Fino al 18 febbraio si può prendere parte a un concorso a premi |
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22 dicembre 2020
Gruppo Cap promuove la campagna Fonte San Rubinetto
Buona, economica, sicura: è l'acqua di casa, quella più ecologica, perché minimizza sprechi, non comporta l'uso di plastica e imballi e nemmeno di vetro, e quella che deve superare il maggior numero di controlli qualità.
Fino al 18 febbraio Gruppo Cap promuove la campagna Fonte San Rubinetto. Torna infatti, dopo la grande partecipazione della scorsa edizione, l’iniziativa del gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, quest’anno in veste digital, volta a promuovere l’utilizzo dell’acqua del rubinetto, la 'fonte di casa tua'. Buona, sostenibile, ricca di sali minerali ed economica (1.000 litri d'acqua costano quanto un caffè), l’acqua di casa resta la soluzione migliore per dissetarci, una sorgente letteralmente a chilometro zero, talmente sicura da essere stata la prima acqua nel nostro Paese a ottenere il marchio di sicurezza internazionale Water Safety Plan. Quest'anno la campagna Fonte San Rubinetto arriva nelle case di tutti con uno spot che gioca sull’equivoco, mettendoci davanti al pregiudizio che spesso nutriamo nei confronti dell'acqua del rubinetto. Lo spot mostra un uomo affascinante ed elegante, intento a sorseggiare qualcosa da un bicchiere, qualcosa che solo poi si rivelerà essere non un liquore pregiato, ma la migliore acqua, quella di casa sua. Ad accompagnare lo spot un concorso instant win aperto a tutti, tramite il quale, fino al 18 febbraio, sarà possibile vincere premi sostenibili: iscrivendosi sul sito sanrubinetto.gruppocap.it, e rispondendo a sei domande sull’acqua, sarà infatti possibile aggiudicarsi immediatamente 25 buoni Amazon al giorno del valore di 5 euro, e partecipare alla grande estrazione finale, che vede in palio monopattini elettrici Lexgo R8 Plus e purificatori d’aria P500.
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12 luglio 2017
Italiani e spreco d'acqua in estate: l'indagine di In a Bottle
Dimenticano di chiudere il rubinetto quando si lavano i denti (49%) o si radono (37%), non si premurano di riparare una perdita (38%), innaffiano le piante quando hanno tempo libero (37%).
Ben sei italiani su dieci (61%) non prestano attenzione al risparmio d'acqua durante le normali faccende domestiche e, che si tratti di igiene personale o di lavare gli alimenti, a trionfare è il 'non ci faccio caso'. Lavando i capelli, quasi una donna su tre (32%) lascia scorrere l'acqua. E un uomo su due (52%) quando si rade lascia aperto il rubinetto 'per comodità'. A nulla sembrano valere le raccomandazioni sul consumo consapevole dell'acqua in un periodo delicato come quello estivo. A dirlo è uno studio di In a Bottle (Gruppo San Pellegrino) condotto con metodologia Woa (Web Opinion Analysis) su circa 1.800 italiani, uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 55 anni, attraverso un monitoraggio online sui principali social network per capire gli errori più diffusi sullo spreco di acqua. Ma quanta attenzione prestano gli italiani al risparmio idrico nelle attività d'igiene pertsonale? Attento è solo il 13%, mentre ben un italiano su due (51%) di azttenzione ne presta poca o nulla. In bagno ci si affida più alla comodità e non si riflete sul consumo d'acqua. Ben il 33%, infatti, preferisce riempire una vasca perché 'dà più relax' e il 35% si orienta sulla doccia perché 'fa perdere meno tempo'. Per quanto riguarda i denti, ben un italiano su due (49%) lascia aperto il rubinetto per 'risparmiarsi la fatica di aprire e chiudere ogni volta', e il 21% 'non ci fa caso'. Lo studio completo sul sito In a Bottle.
Sei italiani su dieci bocciati in risparmio idrico nella stagione calda |
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