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Sette le ricette realizzate dagli chef Alma |
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23 aprile 2020
Il ricettario The CookBook è disponibile sul sito Richard Ginori
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15 ottobre 2019
Richard Ginori firma con gli chef di Alma una linea tableware
Richard Ginori, dal 1735 massima espressione dell’eccellenza italiana nell'alta manifattura artistica della porcellana pura, nell'ambito della 41esima edizione di HostMilano, fiera dedicata al mondo della ristorazione e dell'accoglienza, in programma a Milano dal 18 al 22 ottobre, presenterà la collezione Aria, nata dalla partnership con Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana.
Cinque elementi 'trasformisti' che saranno presentati alla fiera HostMilano |
Una collezione studiata in sinergia con gli chef della Scuola con l'obiettivo di sviluppare una serie di prodotti per il mondo 'Haute hôtellerie et restauration'. Versatile e multifunzione, Aria è composta da cinque elementi polivalenti (flat plate, deep plate, show plate, small gourmet plate, bowl) che, uniti o capovolti, in un gioco perfetto di combinazioni, creano nuovi modelli capaci di rendere unica ogni portata. Con Aria si possono combinare table setting differenti e i pezzi della collezione di volta in volta possono trasformarsi da piatto a coperchio ad alzata. La nuova collezione è realizzata con Hyper*P, una porcellana fortemente innovativa di pregio ma resistente agli urti, progettata in oltre due anni nei laboratori della maison fiorentina. Per mostrare le caratteristiche e le peculiarità della nuova collezione, sabato 19 ottobre, presso la Hall 09 - Stand C19 D20, Richard Ginori e lo chef Matteo Berti, direttore didattico di Alma, insieme a due chef della Scuola, realizzeranno un live tasting.
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11 aprile 2018
È nata la 'cabina di regia' che valorizza la cultura del cibo di Parma
Presentato oggi a Milano il progetto di Parma per valorizzare la cultura del cibo, un modello di sistema di promozione delle eccellenze enogastronomiche del territorio.
Il 2018 – dichiarato 'Anno del cibo italiano' dai ministeri delle Politiche agricole alimentari e forestali e dei Beni culturali e del turismo – è il primo step di un percorso di valorizzazione per la città e un'opportunità per consolidarne il ruolo di capitale della gastronomia, a seguito del riconoscimento Unesco.
Fanno parte della 'cabina di regia', insieme al Comune di Parma, Alma - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, Barilla, Consorzio per la tutela dei vini Dop 'Colli di Parma', Consorzio per la Tutela del Culatello di Zibello, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Consorzio del Prosciutto di Parma, Coppini Arte Olearia, Fondazione Unesco, Mutti, Parma Alimentare, 'Parma, io ci sto!', Parma Quality Restaurants, Parmalat, Rodolfi. "Quella di Parma è una grande storia legata al cibo, che non è solo prodotto, ma racconto, esperienza, cultura. In un viaggio che parte dai luoghi di produzione e arriva sulle nostre tavole. Noi abbiamo deciso di condividerla attraverso un lavoro coerente di strategia che ha visto un territorio compatto su una direzione. I prodotti Dop e Igp del nostro territorio generano 1,5 miliardi di fatturato, le presenze turistiche sono aumentate del 26% negli ultimi cinque anni e puntiamo ad arrivare, da 700mila presenze, a 1 milione: l'ambizione non è di 'massificare', ma proporre un modello vincente fedele alla cultura di un territorio", dichiara Federico Pizzarotti, sindaco del Comune
di Parma. Alla conferenza stampa hanno preso parte anche Cristiano Casa, assessore alle Attività Produttive,
al Turismo e al Commercio del Comune di Parma; Andrea Belli,
relazioni esterne Barilla e rappresentante di 'Parma, io ci sto!', e Claudio Leporati, direttore marketing Consorzio del Prosciutto
di Parma.
Federico Pizzarotti |
26 dicembre 2017
In ricordo di Gualtiero Marchesi, maestro dal palato assoluto
Il suo piatto-simbolo: riso, oro e zafferano |
Marchesi ha fatto della cucina una forma d'arte |
Aida, Otello e Il Cigno di Busseto: tre creazioni culinarie di Marchesi per la cena dedicata a Giuseppe Verdi |
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09 dicembre 2016
Ad Alma 80 nuovi iscritti al corso per cuochi professionisti
È partita la 37esima edizione del Corso Superiore di Cucina Italiana, il percorso di studio definito da Alma - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana per formare cuochi professionisti. Sono 80 gli studenti al via del corso, che si svilupperà per 10 mesi, tra fase residenziale a Colorno, negli spazi didattici di Alma, e periodo di stage: i ragazzi potranno fregiarsi del titolo di cuochi professionisti dopo il superamento di un esame finale, da sostenere di fronte a una commissione composta da alcuni maestri dell'alta cucina italiana. Qualche dato sugli iscritti. Gli studenti al Corso Superiore di Cucina Italiana sono in netta prevalenza uomini (69). L’età media è di 23 anni e le Regioni rappresentate sono 18. I gruppi più numerosi sono quelli ligure e laziale (10 allievi ognuno), seguiti da quello campano (9). C'è anche uno studente di origine belga. Sono 35 gli allievi che conoscono già la realtà di Alma per aver frequentato il Corso Tecniche di Cucina Italiana. Per quanto concerne il background formativo degli iscritti al corso, 24 sono quelli che hanno frequentato un liceo e cinque quelli iscritti a una facoltà universitaria. Alcuni allievi hanno già maturato un'esperienza di lavoro all'estero, tra UK, Irlanda, Marocco, Spagna, Stati Uniti e Russia.
13 luglio 2016
I piatti degli chef di Alma nel settimo ricettario 3 Cuochi
Le ricette sono divise tra antipasti, primi, secondi e contorni |
30 marzo 2016
Formarsi ad Alma, tra le tre scuole di cucina più rinomate
Nuove edizioni nell'offerta formativa di Alma, la scuola internazionale di cucina italiana, che quest'anno, tra il Corso Superiore di Cucina Italiana e i Corsi Tecniche di Cucina e Pasticceria, conta 155 iscritti. Ascoltando i ragazzi, nel loro primo giorno di lezione a Colorno, in provincia di Parma, si coglie la tendenza a far ritorno in Italia dopo un'esperienza all’estero. Ad attrarli è l’autorevolezza di Alma, annoverata tra le tre scuole di cucina più importanti del mondo, insieme al Culinary Institute of America e alla francese Le Cordon Bleu. Investire in formazione significa garantirsi un solido futuro professionale: quasi l’80% degli studenti Alma ha trovato lavoro nel mondo della ristorazione a tre mesi dal conseguimento del diploma.
Il Corso Superiore di Cucina Italiana - che ha una durata di 10 mesi, tra fase residenziale in Alma e stage presso i più prestigiosi ristoranti italiani - conta 80 iscritti, di cui 45 (pari al 56%) provenienti dal propedeutico Corso Tecniche di Cucina. L’età media degli iscritti è di 24 anni ed è netta la prevalenza maschile (67 uomini e 13 donne). Gli studenti più numerosi sono quelli provenienti dal Nord (45%), mentre Centro e Sud e Isole si equivalgono (rispettivamente 29% e 26%): le regioni più rappresentate sono Liguria (10 studenti), Lazio e Sicilia (entrambe con nove). Non mancano gli studenti stranieri: tre, provenienti da Cile, Svizzera e Stati Uniti. Sono invece 55 e 20 gli allievi rispettivamente del Corso Tecniche di Cucina e del Corso Tecniche di Pasticceria: due corsi brevi con un programma intensivo finalizzato all’acquisizione delle nozioni e delle capacità di base necessarie per iniziare un percorso professionale in cucina e in laboratorio. Una connotazione rosa ha il Corso Tecniche di Pasticceria (il 60% degli iscritti è donna) mentre preponderante è la componente maschile (45 vs. 9) nel caso del Corso di Cucina. Se si considera la provenienza geografica, è coperto tutto il territorio italiano: nel caso del Corso Tecniche di Pasticceria prevale la Sicilia, con quattro studenti (20% del totale), mentre al Corso Tecniche di Cucina le regioni più rappresentate sono Lombardia ed Emilia-Romagna, entrambe con otto allievi.
L’80% degli studenti trova lavoro nella ristorazione a tre mesi dal diploma |
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17 febbraio 2016
I segreti dei formaggi svelati a Casaria da Brancaleoni
L'affinatore romagnolo è direttore di Alma Caseus |
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21 gennaio 2016
Marchesi e Casalegno conducono 'Il pranzo della domenica'
Sarà di sei puntate, in onda da domenica 7 febbraio su Canale 5, alle 10, con cadenza settimanale, il nuovo programma di cucina 'Il pranzo della domenica'.
Protagonista il grande chef Gualtiero Marchesi, fondatore della 'nuova cucina italiana' e rettore di Alma - Scuola Internazionale di Cucina Italiana, nella maestosa Reggia di Colorno a pochi chilometri da Parma (nella foto, in alto), che nelle sue antiche sale ha ospitato le riprese della trasmissione. Accanto allo chef italiano più famoso nel mondo ci sarà la nota conduttrice Elenoire Casalegno, mentre gli chef docenti di Alma Matteo Berti, Tiziano Rossetti e Bruno Ruffini si caleranno nei panni di giudici. A loro il compito di assaggiare e valutare il menu di tre portate realizzato in ogni puntata da un diverso candidato, che ambisce al premio in palio: l’ammissione alla prestigiosa scuola nel cuore della Food Valley. Anche i diplomati di Alma avranno un ruolo da protagonisti, dovendo realizzare gli stessi piatti dei concorrenti e mostrandone così le corrette tecniche. L'ultima parola spetterà però a lui, Marchesi, ecumenicamente considerato il maestro degli chef e nella cui 'scuderia' si sono formati anche cuochi di fama internazionale, da Oldani a Cracco, da Berton a Knam, per citarne alcuni. Prodotto - Fattori di Videoevoluzione è la società di brand entertainment che per Mediaset firma il format volto a mostrare - senza spettacolarizzazioni e forzature tanto in voga nei talent gastronomici - come la cucina a regola d'arte nasca dalla passione e sia sostenuta da studio e ricerca.
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Gualtiero Marchesi |
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16 ottobre 2015
'Tutti cuochi con 3 Cuochi', il concorso di ricette... in giallo
C'è tempo fino al 30 novembre per partecipare al concorso 'Tutti cuochi con 3 Cuochi'. Lanciato dal marchio leader dello zafferano di qualità in bustina (che fa capo all'azienda Bonetti) il contest chiama a raccolta gli appassionati di cucina con l'obiettivo di realizzare le ricette del prossimo numero del 'Ricettario 3 Cuochi', una pubblicazione da collezione - giunta alla sesta edizione - che conta più di 1 milione di lettori.

Se si desidera prendere parte alla sfida 'in giallo' basta collegarsi al sito 3 Cuochi e seguire le istruzioni. Le migliori ricette, quelle cioè più meritevoli e originali, entreranno a far parte del ricettario (con tanto di nome e cognome degli autori) che sarà distribuito a fini promozionali. Zafferano 3 Cuochi, che quest'anno ha tagliato l'importante traguardo degli 80 anni - festeggiati regalandosi un menu ad hoc realizzato dagli chef della prestigiosa scuola di cucina Alma, della quale è fornitore accreditato - è anche protagonista al mercato del Cluster delle spezie a Expo 2015, dov'è acquistabile in una confezione speciale per tutta la durata dell'esposizione universale. La storia di questo prodotto, cominciata dunque nel 1935, si deve a Gianni Mangini, fondatore
dell’azienda, che ebbe un’idea imprenditoriale di successo: vendere lo zafferano
in bustina preservandone l'alta qualità. Con 3 Cuochi lo zafferano uscì dal canale farmacia entrando nella grande distribuzione e, proprio grazie alla sua praticità e diffusione, radicandosi nell’impiego gastronomico
quotidiano.
05 settembre 2015
Gli chef di Alma con Ferran Adrià per Refettorio Ambrosiano
Anche alcuni cuochi e assistenti di Alma, la prestigiosa Scuola Internazionale di Cucina Italiana, qualche giorno fa figuravano nella brigata di cucina coordinata dal catalano Ferran Adrià. L'occasione? Il progetto di solidarietà Refettorio Ambrosiano, promosso dallo chef Massimo Bottura nell'ambito di Expo 2015: dopo l’intervento di luglio scorso degli chef Giovanni Ciresa e Cristian Broglia, Adrià, il padre della cucina molecolare, alla guida del ristorante 'El Bulli' in Costa Brava, è diventato una star mondiale: tre stelle Michelin, è stato inserito nella lista del Time dei cento uomini più influenti al mondo e per diversi anni il suo ristorante è stato al primo posto della classifica The World's 50 Best Restaurants. Ricordiamo che l'iniziativa del Refettorio Ambrosiano vede il coinvolgimento di 40 tra i migliori chef del mondo: questi artisti della cucina ideano e preparano menù partendo dalle eccedenze alimentari raccolte ogni giorno in Expo, in collaborazione con il Future Food District di Coop, trasformate in piatti di alta cucina grazie a talento e creatività. L'obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dello spreco alimentare.
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01 aprile 2015
Apre Migliaro Laboratorio Gourmet, take away per palati fini
Carmine Migliaro |
Migliaro Laboratorio Gourmet, via Roma 33, Castelleone (Cr), Tel. 348-7024775
17 febbraio 2015
Alma istituisce il primo e unico Corso di Sala & Bar in Italia
Andrea Sinigaglia |
Alma è ospitata nella Reggia di Colorno |
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14 ottobre 2014
Nasce Vanini, cioccolato italiano con antico cacao Bagua
Promette un viaggio sensoriale ‘Nel cuore del cacao’ il
cioccolato premium Vanini,
in vendita da pochi giorni nella grande distribuzione. Peculiarità del neonato brand,
prodotto nello stabilimento di Orsenigo dall’azienda lombarda Icam con quasi settant’anni di esperienza nel
cioccolato, è l’origine della materia prima: il cacao utilizzato è solo ed esclusivamente quello di Bagua - provincia del
Perù - che pare essere il più antico al mondo. Nel selvaggio e incontaminato territorio dell’Amazzonia, questo cacao autentico e
primitivo, da cui si ricava cioccolato di pregio, era coltivato già nel 3000
a.C..
Oggi viene approvvigionato da 460
famiglie indigene della cooperativa Aprocam: "Per noi Icam è un alleato con cui lavorare per raggiungere
obiettivi comuni e ripartire i benefici della collaborazione - dichiara Marita Herrera Arevalo, responsabile commerciale
della cooperativa -. Grazie al
programma ‘Sustainable Trade’, Aprocam incrementerà sensibilmente i suoi
profitti. I beneficiari diretti saranno i piccoli produttori soci e le loro
famiglie". Una materia prima unica, quindi, che Vanini ha scelto di abbinare a ingredienti di pregio del territorio italiano, come il sale di Trapani, la scorza d’arancia
mediterranea, il rosmarino. Sei le tavolette in vendita: latte finissimo cacao
49%, latte finissimo cacao 49% con scorza d’arancia, latte finissimo cacao 49%
con sale di Sicilia, fondente 62% con rosmarino, fondente 74% con granella di
cacao, fondente 86%. Per presentarlo ai media, Vanini si è affidata allo chef Matteo Berti, coordinatore didattico e docente di pasticceria di Alma, che ha proposto agli ospiti una degustazione ‘verticale’ tra
le sfumature aromatiche delle sei tavolette, esperienza che anche il consumatore
potrà provare grazie all’assortimento della Collection di Minitavolette.
Classico, Fondente e Mandorla sono invece le tre tipologie di Gianduiotti
Vanini, disponibili anche in astucci e in scatola. Il ‘debutto in società’ di
Vanini, come spiega Luca Barindelli dell’ufficio marketing di Icam, avverrà dal
17 al 26 ottobre 2014 a Perugia, nell’ambito di Eurochocolate: all'interno della prestigiosa
Rocca Paolina si svolgeranno degustazioni e si potranno acquistare i prodotti della
gamma.
Marita Herrera Arevalo Matteo Berti |
Il cioccolato Vanini è prodotto con il primitivo e pregiato cacao Bagua |
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14 agosto 2014
Da Birrificio Angelo Poretti una ricetta estiva firmata Alma
Richiede circa un'ora di preparazione l'insalata di riso e zenzero ai 7 luppoli, ricetta esotica per l'estate, ideale per fare un figurone con amici e parenti anche all'imminente pranzo di Ferragosto. A suggerirla è Birrificio Angelo Poretti, che ha realizzato birre dalle differenti luppolature e che per questa creazione realizzata da Alma, la prestigiosa Scuola Internazionale di Cucina Italiana, propone la 7 Luppoli non filtrata L’Estiva, birra prodotta in edizione limitata nel periodo che va da giugno a settembre. Una birra lievemente ambrata, dal gusto deciso, dissetante per via della nota amara conferita dall’intensa luppolatura e dalla tostatura dell’orzo e del frumento maltati; non filtrata per preservare il sapore e la complessa gamma aromatica della cotta.

Ingredienti per 4 persone:
120 g. di riso selvatico 'wild rice'
10 g. di zenzero candito
150 g. di acqua
100 g. di 7 Luppoli L’Estiva
35 g. di aceto di riso
20 g. di zucchero
8 gamberetti
1 uovo
Olio di sesamo q.b.
Cerfoglio q.b.
Salsa di soya q.b.
Procedimento:
Lavare il riso e inserirlo in casseruola
Coprire con l’acqua, l’aceto di riso, lo zucchero e la 7 Luppoli L’Estiva
Coprire con un coperchio e lasciar cuocere per 15/18 minuti
Pulire e tagliare i gamberi in 2 parti
Saltare i gamberi in una padella calda
Stracciare l’uovo in poco brodo vegetale
Saltare il riso con l’olio di sesamo, unire i gamberi e l’uovo stracciato
Disporre in piatti individuali e guarnire con julienne di zenzero e cerfoglio

Ingredienti per 4 persone:
120 g. di riso selvatico 'wild rice'
10 g. di zenzero candito
150 g. di acqua
100 g. di 7 Luppoli L’Estiva
35 g. di aceto di riso
20 g. di zucchero
8 gamberetti
1 uovo
Olio di sesamo q.b.
Cerfoglio q.b.
Salsa di soya q.b.
Procedimento:
Lavare il riso e inserirlo in casseruola
Coprire con l’acqua, l’aceto di riso, lo zucchero e la 7 Luppoli L’Estiva
Coprire con un coperchio e lasciar cuocere per 15/18 minuti
Pulire e tagliare i gamberi in 2 parti
Saltare i gamberi in una padella calda
Stracciare l’uovo in poco brodo vegetale
Saltare il riso con l’olio di sesamo, unire i gamberi e l’uovo stracciato
Disporre in piatti individuali e guarnire con julienne di zenzero e cerfoglio
26 maggio 2014
Birra Poretti al brunch conclusivo della Milano Food Week
Lo chef di Alma Matteo Berti all'opera con la sua squadra di chef. A destra, Federico Gordini |
Alcuni momenti del brunch Birra Poretti che ha segnato la chiusura ufficiale della Milano Food Week |
La squadra di Alma del corso avanzato di pasticceria |
20 maggio 2014
Nel vivaio di Padiglione Italia spicca Birrificio Angelo Poretti
Alberto Frausin e Diana Bracco illustrano il progetto |
Da sinistra, Marina Geri, Alberto Frausin e Diana Bracco |
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13 maggio 2014
Proclamati i vincitori del concorso Alma Caseus 2014 a Cibus
Renato Brancaleoni (a destra) ha capitanato il concorso caseario |
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12 maggio 2014
Streeat, il cibo di strada su cucine itineranti arriva a Milano
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24 marzo 2014
Lo showcooking primaverile di Alma per La Fiorita di Poretti

Alberto Frausin Eliana Mennillo |
L’esclusivo menu? Mentre era simpaticamente intento a 'dialogare con le capesante' è stato lo chef in persona, coadiuvato ai fornelli da Ilaria Zacchetti, a illustrarcelo nel dettaglio: “Abbiamo pensato a una minestra di legumi ligure, la mesciua, abbinata a capesante sfumate nella birra 7 Luppoli la Fiorita. Prima del piatto forte, servito a pranzo, abbiamo proposto anche una quiche di erbe spontanee di borraggine e aglio orsino, hamburger di frittata con erbe spontanee e maionese alla senape, sfogliatine con i semi, una crema di carote con coriandolo e latte di cocco, del pane carasau con spuma di broccoli. Come dessert, gelato al sambuco con riduzione di 7 Luppoli La Fiorita”. Oltre alle specialità gastronomiche abbinate alla nuova birra, la degustazione ha previsto anche una selezione di pregiati formaggi dell’affinatore Renato Brancaleoni (sotto, al centro), che è anche direttore del concorso Alma Caseus teso alla valorizzazione del patrimonio caseario italiano. Il nostro preferito? Un vero pezzo da novanta del tesoro della Fossa dell’Abbondanza che Brancaleoni gestisce a Roncofreddo, in Romagna: un inebriante e saporitissimo formaggio di capra affinato in infuso di tè.
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