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05 novembre 2025

La mostra 'Artificial Beauty' apre un varco tra bellezza e illusione

Una labirintica cava di 'marmo' leggero quanto il polistirolo, scritte evanescenti che si leggono con facilità solo tramite smartphone, furti d'identità con scasso, un braccio robotico, copertine del domani in cui le protagoniste non sono modelle, ma umanoidi levigati, algoritmi di bellezza.
Le opere di Andrea Crespi sono esposte alla
Fabbrica del Vapore fino al 25 gennaio 2026
(Ph. GoldenBackstage)
E, a conclusione del percorso, un disorientante gioco di specchi in cui si moltiplica all'infinito la scultura di Amore e Psiche, qui rivisitata in chiave futuristica. Nello spazio della 'Cattedrale' alla Fabbrica del Vapore di Milano, fino al 25 gennaio 2026 è allestita 'Artificial Beauty', la prima grande mostra istituzionale di Andrea Crespi con opere che, intrecciando passato e futuro, spaziano dalla pittura alla scultura, dalle installazioni fisiche alle elaborazioni digitali. La spettacolare esposizione immersiva del giovane e affermato digital artist invita il visitatore a riflettere sull'estetica contemporanea attraverso il dualismo tra bellezza e illusione, umano e artificiale, emozione e algoritmo. Opere inedite, site specific o esposte in precedenti occasioni, che si focalizzano sulle tensioni e le armonie tra natura e digitale e sulle implicazioni etiche del progresso. "La mia poetica vive nel contrasto - spiega Crespi-. Unisco passato e futuro, visibile e invisibile, artificiale e umano. Mi ispiro alla storia dell'arte, alla cultura pop e alle fratture della società contemporanea per creare opere che siano specchi e glitch della nostra realtà. In un mondo complesso, credo che la semplificazione sia l'unica strada possibile, ed è proprio ciò che cerco di fare attraverso la Neosintesi: rivelare l'essenziale". Il progetto espositivo, curato da Alisia Viola e Sandie Zanini, è coprodotto da Fabbrica del Vapore e Comune di Milano con il patrocinio di Regione Lombardia e ha per sponsor Cupra e Bper

17 giugno 2022

Beethoven nell'opera di Andrea Crespi per le cuffie ibride Lindy

L'artista Andrea Crespi posa davanti alla sua opera
Per il lancio delle nuove cuffie wireless Lindy, l'artista Andrea Crespi e Think Soluzioni Creative si sono prodotti in una performance artistica, documentata con un video, che vede protagonista Ludwig van Beethoven. Crespi ha dipinto con la sua tecnica e cifra stilistica la figura del grande musicista tedesco sullo spartito della Nona Sinfonia. Perché proprio Beethoven? Perché è uno dei personaggi più famosi e stimati della storia della musica, tedesco come l'azienda madre del prodotto. Beethoven era un genio che è riuscito a comporre la maggior parte dei suoi capolavori senza poterli sentire. Il grande compositore, infatti, cominciò a riscontrare problemi di udito prima dei trent'anni e nove anni più tardi era già completamente sordo. Eppure, alcune delle sue più grandi composizioni, fra cui la Nona Sinfonia, vennero composte quando già non riusciva più a percepire né parole né note. Le nuove cuffie ibride bluetooth di Lindy, ricche di funzionalità avanzate, permettono la soppressione attiva del rumore. Per valorizzare maggiormente la musica e il prodotto si è pensato nel video a una spazializzazione dell’audio con effetto 3D per un'esperienza innovativa e immersiva. L'opera di Crespi è stata acquistata dai proprietari di Lindy. Parte del ricavato sarà donato all'associazione Aguav (associazione per i genitori dei bambini con impianti cocleari) e parte sarà investito da Crespi in un nuovo progetto artistico che vedrà protagonisti proprio i bambini dell'associazione.