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07 gennaio 2019

Duracell Powerbank dà la carica a 'Non ci resta che il crimine'

Ci porta negli anni Ottanta 'Non ci resta che il crimine', il nuovo film di Massimiliano Bruno prodotto da Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film con Rai Cinema, che ha per protagonisti Marco Giallini, Alessandro Gassmann, Edoardo Leo, Gianmarco Tognazzi e Ilenia Pastorelli.
Ambientato ai giorni nostri e negli anni Ottanta, il film uscirà il 10 gennaio
Nelle sale dal prossimo 10 gennaio con 01 Distribution il film narra di amici di vecchia data, con scarsi mezzi, ma talento creativo, che decidono di organizzare un 'tour criminale' di Roma, per portare i turisti alla scoperta dei luoghi che furono teatro delle gesta della Banda della Magliana. Ma a un certo punto si ritroveranno catapultati nel 1982, durante la memorabile estate dei Mondiali, e s'imbatteranno proprio nei membri della banda, tra esilaranti rapine, travestimenti in stile 'Kiss' e incontri ravvicinati con il boss dell'epoca e la sua donna. Ma il ritorno al passato sarà accompagnato da uno sguardo al futuro grazie a qualche 'traccia del presente', come Duracell Powerbank, che offre una eccezionale rapidità di ricarica al proprio smartphone, ovunque ci si trovi. Anche nel 1982. Ma smartphone, tablet e powerbank sono oggetti misteriosi per quegli anni, tanto che Giallini s'improvvisa novello Steve Jobs, determinato a fare affari anche grazie alla 'strana batteria' di Duracell, davvero avveniristica per chi all'epoca era abituato alle semplici pile. Il marchio ha anche riportato nel film uno 'stracult' che gli amanti del vintage saranno felici di rivedere: mentre la donna del boss (interpretata da Pastorelli) festeggia malinconicamenteil suo compleanno sola davanti alla tv, passa l'indimenticabile spot con i coniglietti che non smettono suonare il loro tamburo perché è la pila nero e rame quella che 'dura di più, molto di più'. L'operazione è stata ideata e curata da SaFe Communications.

26 novembre 2015

Parità e stereotipi di genere: l'indagine di Cera di Cupra

E' calato il sipario sulla sesta edizione dell'Osservatorio Cera di Cupra, progetto nato nel 2008 dalla volontà del marchio Cera di Cupra, da 50 anni 'dalla parte delle donne', di monitorare l’evoluzione della donna in ambito sociale, familiare e professionale.
Dall'alto, in senso orario, Serena Dandini, Marco Pasetti, Massimiliano Bruno
Nel corso della conferenza stampa, che si è tenuta oggi a Milano alla presenza, tra gli altri, del presidente di Farmaceutici Dottor Ciccarelli Marco Pasetti, della conduttrice tv Serena Dandini e del regista Massimiliano Bruno (il brand cosmetico per mezzo di QMI fa product placement nel suo film 'Gli ultimi saranno ultimi'), sono stati presentati i risultati di un’indagine socioantropologica condotta da Eikon Strategic Consulting sugli stereotipi di genere e, successivamente, assegnate 12 borse di studio a studentesse di quattro atenei italiani. La ricerca evidenzia una società più matura, completa, in cui le donne hanno guadagnato terreno in termini di opportunità, soddisfazione e ruolo sociale. La strada della parità, tuttavia, è ancora in salita per il persistere di una mentalità diffusa che fatica a svincolarsi dalla gabbia degli stereotipi di genere. L'Osservatorio Cera di Cupra quest’anno ha indagato i cliché di genere anche attraverso il parere di giovani studentesse: è stato infatti lanciato un bando di concorso per l’erogazione di 12 borse di studio in collaborazione con Almed-Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università Luiss Guido Carli di Roma, Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Università per stranieri di Perugia. Alle partecipanti è stato chiesto di presentare un breve testo creativo sul tema 'Pari opportunità: un'educazione priva di stereotipi'. Il brand ha quindi assegnando tre borse di studio per ciascun ateneo (del valore di 5.000, 3.000 e 2.000 euro) alle studentesse distintesi per originalità, creatività e coerenza con il tema.