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15 dicembre 2022

L'albero di Natale nella stazione di Zurigo s'illumina pedalando

L'albero green del mercatino Christkindlimarkt
Nel mercatino di Natale della stazione centrale di Zurigo Christkindlimarkt, il più grande mercatino d'Europa al coperto, l'albero di Natale alto 15 metri, che in passato veniva illuminato in modo sfarzoso, quest'anno è stato dotato di un'illuminazione più sostenibile in linea con la crisi energetica in atto. Per farlo brillare di più si deve dare una mano, anzi due piedi: quattro bici elettriche con generatore integrato disposte intorno all'albero, infatt,  danno la possibilità ai visitatori di generare energia green. L'elettricità prodotta pedalando in sella all'ebike illumina gradualmente le 300 palle natalizie luminose, che fanno risplendere l'albero di una luce più brillante. Inoltre, all'interno del mercatino gli organizzatori e gli espositori hanno pensato a ulteriori interventi in un momento in cui siamo tutti chiamati a superare la crisi energetica in atto e hanno deciso così di fermare i riscaldatori elettrici utilizzati negli anni precedenti. In questo ambito, anche la tecnologia Led utilizzata consente di risparmiare energia elettrica in tutto il mercatino. Quest'anno le luci si spengono alle 22, per riaccendersi di nuovo alle 16. Il Christkindlimarkt vuole essere un esempio di sostenibilità, senza rinunciare a offrire ai visitatori un'ampia offerta di prodotti, per ogni desiderio natalizio.

06 settembre 2019

Al Museo Nazionale di Zurigo una mostra celebra Heidi

Fino al prossimo 13 ottobre al Museo Nazionale di Zurigo si può visitare la mostra 'Heidi in Giappone', che racconta il successo della ragazzina delle Alpi, dalla Svizzera al mondo intero, passando per il Giappone. Un percorso attraverso un immaginario popolare paesaggistico e visuale. Eventi, rassegne ed esibizioni si susseguono con un ritmo frenetico a Zurigo e capita anche che un mito dell'infanzia sia protagonista di una mostra. Originaria delle montagne svizzere, Heidi diventa un personaggio famoso quando l'opera di Johanna Spyri, che ne racconta la storia, diventa un best seller internazionale. La cornice delle vicende della bimba sono le Alpi svizzere: la rappresentazione della comunità rurale, della cultura montana e dell'ambiente bucolico alpino ha attratto numerosi viaggiatori, affascinati dal desiderio di natura e tranquillità. Così, Heidi è diventata veicolo di promozione turistica della Svizzera e continua a esserlo oggi anche attraverso questa mostra. Il successo di Heidi arriva anche in Giappone dove, dopo la Seconda Guerra Mondiale, inizia a nascere nella popolazione un vivo interesse per quel mondo alpino idealizzato, in contrapposizione alla crescente economia industriale giapponese. Nel Paese del Sol Levante Heidi viene definitivamente consacrata al pubblico mondiale grazie alla distribuzione, nel 1974, di un anime prodotto da quattro ragazzi, due dei quali, Hayao Miyazaki e Isao Takahata, hanno in seguito fondato il famoso Studio Ghibli. La mostra al Museo Nazionale è il frutto della collaborazione con l'Università di Zurigo e un team di esperti giapponesi guidato dai professori Aki Nishioka e Takashi Kawashima. A Zurigo è dunque possibile, attraverso la mostra, rievocare una storia appartenente all'infanzia di molti e allo stesso tempo scoprire la genesi del suo successo, nato dalla commistione di due culture, quella Giapponese e quella Svizzera.