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02 novembre 2016

La scienza in pentola alla Faber Science Food Academy


Da sinistra, Marco Sacco, Allan Bay, Dario Bressanini, Fabio Orlando
Il corso è organizzato da Faber, produttore di cappe
Al via domani a Milano, presso l'Accademia Congusto (via Bernardo Davanzati 15) la prima delle cinque lezioni organizzate dalla Faber Science Food Academy, la prima scuola di cucina scientifica nata su iniziativa di Faber, leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti che ha fatto della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica la sua mission. Ai fornelli, ogni giovedì sera a partire dalle ore 19, uno dei quattro docenti d'eccezione coinvolti nel progetto (lo chef bistellato Marco Sacco, il giornalista e critico gastronomico Allan Bay, il chimico, scrittore e scovabufale Dario Bressanini, il pasticcere Fabio Orlando) che spiegheranno ai partecipanti le trasformazioni degli alimenti in pentola: da come funziona la chimica della mantecatura a quali aminoacidi e zuccheri sono coinvolti nella reazione di Maillard, dal mito della sigillatura della carne al ruolo delle molecole gassose del vino nella riuscita di un risotto al miglior metodo di frittura per evitare di raggiungere il famigerato punto di fumo. Un corso sui generis, che adotta un approccio rigoroso ma, al contempo, leggero e divulgativo per parlare di scienza nel piatto.
Per info su costi e prenotazioni questa è la mail.

Il calendario delle lezioni
3 novembre: Teoria e tecnica dell’uovo alla Koque. Docente: Marco Sacco
10 novembre: Epistemologia della pastasciutta. Docente: Allan Bay
17 novembre: Risottologia applicata. Docente: Allan Bay
24 novembre: Chimica della bistecca e dello spezzatino. Docente: Dario Bressanini
1 dicembre: Ingegneria del tortello. Con Fabio Orlando

26 marzo 2015

Allo showcooking di Pietro Leemann con la novità Mielizia

Pietro Leemann
Con un talk show dedicato al mondo complesso dell’apicoltura e del miele, e un focus su biodiversità, sprechi alimentari e sostenibilità in cucina, oggi Mielizia ha presentato a Milano, nello spazio InKitchen, una novità di prodotto: si tratta della gamma di tre mieli monoflora (acacia, eucalipto, sulla), ciascuno dei quali contenuto in confezione da 100 g, un inedito formato studiato da Conapi - Consorzio Nazionale Apicoltori per evitare, come spesso accade, che il prodotto in un vasetto troppo grande sia consumato in parte, poi ‘abbandonato’ e infine gettato. Tre prodotti, quelli della linea ‘Noi apicoltori’, che si presentano anche in un pack totalmente green in carta 100% biodegradabile.
La gamma è presentata al consumatore con un claim accattivante studiato da Crea Comunicazione (le attività di comunicazione del marchio sono seguite dall’agenzia Linkage Adv) che si rifà a una formula matematica in apparenza insensata: ‘Cento+cento=zero’, laddove lo zero rappresenta l’annullamento totale dello spreco grazie al formato e al materiale utilizzato. A moderare l’incontro, che ha visto confrontarsi l’agroeconomista Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market, e Diego Pagani (sopra, al centro) apicoltore e presidente di Conapi, il giornalista e critico gastronomico Allan Bay (in alto, a sinistra). Alla tavola rotonda ha quindi fatto seguito uno showcooking di Pietro Leemann, interprete della cucina naturale anche nel suo noto ristorante Joia di Milano. Lo chef stellato svizzero, che è anche uno degli ambassador di Expo 2015, ha preparato originali ricette dolci e salate a 'spreco zero' che prevedono il miele come ingrediente.