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09 marzo 2024

I menu dei più importanti avvenimenti storici in mostra a Roma

Dal menu del viaggio di papa Francesco a Cuba a quello del primo pranzo di Hitler e Mussolini, dai menu degli incontri tra Castro e Kennedy a quelli per le celebrazioni delle nozze di Carlo e Diana e William e Kate, fino ai menu degli incontri internazionali dei presidenti della Repubblica Italiana, come quello fra Cossiga e Gorbaciov all'indomani della caduta del Muro di Berlino.
Dal 5 al 7 aprile al Garum - Biblioteca e Museo della Cucina 
Da venerdì 5 a domenica 7 aprile
appuntamento al Garum - Biblioteca e Museo della Cucina a Roma per 'Un mondo di menu: la grande storia a tavola', la più importante esposizione mai dedicata ai menu storici e contemporanei di tutto il mondo. In esposizione oltre 400 menu storici e contemporanei, alcuni dei quali mai resi visibili al pubblico, provenienti dalle maggiori collezioni private d'Italia e non solo. La mostra, a ingresso libero, suggella la collaborazione fra 'Menu Associati - associazione internazionale di menu storici' e Garum - Biblioteca e Museo della Cucina della Fondazione Rossano Boscolo Sesillo, collaborazione che la Presidenza della Repubblica ha voluto onorare partecipando all'esposizione con un pannello che ricorda, attraverso i menu, tutti i presidenti della Repubblica Italiana e i rapporti con le altre Nazioni. La mostra si articola attraverso 18 pannelli monotematici e si conclude con un pannello aggiuntivo che vuole anticipare l'impegno di Menu Associati e dell'associazione culturale CheftoChef emiliaromagnacuochi a sostegno della candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio dell'Unesco. Accompagna l’esposizione un imponente catalogo di 464 pagine, strumento imperdibile per professionisti del settore, per gourmet e appassionati curiosi. La prefazione del catalogo è a firma di Alberto Capatti, mentre i testi sono di Maurizio Campiverdi, Franco Chiarini, Giulio Fano, Matteo Ghirighini e Roberto Liberi, tutti soci di Menu Associati. Molti dei menu saranno esposti per la prima volta al mondo, a partire dal più antico menu a stampa conosciuto (1803) fino a menu di eventi contemporanei.

13 marzo 2023

Al The Manzoni il viaggio culinario è Ultra, dall'antipasto al dessert

Nel centro storico di Milano, a pochi passi dal Teatro alla Scala e dal Quadrilatero della moda con le sue griffe del lusso, il ristorante The Manzoni si appresta a dare il benvenuto alla primavera con Ultra, un nuovo menu, contraddistinto dall'eclettismo, dal gusto e dalla leggerezza degli ingredienti di stagione, e che fa seguito al menu autunnale Magnete.
Il ristorante è stato arredato dal guru del design Tom Dixon
Dall'animo internazionale il ristorante, elegantemente arredato dal Design research studio di Tom Dixon, con annesso showroom a firma del celebre designer britannico. Nella convinzione che le collezioni di arredamento e illuminazione 'si gustino' meglio in un ambiente attivo, dov'è di scena l'eccellenza gastronomica grazie alle creazioni culinarie della brigata di cucina capitanata da tre pilastri del settore, le cui carriere si erano già in precedenza intrecciate: lo chef Giuseppe Daniele, il sous chef Gabriele Fiorino e il pastry chef Halit Gajda. Tra marmi bianchi e neri, sfere giganti a sospensione, sedute avvolgenti e installazioni metalliche, sono originali i sapori che definiscono le specialità della tradizione nostrana servite nell'elegante ristorante meneghino. Preparazioni Ultra anche nell'estetica grazie a impiattamenti attentamente studiati. Il menu Ultra è infatti un invito al viaggio e alla scoperta all'insegna dell'experiential dining, per valorizzare ogni ingrediente "oltre il confine, oltre le sensazioni, più in là della ragione". Promesse mantenute grazie a piatti di assoluta ricercatezza che badano però concretamente al gusto, come il Carciofo arrosto, purea di melanzane, arachidi e confettura di pomodoro, la Quaglia in tre consistenze, prugne e patata soffiata, i Tortelli all'astice e salsa alla pizzaiola, il Coniglio ripieno, cicoria, salsa ai pinoli e fondo piccante. Un invito a sperimentare, abbandonandosi all'Ultra divertimento, anche nel gran finale, come suggerisce lo scenografico dessert del geniale Gajda: l'Uovo alla catalana e salsa passion fruit, da rompere rigorosamente a cucchiaiate e assaporare in tutta la sua ben calibrata dolcezza e appagante cremosità.

15 luglio 2021

Rossopomodoro sceglie Riso Gallo per le ricette del menu estivo

Per i piatti del suo menu estivo, Rossopomodoro punta sulla qualità di Riso Gallo. La più grande catena di pizzerie napoletane nel mondo, che è solita innovare ogni menu di stagione, ieri sera a Milano ha infatti ufficializzato la nuova partnership con una delle più grandi riserie d'Europa e tra le più antiche industrie risiere italiane.
Roberto Colombo, Sonia Re e Carlo Preve
alla presentazione della partnership
Insieme, le due realtà hanno studiato una serie di gustose proposte volte a valorizzare le eccellenze gastronomiche italiane e, in particolare, della Campania. Nel menu di questa stagione, da oggi sino a fine settembre, figura una saporita ricetta dell'executive chef Antonio Sorrentino: il Risotto Caprese, omaggio all'isola campana, realizzato con Riso Gallo Carnaroli, carpaccio di cuore di bue, mousse di mozzarella di bufala Dop, olio verde al basilico e cialda di grana. Altra ricetta a base di riso, tra le più richieste, gli arancini della Tiella, antipasto di fritto misto alla napoletana, composto anche da panzarotti sale e pepe, montanare e frittelline di alghe. Con la stagione 'calda' i piatti super-leggeri nel menù sono d'obbligo e per questo motivo una sezione è dedicata alle 'Poche poke calorie', insalate di riso fresche con verdure, ortaggi, frutta e proteine. Le ricette sono realizzate con risi dalle caratteristiche uniche e 100% italiani, ideali per la preparazione di piatti fantasiosi, veloci e caratterizzati dal gusto della tradizione. Dopo l'appuntamento milanese di ieri sera, organizzato presso il ristorante Rossopomodoro in viale Sabotino, alla presenza di Roberto Colombo, amministratore delegato di Sebeto, Sonia Re, direttore generale di Apci (Associazione Professionale Cuochi Italiani), e di Carlo Preve, consigliere delegato di Riso Gallo (evento cui ha fatto seguito una degustazione a cura degli chef Antonio Sorrentino, Luca Malacrida e del pizzaiolo campione del mondo Davide Civitiello) il 30 luglio si svolgerà un secondo incontro che vedrà la partecipazione dello chef stellato Paolo Gramaglia, presidente onorario di Apci Campania. L'obiettivo è sempre quello di valorizzare la qualità dei prodotti del territorio italiano.

07 dicembre 2019

La Pizzeria Nazionale propone i cocktail di Campari Academy

Anche il menu del locale in zona Brera è stato rinnovato
La Pizzeria Nazionale ha rinnovato il menù affiancandolo a nuova drink list realizzata in collaborazione con Campari Academy, la scuola di formazione d’eccellenza del gruppo Campari. L'insegna del gruppo Sebeto, oltre alla pizza soffice e croccante di 'stagione in regione', dove si celebrano le regioni italiane con il prodotto rappresentativo, ha introdotto altre novità, a partire dal vasto assortimento di tapas 'dalla terra, dai pascoli e dal mare', stuzzicherie italiane studiate e reinterpretate per accompagnare un drink nato in collaborazione con Campari Academy. Tanti i cocktail da provare nel nuovo menu e tante le varietà di pizze a scelta tra la soffice (napoletana contemporanea) con 24 ore di lievitazione e la croccante (la romana) ottenuta con un mix di farine e un 'fermentino' con una lievitazione dalle 18/22 ore ad alta digeribilità, croccante e leggera. La Pizzeria Nazionale è nata dal desiderio di unire l'Italia in un locale moderno, a Milano in Brera unica sede, in un ambiente elegante e cosmopolita in linea con la filosofia nazionale dove l'esterno si fonde con l'interno in un gioco architettonico e prospettico nuovo e originale e che oggi è stato arricchito della parte bar all'ingresso con sedute e sgabelli dove poter trascorrere anche il momento dell'aperitivo tutti i giorni, dalle 18.30, e dove ogni drink è accompagnato dalle tapas proposte dallo chef.

28 maggio 2019

Sulle navi Costa si gustano i piatti antispreco di Bruno Barbieri

Durante la 26esima edizione di 'Protagonisti del mare', a bordo di Costa Favolosa, lo chef Bruno Barbieri ha presentato in anteprima il nuovo menu realizzato in esclusiva per Costa Crociere che, a partire da questo mese, viene servito a bordo delle navi della compagnia italiana.
Una filosofia gastronomica che interpreta il valore del cibo in 12 portate
Da sempre legato al mondo delle crociere, Barbieri, che ha iniziato la sua carriera nel mondo della ristorazione imbarcandosi all'età di 18 anni proprio su una nave da crociera, firma per il quarto anno consecutivo il menù di Costa Crociere. Il nuovo menu dello chef emiliano, proposto ogni settimana a tutti gli ospiti, portando l' eccellenza culinaria italiana nel mondo, s'ispira a una filosofia gastronomica che coniuga tradizione e innovazione, un viaggio tra ben 12 portate in grado di reinterpretare il valore del cibo e il suo significato più profondo. "Ho voluto dedicare le mie creazioni a un tema che sta molto a cuore sia a me sia a Costa: il valore del cibo - spiega Barbieri-. Sostenibilità, lotta agli sprechi e consapevolezza alimentare, nelle cucine di casa, come in quelle delle navi, sono infatti ciò che mi ha guidato nell'ideazione di questo nuovo menù. Ho voluto realizzare delle proposte che vanno al cuore della grande tradizione della cucina italiana, fatta di materie prime che si prestano a mille utilizzi, di grandi piatti nati dall'esigenza di non sprecare il cibo. Non è solo una questione di risparmio, ma una filosofia gastronomica, un modo antico e nello stesso tempo all'avanguardia di interpretare il cibo e il suo significato più profondo. L'educazione alimentare è la chiave del nostro futuro".

19 marzo 2019

Cosa cucino oggi? Alexa propone le ricette de La Cucina Italiana

"Cosa cucino oggi?" è la domanda che la gran parte di noi si pone quasi ogni giorno, ma la fantasia non sempre ci aiuta a risolvere il problema una volta ai fornelli. La Cucina Italiana, storica rivista di cultura gastronomica che nel 2019 compie 90 anni, sbarca anche su Alexa, l'assistente vocale che Amazon ha da poco lanciato in Italia. Al comando "Alexa, apri La Cucina Italiana e dammi il menù del giorno", il device Amazon elenca cinque ricette quotidianamente aggiornate. Leggere dopo le festività, golose per il weekend e ideali nei giorni più freddi. Alexa elenca le ricette, declina gli ingredienti e racconta le preparazioni, da ascoltare e riascoltare (ma anche da vedere, se si possiede l'altoparlante dotato di schermo Amazon Echo Spot) per prendere ispirazione, mettersi alla prova, sperimentare e portare in tavola ogni giorno un menù diverso. Amazon Alexa è stata lanciata dalla società americana per consentire alle persone di controllare con la voce i suoi smart speaker della serie Echo. Grazie ad Alexa, ad esempio, si possono ottenere informazioni (come appunto delle ricette), comunicare, giocare, riprodurre musica.

01 marzo 2019

Il Biffi in Galleria espone un menu illustrato del 1905

Il Biffi - Ristorante in Galleria si prepara ad ospitare, dall'8 al 25 marzo, un pezzo della sua storia e di quella della città di Milano: il menu giornaliero del 1905, con illustrazioni di Luigi Capretti, conservato oggi presso la Civica Raccolta delle Stampe 'Achille Bertarelli' del Castello Sforzesco.
In mostra dall'8 al 25 marzo prossimi
la carta del giorno di giovedì 31 agosto 1905 
In mostra la stampa originale della carta del giorno del 31 agosto 1905, un giovedì con le proposte tipiche del tempo: dal risotto alla milanese ai tortellini in brodo, dai piatti freddi alle minestre, dai lessi agli arrosti e, per finire, composte e paste; ma anche la copia del retro del menu con la lista dei vini e dei liquori di moda negli anni della Belle Époque, primi fra tutti gli champagne, ma anche vini nostrani e altre rinomate etichette europee. Del resto, tra Ottocento e Novecento, a Milano si respirava un'aria nuova grazie a diverse scoperte e invenzioni che contribuivano al diffondersi di un senso di profondo ottimismo nella popolazione: sono dell'epoca l'arrivo dell'illuminazione elettrica, la radio, il cinema, la pastorizzazione e il vaccino per il colera. "Ci sembra particolarmente significativo poter esporre oggi, all'interno del nostro locale, lo storico menu illustrato del 1905 - commenta Tarcisio De Bacco, proprietario del Biffi - Molto è  cambiato da allora, ma a sorprendere sono quei piatti sulla carta del giorno tuttora presenti nel nostro menu e dalle ricette immutate. Segno evidente che il tempo passa e i gusti possono trasformarsi, ma sono sempre i sapori tradizionali a essere i più richiesti e apprezzati". Il 'Biffi in Galleria' si trova dove nacque nel 1867, oltre 150 anni fa. Il Ristorante è diventato punto di riferimento e simbolo della cucina meneghina.

28 gennaio 2019

A chi degusta il Menu del Buon Ricordo in omaggio il piatto

Dal piatto al menu: il tradizionale piatto in ceramica d'ora in poi non sarà più regalato a chi degusterà la specialità del locale come 'buon ricordo' di un'esperienza culinaria, ma a chi sceglierà di fare un'esperienza enogastronomica più completa, degustando il Menu del Buon Ricordo che ciascun ristorante metterà a punto.
Un modo per invitare il consumatore a scegliere un'esperienza più completa
Si tratterà di un menu degustazione che, pur nel variare delle stagioni e quindi delle proposte, avrà sempre come punto fermo la specialità – simbolo del locale effigiata sul piatto di ceramica dipinto a mano (oggi come un tempo) dagli artigiani della Ceramica Artistica Solimene di Vietri sul Mare. L'idea è creare una sorta di Giro d'Italia per collezionisti di emozioni, dedicato alla scoperta della straordinaria varietà dei territori e della gastronomia della penisola, esemplificata al meglio dai tanti Menu del Buon Ricordo. I ristoratori del Buon Ricordo saranno per i clienti preziosi amici in grado di suggerire le bellezze della loro terra, i luoghi segreti da scoprire, le chicche di cui poter far provvista durante il viaggio. L'Unione Ristoranti del Buon Ricordo è stata la prima associazione italiana di imprenditori della ristorazione e ancor oggi è la più numerosa e nota tra i consumatori. Fondata nel 1964, raggruppa un centinaio d'insegne (di cui nove all'estero, fra Europa e Giappone). Da 55 anni salvaguarda e valorizza le tante tradizioni e culture gastronomiche d’Italia, accomunando sotto l'egida della cucina del territorio ristoranti di città e di campagna, da Nord a Sud. 

14 gennaio 2019

Sempre più esperienze di alta cucina nella Guida InGruppo

Sono 21 i ristoranti con menu a prezzi prestabiliti dal 15 gennaio al 30 aprile
Giunge alla seconda edizione, con una tiratura di 15mila copie, la Guida InGruppo (edita da Mediavalue di Mario Cucci) che raccoglie il meglio dei ristoranti lombardi (di Bergamo, Milano e Monza Brianza), quest'anno con l'ingresso di tre prestigiosi indirizzi della ristorazione: Il Ristorante Trussardi alla Scala e Sadler a Milano e Cucina Cereda a Ponte San Pietro (BG). L'iniziativa InGruppo, che prenderà il via domani per concludersi il 30 aprile 2019, prevede la possibilità di consumare menu completi comprensivi di vino, bevande e caffè, al prezzo prestabilito di 60 euro a persona (eccetto A' Anteprima, Da Vittorio, Enrico Bartolini Mudec, Sadler per un menu di 120 euro a persona) con prenotazione obbligatoria.
Un piatto del Ristorante Trussardi alla Scala, new entry
Dal 2013, anno di avvio dell'operazione di menu a prezzo prestabilito, è cresciuto il numero dei ristoranti aderenti, passati da 15 a 21, ed è raddoppiato il numero dei menu serviti, passati da 10mila del 2013 ai 20mila stimati quest'anno. Obiettivo di InGruppo: valorizzare il moderno ristorante, per avvicinare anche i più giovani alle delizie dell'alta cucina. A caratterizzare l'iniziatova le proposte culinarie dei ristoratori studiate ad hoc, la certezza di vivere un'esperienza unica e la serenità del prezzo garantito. La guida InGruppo racconta le particolarità dei ristoranti aderenti, mettendo sotto i riflettori l’unicità e la personalità delle varie forme di ospitalità, della personalità e della cucina degli chef, nonché dell’eleganza delle location e del servizio di sala, partendo dal bergamasco per viaggiare poi in tutte le province lombarde. Ogni ristorante è corredato da una ricetta che lo contraddistingue, accompagnata dalle vivide immagini del fotografo Paolo Picciotto. L’introduzione è curata dal giornalista e critico enogastronomico Elio Ghisalberti.

11 dicembre 2018

C'è sempre più Spagna nel menu della catena 100Montaditos

La paella mista e la paella valenciana, la classica frittura di pesce con calamari e gamberi e la frittura all'andalusa, il 'cazòn en adobo' (gattuccio o canesca, condito con erbe aromatiche e aceto e poi fritto), le 'patatas bravas', il 'chorizo dulce', crema a base del salume chorizo, le uova con patate e prosciutto 'huevos rotos con hamon'.
Andrea Cutispoto, country manager Italia della catena iberica di casual food
Novità tipiche della cucina iberica da accompagnare con birra, bevande, vino tinto o sangria, in caraffa o boccale. C'è sempre più Spagna nel menu di 100 Montaditos, la catena di ristorazione spagnola del Gruppo Restalia, che in Italia, dov'è presente dal 2013, conta 55 punti vendita basati esclusivamente sul franchising (prossime aperture a Mantova e a Lecce), per un totale di 4 milioni di clienti serviti e 9 milioni di 'montaditos' venduti (i panini farciti in 100 modi differenti). Come spiega Andrea Cutispoto, country manager Italia, con l'ampliamento dell'offerta di specialità tipiche spagnole, la catena di casual food sta puntando non solo ai giovani (che restano comunque il core target), ma alla fascia più allargata dei 18-45enni, dai giovani adulti alle famiglie, rafforzando "la presenza a Roma, Milano, Torino e Napoli tra centro città e centri commerciali, con un occhio al settore travel. A livello internazionale siamo invece presenti in 12 Paesi e nel 2019 apriremo il nostro primo locale in Francia (a Lione), mercato da cui ci aspettiamo un grande sviluppo". In Italia Restalia ha anche di recente varato a Roma il suo primo (e per ora unico) ristorante a insegna TGB (The Good Burger), che propone hamburger gourmet a prezzi accessibili. Il gruppo è anche proprietario del marchio Cervecería La Sureña, insegna di friggitorie con il secchiello di birre. Tre diverse catene che in comune hanno la "democratizzazione della gastronomia e del divertimento".

22 novembre 2018

Pizzium tra tradizione e innovazione, col meglio del made in Italy

Oggi conta nove locali e punta su materia prima italiana Dop e Igp
Reinventare la pizzeria napoletana, coniugando la tradizione con l'innovazione, e utilizzando il meglio della materia prima italiana Dop e Igp: questa la mission di Pizzium, l'insegna di pizzerie (non propriamente una catena dal momento che ciascuna ha una propria specificità) che lo scorso anno ha aperto a Milano, in via Procaccini, il suo primo locale e che oggi ne conta nove in Italia: tre nella città meneghina, uno a Gallarate, uno a Seregno, uno a Torino, uno a Roma, uno nella Food Court del Serravalle Retail Park e uno di prossima a apertura a Como. Come spiega Nanni Arbellini, socio fondatore del brand Pizzium insieme a Stefano Saturnino e Ilaria Puddu, l'impasto (che richiede fino a 26 ore di lievitazione) e le altre materie prime sono fondamentali: in quest'ottica Pizzium, guidata dal direttore generale Nico Grammauta, ha stretto di recente la partnership con due produttori di eccellenza: l'azienda padovana Molino Quaglia, per le farine, e Frantoio Muraglia, produttore pugliese di olio extravergine d'oliva. Ampia e variata la proposta di pizze, che spazia da quelle recanti i nomi delle regioni alle pizze classiche, tutte condite con il meglio della materia prima made in italy. Ma si possono anche ordinare bruschette con prodotti locali, friselle e focaccia da accompagnare a pregiati salumi. Regionali anche i dolci: figurano nel menu il babà napoletano, il tiramisù fatto in casa e il cannolo siciliano. Mangiar bene non prescinde, ovviamente, dal bere bene: solo da Pizzium si può ordinare Birrium, birra non filtrata e non pastorizzata, nata dalla partnership con il Birrificio Artigianale Balabiòtt.

04 aprile 2018

Lorenzo Cogo ha creato un menu ispirato al videogame Far Cry 5

Lorenzo Cogo, uno degli chef stellati più giovani del mondo, oltre che per l'enogastronomia ha una grande passione per i viaggi e i videogiochi.
L'alta cucina incontra il videogioco di Ubisoft
E non si è mai perso un capitolo di Far Cry, la saga videoludica Ubisoft giunta al suo quinto appuntamento con le nuove ambientazioni a Hope County, in Montana. Per questo, Cogo ha girato in lungo e in largo lo Stato americano per trarre ispirazione e creare nuovi piatti da dedicare al videogame. Dall'esperienza è nato anche un docufilm che racconta il viaggio e la genesi delle pietanze. Da Billings a Bozeman, da Twin Bridges a Livingston: tra appassionanti battute di caccia e pesca, escursioni di ogni tipo e scoperte culinarie, il tour ha toccato quasi tutto il Montana, facendo tappa in quei luoghi che hanno ispirato il team di sviluppatori e creativi di Ubisoft nella realizzazione del nuovo Far Cry 5. Durante il viaggio,  il cuoco si è lasciato ispirare dai panorami e dalle atmosfere del videogioco per creare tre ricette che rispecchiano il suo stile sperimentale e uniscono, per la prima volta in assoluto, alta cucina e videogiochi. In linea con i temi trattati nel videogame, il primo piatto s'intitola 'Comunione' ed è una tartare di cuore tra due ostie a cui lo chef ha abbinato un Bloody Mary: un richiamo alla setta di fanatici attorno a cui si snoda la storia del gioco. Nella seconda ricetta, il ragù di cervo, animale simbolo della gastronomia del Montana, incontra un pacchero gratinato, riprendendo il concetto di contaminazione tipico della cucina istintiva di Cogo. Protagonista del terzo piatto un altro animale tipico, la trota iridea, condita con maionese al ginepro e cous cous di cavolfiore.

22 marzo 2018

Lo street food gourmet va a nozze con gli champagne Ruinart

'The sparkling experience': è stata battezzata così la cena a base di specialità di street food gourmet in abbinamento a tre champagne della prestigiosa maison francese Ruinart.
Location di 'The sparkling experience' il ristorante Clash del Nyx Milan
Location dell'evento gastronomico, che si è tenuto ieri sera nel capoluogo lombardo, il Nyx Milan, il cinque stelle meneghino (di proprietà del gruppo israeliano Fattal) il cui concept è stato incentrato sulla street art e la cultura urbana. Per le ricercate portate del menu, firmato dallo chef Renato Pellizzari affiancato da Matteo Nulli, i sommelier Fisar, presenti durante la serata al ristorante dell'hotel, il Clash di F&De Group, hanno selezionato tre champagne dell'antica casa d'oltralpe: il brut R de Ruinart, il Blanc de Blancs e il Rosé. Il primo, dai sentori freschi e fruttati, ha accompagnato un raw burger di manzo con acciughe e tartufo nero, gelato alla senape e chips di manioca. Il calice di champagne Blanc del Blancs è stato invece abbinato a risotto giallo al salto con gremolada di ossobuco, una rivisitazione originale del tipico piatto milanese. Terza portata da intenditori un hot dog di polpo, sedano croccante, alghe nere e yogurt acido: un 'panino' per palati fini che è andato a nozze con Ruinart Rosé, champagne dal colore corallo brillante che sprigiona note di amarena, fragola, agrumi. Il menu per amanti di carne e pesce è stato proposto anche nella versione alternativa 'veggy', che comprendeva panelle palermitane sale e limone, chicche legù, zafferano e asparagi e veggy hot dog. A chiudere la cena - esperienza decisamente 'frizzante' che ha dato vita a un inedito paradigma culinario - un cono ripieno di mousse di marroni con salsa al caco e crumble di sbrisolona, un giocoso dessert accompagnato da eccellente vino passito.

26 febbraio 2018

Menu completi di alta cucina bergamasca a un prezzo garantito

Si trova da oggi nei ristoranti InGruppo coinvolti nell'iniziativa e all'aeroporto di Orio al Serio la prima edizione del volume 'Guida Ristoranti 2018' che raggruppa il meglio della ristorazione bergamasca con tre 'escursioni' nelle province di Lecco, Milano e Monza Brianza.
La nuova guida, edita da Mediavalue, è distribuita in 15mila copie
Edita in 15mila copie da Mediavalue, specializzato nel food & beverage, già editore della guida Le Soste, questa nuova pubblicazione mira a valorizzare il moderno ristorante, per avvicinare anche i più giovani all'alta cucina, facendo loro scoprire l'eccellenza a tavola. La sua formula? Proposte culinarie studiate ad hoc, la certezza di vivere un'esperienza di alto livello e la serenità di un prezzo garantito. L'iniziativa, che terminerà il prossimo 30 aprile, prevede la possibilità di consumare a un prezzo stabilito menu completi (almeno un antipasto, un primo, un secondo, un dolce) comprensivi di vino, bevande e caffè. La guida InGruppo, di cui è responsabile editoriale Mario Cucci, verte sulle particolarità dei ristoranti aderenti, ponendo sotto i riflettori l'unicità e la personalità delle varie forme di ospitalità, della personalità e della cucina degli chef, nonché dell’eleganza delle location e del servizio di sala, partendo dal bergamasco per viaggiare poi in tutte le province lombarde. Ogni ristorante mostra la ricetta che lo contraddistingue, corredata dalle immagini del fotografo Paolo Picciotto. L'introduzione, curata dal giornalista e critico enogastronomico Elio Ghisalberti si apre con l'intervista a Giuliano Pellegrini, patron del ristorante Lio Pellegrini di Bergamo, promotore dell'iniziativa. Hanno scelto la guida InGruppo l'azienda della Franciacorta Guido Berlucchi, i prodotti di semilavorati di pasticceria e farine di qualità Italmill, i maestri salumai di Marco d'Oggiono Prosciutti; ROS, prodotti di design per le attrezzature alberghiere, l'acqua frizzante San Pellegrino.

17 gennaio 2018

Rimettersi in forma con insalate e zuppe: la guida Zerbinati

Si può scaricare dal sito dell'azienda
E' nata la 'Guida per la remise en forme' di Zerbinati, scaricabile direttamente dal sito Zerbinati.com. Un progetto innovativo nel settore dell'ortofrutta, volto a valorizzare ed esaltare i prodotti dell'azienda in tutta la loro freschezza, bontà e versatilità. La guida, cui ha collaborato Clelia Iacoviello, consulente nutrizionale nutraceutica, prevede un menù depurativo della durata di sette giorni a base dei prodotti dell’azienda ed è stato studiato per ritrovare energia e leggerezza dopo gli eccessi del periodo delle feste, senza però dover rinunciare al gusto e al piacere del buon cibo. Nella guida non mancano anche preziosi consigli in merito all'utilizzo di determinati alimenti per affrontare la vita di tutti i giorni con più grinta. Zerbinati è leader di mercato nella produzione di insalate e verdure fresche di IV gamma, convenzionali e biologiche e di piatti pronti freschi (zuppe, vellutate, contorni, burger gluten-free e flan vegetali), e le sue ricette non sono solo già pronte, ma sono anche sane e genuine, prodotte con i migliori ingredienti freschi, naturali e di stagione. Grazie all'equilibrio dei valori nutrizionali e alla versatilità e varietà della gamma, i piatti pronti sono ideali per il consumo di tutti i giorni e adatti a chiunque rispetti uno stile di vita sano e una corretta alimentazione.

19 dicembre 2017

I sapori di Catalogna in Italia con il format culturale CataIta

Arti visive, enogastronomia, cultura. Con il progetto denominato CataIta (Catalunya a Itàlia), la Catalogna presenta nel nostro Paese le sue peculiarità artistiche e culinarie su iniziativa dell'associazione Desat'art di Figures presieduta dallo chef e pittore Carles Castellnou.
Da sinistra, Carles Castellnou, Damiano Caron e Cesare Guacho Carpio,
rispettivamente presidente, ambasciatore per l'Italia e vicepresidente di Desat'Art
L'8 e 9 febbraio 2018 al ristorante Clash (in alto, nella foto) del Nyx Milan - il quattro stelle milanese con una spiccata vocazione artistica - sono in programma due serate a base di autentici piatti della tradizionale catalana poco noti al grande pubblico. A cucinare nel ristorante gestito da FedeGroup sarà lo stesso Castellnou, che, lungi dal voler dare all'iniziativa una connotazione politica, mira a portare le radici della sua terra in Italia, superando i cliché culinari: "Paella e gazpacho sono piatti che i turisti conoscono e apprezzano. Piatti gustosi, che non intendiamo certo disprezzare, ma che non sono propri della Catalogna, ricca di sapori e varietà di ricette tipiche. Ecco perché abbiamo deciso di proporre in Italia - a cominciare dalla città di Milano, dove siamo di casa da anni - un variegato menu che farà incontrare ingredienti di mare e monti, in abbinamento a vini bianchi, rossi e spumanti cavas delle nostre cantine". Gli ospiti del Clash potranno degustare fagioli annegati, pollo con gamberi, coniglio, zuppa di pesce, vitello con funghi, verdure arrosto con frittelle di alici de L'Escala dell'Empordà, salsiccia con fagioli, crema catalana e pere al vino. Nel corso delle cene si potranno inoltre ammirare immagini rappresentative della Catalogna, sotto forma di opere e foto di paesaggi locali. Nata nel 2006, Desat'Art è un'associazione senza scopo di lucro finalizzata a promuovere artisti catalani non professionisti tramite le loro opere. A livello internazionale e anche nel nostro Paese negli anni si è fatta conoscere organizzando o prendendo parte a eventi culturali di spicco con finalità solidale, come ad esempio la mostra-mercato Convivio. Dall'11 al 13 maggio 2018, l'associazione, che intende finanziarsi proprio tramite il format CataIta, esporrà nel Salone d'Onore della Triennale di Milano le opere di 200 tra pittori, fotografi e scultori catalani.
Que es: Cataluña en Italia. Se un proyecto de Carles Castellnou con su asociación cultural Desat'arte de Figueres e Italia. Este proyecto Solidario té una gran afinidad se la de puerta las raíces puras catalanas de la cultura en Italia. Traeremos la autentica gastronomía Traeremos arte Catalán Traeremos artes visuales Sobre todo traeremos la esencia total de las raíces catalanas. Significado del proyecto. Se hacer un menú de platos catalanes con ingredientes de nuestra tierra en Italia concretamente al hotel della Rotonda a Saronno Italia. Los platos que se harán platos típicos de la abuela: Habas ahogadas, Pollo con cigalas, conejo con caracoles, suquet de pescado, ternera con setas, , escalivada con anchoas de l'Escala , buñuelos de l'Empordà, y butifarra con judías,crema catalana, peras al vino, coca de san Juan etc, etc. No se harán platos comerciales como conocidos por el público extranjero, con esto queremos decir que cuánto vienen aquí a visitar Cataluña los turistas comen el típico plato de la Pella, gazpacho y etc, etc, estos platos no son platos que nos identifiquen como Cataluña.
NO queremos despreciar la paella ni el gazpacho porque son platos muy ricos peró de otra región.
Es una llamada al gobierno Catalan que lucha por su país peró a la verdad se esta vendiendo mal, Cataita no tiene que ver con la política si no con la cultura justa.
Por eso CATAITA tiene la oportunidad de mostrar la autenticidad gastronómica que todos hemos tenido, y además haciendo un homenaje a nuestras abuelas de nuestra cocina tradicional. CÓMO se hará la presentación y el menú. Habrá un menú de 4 primeros y 4 según platos con sus postres. Bebida:
Vino de nuestra tierra haciendo un buen maridaje de cada plato y aguas embotelladas catalanas El vino se podrá beberse de dos maneras con copa o con el típico porrón.
Como agua de Vilajuiga, agua de Vichi. Licores, Ratafia y aromas de Montserrat y moscatel y garnatxa. Cómo estarán montadas las mesas. Por 4 personas vestidas con un fardo catalán, decoradas con unos boles llenos de arena y conchas de las playas catalanas. Las servilletas serán estampadas por escritores catalanes que pondrán unos dichos sobre la importancia de nuestro país y la riqueza que tenemos de la cultura. Proyección. Cuando la gente se siente a mesa y haya elegido su plato con su vino maridado Se hará una breve explicación del proyecto y de cómo se tienen que saborear los platos Cuando coman platos con pescado los comensales tendrán que tocar la tierra y sentir el alma de la costa catalana. También habrá un vídeo proyectando fotos de los cielos de Cataluña y el
ruido que hacen las oleadas del mar de nuestra costa. A la hora de los postres podrán comer degustando los vinos dulces y licores sintiendo las campanadas de iglesias catalanas. es un total de varias sensaciones porque los comensales puedan sentir algo diferente comiendo degustando y sintiendo la verdadera Cataluña pero con más sentimiento. De fondo también pondremos música de sardanas para ambientar el momento de la degustación,
El maridaje del vino está comprometido por el somelier titulado Francesc Xambó, un gran profesional que nos da una mano para que el proyecto tenga unas buenas expectativas a Italia.
las emociones serán conseguidas a la hora de comer la degustación de pescado. Para hacerlos sentir en plena costa brava. También en la sala o se hará la degustación habrá una muestra de arte de artistas catalanes. Las obras estarán colgadas en la sala donde se fara la degustación con una explicación de la obra y el artista catalán participante.
Si este es el reto que tiene CATAITA. Intentar ofrecer una idea diferente del que es en realidad la cultura CATALANA con sensaciones. De todo tipos. ESTÁ PREVISTO HACER EL PROYECTO En Noviembre los días del 20 al 26 y con continuidad además hoteles bajo la dirección del hotel della Rotonda a la ciudad de Milano. Todos los beneficios conseguidos del proyecto irán para ayudar a la asociación cultural Desat'arte a seguir al proyecto y promocionar el arte de artistas catalanes que tengan dificultades económicas para mostrar su arte. Todos los comensales que participen en Italia que van a degustar y sentir la cultura catalana se los obsequiará con
Una rosa roja recuerda lo Sant Jordi fiesta muy importante en Cataluña.
En Cataluña es hará un vídeo de cocina preparando unos platos con un actor Catalán y el cocinero Carles Castellnou para poder promocionar el proyecto, puesto que creemos que es muy importante llevar la pureza de la cultura catalana afuera.
Cataita también esta diseñañndo una revista con 4000 ejemplares en Catalna e Italiano, que comprenderá con la publicación de varios artistas, la experiencia de la gastronomía catalana y sobre todo rincones de la Cataluña no muy vistas ni conocidas per si muy importantes como, La Boadella del Empordà con su pantano, costas de playa pequeñas no muy conocidas y fiestas populares antiguas también poco conocidas.
Desde CATAITA queremos aclara que este proyecto es muy factible para dar a conocer una región tan rica y poco conocida.
Somos 5 personas que trabajamos ya desde hace 7 meses con este proyecto con mucha ilusión y dedicación.
CATAITA es cultura no política, para nosotros la cultura bien hecha no se casa con la política.
WEB -CATAITA
http://cataita.webnode.es/


Leer más: http://desatart.webnode.es/cataita/
Que es: Cataluña en Italia. Se un proyecto de Carles Castellnou con su asociación cultural Desat'arte de Figueres e Italia. Este proyecto Solidario té una gran afinidad se la de puerta las raíces puras catalanas de la cultura en Italia. Traeremos la autentica gastronomía Traeremos arte Catalán Traeremos artes visuales Sobre todo traeremos la esencia total de las raíces catalanas. Significado del proyecto. Se hacer un menú de platos catalanes con ingredientes de nuestra tierra en Italia concretamente al hotel della Rotonda a Saronno Italia. Los platos que se harán platos típicos de la abuela: Habas ahogadas, Pollo con cigalas, conejo con caracoles, suquet de pescado, ternera con setas, , escalivada con anchoas de l'Escala , buñuelos de l'Empordà, y butifarra con judías,crema catalana, peras al vino, coca de san Juan etc, etc. No se harán platos comerciales como conocidos por el público extranjero, con esto queremos decir que cuánto vienen aquí a visitar Cataluña los turistas comen el típico plato de la Pella, gazpacho y etc, etc, estos platos no son platos que nos identifiquen como Cataluña.
NO queremos despreciar la paella ni el gazpacho porque son platos muy ricos peró de otra región.
Es una llamada al gobierno Catalan que lucha por su país peró a la verdad se esta vendiendo mal, Cataita no tiene que ver con la política si no con la cultura justa.
Por eso CATAITA tiene la oportunidad de mostrar la autenticidad gastronómica que todos hemos tenido, y además haciendo un homenaje a nuestras abuelas de nuestra cocina tradicional. CÓMO se hará la presentación y el menú. Habrá un menú de 4 primeros y 4 según platos con sus postres. Bebida:
Vino de nuestra tierra haciendo un buen maridaje de cada plato y aguas embotelladas catalanas El vino se podrá beberse de dos maneras con copa o con el típico porrón.
Como agua de Vilajuiga, agua de Vichi. Licores, Ratafia y aromas de Montserrat y moscatel y garnatxa. Cómo estarán montadas las mesas. Por 4 personas vestidas con un fardo catalán, decoradas con unos boles llenos de arena y conchas de las playas catalanas. Las servilletas serán estampadas por escritores catalanes que pondrán unos dichos sobre la importancia de nuestro país y la riqueza que tenemos de la cultura. Proyección. Cuando la gente se siente a mesa y haya elegido su plato con su vino maridado Se hará una breve explicación del proyecto y de cómo se tienen que saborear los platos Cuando coman platos con pescado los comensales tendrán que tocar la tierra y sentir el alma de la costa catalana. También habrá un vídeo proyectando fotos de los cielos de Cataluña y el
ruido que hacen las oleadas del mar de nuestra costa. A la hora de los postres podrán comer degustando los vinos dulces y licores sintiendo las campanadas de iglesias catalanas. es un total de varias sensaciones porque los comensales puedan sentir algo diferente comiendo degustando y sintiendo la verdadera Cataluña pero con más sentimiento. De fondo también pondremos música de sardanas para ambientar el momento de la degustación,
El maridaje del vino está comprometido por el somelier titulado Francesc Xambó, un gran profesional que nos da una mano para que el proyecto tenga unas buenas expectativas a Italia.
las emociones serán conseguidas a la hora de comer la degustación de pescado. Para hacerlos sentir en plena costa brava. También en la sala o se hará la degustación habrá una muestra de arte de artistas catalanes. Las obras estarán colgadas en la sala donde se fara la degustación con una explicación de la obra y el artista catalán participante.
Si este es el reto que tiene CATAITA. Intentar ofrecer una idea diferente del que es en realidad la cultura CATALANA con sensaciones. De todo tipos. ESTÁ PREVISTO HACER EL PROYECTO En Noviembre los días del 20 al 26 y con continuidad además hoteles bajo la dirección del hotel della Rotonda a la ciudad de Milano. Todos los beneficios conseguidos del proyecto irán para ayudar a la asociación cultural Desat'arte a seguir al proyecto y promocionar el arte de artistas catalanes que tengan dificultades económicas para mostrar su arte. Todos los comensales que participen en Italia que van a degustar y sentir la cultura catalana se los obsequiará con
Una rosa roja recuerda lo Sant Jordi fiesta muy importante en Cataluña.
En Cataluña es hará un vídeo de cocina preparando unos platos con un actor Catalán y el cocinero Carles Castellnou para poder promocionar el proyecto, puesto que creemos que es muy importante llevar la pureza de la cultura catalana afuera.
Cataita también esta diseñañndo una revista con 4000 ejemplares en Catalna e Italiano, que comprenderá con la publicación de varios artistas, la experiencia de la gastronomía catalana y sobre todo rincones de la Cataluña no muy vistas ni conocidas per si muy importantes como, La Boadella del Empordà con su pantano, costas de playa pequeñas no muy conocidas y fiestas populares antiguas también poco conocidas.
Desde CATAITA queremos aclara que este proyecto es muy factible para dar a conocer una región tan rica y poco conocida.
Somos 5 personas que trabajamos ya desde hace 7 meses con este proyecto con mucha ilusión y dedicación.
CATAITA es cultura no política, para nosotros la cultura bien hecha no se casa con la política.
WEB -CATAITA
http://cataita.webnode.es/


Leer más: http://desatart.webnode.es/cataita/

19 ottobre 2017

Marry Me in Cascina, l'evento per pianificare il giorno del sì

Dagli abiti alle composizioni floreali, dalle partecipazioni ai bijoux, passando per le bomboniere, le auto d'epoca e l'intrattenimento musicale: in un'atmosfera country-chic, la Cascina Guzzafame di Gaggiano, a una ventina di minuti da Milano, sabato 21 ottobre, dalle 10 alle 19, con l'evento 'Marry me in Cascina' aprirà le porte alle coppie che stanno pianificando le loro nozze.
La Cascina Guzzafame di Gaggiano il 21 ottobre apre le porte ai futuri sposi
Una giornata pensata per i futuri sposi, con il coinvolgimento di tutti i player del mondo del wedding. Le coppie potranno visitare la sala ricevimenti e scoprire le proposte gastronomiche di Takeshi Iwai, lo chef di 'Ada e Augusto', il primo farm restaurant gourmet situato proprio all'interno della cascina. Dal cocktail di benvenuto fino al pranzo o alla cena, nel contesto bucolico della Cascina Guzzafame, con la possibilità di scegliere fra tre tipologie di allestimento: una legata al mondo agricolo, con l'indicazione da parte degli sposi di un tema portante per il table setting, declinato nella scelta di tovaglie, piatti, posate, centrotavola, luci, colori, grafica dei menù, ecc.; una più tradizionale, con lunghe tavolate, runner colorati e decorazioni floreali bucoliche; infine, una decisamente classica ed elegante, con tavoli rotondi e lunghe tovaglie bianche, con una mise en place ricercata, caratterizzata da posateria d'argento e piatti in fine porcellana. Nell'arco della giornata, le coppie che visiteranno la Cascina Guzzafame potranno quindi trovare ispirazione per il menu, la mise en place, le scenografie, la torta nuziale e l'organizzazione del banchetto, godendo dell'ampia esposizione di allestimenti, decorazioni floreali, confetti e tableau de mariage. Non mancherà un vasto assortimento di bomboniere artigianali, realizzate con i prodotti della cascina: dal riso all'olio, dalle marmellate alle bottigliette di vino. L'ingresso a 'Marry Me in Cascina' è libero, ma è gradita la prenotazione al 3894543109.

28 agosto 2017

Cena di gala per i 150 anni della Galleria con menu di Cracco

La quota di partecipazione di 500 euro si versa alla Caritas
Una cena di gala per beneficenza all'interno della Galleria, a partire dalle ore 21. Mercoledì 13 settembre, il Comune di Milano, in collaborazione con Confcommercio e gli operatori della Galleria, con il sostegno della Caritas Ambrosiana, celebrerà il 150esimo anniversario dell'inaugurazione della Galleria Vittorio Emanuele II. Attesi 900 invitati che, versando alla Caritas una quota di 500 euro, parteciperanno all'appuntamento insieme al sindaco di Milano Giuseppe Sala e alle più importanti personalità della città. Il menu, ideato da Carlo Cracco, sarà preparato e servito dai ristoranti della Galleria. Il ricavato sarà destinato all'iniziativa 'Cena sospesa', lanciata da diverse realtà tra cui Caritas, Fipe, Confcommercio ed Epam, con il patrocinio del Comune, che consente di offrire un pasto a chi non può permetterselo. "Rendere omaggio alla Galleria - spiega il sindaco Sala - significa celebrare la bellezza architettonica e i 150 anni di storia della nostra città che questo luogo rappresenta e racconta. Per questo motivo, abbiamo deciso di organizzare una cena speciale. E non solo per la location esclusiva che la ospita. La cena per il 150esimo anniversario della Galleria vuole essere un momento di incontro e di riflessione. Perché per una città che crede fortemente nel valore della solidarietà, ricordarsi di chi è meno fortunato e ha più bisogno del nostro aiuto è un dovere sempre, soprattutto nei momenti di festa". I festeggiamenti proseguiranno venerdì 15 settembre, con un evento aperto all'intera cittadinanza.

09 marzo 2017

Undici esperienze culinarie con il rum: torna il Tour Zacapa


Torna il Tour Zacapa, viaggio alla scoperta del celebre rum guatemalteco, interpretato da eccellenze della ristorazione italiana. Undici chef per altrettante cene esclusive dedicate a Zacapa, nei migliori ristoranti d'Italia impegnati nell'abbinamento di alcune referenze della gamma in un menù creato ad hoc per i loro clienti. Dal 16 marzo al 10 maggio, 'artisti del gusto' come Diego Rossi, Floriano e Giovanni Pellegrino, Filippo Saporito e Luca Marchini si cimenteranno nell’abbinamento di tre differenti referenze di rum Zacapa (Zacapa 23; Zacapa 23 Edición Negra e Zacapa XO) con altrettanti piatti creati ad hoc per esaltare le note del pregiato rum dando vita ad un'esperienza unica. Dal carattere intenso, profondo e distintivo, Zacapa può essere definito un autentico distillato di lusso, con una gamma che comprende Zacapa 23 Solera Gran Reserva, Zacapa 23 Edición Negra Solera Gran Reserva (in esclusiva per il mercato italiano) e Zacapa XO Solera Gran Reserva Especial, spesso definito il 'cognac dei rum'. Per prendere parte al Tour Zacapa basta prenotare la cena cui si desidera partecipare contattando direttamente i ristoranti che ospiteranno le 11 serate esclusive.

22 dicembre 2016

Inaugurato a Fiumicino il ristorante 'Attimi by Heinz Beck'

Chef Express, società che gestisce le attività di ristorazione del Gruppo Cremonini, ha aperto il  ristorante 'Attimi by Heinz Beck'. Si trova nell'aeroporto di Fiumicino, all'interno del nuovo Molo E del Terminal 3.
Heinz Beck è stato scelto da Chef Express
All'interno della food court, Aeroporti di Roma aveva previsto un ristorante di alto livello con servizio al tavolo e Chef Express ha risposto alla sfida coinvolgendo uno chef pluristellato di fama internazionale come Heinz Beck. Caratteristica fondamentale del nuovo ristorante è quella di offrire un'esperienza significativa di un locale di altissimo livello anche a chi è in viaggio e ha un tempo limitato. Infatti, l'offerta si basa sui 'menu a tempo' di 30, 45 o 60 minuti, con piatti adeguati al tempo che il cliente può passare in attesa della partenza. Con la possibilità di prendere anche un solo piatto o addirittura ordinare un take away. Secondo Cristian Biasoni, amministratore delegato di Chef Express, "la realizzazione di Attimi conferma ancora una volta la grande capacità di innovazione della nostra azienda nel settore della ristorazione in viaggio e in particolare aeroportuale. Dopo la collaborazione con altri chef, questo progetto è la dimostrazione che anche nei luoghi di viaggio si può trovare un'esperienza food di ottima qualità a prezzi medi paragonabili a un comune ristorante cittadino". Il nuovo ristorante occupa una superficie totale di 260 mq e ha 70 posti a sedere. Vi lavoreranno circa 50 persone. Ideazione, immagine architettonica e progettazione si devono all'architetto Massimo Iosa Ghini.