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21 gennaio 2016

L'alta cucina di Gennaro Esposito sui volantini di Md e Ld

Sono 25 le ricette proposte dal bistellato Gennaro Esposito
Da questo mese i punti vendita Md e Ld d'Italia propongono sui volantini le ricette di uno dei più famosi cuochi italiani: Gennaro Esposito. Lo chef bistellato del ristorante Torre del Saracino di Vico Equense è famoso per l’attenzione che mette nella ricerca delle materie prime e ha accettato di realizzare delle speciali ricette gastronomiche per Md impiegando alcuni prodotti in vendita in esclusiva nei punti vendita del gruppo della grande distribuzione, che fa capo al cavalier Patrizio Podini, la cui attenzione per la qualità viene garantita da controlli 'alla fonte' e lungo tutta la filiera. Le ricette sono 25: due al mese per tutto il 2016, pubblicate sui volantini distribuiti nei 725 punti vendita del gruppo, che porteranno nelle case italiane un po' della maestria e della cordialità dello chef partenopeo. "Ho accolto con piacere l’invito che mi ha rivolto il cavalier Podini d'ispirare i suoi clienti con le mie ricette, anche perché condividiamo la stessa passione per i prodotti del territorio - commenta Esposito -. Sarò felice di ricevere i commenti di quanti proveranno a realizzare le mie ricette perché ho voluto badare anche alla semplicità, oltre naturalmente al gusto e alla bellezza del piatto".

16 novembre 2015

Proclamati i vincitori del concorso Acqua di Chef 2015

E' andata in scena questa sera a Milano, nella raffinata cornice del ristorante del Mudec, neonato Museo delle Culture, la premiazione di Acqua di Chef 2015, il concorso culinario, promosso e organizzato da Ferrarelle e Italia Squisita, che da quattro edizioni, con una serata a 'effervescenza naturale' coerente con le caratteristiche del prodotto protagonista, premia gli chef d’Italia, che si sfidano a colpi di videoricette. Ad annunciare i vincitori Michele Pontecorvo, responsabile comunicazione e csr di Ferrarelle, e il giornalista Carlo Spinelli,  affiancati da alcuni tra i più apprezzati e famosi chef del panorama gastronomico italiano: da Angelo Sabatelli ad Antonia Klugmann, da Claudio Sadler a Gennaro Esposito, a Massimo Spigaroli. A ritirare i premi sono stati Antonio Biafora, chef del ristorante Hotel Biafora a San Giovanni In Fiore (CS), che si è aggiudicato il Premio della Giuria; Gianvito Clemente, chef del ristorante I Tre Sapori a Laterza (TA), che ha vinto il Premio per il Miglior video; Andrea Tantucci, chef del Gallo Rosso a Filottrano (AN), che ha ricevuto il Premio per la Miglior Ricetta; è stato inoltre decretato vincitore per la miglior performance Mattia Cordella del ristorante Zio Tom a Santa Maria di Leuca (BR).
Michele Pontecorvo e Gennaro Esposito
L’edizione 2015, intitolata 'La mia tradizione', ha invitato gli chef a realizzare una ricetta scegliendo e reinterpretando uno dei grandi classici della cucina italiana proposto dai sei chef stellati testimonial: la pasta al pomodoro di Enrico Cerea, il pollo alla cacciatora di Gennaro Esposito, le polpette di Antonia Klugmann, l’agnello di Valeria Piccini, la zuppa di pesce di Enrico Recanati, il riso patate e cozze di Angelo Sabatelli. Tutte le video ricette sono state inviate alla redazione di Italia Squisita e caricate sul sito del concorso. Il Premio della Giuria, il Miglior Video e la Miglior Ricetta sono stati scelti da una giuria di esperti, mentre è spettato agli utenti del sito acquadichef.com, votare la Miglior Performance. Ai vincitori una fornitura di Ferrarelle Platinum, bottiglia top di gamma dell’effervescente naturale, con l'etichetta personalizzata recante il nome del loro ristorante.

24 marzo 2015

Acqua di Chef, la sfida culinaria con una formula originale

Bottiglie di Ferrarelle spaccate in testa nel corso di una rissa scoppiata all'improvviso. E' successo anche questo alla premiazione della terza edizione di Acqua di Chef che si è tenuta ieri sera al The Cube, spazio antistante il Museo di Storia Naturale di Milano.
Parata di grandi cuochi italiani alla premiazione di Acqua di Chef 2014
Ma, per fortuna, quella delle bottigliate non era che una simpatica gag inscenata con bottiglie di Ferrarelle fatte di zucchero (in alto, a destra) da un trio di chef vincitori buontemponi (in alto, con la toque blanche calata sugli occhi) che hanno preso parte al concorso gastronomico organizzato da Italia Squisita in collaborazione con il main sponsor Ferrarelle. Come nelle scorse edizioni, il contest, che rappresenta un imperdibile appuntamento con la cucina d’autore, ha riconosciuto il talento creativo di grandi chef e l’effervescente vitalità di Ferrarelle. Al responsabile comunicazione dell'azienda Michele Pontecorvo, affiancato dal giurato Carlo Spinelli, l'onore di proclamare i vincitori dell’edizione 2014 che hanno vinto la sfida ideando e filmando una personale interpretazione di alcuni grandi classici della cucina italiana, partendo dalle sei ricette presentate da altrettanti chef testimonial: la parmigiana di melanzane di Rosanna Marziale, la lasagna di Aurora Mazzucchelli, l’insalata di polpo di Moreno Cedroni, la zuppa di cozze di Gennaro Esposito, i cappelletti di Mauro Uliassi, l’ossobuco di Alessandro Negrini e Fabio Pisani.
Tre delle ricette della tradizione italiana interpretate dagli chef testimonial
Una sfida, quella aperta a tutti gli chef del nostro Paese, che ha una formula originale: oltre che culinaria, Acqua di Chef è infatti una competizione creativa perché vede la cucina d’autore gareggiare anche nel campo delle arti visive. I video sono stati quindi valutati per ciascuna categoria (Miglior Ricetta, Miglior Video, Miglior Chef Performer, Premio della Giuria) in base alla creatività della ricetta, alla competenza nella tecnica esecutiva del video e nella performance dello chef protagonista. I vincitori avranno l’opportunità di realizzare una web series culinaria, girata nella cornice di Masseria delle Sorgenti a Riardo (Ce), che sarà veicolata sui canali web di Ferrarelle e di Italia Squisita. Inoltre potranno partecipare a un corso di formazione all’Accademia Ferrarelle.

Vincitori per il miglior video
· Chef Errico Recanati con l'Insalata di polpo e patate
· Chef Marco Chiurato con la Parmigiana alle melanzane

Vincitori per la miglior ricetta
· Chef Nicola Russo Cappellotti ai profumi e sapori del Gargano
· Chef Peppe Zullo con la Parmigiana di borragine

Il Premio della giuria è andato allo Chef Eros Picco con l’Ossobuco vegano

Miglior chef performer Antonio Ietto con il Polpo patate e mare

21 ottobre 2014

A lezione di pasta di qualità dal bistellato Gennaro Esposito

Da sinistra, Gennaro Esposito, Giuseppe Di Martino, Davide Esposito
Come si riconosce una pasta di qualità? Quali criteri possono orientare il consumatore nella scelta della marca migliore? Interrogativi cui ha provato a dare riposta De Cecco, produttore abruzzese di pasta di alta qualità dal 1886, con un incontro educational a tema cui abbiamo preso parte anche noi.
Alcuni momenti della speciale lezione sulla pasta 
tenuta da Gerardo Dalbon e Gennaro Esposito
Una lezione, quella che ha avuto luogo nella location milanese ‘Cucina in’, che ha visto nel ruolo di maestri d’eccezione lo chef bistellato Gennaro Esposito, patron del ristorante La Torre del Saracino, a Vico Equense, e il tecnologo alimentare Gerardo Dalbon. Com’è stato sottolineato dai due esperti di comprovata fama nei rispettivi settori, spesso nel scegliere la pasta da mettere nel piatto ci facciamo influenzare da fattori che non sono necessariamente indicativi della buona qualità del prodotto, come il colore o la tenuta in cottura. Proprio per sfatare alcuni falsi miti la lezione si è svolta con un blind taste test di quattro paste di altrettante marche: nello specifico, il raffronto da noi effettuato - sotto la guida congiunta di Esposito e Dalbon - ha riguardato quattro piatti di spaghetti, prima toccati, quando ancora crudi, quindi osservati in fase di cottura (con l’aiuto di un vetrino) e poi - una volta lessati con poco sale e lasciati sconditi - annusati e infine assaggiati. La prima del test? Una pasta trafilata al teflon (metodologia diffusa nell’industria a partire dagli anni Ottanta) che si è presentata con un aspetto vetrificato, per niente ruvida e porosa (quindi inadatta a trattenere i condimenti) e con un odore molto, troppo diverso da quello che dovrebbe avere una pasta di qualità, che invece ha il profumo dolce e fragrante della materia prima: il grano. Le tre successive paste, tutte ruvide, dopo la cottura hanno curiosamente presentato caratteristiche molto diverse tra loro: una sola è risultata elastica, consistente, non collosa, non deformata e con un appetibile aroma di grano. Affinché una pasta sia considerata di qualità è dunque necessario che sia trafilata al bronzo, ma questa procedura potrebbe non essere sufficiente. E anche la tipologia di produzione potrebbe portare fuori strada il consumatore: non è detto che una pasta artigianale sia migliore di una pasta industriale perché a fare la differenza, dal punto di vista qualitativo, sono molteplici elementi che, nell’intero processo produttivo, spaziano dalla miscela di grani pregiati alla lavorazione con semola a grana grossa per preservare l'integrità del glutine, dalla trafilatura in bronzo per dare alla pasta ruvidezza all’essiccazione lenta a bassa temperatura per non alterare i valori nutrizionali. Principi difesi e applicati da 128 anni da De Cecco, italianissima family company giunta alla quinta generazione con Filippo Antonio, Saturnino e Giuseppe Aristide De Cecco. A lezione conclusa, il momento della degustazione di tre diverse ricette di pasta De Cecco cucinate a regola d’arte dal famoso chef campano e dalla sua brigata di cucina, per l'occasione composta dal sous chef Giuseppe Di Martino e da Davide Esposito.
Le tre ricette di pasta De Cecco cucinate per noi dallo chef bistellato Gennaro Esposito dopo l'educational

03 dicembre 2013

Da Ferrarelle la cucina d'autore in scena con Acqua di chef

Gennaro Esposito e Michele Pontecorvo
Una serata di premiazione all'insegna della cucina d'autore e delle migliori arti visive. E' quella che si è tenuta ieri, nella sede milanese di Ferrarelle. Riflettori puntati sui piatti dei migliori chef italiani nell'ambito della seconda edizione del concorso Acquadichef realizzato dall'azienda della storica acqua effervescente naturale e dal network di ristorazione ItaliaSquisita. A fare gli onori di casa Michele Pontecorvo, responsabile comunicazione di Ferrarelle, e lo chef stellato Gennaro Esposito. Gli ospiti hanno potuto visionare le ricette che hanno avuto per protagonista l'acqua: tutte le pietanze sono state inoltre valorizzate da scatti fotografici di grande impatto, raffiguranti anche lo chef che le ha create e il concept creativo.
Dopo il conferimento dei premi ai vincitori delle tre categorie, designati dagli utenti del sito Acquadichef, e dei vincitori dei premi speciali attribuiti da una giuria di esperti (Gennaro Esposito, Massimo Bergami, Francesca Brambilla, Maurizio Armellin, Anna Prandoni) tutti gli ospiti sono stata invitati a degustare le specialità dello chef Esposito, le pizze fritte di Vincenzo Piccirillo de La Masardona, gli straordinari salumi di Massimo Spigaroli, le birre artigianali Baladin, i panettoni Loison.

I VINCITORI DELLE TRE CATEGORIE VOTATI DAL WEB
Fruttarelle, la ricetta di Christian Milone

Categoria Piatto:
Il nostro Aspic - Ricetta di Gaia Molino e Daniele Iannaci della Trattoria del Falco a Finale Ligure (SV) Foto: Guido Rizzuti
Categoria Concept:
L'incontro della terra con il mare - ricetta di Antonio Petrone del ristorante Pensando a te ad Acquamela di Baronissi (SA)
Foto: Lello d'Anna
Categoria Chef:
Maruzzella…maruzzè (Festa a Vico) - ricetta di Luigi Salomone del ristorante Marennà a Sorbo Serpico (AV).
Foto: Diego Marinelli


I VINCITORI DEI PREMI SPECIALI DELLA GIURIA

Premio speciale della giuria categoria piatto:
Spaghetto mediterraneo – ricetta di Cristiano Tomei del ristorante L’imbuto a Lucca.
Foto: Lido Vannucchi
Premio speciale della giuria categoria concept:
The Cook’s Alchemy – ricetta di Ivano Ricchebono del ristorante The Cook a Genova Nervi
Foto: Sabrina De Polo
Premio speciale della giuria categoria chef:
Fruttarelle - Ricetta di Christian Milone della Trattoria Zappatori (La Gastronavicella) a Pinerolo (TO)
Foto: Bob Noto