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Lo chef Antonio Ranieri |
Svegliarsi presto la mattina non è facile. Ma se
la prima lezione all’
Alma Summer School coincide con il corso di pasticceria,
si può ben dire che la giornata (l’ultima della settimana estiva alla Reggia di Colorno) è
cominciata in completa dolcezza. Eccoci dunque alla lezione dello chef
pasticcere
Antonio Ranieri, pronto a illustrare alla classe trucchi e segreti
di
pasta frolla,
bavarese e
ganache al cioccolato. Segreti che, essendo tali, ci
guarderemo bene dal rivelare. Possiamo solo dire che, dopo quattro ore trascorse
nell’aula di pasticceria, non guarderemo più con gli stessi occhi (di neofiti,
seppure con una consolidata carriera di golosi alle spalle) la panna, il
cioccolato e altre delizie che si trasformano grazie al
prodigio della termica.
Sulla quale, sottolinea lo chef, si fonda tutta la pasticceria. Riscaldare,
abbattere, emulsionare... ogni gesto è attentamente ponderato. Anche la
vaniglia, con il suo inebriante aroma, cela segreti inaspettati. Poco avvezzi
con leccapentola e mattarello, per non sfigurare agli occhi dello chef - che,
gentile ma inflessibile, sorveglia l’operato dei partecipanti aggirandosi tra i
banconi marmorei - noi di
Golden Backstage ci facciamo ‘adottare’ da due
giovani ma capaci allievi: il ligure Matteo, già chiaramente esperto di pasticceria, e il
toscano Niccolò, dalla gestualità altrettanto sicura. E allo scadere
dell’orario di lezione, provvisti di frutti di bosco, arriviamo ad assemblare
un dolce di tutto rispetto con tanto di colorata guarnizione. Una golosità che,
con spirito di sacrificio, alla fine siamo chiamati ad assaggiare. Il corso si
conclude con l’insegnamento dello chef Ranieri che ancora echeggia nell’aula:
“Il dolce perfetto non è mai troppo grande. Deve lasciare in chi lo mangia il
desiderio di un’altra cucchiaiata”.