 |
Lo ha organizzato Cibo per la mente |
Si è tenuto oggi presso
Fico Eataly World di
Bologna, il più grande parco agroalimentare d'Europa, il workshop '
Quattro piatti a rischio di estinzione' dedicato all'importanza dell'
innovazione e della ricerca in
agricoltura. Un appuntamento, quello promosso e organizzato da
Cibo per la mente nell'ambito della sesta edizione dell'
European Biotech Week, che ha visto la partecipazione di
Deborah Piovan, portavoce del
Manifesto per l'innovazione in agricoltura (presentato il 5 settembre 2017 alla Camera dei Deputati), del divulgatore
Piero Morandini, ricercatore del dipartimento di Bioscienze dell'Università Statale di Milano e dello chef Massimiliano Poggi.
 |
Lo chef Massimiliano Poggi |
Grazie a questo '
pranzo scientifico', che ha stimolato riflessioni relative a mercato
agroalimentare, sfide globali, ricerca scientifica, sicurezza alimentare e qualità del made in Italy, gli ospiti intervenuti al parco bolognese hanno potuto assaggiare alcuni
piatti preparati dallo chef Poggi: bignè parmigiano e mortadella; polenta e formaggio di fossa; conserva di pomodori e basilico; riso e impepata di cozze e olio di oliva; pasta con cipolla di medicina, certosino bolognese con gelato alla banana. Tutte creazioni culinarie che rischieremmo di non vedere più sulle nostre tavole se non fosse per le
biotecnologie, risorsa indispensabile per
aumentare le rese in maniera sostenibile, contrastare l'aggressività delle
malattie vecchie e nuove delle
piante e produrre alimenti più nutrienti. La
ruggine del grano, la
xylella degli olivi o il
virus del mosaico che colpisce il pomodoro: i partecipanti hanno scoperto quanti pericoli mettono a rischio persino una semplice bruschetta.
 |
Le 13 associazioni che hanno sottoscritto il manifesto Cibo per la mente |
Nel corso dell'evento è stato anche sottolineato come il nostro Paese, con
31,5 miliardi di euro nel 2017, sia il primo dell'Unione europea per valore aggiunto in agricoltura. Far progredire il
made in Italy, che l'anno scorso ha segnato un -4,4% del Pil nel settore primario, è un obiettivo che rientra in una sfida mondiale. Un ruolo decisivo lo giocherà l'
Unione europea, adottando politiche capaci di sbloccare il potenziale dell'agroindustriale, comparto che occupa
30 milioni di persone e rappresenta il 3,5% del valore aggiunto totale nell'economia dei Paesi dell'Ue. Ricordiamo che il manifesto
Cibo per la mente a oggi è stato sottoscritto dalle seguenti
13 associazioni della filiera agroalimentare: Aisa, Agrofarma, , Assalzoo, Assica, Assitol, Assobiotec, Assofertilizzanti, Assosementi, Cia, Confagricoltura, UnaItalia, Uniceb, Unionzucchero.