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16 febbraio 2021

Da Uber 20mila corse gratuite per recarsi ai centri vaccinali

Il servizio è attivo a Milano, Bologna, Roma e Napoli
Uber supporta la campagna di vaccinazione in Italia mettendo a disposizione 20mila corse gratuite nelle città di Milano, Bologna e Roma, dove è presente con il servizio Uber Black, e Napoli, dov'è attivo il servizio Uber Taxi, per aiutare le persone più vulnerabili a ricevere in maniera veloce, agevole e sicura il vaccino per il Covid-19 e sostenere il governo italiano nella lotta al Coronavirus. Ogni utente Uber delle città coinvolte nell'iniziativa avrà a disposizione due corse, fino a un massimo di 25 euro ognuna, per raggiungere uno dei circa 40 centri vaccinali attualmente attivi a Milano, Bologna, Roma e Napoli, e già geolocalizzati nell'app Uber. Le persone potranno scegliere di prenotare la corsa per sé stessi o richiederla per un proprio parente o conoscente che è stato chiamato a vaccinarsi o a fare una visita medica di pre-vaccinazione, o ad altri spazi vaccinali che potrebbero essere attivati nelle prossime settimane.

08 febbraio 2021

Free Now rimborsa le corse taxi ai centri vaccinali Covid-19

Free Now è la prima piattaforma di mobilità a supportare i propri passeggeri di tutta Europa che si recano in taxi presso i centri per la vaccinazione contro il Covid-19
La piattaforma di mobilità ha stanziato 1 milione di euro per l'iniziativa
L'app multi-service leader a livello europeo stanzia 1 milione di euro, di cui beneficerà anche l'Italia, per rimborsare le corse da e per i centri vaccinali e accompagnare i passeggeri in totale sicurezza. Per ricevere il rimborso, sarà necessario contattare il servizio clienti dell’azienda e fornire la ricevuta della corsa effettuata con l’app di Free Now (anche per conto terzi, come parenti o amici) e un documento che certifichi l'appuntamento presso il centro vaccinale o il vaccino stesso. Per Andrea Galla, country manager di Free Now Italia, "grazie a questa iniziativa potremo anche supportare il lavoro dei nostri tassisti, messo a dura prova dalla crisi dovuta alla pandemia, garantendo loro un più alto numero di corse e di guadagni". La campagna è attiva in Italia, così come anche in Irlanda, Germania, Polonia, Portogallo, Spagna, Romania e Grecia. Il rimborso della corsa sarà interamente emesso da Free Now, per cui i tassisti coinvolti riceveranno l'intero importo del viaggio verso i centri di vaccinazione.

10 aprile 2017

Dalla cover di Rolling Stone Bebe Vio invita a vaccinarsi

Bebe Vio fotografata da Giovanni Gastel in abiti Dior
Bebe Vio, da domani sulla copertina di Rolling Stone, lancia un'esortazione chiara e diretta: 'Vaccinatevi!'. Quella delle vaccinazioni, in Italia, oggi è una battaglia civile e puntando sulla campionessa paralimpica di scherma, colpita da meningite a 11 anni, Rolling Stone prende posizione, com'è nel Dna del magazine. Fotografata da Giovanni Gastel, con abiti Dior realizzati in esclusiva per lei da Maria Grazia Chiuri, Bebe si racconta senza peli sulla lingua. A partire da quanto l'agonismo l'abbia aiutata nei momenti difficili: "Per me il letto era come la pedana della scherma, hai tre minuti per vincere un assalto, hai tre mesi per uscire dall'ospedale: stessa cosa. Quando sono andata al centro protesi, la lotta era riuscire a camminare meglio del vecchietto accanto a me. Mi auto creavo delle sfide, mi dissero: 'Starai qui sei mesi'. Mi sono detta: 'Entro due devo uscire', e ho vinto io". O dalla rabbia che prova quando la gente si schiera contro i vaccini: "Mi fa arrabbiare che la gente si informi dagli articoli su Facebook e non da fonti vere, che creda alle dicerie più che ai medici. Io con la mia vitalità sembro una deficiente, ma il 95% delle persone che hanno avuto quello che ho avuto io muoiono, gli altri restano distrutti e depressi. Io so quanto hanno sofferto i miei genitori. Per questo dico a ogni mamma: fai il vaccino a tuo figlio, non per lui, ma per te stessa. Vuoi veramente soffrire così tanto? Se la popolazione fosse vaccinata, la meningite sarebbe debellata. Come si fa a non volerlo? Come?". Al giornalista, Bebe dichiara che prima di compiere trent'anni, vorrebbe "vincere l’oro a Tokyo, sia individuale sia a squadre, vorrei creare il para pentathlon, andare ai Giochi nel 2024 e portare a Milano quelli 2028, facendo parte del comitato organizzativo. E sono seria quando dico che a ottobre 2028 voglio candidarmi come presidente del Coni e unire le federazioni olimpica e paralimpica, come già succede nella scherma. Dovrebbe essere così per tutti gli sport, Totti dovrebbe allenarsi ogni tanto con la nazionale calcio amputati”. Non manca la questione degli hater in Rete: "Mi fanno capire quanto sono diventata una persona normale e non una persona con una disabilità, perché un disabile non l'offenderesti mai come offendono me. Poi, se uno mi insulta perché dico 'vaccinatevi', io purtroppo la cura per l'ignoranza non ce l’ho". L'intervista completa sul magazine.