitavolette. Classico, Fondente e Mandorla sono invece le tre tipologie di Gianduiotti Vanini, disponibili anche in astucci e in scatola. Il ‘debutto in società’ di Vanini, come spiega Luca Barindelli dell’ufficio marketing di Icam, avverrà dal 17 al 26 ottobre 2014 a Perugia, nell’ambito di Eurochocolate: all'interno della prestigiosa Rocca Paolina si svolgeranno degustazioni e si potranno acquistare i prodotti della gamma.
Il cioccolato Vanini è prodotto con il primitivo e pregiato cacao Bagua

14 agosto 2014

Da Birrificio Angelo Poretti una ricetta estiva firmata Alma

Richiede circa un'ora di preparazione l'insalata di riso e zenzero ai 7 luppoli, ricetta esotica per l'estate, ideale per fare un figurone con amici e parenti anche all'imminente pranzo di Ferragosto. A suggerirla è Birrificio Angelo Poretti, che ha realizzato birre dalle differenti luppolature e che per questa creazione realizzata da Alma, la prestigiosa Scuola Internazionale di Cucina Italiana, propone la 7 Luppoli non filtrata L’Estiva, birra prodotta in edizione limitata nel periodo che va da giugno a settembre. Una birra lievemente ambrata, dal gusto deciso, dissetante per via della nota amara conferita dall’intensa luppolatura e dalla tostatura dell’orzo e del frumento maltati; non filtrata per preservare il sapore e la complessa gamma aromatica della cotta.


Ingredienti per 4 persone:
120 g. di riso selvatico 'wild rice'
10 g. di zenzero candito
150 g. di acqua
100 g. di 7 Luppoli L’Estiva
35 g. di aceto di riso
20 g. di zucchero
8 gamberetti
1 uovo
Olio di sesamo q.b.
Cerfoglio q.b.
Salsa di soya q.b.

Procedimento:
Lavare il riso e inserirlo in casseruola
Coprire con l’acqua, l’aceto di riso, lo zucchero e la 7 Luppoli L’Estiva
Coprire con un coperchio e lasciar cuocere per 15/18 minuti
Pulire e tagliare i gamberi in 2 parti
Saltare i gamberi in una padella calda
Stracciare l’uovo in poco brodo vegetale
Saltare il riso con l’olio di sesamo, unire i gamberi e l’uovo stracciato
Disporre in piatti individuali e guarnire con julienne di zenzero e cerfoglio

26 maggio 2014

Birra Poretti al brunch conclusivo della Milano Food Week

Lo chef di Alma Matteo Berti all'opera con la sua squadra di chef. A destra, Federico Gordini
Giornata conclusiva della Milano Food Week, ieri a Expo Gate, sancita da un brunch italiano firmato Birrificio Angelo Poretti. La simbolica ‘porta d’ingresso’ dell’evento internazionale che l’anno venturo, a detta degli organizzatori, ospiterà milioni di food lover nel capoluogo lombardo è stata infatti teatro di un evento gastronomico che ha visto protagonista il marchio ufficiale di birra di Padiglione Italia. Presente, oltre al management di Birra Poretti, anche Federico Gordini, presidente della Milano Food Week. A base di pregiati salumi, formaggi d’eccellenza, torte di alta pasticceria e birre di diverse luppolature della famiglia Poretti, la degustazione è stata animata dallo showcooking di Matteo Berti, chef docente di Alma, e dalla sua squadra di cuochi pasticceri. Il professionista della Scuola Internazionale di Cucina Italiana ha mostrato ai numerosi ospiti intervenuti al brunch domenicale come si realizza l’uovo poché, che è stato servito in affiancamento a salmone marinato, cipolla caramellata e una salsa tipica piemontese, la bagna cauda. 
Alcuni momenti del brunch Birra Poretti che ha segnato la chiusura ufficiale della Milano Food Week
La squadra di Alma del corso avanzato di pasticceria

20 maggio 2014

Nel vivaio di Padiglione Italia spicca Birrificio Angelo Poretti

Alberto Frausin e Diana Bracco illustrano il progetto
All’insegna dei valori di qualità, innovazione e sostenibilità, Birrificio Angelo Poretti sarà birra ufficiale di Padiglione Italia a Expo 2015. Nello specifico, il marchio con quasi 140 anni di storia sarà assegnatario della piazzetta tematica ‘Birra’ all’interno dell'avveniristico spazio, completamente italiano, che avrà come concept un vivaio pronto a far germogliare i giovani talenti offrendo loro visibilità. Ufficializzato ieri a Milano, il progetto è stato illustrato da Alberto Frausin, amministratore delegato di Carlsberg Italia, Diana Bracco, commissario generale di sezione per il Padiglione Italia Expo Milano 2015 e presidente Expo 2015 S.p.A, e Marina Geri, direttore marketing e commerciale di Padiglione Italia Expo Milano 2015.
Da sinistra, Marina Geri, Alberto Frausin e Diana Bracco
A fare gli onori di casa, raccontando con un’originale pièce la partecipazione di Birrificio Angelo Poretti all’Esposizione Nazionale che si svolse nel lontano 1881 sempre a Milano, anche l’attore (nella foto, in alto) che nello spot pubblicitario incarna Angelo Poretti, l'imprenditore illuminato che nel 1876 diede vita al marchio di birra che oggi fa capo al Gruppo Carlsberg. Com’è stato sottolineato durante l’incontro di presentazione, lo scenario del vivaio nei sei mesi dell’evento mondiale vedrà in prima linea molti giovani, a partire da quelli di Alma, con cui Poretti da tempo ha stretto un partnership d’eccellenza per abbinare le sue birre con differenti luppolature alle raffinate creazioni culinarie degli chef della Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Quanto invece al tema dell'energia e della sostenibilità, un altro vivavio presente a Padiglione Italia al fianco di Poretti sarà IEFE Bocconi, istitituto che si è occupato della valutazione degli impatti ambientali lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti di Carlsberg Italia.

13 maggio 2014

Proclamati i vincitori del concorso Alma Caseus 2014 a Cibus

Renato Brancaleoni (a destra) ha capitanato il concorso caseario
Alma Caseus 2014, il concorso caseario organizzato e promosso da Alma - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana durante la 17esima edizione del Cibus, ha i suoi vincitori. Ad aggiudicarsi il premio di Maestro Alma Caseus 2014 Enrico Bergonzi ed Edgarda Meldi del ristorante 'Al Vedel' di Colorno (PR). Per la categoria Juniores si sono sfidate sei coppie di ragazzi in rappresentanza degli istituti alberghieri delle varie regioni italiane: l’Istituto Alberghiero Marco Polo di Genova si è aggiudicato il primo posto. A tenere banco, durante la kermesse internazionale dell'alimentazione, anche la premiazione dei migliori produttori italiani di formaggi, selezionati e giudicati da una commissione tecnica capitanata dal direttore del concorso Renato Brancaleoni.

12 maggio 2014

Streeat, il cibo di strada su cucine itineranti arriva a Milano


Tanto buon cibo, soprattutto: dagli hamburger di cinta senese alle olive all’ascolana, dalle lasagne alla vera pizza napoletana, dalla focaccia con mortadella (conosciuta anche come pizza e mortazza) alle piadine, dagli hot dog alle brioche siciliane, dalle mousse ai gelati con i migliori ingredienti. Ma anche musica, arte di strada e laboratori per grandi e piccini organizzati in collaborazione con SlowFood e ActionAid. Succederà tutto questo alla prima edizione del festival europeo Streeat in calendario il 30, 31 maggio e 1 giugno 2014 a Milano, alla Fabbrica del Vapore. Dedicato al cibo di strada di qualità su cucine itineranti - i cosiddetti Food Truck - l’evento, che richiama gli appassionati di cibo in vista del grande appuntamento internazionale previsto tra meno di anno, Expo 2015, mira a fare conoscere l’ampia varietà dei ‘mangiari di strada’ con proposte culinarie semplici e gustose, ma rigorosamente di elevata qualità. Durante l'intensa tre giorni saranno diversi i momenti di intrattenimento e dibattito grazie alla presenza di Don Pasta (Music & ShowCooking) e Chef Rubio, Clara e Gigi Padovani, autori di ‘StreetFood all’italiana’, Beniamino Nespor e Eugenio Roncoroni con il libro ‘StreetFood d’Autore’. Il festival è organizzato da Barley Arts in collaborazione con Gastronomist e Alma. Tra i partner anche ActionAid, Eataly, Nomec., SlowFood, Street Food Mobile, Aperò, Palènt.
Streeat, Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, Milano, dal 30 maggio all'1 giugno, ingresso gratuito

24 marzo 2014

Lo showcooking primaverile di Alma per La Fiorita di Poretti


Evento primaverile, oggi al Vivaio Riva di Milano, per il lancio de La Fiorita, la nuova specialità stagionale del Birrificio Angelo Poretti prodotta in edizione limitata. La 7 Luppoli Non Filtrata La Fiorita - questo il nome completo - è una birra dolce e intensa, carica di aromi fruttati, in cui a predominare sono i fiori di sambuco. Quale miglior location, dunque, per dare il benvenuto alla neonata di Poretti, se non un rigoglioso giardino celato nel cuore di Milano? All’interno del vivaio, tra serre, limonaia e ‘postazioni odorose’ allestite a scopo di test, gli ospiti hanno potuto affrontare un percorso polisensoriale articolato su sette corner tematici (sette come i luppoli). Alla presentazione del prodotto, disponibile nella bottiglia da 33 cl. e in fusti da 20 o 10 litri in pet DraughtMaster, era presente anche il presidente e ad di Carlsberg Italia Alberto Frausin, che ha dichiarato: “Due anni fa abbiamo iniziato a lanciare birre in edizione limitata, seguendo le orme del nostro fondatore che già nel 1880 produceva prodotti stagionali. Oggi presentiamo la nuova specialità, ancora una volta puntando sul connubio ‘birra-stagione-cibo’. Come avvenuto lo scorso anno per il lancio de l’Estiva (ne abbiamo parlato qui), lo storico marchio del colosso birrario si è quindi affidato a uno showcooking d’eccezione curato dagli chef di Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, capitanati da Cristian Broglia (nelle tre foto, in alto). “Ogni anno il Birrificio Angelo Poretti ci stupisce con un prodotto nuovo - ha affermato Eliana Mennillo, responsabile eventi e comunicazione di Alma -. Anche questa volta abbiamo colto con grande piacere l’invito dell'azienda a scoprire le possibilità di abbinamento in cucina di questa novità. Gli chef di Alma, che seguono l’avvicendarsi della varie luppolature, hanno quindi studiato ricette particolari, che si sposano bene con La Fiorita". 
             Alberto Frausin                                 Eliana Mennillo
L’esclusivo menu? Mentre era simpaticamente intento a 'dialogare con le capesante' è stato lo chef in persona, coadiuvato ai fornelli da Ilaria Zacchetti, a illustrarcelo nel dettaglio: “Abbiamo pensato a una minestra di legumi ligure, la mesciua, abbinata a capesante sfumate nella birra 7 Luppoli la Fiorita. Prima del piatto forte, servito a pranzo, abbiamo proposto anche una quiche di erbe spontanee di borraggine e aglio orsino, hamburger di frittata con erbe spontanee e maionese alla senape, sfogliatine con i semi, una crema di carote con coriandolo e latte di cocco, del pane carasau con spuma di broccoli. Come dessert, gelato al sambuco con riduzione di 7 Luppoli La Fiorita”. Oltre alle specialità gastronomiche abbinate alla nuova birra, la degustazione ha previsto anche una selezione di pregiati formaggi dell’affinatore Renato Brancaleoni (sotto, al centro), che è anche direttore del concorso Alma Caseus teso alla valorizzazione del patrimonio caseario italiano. Il nostro preferito? Un vero pezzo da novanta del tesoro della Fossa dell’Abbondanza che Brancaleoni gestisce a Roncofreddo, in Romagna: un inebriante e saporitissimo formaggio di capra affinato in infuso di tè.