

Casacca, grembiule, toque blanche. In una cucina
professionale si entra solo con l’abbigliamento adeguato e i giovani partecipanti
della settimana
Alma Summer School hanno tutto l’occorrente per mettersi ai fornelli, compreso l'imprescindibile Alma Test, l'esclusivo cucchiaino-pinza ideale per l'assaggio.
A dirigere i lavori di preparazione un grande chef di Alma che abbiamo
in precedenza incontrato:
Cristian Broglia (sotto, nella foto
). Il suo compito? Allestire in circa due ore
una cena vegetariana di alta cucina rendendo operativi studenti e giornalisti
con i
vegetali a chilometro zero colti solo qualche ora prima. Per la brigata
di cucina il lavoro è arduo e il tempo scorre inesorabile, ma la
frenesia è perfettamente organizzata anche grazie ai vigili sous chef e agli
chef delle varie partite. Verso le 21 la cena nella sala ristorante di Alma,
precedentemente allestita dagli studenti del corso di sala, ha inizio. Si
comincia con una frittura di fiori di zucca e chips. Seguono crema di
pomodoro ghiacciata con azoto liquido, ravioli di melanzane e pecorino, uno
scenografico secondo di verdure e uovo, un giocoso zucchero filato all’anice
per dessert. Tocco finale magistrale: rinfrescante granita di cocomero
realizzata con metodi tradizionali in poco più di due ore. Sembrava impossibile
soddisfare il palato solo con vegetali, ma la missione è compiuta. L'atmosfera è vivace e la compagnia,
animata da
Andrea Sinigaglia con i suoi frizzanti audio-video collegamenti cucina-sala, è piuttosto allegra. Sarà stato merito anche delle ottime
etichette - Pinot Grigio, Friulano, Verduzzo Friulano e Campo del Soglio di
Selva Capuzza -
selezionate dal
responsabile della Wine Academy
Ciro Fontanesi?
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Monito: mai disturbare uno chef nell'esercizio delle sue funzioni |
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La brigata di cucina |
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Gli studenti del corso di sala. Secondo da sinistra, Ciro Fontanesi |
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La cena di alta cucina vegetariana sta per essere servita |