31 agosto 2019

Alla mostra Sony World Photography Awards gli scatti di Borella

Dal 13 settembre al 3 novembre prossimi torna in Italia, con la curatela di Denis Curti, la mostra dei Sony World Photography Awards. In esposizione le fotografie vincitrici e finaliste del concorso fotografico più eterogeneo al mondo.
Quest'anno sono state 326.997 le candidature al contest fotografico mondiale
L'evento è nuovamente ospitato nelle sale della Villa Reale di Monza, dove la mostra è stata presente dal 2017. Giunto alla 12esima edizione, il contest quest'anno ha totalizzato 326.997 candidature, presentate da fotografi originari di 195 Paesi e territori. Il risultato è una panoramica delle migliori opere contemporanee realizzate negli ultimi 12 mesi, che il pubblico italiano potrà ammirare nella sua interezza. In questa edizione si potranno vedere anche le opere del fotoreporter italiano Federico Borella, designato Fotografo dell'anno, il più ambito del concorso. "La serie, intitolata 'Five degrees', presentata per la categoria Documentario, indaga la piaga dei suicidi maschili nella comunità agricola di Tamil Nadu, nel sud dell'India, colpita dalla più grave siccità degli ultimi 14 anni - spiega Curti -. La potenza delle immagini di questi reportage è travolgente e stupisce per l'attenzione e la sensibilità con cui è raccontata una realtà molto complessa. Il valore documentaristico degli scatti di Borella emerge non solo attraverso i soggetti, ma anche nella varietà della tecnica utilizzata, che spazia dal ritratto alla natura morta, alle vedute aeree e di paesaggio".
Giunta alla 12esima edizione, la mostra fotografica è allestita nelle sale
della Villa Reale di Monza, dal 13 settembre al 3 novembre prossimi
Tra i vincitori si sono distinti altri quattro fotografi italiani che hanno conquistato riconoscimenti importanti nell'ambito del concorso Professionisti. Alessandro Grassani è il vincitore della categoria Sport con la serie 'Boxing against violence: the female boxers of Goma', che racconta come la box sia un mezzo di sostegno e un luogo sicuro per molte donne a Goma, nella provincia di Kivu Nord della Repubblica Democratica del Congo. Il duo formato da Jean-Marc CaimiValentina Piccinni ha trionfato nella categoria Scoperta con la serie 'Güle Güle', che in turco significa 'arrivederci', dedicata a Istanbul e agli aspetti più caratteristici della città. Massimo Giovannini si è aggiudicato il secondo posto nella categoria Ritratto con 'Henkō', parola giapponese che significa 'cambiamento' e 'luce variabile e insolita', attraverso cui affronta il tema della luce e di come possa alterare la prospettiva degli oggetti. Il National Award è andato a Nicola Vincenzo Rinaldi, appassionato di street photography, grazie all'immagine dal titolo 'The Hug' che, nelle parole dell'artista, "ritrae un abbraccio avvolgente: solo i piedi sfuggono alla stretta".