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Un percorso che unisce fine dining e design grazie alla collaborazione del distillato con lo chef Carlo Cracco e il designer Massimiliano Locatelli |
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10 aprile 2024
Zacapa Soul Nest 'porta in Guatemala' i visitatori della Design Week
Zacapa rum, il distillato guatemalteco ultra premium, sbarca alla Milano Design Week con Zacapa Soul Nest, l'esperienza multisensoriale creata insieme al designer Massimiliano Locatelli e allo chef Carlo Cracco. Dal 16 al 20 aprile in via Pontaccio 12, nel cuore di Brera, un percorso multisensoriale unirà design e fine dining portando al pubblico del FuoriSalone tutta la magia di una terra mistica e affascinante.
Aperto al pubblico dalle 10 alle 21, Zacapa Soul Nest è un viaggio 'dalle labbra all’anima', ispirato all'heritage del distillato e dal petate, la tipica fascia di foglie di palma essiccate simbolo della cultura Maya ed emblema dell'inesauribile legame tra cielo e terra, divino e terreno. Seguendo il fil rouge del petate e dopo aver confermato il suo legame con il fine dining attraverso la partnership con Cracco, Zacapa trasforma il suo retaggio in nuovi linguaggi, entrando nel territorio del design con lo stesso approccio conviviale, certo che 'le cose migliori succedono intorno a un tavolo'. Da qui nasce l'idea di un soul nest, un luogo accogliente dove passare del tempo con gli amici e un bicchiere di Zacapa. Per interpretare questo concetto per la design week, il brand ha coinvolto Massimiliano Locatelli, che ha creato uno spazio abitabile arricchito da una capsule collection interpretata in chiave Zacapa di alcuni pezzi icona del designer milanese. Un’installazione dove tutto parla del liquido e della sua convivialità: dai muri girevoli che aprono punti di ingresso diversi per enfatizzare l’inclusività, a tavoli e sedie disegnate con l’intreccio del petate per offrire momenti di pausa e relax per degustare il distillato. Per completare l'esperienza di Zacapa Soul Nest, nella sala centrale che porta all’istallazione, dalle 18 alle 21 sarà presente la proposta food&beverage firmata da Carlo Cracco con una speciale cocktail list che incontrerà gli abbinamenti dello chef per esaltare il gusto del distillato invecchiato a 2.300 metri di altitudine e miscelato da Lorena Vásquez, la master distiller del brand. Zacapa Soul Nest è un percorso che trasporta i visitatori della Design Week 2024 direttamente in Guatemala: dagli elementi naturali e dai tessuti fino ai suoni della rigogliosa natura guatemalteca, i visitatori saranno circondati da tutti gli elementi più iconici di Zacapa, in un nuovo percorso proiettato verso l'esplorazione di nuovi territori.
22 maggio 2023
Alessandro Manzoni celebrato da grandi chef al The Manzoni
Nel 150esimo anniversario dalla morte di Alessandro Manzoni, Milano dà vita a una serie di iniziative culturali che celebrano il grande scrittore.
Un momento importante, per la città meneghina e la cultura tutta, che non poteva non riguardare anche il ristorante The Manzoni, situato in via Manzoni 5, a pochi passi dal Teatro alla Scala. "Il ristorante, che da un anno e mezzo ho il piacere di guidare insieme al sous chef Gabriele Fiorino e al pastry chef Halit Gadja, ha un nome importante e ci sembrava doveroso, anche da parte nostra, omaggiare l'autore de 'I Promessi Sposi' nell'unico modo che sappiamo: cucinando - dichiara lo chef Giuseppe Daniele -. Nei prossimi mesi avremo il piacere e l'onore di ospitare grandi chef che, alternandosi nella nostra cucina, proporranno anche i piatti che hanno scritto la loro storia professionale". Ad aprire la kermesse '150 The Manzoni', martedì 23 maggio, alle ore 20, lo chef Giuseppe Postorino del ristorante L'Alchimia. La serata vedrà anche un'altra importante presenza, quella di Emilio Panzardi, maestro gelatiere creativo e innovativo, che farà degustare le sue creazioni. Il secondo appuntamento del format '150 The Manzoni', firmato Laura Gobbi, sarà martedì 20 giugno con lo chef Andrea Berton del Ristorante Berton. Accenderà invece i fuochi, martedì 26 settembre, dopo la pausa estiva, lo chef Roberto Di Pinto di Sine che passerà il testimone martedì 24 ottobre allo chef Felix Lo Basso dell'omonimo ristorante. A chiudere il calendario di queste speciali cene a quattro mani su prenotazione, martedì 28 novembre, lo chef Terry Giacomello, che ha appena aperto le porte del suo nuovo ristorante Nin sulle sponde del Lago di Garda.
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Il resident chef Giuseppe Daniele ospiterà Giuseppe Pastorino, Andrea Berton, Roberto Di Pinto, Felix Lo Basso e Terry Giacomello |
13 giugno 2021
'Chef in Green', domani la gara inaugurale della settima edizione
Il segnale di ripartenza passa per l'eccellenza gastronomica che, all'insegna di concentrazione e sfida, s'intreccia al mondo del golf.
Il torneo pende il via sul green del Castello di Tolcinasco |
27 gennaio 2019
Martino Ruggieri si allena per la finale mondiale del Bocuse d'Or
Il 32enne cuoco pugliese Martino Ruggieri, il 29 e 30 gennaio prossimi terrà alta a Lione la bandiera tricolore alla finale del Bocuse d'Or, la più prestigiosa competizione mondiale di alta gastronomia, creata nel 1987 da Paul Bocuse, il grande chef francese mancato un anno fa.
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Lo chef Martino Ruggieri è sostenuto da Regione Piemonte |
Il concorso gastronomico vedrà impegnati 24 tra i più talentuosi giovani chef da tutto il mondo, che in 5 ore e 35 minuti dovranno cucinare dei piatti prestabiliti, che saranno sottoposti al giudizio dei più illustri chef del pianeta. A sostenere Ruggieri e la sua brigata alla finale del campionato c'è Regione Piemonte, destinazione turistica che vanta una forte vocazione all'enogastronomia d'eccellenza e al made in Italy e che mira a essere riconosciuta come Capitale italiana dell'alta cucina. Non è un caso che si trovi ad Alba l'Accademia Bocuse d'Or Italia, diretta da Luciano Tona, un grande nome della cucina italiana che, insieme al presidente Enrico Crippa, chef tristellato, si sta occupando della preparazione di Ruggieri e del suo team. Life, il produttore di Cuneo di frutta secca figura tra i premium partner del concorso insime ad Alessi, Metro, Regione Puglia, Zanussi. Il design del vassoio, all'insegna dell'italianità contemporanea, sarà curato da Luisa Bocchietto, presidente della World Design Organization. Durante le occasioni speciali il team Italia vestirà abiti realizzati su misura nel biellese dal Lanificio Cerruti, in collaborazione con Filrus. "Portiamo a Lione la nostra idea di cucina italiana, con tutta la sua creatività e concretezza - dichiara Ruggieri-. Arriviamo a questa finale con molte ore di lavoro alle spalle, una buona carica emotiva e una forte concentrazione". Il 'team Italia' che affianca Ruggieri, oltre che da Tona e Crippa, è composto dal coach François Poulain, il commis belga Clément Mulpas, il consulente tecnico Alessandro Bergamo e il consulente artistico Marco Sangalli.
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14 gennaio 2019
Sempre più esperienze di alta cucina nella Guida InGruppo
Sono 21 i ristoranti con menu a prezzi prestabiliti dal 15 gennaio al 30 aprile |
Un piatto del Ristorante Trussardi alla Scala, new entry |
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10 dicembre 2018
In Alto Adige tra mercatini, prelibatezze e sfilate di Krampus
Immergersi nell'atmosfera natalizia, tra profumi e sapori autentici, godendo della quiete dei paesaggi alpini e lasciandosi incantare dalla magia di caminetti accesi, addobbi di legno e casette illuminate a festa. La proposta dell'Alto Adige/Südtirol, fino al prossimo 6 gennaio, è varia grazie ai mercatini di Bolzano, Merano, Brunico, Vipiteno e Bressanone, dove ci si può dedicare agli acquisti natalizi scegliendo i manufatti d'artigianato, come gli originali vasi, le suppellettili di cera o i capi di lana, dei quali il pregiato Loden è la più alta espressione.
Bolzano, Merano, Brunico, Vipiteno e Bressanone sono i cinque mercatini originali dell'Alto Adige |
Oppure optando per le delizie locali, godendo del profumo di cannella e altre spezie, riscaldandosi con un bicchiere di vin brulé fumante, lasciandosi tentare da strudel di mele e pinoli o dallo zelten, altro dolce a base di frutta secca e canditi. O, ancora, gustando in purezza qualche fetta dello Speck Alto Adige Igp, il prosciutto affumicato stagionato per 22 settimane e prodotto con 'poco sale, poco fumo e tanta aria fresca'. Prelibatezze che diventano qualcosa di completamente nuovo e sorprendente quando impiegate da un visionario e ribelle come Manuel Ebner del 1524, il ristorante del Rungghof di Cornaiano: non un semplice chef, ma un artista culinario che rivisita in chiave originale (qualcuno direbbe sperimentale) le antiche ricette e usanze, nel rispetto delle materie prime del territorio. Un cuoco di talento che, con i suoi impiattamenti, riesce a fare di ogni portata un'opera d'arte non solo per il palato, ma anche per gli occhi. Il Natale in Alto Adige è anche uno spettacolo per grandi e piccini: tra il 5 e il 15 dicembre tra le strade cittadine (su tutte, quelle di Dobbiaco) si può infatti assistere alle tradizionali sfilate dei Krampus. Si tratta di diaboliche figure cornute e pelose, dotate di rumorosi campanacci, che scorrazzano per le strade alla ricerca di dolciumi da sottrarre ai bambini: creature spaventose (rese inoffensive da San Nicolò, che li precede sempre, a simboleggiare che il bene vince sul male) che non sarebbero tali se non fosse per la maestria degli intagliatori locali che realizzano pesanti maschere in legno di cirmolo.
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19 ottobre 2018
L'alta cucina di 'Attimi by Heinz Beck' sbarca anche a Milano
Apre a Milano, a CityLife Shopping District, 'Attimi by Heinz Beck'. Si tratta di un bistrot e ristorante dining con la formula 'culinary experience'.
Nasce dalla partnership tra Chef Express e Beck & Maltese Consulting |
Uno spazio dove l'eccellenza dell'alta cucina è fruibile a tutti, non solo nel prezzo, ma anche nelle atmosfere e nel servizio. Il brand, nato da una partnership tra Chef Express (Gruppo Cremonini) e Beck & Maltese Consulting, è stato lanciato nel 2017 nell'aeroporto di Roma Fiumicino, con un'offerta alla carta e tre menù degustazione studiati in funzione del tempo a disposizione dei viaggiatori che consentono a tutti di cogliere l'attimo, vivendo un'esperienza enogastronomica unica. Ora l'esperienza di 'Attimi by Heinz Beck' viene proposta anche a Milano, impreziosita dal design elegante ed esclusivo dell’architettura e degli arredi, firmato dallo Studio Novembre. Il locale è ospitato nell'area food coperta di CityLife Shopping District, elegante struttura su due livelli progettata dal prestigioso studio Zaha Hadid Architects e caratterizzata da spazi fluidi e ampiamente illuminati da luce naturale. Complessivamente il locale ha 121 posti a sedere, di cui 58 nel ristorante e 63 nel bar bistrot.
04 aprile 2018
Lorenzo Cogo ha creato un menu ispirato al videogame Far Cry 5
Lorenzo Cogo, uno degli chef stellati più giovani del mondo, oltre che per l'enogastronomia ha una grande passione per i viaggi e i videogiochi.
L'alta cucina incontra il videogioco di Ubisoft |
E non si è mai perso un capitolo di Far Cry, la saga videoludica Ubisoft giunta al suo quinto appuntamento con le nuove ambientazioni a Hope County, in Montana. Per questo, Cogo ha girato in lungo e in largo lo Stato americano per trarre ispirazione e creare nuovi piatti da dedicare al videogame. Dall'esperienza è nato anche un docufilm che racconta il viaggio e la genesi delle pietanze. Da Billings a Bozeman, da Twin Bridges a Livingston: tra appassionanti battute di caccia e pesca, escursioni di ogni tipo e scoperte culinarie, il tour ha toccato quasi tutto il Montana, facendo tappa in quei luoghi che hanno ispirato il team di sviluppatori e creativi di Ubisoft nella realizzazione del nuovo Far Cry 5. Durante il viaggio, il cuoco si è lasciato ispirare dai panorami e dalle atmosfere del videogioco per creare tre ricette che rispecchiano il suo stile sperimentale e uniscono, per la prima volta in assoluto, alta cucina e videogiochi. In linea con i temi trattati nel videogame, il primo piatto s'intitola 'Comunione' ed è una tartare di cuore tra due ostie a cui lo chef ha abbinato un Bloody Mary: un richiamo alla setta di fanatici attorno a cui si snoda la storia del gioco. Nella seconda ricetta, il ragù di cervo, animale simbolo della gastronomia del Montana, incontra un pacchero gratinato, riprendendo il concetto di contaminazione tipico della cucina istintiva di Cogo. Protagonista del terzo piatto un altro animale tipico, la trota iridea, condita con maionese al ginepro e cous cous di cavolfiore.
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18 marzo 2018
In arrivo al cinema la vita e il pensiero di Gualtiero Marchesi
Il docufilm sarà nelle sale italiane il 20 e 21 marzo |
Maurizio Gigola |
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26 febbraio 2018
Menu completi di alta cucina bergamasca a un prezzo garantito
Si trova da oggi nei ristoranti InGruppo coinvolti nell'iniziativa e all'aeroporto di Orio al Serio la prima edizione del volume 'Guida Ristoranti 2018' che raggruppa il meglio della ristorazione bergamasca con tre 'escursioni' nelle province di Lecco, Milano e Monza Brianza.
Edita in 15mila copie da Mediavalue, specializzato nel food & beverage, già editore della guida Le Soste, questa nuova pubblicazione mira a valorizzare il moderno ristorante, per avvicinare anche i più giovani all'alta cucina, facendo loro scoprire l'eccellenza a tavola. La sua formula? Proposte culinarie studiate ad hoc, la certezza di vivere un'esperienza di alto livello e la serenità di un prezzo garantito. L'iniziativa, che terminerà il prossimo 30 aprile, prevede la possibilità di consumare a un prezzo stabilito menu completi (almeno un antipasto, un primo, un secondo, un dolce) comprensivi di vino, bevande e caffè. La guida InGruppo, di cui è responsabile editoriale Mario Cucci, verte sulle particolarità dei ristoranti aderenti, ponendo sotto i riflettori l'unicità e la personalità delle varie forme di ospitalità, della personalità e della cucina degli chef, nonché dell’eleganza delle location e del servizio di sala, partendo dal bergamasco per viaggiare poi in tutte le province lombarde. Ogni ristorante mostra la ricetta che lo contraddistingue, corredata dalle immagini del fotografo Paolo Picciotto. L'introduzione, curata dal giornalista e critico enogastronomico Elio Ghisalberti si apre con l'intervista a Giuliano Pellegrini, patron del ristorante Lio Pellegrini di Bergamo, promotore dell'iniziativa. Hanno scelto la guida InGruppo l'azienda della Franciacorta Guido Berlucchi, i prodotti di semilavorati di pasticceria e farine di qualità Italmill, i maestri salumai di Marco d'Oggiono Prosciutti; ROS, prodotti di design per le attrezzature alberghiere, l'acqua frizzante San Pellegrino.
La nuova guida, edita da Mediavalue, è distribuita in 15mila copie |
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26 dicembre 2017
In ricordo di Gualtiero Marchesi, maestro dal palato assoluto
Il suo piatto-simbolo: riso, oro e zafferano |
Marchesi ha fatto della cucina una forma d'arte |
Aida, Otello e Il Cigno di Busseto: tre creazioni culinarie di Marchesi per la cena dedicata a Giuseppe Verdi |
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29 aprile 2017
I maestri dell'alta cucina creano coffee blend su misura con illy
illycaffè presenta illy Chef Ambassador, il progetto dedicato agli appassionati di caffè di qualità e alta cucina. Per la prima volta l'azienda triestina, insieme a una rosa di chef stellati, ha realizzato diversi blend di caffè personalizzati per ognuno di loro.
Viki Geunes, Antonia Klugmann, Guy Martin, Giancarlo Morelli, Niko Romito, Claudio Sadler, Luigi Taglienti i primi chef protagonisti dell'iniziativa, che prevede la creazione e la realizzazione di un blend di caffè su misura, una variazione sul tema del blend unico illy a partire dai nove ingredienti che lo compongono, che vedrà le creazioni di ogni illy Chef Ambassador presentate esclusivamente nei loro ristoranti, affiancando il classico blend illy. A loro si aggiungeranno - sempre in numero limitato, nel corso del 2017 e dei prossimi anni - altri autorevoli nomi del fine dining internazionale, che condividono con illy i valori fondamentali di ricerca, creatività e qualità. Grazie al Personal Blender – la macchina brevettata da illy, il cui prototipo era stato presentato nel Coffee Cluster a Expo Milano 2015 – e con la consulenza dell'Università del Caffè, ogni chef ha potuto combinare i nove ingredienti del blend illy in quantità e proporzioni differenti. Il risultato è un blend creato per valorizzare lo stile di ogni chef sulla base di preferenze sensoriali, gustative e olfattive, offerto ai clienti dei loro ristoranti per un'esperienza unica a chiusura del percorso di degustazione e da utilizzare anche come nuovo ingrediente per le proprie ricette. In occasione di Taste of Milano, il festival enogastronomico di cui illy è global coffee partner ufficiale, che si svolgerà a The Mall dal 4 al 7 maggio, Sadler (venerdì 5 maggio, alle 15), Morelli (sabato 6 maggio, alle 15.30) e Taglienti (domenica 7 maggio, alle 15.30) presenteranno in anteprima il loro illy Personal Blend, all’interno della lounge illy.
illy Chef Ambassador è il nome del progetto |
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30 marzo 2017
Appuntamento con Taste of Milano dal 4 al 7 maggio 2017
Mauro e Silvia Dorigo, organizzatori della kermesse |
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27 febbraio 2017
Alta gastronomia e bollicine Ruinart Rosé a Identità Golose
Andrea Pasqua |
04 marzo 2016
Ambasciatori del design e del gusto a 'Di che pasta siamo'
È stato ideato ad hoc da Vittorio Fusari, chef del ristorante meneghino
Ponte De Ferr, il menu della cena organizzata ieri sera a Milano presso lo showroom DePadova,
indirizzo di culto per gli appassionati di arredo e complementi di design.
Vittorio Fusari ha creato un menu ad hoc con le migliori materie prime |
Un
evento esclusivo di alta cucina che ha chiuso il ciclo di incontri Di che pasta siamo, promosso dal 2013 a livello mondiale dal marchio di cucine Boffi con un tour tra Europa,
Stati Uniti e Australia che ha coinvolto prestigiosi brand del design tricolore e della gastronomia artigianale
nostrana, tutti portabandiera di eccellenza. Queste le aziende che hanno
partecipato all'evento finale del tour, portando all’attenzione degli invitati le loro specialità:
dall’acqua di montagna Plose al riso Acquerello, dalla pasta di grano duro del Pastificio
Benedetto Cavalieri al Consorzio Vacche Rosse che produce Parmigiano Reggiano,
dal San Daniele di Levi Prosciutti alle trote di sorgente affumicate di Sterpo, fino alle conserve di Mediterranea Belfiore. Prelibatezze accompagnate dal Brut
Franciacorta Il Mosnel e dai vini delle aziende Specogna e Villa Angarano. Al dessert
ci hanno invece pensato Torta Pistocchi e la pasticceria Tortatelier. Tra le aziende
che hanno preso parte al tour mondiale anche Agugiaro&Figna, produttrice di
farine e pasta, che con il marchio Cinque Stagioni è leader per le farine da pizza nel mercato
italiano. La bellezza è stata rappresentata anche dai calici da degustazione Zafferano e dalle ceramiche dipinte a mano di Rosso Ramina.
21 gennaio 2016
L'alta cucina di Gennaro Esposito sui volantini di Md e Ld
Sono 25 le ricette proposte dal bistellato Gennaro Esposito |
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10 febbraio 2015
I vini Omina Romana sposano i piatti di Michelino Gioia
Le ricette dello chef stellato Michelino Gioia sono pubblicate da Trenta Editore |
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13 luglio 2014
Il melting pot si riflette nei sapori e i profumi del Brasile
Gli spiedi di churrasco sono famosi in tutto il mondo |
Ha riservato forti emozioni, un
pizzico di noia e autentiche sorprese. Ma i Mondiali di Calcio in Brasile su cui
stasera calerà il sipario con la finale Germania-Argentina, ha
soprattutto avuto il merito di far scattare a molti la voglia di visitare (o
rivedere) il quinto Paese più popoloso del mondo, vivace e ricco di contrasti.
Su Visit Brasil sono tante le informazioni a disposizione di chi intende programmare un
viaggio. Comprese quelle relative alla cucina, la cui parola d’ordine è
varietà. Così come per molti altri aspetti della cultura del Paese, anche la
gastronomia è infatti espressione del melting pot tra le tradizioni degli
indios e quelle delle popolazioni di origine europea, africana e asiatica. Al
nord un prodotto tipico è il tucupi, una salsa di colore giallo,
estratta dalla radice di manioca e utilizzata per la preparazione di diversi
piatti locali, tra cui il pato no tucupi, a base di anatra. Nel nordest tra le
portate più comuni figurano, il caruru, una pasta densa con gamberetti, gombo e
noci tostate e il vatapá preparato con gamberetti, aglio, cicoria, latte di
cocco e olio di palma.
Il pato no tucupi è un piatto a base di anatra e salsa ricavata dalla manioca |
Se in Amazzonia i piatti sono tipici della tradizione
indios, a base di piranha o pesci d’acqua dolce, carne di tartaruga,
coccodrillo e serpente, ma anche i più comuni granchio e anatra, accompagnati
dalla tapioca e dalle banane, nel Sud del Brasile la carne è invece la grande protagonista
con il churrasco, tagli di alta qualità preparati allo spiedo, accompagnati da
verdure al vapore o saltate in padella, con riso bollito, patatine fritte o
manioca fritta. Il piatto brasiliano più famoso al mondo è invece del sudest
del Paese: stiamo parlando della feijoada, carne affumicata di maiale macerata,
salsiccia e salame, accompagnati da uno stufato di fagioli neri e cavolo. Non
mancano le portate a base di pesce e crostacei e nell’area vengono anche
prodotti pregiati formaggi. Che dire invece dei dolci? Tutti da scoprite i
Brigadeiros, praline al cioccolato e latte create nel 1945 in occasione della
campagna politica del ‘brigadeiro’ Eduardo Gomes, candidato alla presidenza.
Capitolo drink: il più noto è la caipirinha fatta con cachaça, lime, zucchero
bianco e ghiaccio. Per chi invece vuole provare l’alta cucina, il consiglio è
di sperimentare quella di cuochi di fama internazionale come Helena Rizzo, ex modella designata migliore donna chef del mondo, il carismatico Alex Atala
e il nippo-brasiliano Roberto Okabe.
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24 giugno 2014
I caffè Grand Cru Nespresso incontrano l’alta cucina
Degustazione di Grand Cru da Asola. Nella foto lo chef Matteo Torretta |
La nuova macchina Nespresso Aguila |
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17 giugno 2014
Birra Moretti protagonista del 'gioco' di alta cucina di Daniel
Lo chef Daniel Canzian (foto Golden Backstage) |
“Mi spiace informarvi che abbiamo terminato le birre”. Pochi, interminabili istanti e, alla vista dei nostri volti attoniti, si apre in un sorriso
divertito. Comprendiamo così che le birre non sono affatto finite: è solo lo
scherzo (decisamente andato a segno) dello chef, che ha pensato bene di
spiazzarci proprio nella sera della cena all’insegna della birra a tavola
promossa per il terzo anno da ILovebeer.it,
in collaborazione con il network distributivo Partesa. Lo chef in questione è Daniel
Canzian, che lo scorso ottobre, dopo una lunga esperienza come executive chef al
Marchesino e all'Albereta di Erbusco di Gualtiero Marchesi, ha deciso di aprire a Milano il suo primo
ristorante, a insegna Daniel.
'Ad ogni piatto la sua birra' è firmato ILoveBeer e Partesa |
È in questo moderno, arioso e minimalista
locale, situato in via Castelfidardo 7, che siamo ospiti di ILoveBeer, progetto di
cultura birraria di Heineken Italia (ne abbiamo parlato anche qui), per provare la cucina italiana
contemporanea di Daniel in abbinamento alle birre di qualità Moretti.
L’invito alla cena del ciclo 'Ad ogni piatto la sua birra' (quest'anno da maggio a dicembre sono 20 i ristoranti che, dalla Lombardia alla Puglia, propongono al pubblico cene di alta cucina a tema birrario) non è solo un modo per sperimentare il risultato del connubio
della bevanda con il cibo o del suo utilizzo come ingrediente nella ricetta, ma
anche l'occasione per approcciare le
tecniche della corretta spillatura con le indicazioni del sommelier di Aspi Paolo Merlin.
Diverse tipologie di Birre Moretti hanno accompagnato la cena di alta cucina |
L'omaggio all'iconico Baffo Moretti |
Rispecchiando il temperamento dello chef
veneto, il menu studiato per la nostra serata birraria è ludico e, in barba alla dichiarata semplicità, lascia trapelare virtuosismi d’autore.
Si va dallo gnocco fritto con pesche, lardo e maggiorana ai cannoli di baccalà
mantecato ai toast di melanzane alla parmigiana: tre creazioni (da mangiare
rigorosamente con le mani) che si accompagnano alla classica Birra Moretti. Con
la Moretti Baffo d’oro degustiamo focaccia di patate con ricotta di bufala, pesto al basilico e calamari in crosta di riso soffiato e mandorle (piatto da standing ovation). La medesima birra si sposa con un risotto agli asparagi selvatici,
mentre per il piatto forte, rappresentato da galletto gratinato alle arachidi e
taccole alla menta, è d’obbligo la Birra Moretti Grand Cru. Ma il 'gioco' dello
chef (che preferisce essere chiamato Daniel, senza pomposi cerimoniali) non è ancora concluso: plateale
il divertimento dei convitati quando in tavola fa la sua apparizione il dessert, un delicato zabaione alla Birra Moretti La Rossa coronato da una lingua di gatto a forma di baffo. Un omaggio originale e spiritoso al personaggio-icona del marchio, che catalizza all'istante i flash degli ormai onnipresenti smartphone, pronti a immortalare e a condividere sui social network ciò che succede a
tavola.
(Laura Brivio)
(Laura Brivio)
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