26 giugno 2013

A cena come in Cina, degustando le specialità di Bon Wei

Una sala si affaccia con grandi vetrate sul giardino orientale
Ravioli di carne e pesce al vapore
“Non immaginavo che il secondo assaggio avrebbe regalato più emozioni del primo”. Seduto di fronte a me, Luigi tenta (invano) di spegnere con un sorso di ottima birra cinese le ‘fiammate’ sprigionate dal Mapo Tofu, piccantissimo stufato di tofu con verdure. Ha un sapore molto gradevole, ma il suo grado di piccantezza può prendere alla sprovvista chi si è cimentato con la portata senza accortezza, sottovalutando l'apparentemente innocuo condimento di peperoncini. Luigi è uno dei commensali intervenuti al Bon Wei (unione del francese ‘bon’, buono, e del cinese ‘wei’, gusto) per una esclusiva serata culinaria dal titolo ‘A cena come in Cina’. L’indirizzo milanese di ristorazione focalizzato sull’alta cucina cinese e diretto da Ike Wang insieme alla moglie Wang Pei, entrambi originari dello Zhejiang, ha infatti aperto le sue raffinate porte di via Castelvetro 16/18, una traversa di Corso Sempione, per proporre una selezione di piatti sorprendenti. Ravioli di carne al vapore, Shao mai di verdure, zuppa ai cetrioli di mare, insalata di funghi, insalata di anatra, cernia con zenzero, coscette di rane fritte sale e pepe, riso bianco, shui Zu di manzo: i sapori si sono incontrati in tavola senza una netta separazione tra dolce e salato e senza seguire l’italianissimo rituale gastronomico che, piatto dopo piatto, va dall’antipasto al dessert. A suggellare la cena in tavola approda un piatto di frutta tagliata a sottili e artistiche fettine, composizione che rimanda alle variopinte piume di un uccello esotico. Una raffinata esperienza sensoriale in un locale elegante, progettato secondo i canoni estetici della Cina contemporanea dall'architetto Carlo Samarati.
Pannelli in lacca rivestono le pareti del ristorante
Una selezione di piatti singolari, per colori e sapori. Per chi vuole provare gusti nuovi e ricercati dell’oriente - escludendo portate classiche come il pollo alle mandorle, il riso alla cantonese e gli involtini primavera - la scelta è pressoché infinita: sono infatti ben 101 i piatti proposti dallo chef Guoqing Zhang e suddivisi in base all’ingrediente principale. Piatti da accompagnare con le birre artigianali di Via dei Birrai 32, una selezione di tè firmati Arte del Ricevere o calici di vino italiano e straniero. La varietà delle specialità, si diceva, è infinita. Ma adesso che lo sapete, a meno che non siate cinesi, approcciate con tutte le cautele il vulcanico Mapo Tofu. Il rischio? Di rimanere improvvisamente a... bocca aperta. 
A sinistra, cernia con zenzero. A destra, coscette di rane fritte


Dettaglio della cernia con zenzero e decorazione artistica
Stufato shui Zu di manzo, altra portata piccante