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26 febbraio 2018

Menu completi di alta cucina bergamasca a un prezzo garantito

Si trova da oggi nei ristoranti InGruppo coinvolti nell'iniziativa e all'aeroporto di Orio al Serio la prima edizione del volume 'Guida Ristoranti 2018' che raggruppa il meglio della ristorazione bergamasca con tre 'escursioni' nelle province di Lecco, Milano e Monza Brianza.
La nuova guida, edita da Mediavalue, è distribuita in 15mila copie
Edita in 15mila copie da Mediavalue, specializzato nel food & beverage, già editore della guida Le Soste, questa nuova pubblicazione mira a valorizzare il moderno ristorante, per avvicinare anche i più giovani all'alta cucina, facendo loro scoprire l'eccellenza a tavola. La sua formula? Proposte culinarie studiate ad hoc, la certezza di vivere un'esperienza di alto livello e la serenità di un prezzo garantito. L'iniziativa, che terminerà il prossimo 30 aprile, prevede la possibilità di consumare a un prezzo stabilito menu completi (almeno un antipasto, un primo, un secondo, un dolce) comprensivi di vino, bevande e caffè. La guida InGruppo, di cui è responsabile editoriale Mario Cucci, verte sulle particolarità dei ristoranti aderenti, ponendo sotto i riflettori l'unicità e la personalità delle varie forme di ospitalità, della personalità e della cucina degli chef, nonché dell’eleganza delle location e del servizio di sala, partendo dal bergamasco per viaggiare poi in tutte le province lombarde. Ogni ristorante mostra la ricetta che lo contraddistingue, corredata dalle immagini del fotografo Paolo Picciotto. L'introduzione, curata dal giornalista e critico enogastronomico Elio Ghisalberti si apre con l'intervista a Giuliano Pellegrini, patron del ristorante Lio Pellegrini di Bergamo, promotore dell'iniziativa. Hanno scelto la guida InGruppo l'azienda della Franciacorta Guido Berlucchi, i prodotti di semilavorati di pasticceria e farine di qualità Italmill, i maestri salumai di Marco d'Oggiono Prosciutti; ROS, prodotti di design per le attrezzature alberghiere, l'acqua frizzante San Pellegrino.

12 luglio 2017

Italiani e spreco d'acqua in estate: l'indagine di In a Bottle

Dimenticano di chiudere il rubinetto quando si lavano i denti (49%) o si radono (37%), non si premurano di riparare una perdita (38%), innaffiano le piante quando hanno tempo libero (37%).
Sei italiani su dieci bocciati in risparmio idrico nella stagione calda
Ben sei italiani su dieci (61%) non prestano attenzione al risparmio d'acqua durante le normali faccende domestiche e, che si tratti di igiene personale o di lavare gli alimenti, a trionfare è il 'non ci faccio caso'. Lavando i capelli, quasi una donna su tre (32%) lascia scorrere l'acqua. E un uomo su due (52%) quando si rade lascia aperto il rubinetto 'per comodità'. A nulla sembrano valere le raccomandazioni sul consumo consapevole dell'acqua in un periodo delicato come quello estivo. A dirlo è uno studio di In a Bottle (Gruppo San Pellegrino) condotto con metodologia Woa (Web Opinion Analysis) su circa 1.800 italiani, uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 55 anni, attraverso un monitoraggio online sui principali social network per capire gli errori più diffusi sullo spreco di acqua. Ma quanta attenzione prestano gli italiani al risparmio idrico nelle attività d'igiene pertsonale? Attento è solo il 13%, mentre ben un italiano su due (51%) di azttenzione ne presta poca o nulla. In bagno ci si affida più alla comodità e non si riflete sul consumo d'acqua. Ben il 33%, infatti, preferisce riempire una vasca perché 'dà più relax' e il 35% si orienta sulla doccia perché 'fa perdere meno tempo'. Per quanto riguarda i denti, ben un italiano su due (49%) lascia aperto il rubinetto per 'risparmiarsi la fatica di aprire e chiudere ogni volta', e il 21% 'non ci fa caso'. Lo studio completo sul sito In a Bottle.