Aprirà al pubblico 
sabato 2 maggio, all'interno del Cortile delle Armi del 
Castello Sforzesco di Milano, il 
Museo Pietà Rondanini_Michelangelo.
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| La Pietà Rondanini nella sala dell'Ospedale Spagnolo | 
Una data, quella scelta per far conoscere a milanesi e visitatori la nuova e definitiva sede espositiva del 
capolavoro incompiuto di 
Michelangelo, che, secondo quanto dichiarato ieri durante la conferenza stampa dall'assessore alla Cultura del Comune di Milano 
Filippo Del Corno, "darà il via al nutrito palinsesto di eventi 
ExpoinCittà, attività che animeranno la vita culturale milanese durante i sei mesi di Expo". A seguito di un complesso e delicato intervento durato tre anni per restaurare l'antica sala dell'
Ospedale Spagnolo con i suoi 
affreschi, la 
Pietà Rondanini, collocata negli ultimi sessant'anni nel Museo d’Arte Antica del Castello all’interno della Sala degli Scarlioni, ha dunque 'cambiato casa' rimanendo però all’interno del 
Castello Sforzesco. "In realtà è un 
grande viaggio per questo 
capolavoro che trova oggi la sua 
collocazione definitiva in uno spazio 
‘ritrovato’, restaurato e restituito alla città: il cinquecentesco Ospedale Spagnolo del Castello – dichiarano Del Corno e l'assessore ai Lavori Pubblici e
 Arredo Urbano 
Carmela Rozza –. Un allestimento che cambia completamente la 
percezione di questa 
icona dell’arte mondiale e che valorizza in modo 
straordinario la 
potenza struggente dell’opera alla quale Michelangelo 
lavorò fino agli ultimi giorni della sua vita".
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| Filippo Del Corno e Carmela Rozza | 
Il nuovo allestimento, che risponde all'esigenza di valorizzare il significato espressivo e la potenza iconica della Pietà, si deve all'archistar 
Michele De Lucchi, che spiega come la nuova collocazione ribalti completamente la visione dell’opera del maestro toscano: "Entrando, i visitatori vedranno la scultura 
di spalle e scorgeranno per prima cosa ciò che Michelangelo scolpì per 
ultima, la schiena della Madonna ricurva sul Cristo, rendendo ancora più
 intensa l’emozione per l’opera. Solo 
girando attorno alla statua si vedrà la parte anteriore, 
con il Cristo cadente sostenuto dalla Madre: una 
prospettiva inedita, voluta per mettere in risalto quella dimensione 
della scultura, incompiuta, prima impossibile da osservare nella sua 
completezza". A proteggere la cultura una piattaforma antisismica e 
antivibrante con un basamento cilindrico ad altissima tecnologia. La progettazione delle strutture di protezione dell’opera è
 dell’azienda giapponese 
Thk con 
Miyamoto International e il piedistallo
 è realizzato dall’italiana 
Goppion. Il progetto è scaturito dalla partnership fra istituzioni pubbliche e realtà private, in particolare dal Comune di Milano insieme alle Soprintendenze, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), all’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR) e al Politecnico di Milano - Centro Beni Culturali per le attività di diagnostica, monitoraggio e ingegneria. Fondamentale il contributo della 
Fondazione Cariplo, partner istituzionale del Castello Sforzesco nel progetto di 
restauro architettonico e di rinnovamento museografico. 
Sabato 2 maggio apertura inaugurale, dalle 14 alle 23. Ingresso gratuito tutti i giorni, fino a domenica 10 maggio