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07 marzo 2016

'Il pesto che non esiste', la specialità di Roberto Panizza

Roberto Panizza è considerato il re del pesto genovese
Si chiama 'Il pesto che non esiste' e Roberto Panizza lo prepara come una volta, con mortaio e pestello per non alterare - come invece accade con il frullatore - le profumatissime foglie di basilico ligure. La curiosa definizione di questo prodotto agroalimentare tradizionale, che si può ordinare su Palatifini.it, è dovuto al fatto che il suo creatore, indiscusso re del pesto genovese, nonché fondatore del Pesto World Championship, il campionato del mondo di pesto al mortaio, non lo pone sul mercato. Di fatto, quindi, prima dell'ordine il pesto non esiste, senza contare che Panizza ne prepara non più di 2 chili alla settimana. Chi smaniasse dalla voglia di assaggiare questa specialità senza attendere, può raggiungere lo stand Rossi 1947 che Panizza ha allestito a Identità Golose. Nei giorni della kermesse, in corso fino all'8 marzo a Mico - Milano Congressi, lo stand si trasforma in un vivace angolo di Liguria perché vi si organizzano due appuntamenti quotidiani, alle 11 e alle 15, per dare modo ai visitatori di assistere alla produzione artigianale di pesto al mortaio e di degustarlo sul pane.

30 marzo 2014

Chi ha vinto il quinto Campionato di Pesto Genovese al Mortaio?

Alfonsina Trucco è la neocampionessa mondiale di pesto genovese al mortaio
A sinistra, Roberto Panizza di Palatifini
Si chiama Alfonsina Trucco, ha 87 anni e vive a Montoggio, nell’entroterra genovese. Grembiule, cappellino, ingredienti selezionati e un vero mortaio erano gli strumenti a disposizione dei 100 partecipanti, ma evidentemente sono state la sapiente mano e la lunga esperienza a fare la differenza permettendo alla vivace signora di aggiudicarsi il Pestello d'Oro in qualità di vincitrice della quinta edizione del Campionato Mondiale di Pesto Genovese al Mortaio, che si è svolto ieri a Genova, nella magnifica cornice di Palazzo Ducale, nel Salone del Maggior Consiglio. In un clima di grande tifo e partecipazione, la signora Trucco, accompagnata alla gara dalla sorella gemella, ha sbaragliato gli altri 99 concorrenti che, come lei, avevano aderito all'iniziativa internazionale di grande richiamo mediatico che si svolge ogni due anni, riuscendo nell'arduo compito di mettere d'accordo la giuria composta da 30 giudici non solo italiani.
Bruno Pizzul in veste di annunciatore
Sul secondo gradino del podio Angelo Vanagolli, al terzo Candida Grosso. Gli altri finalisti sono Federico Bonzi, Bruno Canepa, Paolo Brovia, Luca Bernava, Mirco Chiavarini, Massimiliano Cresta e Fabrizio Migliorini. Voce della competizione Bruno Pizzul: il celebre cronista sportivo ha dato il via ai lavori e proclamato i vincitori. La sfida ha previsto la preparazione del pesto genovese secondo le modalità tradizionali (mortaio di marmo e pestello di legno) e utilizzando ingredienti di altissima qualità: il basilico genovese Dop della riviera ligure, i pinoli italiani, l'aglio di Vessalico (Imperia), il Parmigiano Reggiano Dop, il pecorino fiore sardo Dop, il sale marino delle saline di Trapani e l'olio extravergine di oliva Dop Riviera Ligure. Il Campionato mondiale di pesto al mortaio, organizzato dall'associazione culturale e gastronomica Palatifini presieduta da Roberto Panizza, gode del sostegno di associazioni e imprese liguri e di enti, quali la Camera di Commercio di Genova, la Regione Liguria e il Comune di Genova. In queste immagini il fotoreportage realizzato durante la giornata della gara da Golden Backstage.