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17 luglio 2024

Le misteriose opere di Chiara Camoni dalla femminilità ancestrale

Sono esposte fino al 21 luglio 2024 in Pirelli HangarBicocca le opere di Chiara Camoni, artista piacentina che vive e lavora in Toscana, a Seravezza. 'Chiamare a raduno. Sorelle. Falene e fiammelle. Ossa di leonesse, pietre e serpentesse' il singolare titolo della personale dell'artista - a cura di Lucia Aspesi e Fiammetta Griccioli - che ci conduce lungo un percorso immersivo fantastico, popolato da figure ambigue.
La pratica dell'artista intreccia la sfera spirituale con la dimensione artigianale
utilizzando erbe, bacche, fiori, argilla e oggetti provenienti dal mondo domestico
Opere che offrono una riflessione sul femminile, sulla dimensione spirituale e mistica della realtà, sulle relazioni tra cultura e storia e sui gesti quotidiani che danno forma alle nostre esistenze. Una pratica che intreccia sfera spirituale e dimensione artigianale attraverso l'utilizzo di forme espressive che vanno dal disegno alle stampe vegetali, dal video alla scultura e alla ceramica. Il lavoro di Camoni si contraddistingue per l'impiego di ogget­ti del mondo domestico o di elementi organici. Erbe, bacche e fiori, ma anche argilla e ceneri determinano le tonalità naturali distintive dei suoi lavori e ri­chiamano la terra e la vegetazione che l'artista raccoglie e inserisce nelle sculture. Le opere vengono poi riassembla­te attraverso azioni rituali, connotate da un forte legame con mondi an­cestrali e arcaici. La di­mensione collettiva e di scambio è altrettan­to rilevante: l'artista, infatti, si avvale spesso di collaborazioni con amici e parenti, workshop e seminari per realizzare i suoi lavori. La mostra di Chiara Camoni in Pirelli HangarBicocca raccoglie il corpus più ampio delle sue opere, mai presentato in Italia, e, insieme a una serie di nuove produzioni, dà vita a un'architettura di collettività e raccoglimento, ispirata nelle forme al giardino all'italiana tardo-rinascimentale e agli anfiteatri antichi. Quanto al titolo della mostra, è concepito come un componimento in versi o un incantesimo; un invito a immergersi in una dimensione arcaica e misteriosa.