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29 giugno 2014

Gli anni Quaranta rivivono a Villa Necchi Campiglio col Fai


Festa vintage per il dopo cena (dalle 20.30 alle 24) il prossimo 2 luglio a Villa Necchi Campiglio con musica e balli swing, cocktail a tema e sorprese di modernariato in esposizione. Per l’occasione la splendida villa meneghina in via Mozart 12 - capolavoro architettonico del 1932 creato da Piero Portaluppi e donato al Fai - Fondo Ambiente Italiano nel 2001 dalle sorelle Gigina Necchi Campiglio e Nedda Necchi - ospiterà infatti una serata in puro stile anni Quaranta con l’obiettivo di raccogliere fondi a sostegno delle attività della Fondazione. Cuore della serata l’evento a bordo piscina per celebrare l’estate. Durante il party, organizzato da Gruppo Fai Giovani Milano, si potranno visitare gli interni di Villa Necchi (ne abbiamo parlato qui). Contributo libero a partire da 20 euro per chi è già iscritto al Fai, 30 euro per i non iscritti (la quota di partecipazione comprende anche la prima iscrizione annuale al Fai). Contributo libero, a partire da 39 euro, per i non iscritti over 40 o per chi rinnova la tessera annuale, e ingresso omaggio alla festa. A tutti i partecipanti due drink di benvenuto.
Prenotazione obbligatoria qui.

26 marzo 2013

Un salto nell'alta società del Ventesimo secolo grazie al Fai


Una splendida dimora nel cuore di Milano che rispecchia la vita dell’alta borghesia industriale lombarda della prima metà del Novecento. Da quando nel 2008 ha riaperto i battenti grazie al Fai, a cui sette anni prima era stata donata dalla quasi centenaria proprietaria, Villa Necchi Campiglio, situata in via Mozart 14, è visitabile dal pubblico e su prenotazione ospita anche eventi di privati e aziende. Nei giorni in cui il Fai ha aperto gratuitamente al pubblico in occasione della tradizionali giornate di primavera, sono tornata per la seconda volta a visitarla con vero piacere. 
Circondata da un giardino con piscina riscaldata e campo da tennis, la villa costruita tra il 1932 e il 1935 dall’architetto milanese Piero Portaluppi è un gioiello che non può non affascinare: è ricca di soluzioni architettoniche innovative per l’epoca (le porte scorrevoli, i marmi neri per il bagno dell’ospite, le pareti di pergamena e altre boiserie, i tessuti cinesi, le ampie vetrate) magnifiche opere d’arte, antichi volumi, fotografie storiche di teste coronate, mobilia di pregio, complementi d’arredo collezionati durante viaggi in terre lontane, abbigliamento sartoriale (tra cui preziosi e personalizzati foulard di Christian Dior). Visitarla significa girare (e io l’ho fatto con una guida appassionata, il signor Stefano, volontario del Fai) per le magnifiche stanze intrise di storia, respirare quella stessa atmosfera signorile che le sorelle Gigina e Nedda Necchi (della storica omonima azienda di macchine da cucire) respiravano nella loro quotidianità. Una residenza che è stata scelta come location di film, l’ultimo dei quali in ordine di tempo è ‘Io sono l’amore’ di Luca Guadagnino uscito nel 2009. Una pellicola che consente a tutti di ammirare la villa anche al suo interno.
Villa Necchi Campiglio è stata donata al Fai nel 2001