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28 dicembre 2022

'Tutto Gaber', una maratona di 24 ore per ricordare Giorgio Gaber

In occasione del ventennale della scomparsa di Giorgio Gaber, la Fondazione a lui intitolata, la Rai e la Televisione Svizzera Italiana propongono una maratona di 24 ore di immagini nel corso della giornata del primo gennaio 2023. Dalla mezzanotte di Capodanno alla mezzanotte del 2 gennaio, una maratona di filmati unici destinati a coloro che abbiano piacere di avere la compagnia del Signor G e della forza inesauribile del suo lavoro. Per la prima volta dalla scomparsa dell'artista, una parte consistente della documentazione video di Giorgio Gaber e del suo Teatro Canzone, raccolta grazie all'attività della Fondazione, viene proposta al pubblico. Una lunga sequenza senza ordine cronologico, con estratti significativi in prosa e in musica riferiti a trent'anni di Teatro Canzone. Dalle prime apparizioni televisive della Svizzera Italiana, con il Signor G, alle retrospettive registrate nel 1980 al Teatro Lirico (ora Teatro Lirico Giorgio Gaber), agli spettacoli degli anni Ottanta e Novanta nei più importanti teatri italiani, alla produzione video voluta dallo stesso Gaber e realizzata a Pietrasanta nel 1991. Una testimonianza approfondita e suggestiva di quel Teatro Canzone scritto con Sandro Luporini, che ha reso Gaber un protagonista indiscusso non solo dello spettacolo, ma anche della recente storia della cultura italiana. La maratona 'Tutto Gaber' sarà disponibile in free streaming per 24 ore sul sito e il canale YouTube della Fondazione, per consentire accesso libero a tutti, soprattutto ai giovani cui la Fondazione si rivolge.

03 luglio 2019

Topolino dà il via al concorso 'Missione Zione' con il Trio Medusa

Con il numero 3319 di Topolino, da oggi in edicola, prende il via il concorso estivo 'Missione Zione', un'iniziativa lunga quattro settimane che coinvolgerà tutti i lettori del magazine a fumetti più amato d’Italia, per cimentarsi nell'enigma disneyano che renderà ancora più avvincenti le vacanze.
Il mistero della scomparsa di Paperon de' Paperoni
 sarà svelato in cinque episodi
La storia a fumetti in cinque episodi 'L'enigma della lettera dal passato' ha inizio al Deposito, quando Paperon de' Paperoni riceve una missiva segreta che lo fa sobbalzare, e si chiude in biblioteca per leggerla. Da quel momento di lui si perdono totalmente le tracce. Data l’eccezionalità del caso, anche gli amici di Topolinia (Topolino, Pippo, Minni) si uniscono alle ricerche di Paperino, Qui Quo e Qua, Paperina, Battista e Miss Paperett. E persino gli acerrimi nemici come Rockerduck, Amelia e i Bassotti, ciascuno con i suoi loschi scopi, cominciano le proprie indagini… Ogni settimana, nell'episodio a fumetti, sarà presente una frase-chiave che avvicinerà il lettore alla soluzione del mistero. Collezionando gli indizi e aguzzando l’intelligenza, al termine della saga si scoprirà dove è finito lo Zione: a quel punto basterà compilare il coupon con le prove d’acquisto presenti su ogni numero e la soluzione del giallo.
Il concorso, a estrazione, mette in palio svariati premi
Tra tutti coloro che dal 24 al 30 luglio invieranno la mail con la foto o la scansione del coupon (presente sia sul settimanale Topolino che sul sito) con la risposta corretta, verranno estratti 66 premi, tra cui console Nintendo Switch con il gioco Super Mario Maker 2, Go Pro Hero 7, tablet Lenovo, cuffie Bluetooth Bose sound link on-ear, abbonamenti al settimanale Topolino, una bicicletta Denver e tanti altri ancora. Per il lancio di Missione Zione è stata pensata una campagna adv, con una pianificazione radio, stampa, trade e digital. Il Trio Medusa è protagonista di un'edizione straordinaria di un Tg che annuncia la scomparsa di Paperon de' Paperoni. Nelle vesti di giornalisti del telegiornale di Paperopoli, Giorgio, Gabriele e Furio daranno la breaking news della scomparsa, lanciando il quesito: che fine ha fatto lo Zione? Lo spot andrà in onda in radio e sul web. La creatività e la realizzazione sono a cura di Zampediverse. Prevista anche una pianificazione su riviste e fumetti del gruppo Panini e su testate di Cairo Editore e Rcs.

26 dicembre 2017

In ricordo di Gualtiero Marchesi, maestro dal palato assoluto

Il suo piatto-simbolo: riso, oro e zafferano
Una vita dedicata all'alta cucina come forma d'arte, quella di Gualtiero Marchesi, scomparso oggi a Milano, all'età di 87 anni. Gastronomia stellata, ma non solo: com'è risaputo, il più grande chef italiano di fama internazionale, colui che ha codificato la nuova cucina italiana e che ha formato tanti cuochi, molti dei quali divenuti ambasciatori della cultura enogastronomica italiana nel mondo (del resto "L'esempio è la più alta forma d'insegnamento", soleva dire), era anche un profondo appassionato di arti visive, filosofia, musica e viaggi, tutte passioni con cui arricchiva e 'contaminava' artisticamente la sua cucina. Uomo colto e raffinato, arguto e intellettualmente vivace, affabile, ma fermo, deciso e per nulla modesto - come solo i leader carismatici sanno essere - diceva di non amare il lusso e l'ostentazione, bensì l'eleganza e la ricercatezza visiva.
Marchesi ha fatto della cucina una forma d'arte
Elemento, quest'ultimo, imprescindibile in tutte le sue creazioni culinarie (a cominciare da riso, oro e zafferano, una delle sue opere più famose, creata nel 1981) e nell'ampia oggettistica scaturita dalla sua vulcanica creatività, la stessa che lo ha portato ad aprire a Milano, sua città natale, anche dei ristoranti e, più di recente, la scuola di formazione che porta il suo nome, l'Accademia Gualtiero Marchesi. Nel 2013 ho avuto la fortuna d'incontrare Marchesi in ripetute occasioni presso Alma, la scuola internazionale di cucina italiana, di cui all'epoca era rettore: quell'anno presso la Reggia di Colorno ho preso parte - in veste di cronista - alla rassegna Alma Viva che si è conclusa con un'esclusiva cena di gala 'Gli anni Verdi di Marchesi', con un menu da lui firmato, dedicato a Giuseppe Verdi in occasione del bicentenario dalla morte del compositore. Una serata emozionante, che ha visto anche la partecipazione di alcuni amici di Marchesi: il critico Philippe Daverio, il regista Ermano Olmi e il conduttore televisivo Cino Tortorella. Ho ritrovato Marchesi quello stesso anno, al percorso formativo Alma Summer School, che si è concluso con la consegna degli attestati di partecipazione ai giovanissimi aspiranti chef partecipanti e coronato da una sua lectio magistralis dedicata al raffronto tra gastronomia e musica. E' con questa lezione originale e affascinante, in cui Marchesi rifletteva sul rapporto tra musica e cucina, mettendoci a conoscenza del cosiddetto palato assoluto - dote rara che lui possedeva - che desidero ricordarlo, grata di aver potuto conoscere un uomo unico, un fuoriclasse dei fornelli, un pezzo di storia della cucina italiana d'autore, un vero maestro.
Aida, Otello e Il Cigno di Busseto: tre creazioni culinarie di Marchesi per la cena dedicata a Giuseppe Verdi