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13 gennaio 2025

'Marco Polo Revisited' al Centro Sperimentale di Cinematografia

Un progetto della Fondazione Italo Cinese di Roma
in occasione dei 700 anni dalla morte di Marco Polo
In occasione dei 700 anni dalla morte di Marco Polo e in concomitanza con l'inizio del Capodanno Cinese, la Fondazione Italo Cinese di Roma presenta la mostra 'Marco Polo Revisited', che sarà inaugurata giovedì 16 gennaio con una serata-evento a Roma presso l'Acquario Romano. Il progetto è stato fortemente voluto dalla Fondazione Italo Cinese, che si è distinta nel corso degli anni per il suo operato come ponte culturale tra l'Italia e la Cina, dedicato a promuovere la comprensione reciproca e la condivisione di tradizioni millenarie. La mostra, che sarà ospitata presso il Centro Sperimentale di Cinematografia fino al 22 gennaio 2025, è realizzata con il patrocinio di Regione Lazio, Comune di Roma, Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, le Accademie delle Belle Arti di Perugia, Firenze e di Torino, del Centro Sperimentale di Cinematografia. Curatore della mostra Paolo Carrino. Alla realizzazione del progetto hanno collaborato Unesco, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Gruppo Tosinvest e Il Tempo. In esposizione circa 300 lavori, realizzati da giovani studenti delle Accademie di Belle Arti Italiane e Cinesi, cui è stato chiesto di ispirarsi alla figura di Marco Polo e al tema del viaggio. Il progetto intende evidenziare, ancora una volta, l’importanza dello scambio culturale continuo tra i due Paesi. La mostra è anche un concorso: il 20 gennaio verranno selezionati tre artisti italiani e tre artisti cinesi, che riceveranno un premio in denaro. Nel comitato organizzatore della mostra figurano Ke Xinghai, Paolo Carrino, Antonio Raschellà, Claudio Zappalà.

14 settembre 2024

Esordio internazionale del brand OQQ con una sfilata a Milano

Si è aperta ieri con la sfilata del brand OQQ la prima edizione di Art and Culture Exchange Week in Milan (Acew), manifestazione che fino a martedì 17 settembre anima il capoluogo lombardo con eventi dedicati al 20esimo anniversario dell'alleanza strategica globale tra Cina e Italia e il 700esimo anniversario della scomparsa di Marco Polo.
Con la collezione 'She made it' portata in passerella
il brand cinese è pronto a conquistare il mercato globale
Dal titolo 'She made it', la collezione primavera-estate 2025 di OQQ portata in passerella, celebra la forza e l'individualità delle donne. Il team di designer, composto da sole donne, realizza ogni capo con estrema cura, riflettendo una profonda comprensione dei corpi femminili e delle loro diverse esigenze. La collezione è ispirata alle storie personali di donne che hanno superato le sfide della vita bilanciando carriera e famiglia, motivando OQQ a continuare a sostenerne il successo e la felicità. I materiali utilizzati nella collezione, in particolare i tessuti a maglia, sono stati scelti per la loro morbidezza, flessibilità e capacità di adattarsi a diversi ambienti, rispecchiando la versatilità delle donne. La tecnologia di lavorazione a maglia senza cuciture di OQQ migliora infatti sia l'aspetto estetico che il comfort dei capi, garantendo che le donne si sentano supportate ed eleganti. La sfilata, che ha avuto per cornice il Circolo Filologico Milanese, segna il debutto di OQQ sulla scena internazionale, come una pietra miliare importante nello sviluppo del marchio. Tra i marchi di moda femminile più apprezzati su Amazon e TikTok Shop negli Usa, il brand OQQ ha sede in Spagna, dove ha appena aperto uno store su Amazon Europa e presto un TikTok Shop in Spagna, pronto a conquistare il mercato europeo e globale.

09 settembre 2024

La Cina a Milano per cinque giorni all'insegna di cultura e moda

Si annuncia ricco il calendario di eventi che animeranno la prima edizione di Art and Culture Exchange Week in Milan (Acew), che si svolgerà da venerdì 13 a martedì 17 settembre nel capoluogo lombardo presso il Circolo Filologico Milanese, in via Clerici 10.
Dal 13 al 17 settembre tanti gli eventi ospitati al Circolo Filologico
Cinque giorni all'insegna di cultura e moda con la Cina, che sbarca a Milano con sfilate di moda, mostre d'arte e fotografia, incontri in showroom e forum per celebrare, attraverso la creatività, il 20esimo anniversario del partenariato strategico globale tra Cina e Italia e il 700esimo anniversario della scomparsa del grande viaggiatore Marco Polo. Obiettivo: promuovere la cooperazione approfondita tra Cina e Italia nei settori della moda e della cultura e facilitare gli scambi culturali e l’apprendimento reciproco tra la Cina e le nazioni straniere. In virtù della sua importanza culturale, la manifestazione ha ottenuto il patrocinio del Municipio 1 del Comune di Milano. Tra gli appuntamenti più importanti in calendario, due momenti in passerella che coinvolgeranno le migliori promesse della moda cinese. Ad aprire la manifestazione, subito dopo la cerimonia iniziale, sarà infatti il brand OQQ che sfilerà venerdì 13 alle 17.30, cui seguirà un after party. Sabato 14, alle 16.30, con una sfilata collettiva saliranno in passerella le creazioni di giovani designer. Durante i giorni della manifestazione sarà inoltre possibile visitare lo showroom, uno spazio dedicato in cui 15 designer esporranno le loro ultime collezioni, a disposizione di addetti ai lavori e buyers, per un momento di confronto tra le due realtà.

17 febbraio 2022

L'istante decisivo nella Cina di Cartier-Bresson in mostra al Mudec

Dal 18 febbraio fino al prossimo 3 luglio
lo spazio Mudec Photo del Mudec di Milano ospiterà la mostra fotografica 'Henri Cartier-Bresson: Cina 1948-49 | 1958', prodotta da 24 Ore Cultura e promossa dal Comune di Milano-Cultura.
In un manifesto dipinto a mano
il pugno comunista sopprime il cane nazionalista.
Nanchino, 24 aprile 1949 Vintage gelatin silver print
© Fondation Henri Cartier-Bresson / Magnum Photos 
Per la prima volta arriva in Italia il progetto espositivo che racconta i due reportage fotografici cinesi che resero famoso Cartier-Bresson (1908-2004) in tutto il mondo per il suo 'istante decisivo'. Oltre cento stampe originali e una raccolta di materiali d'archivio del pioniere del fotogiornalismo documentano due momenti-chiave nella storia della Cina: la caduta del Kuomintang (1948-1949) e il 'Grande balzo in avanti' di Mao Zedong (1958). Realizzata con la collaborazione della Fondation Henri Cartier-Bresson, la mostra riunisce un eccezionale corpus di fotografie e documenti di archivio del fotoreporter francese: oltre 100 stampe originali insieme a pubblicazioni di riviste d’epoca, documenti e lettere provenienti dalla collezione della Fondation. Temi importanti del cambiamento nella storia contemporanea cinese si affiancano ad altri tenuti nascosti dalla propaganda di regime, come lo sfruttamento delle risorse umane e l'onnipresenza delle milizie. La mostra allestita al Mudec permette così di avvicinarsi alla poetica del maestro della fotografia mondiale, quell'istante decisivo che gli permise di cogliere l'immediatezza e la veridicità della situazione, unitamente alla scelta del bianco e nero per dare risalto alla forma e alla sostanza della realtà. La guida edita da 24 Ore Cultura, in vendita esclusivamente in sede di mostra, è curata da Michel  Frizot e Ying-Lung Su e realizzata in collaborazione con la Fondation Henri Cartier-Bresson. 
La mostra è allestita allo spazio Mudec Photo fino a 3 luglio. Il catalogo è edito da 24OreCultura


13 luglio 2020

Wakeup Cosmetics Milano sbarca online sul mercato cinese

Wakeup Cosmetics Milano, il brand specializzato in make up, skincare e accessori, prosegue la propria strategia di internazionalizzazione. Lo fa sbarcando in Cina, in uno dei più grandi mercati del mondo, con un ecommerce ad hoc nuovo, la creazione del proprio account su Wechat (la piattaforma social ed e-commerce più famosa in Cina, con oltre un miliardo di utenti) e a breve la presenza su alcuni popolari marketplace. Il lancio sarà focalizzato in un primo momento sul make up per allargare poi l'offerta anche ad accessori e a skin & bodycare, e sarà supportato da una campagna advertising online e dalla collaborazione con alcuni dei più noti key opinion leader, che racconteranno il marchio e ne promuoveranno i prodotti. La qualità del made in Italy, l'immagine giovane e accattivante, ma non leziosa, unite al look&feel dei prodotti, all'ampiezza della gamma, al packaging prezioso assimilabile a quello di un brand del lusso ma a costi accessibili, sono le caratteristiche su cui punta Wakeup Cosmetics Milano per attrarre il pubblico cinese. Inoltre, la filosofia Wakeup Cosmetics Milano, che valorizza l'individualità e la bellezza di ogni donna, è molto sentita dalla consumatrice asiatica.

23 dicembre 2019

Opposti culturali e linguaggi dell'amore nel film 'The farewell'

Garbato, toccante, brillante, divertente: si è guadagnato molte critiche positive e due candidature ai Golden Globes 2020 il film 'The farewell. Una bugia buona', nelle sale italiane da domani con BiM Distribuzione.
Nelle sale italiane con BiM dal 24 dicembre 2019
Basato sulla 'bugia vera' della regista e sceneggiatrice Lulu Wang, che ha anche suonato il piano nella colonna sonora, il film - dramma che vira in commedia - racconta della trentenne Billi (interpretata dalla rapper e attrice statunitense Nora Lum, in arte Awkwafina), aspirante artista nativa di Changchun, in Cina, cresciuta dai genitori cinesi a New York. Nella terra d'origine è rimasta l'amata nonna Nai-Nai (Zhao Shuzhen), cui la ragazza è molto legata nonostante la distanza. Quando l'arzilla anziana, a sua insaputa, si ammala di un cancro incurabile ed è prossima alla dipartita, la famiglia decide di tornare in Cina per rimanerle accanto. Per tenere la matriarca all'oscuro della vera ragione del ritorno e preservarne così la serenità e il buonumore a poche settimane dalla morte, i membri della famiglia trovano l'espediente della celebrazione di un matrimonio di un parente. Il viaggio permetterà a Billi, tornata a malincuore a Changchun e l'unica della famiglia ad aver completamente abbracciato i costumi occidentali tanto da essere contraria alla menzogna raccontata sia pure a fin di bene alla nonna, di riscoprire costumi e tradizioni della sua cultura d'origine e l'importanza dei legami familiari. Con 'The Farewell – Una bugia buona', dove nessuno è buono o cattivo, e non c'è alcun giudizio sulle scelte dei componenti della famiglia di nascondere la verità alla persona amata, la regista, dall'alto della sua esperienza di immigrata cinese negli Stati Uniti, racconta dei diversi modi di esprimere l'amore e dello scontro-incontro fra usanze orientali e occidentali.

07 novembre 2019

Alla Fabbrica del Vapore di Milano si esplora l'antica Cina

La mostra è aperta fino al 9 febbraio
Oltre 300 fedeli riproduzioni, tra statue (170 soldati), carri, armi, vasellame e altri oggetti: apre domani e si potrà vedere fino al 9 febbraio 2020 alla Fabbrica del Vapore di Milano (via Procaccini 4) la mostra 'L'Esercito di terracotta e il primo imperatore della Cina'.
Suggestiva la fossa con l'esercito schierato
Un'esplorazione della Cina di 2200 anni fa grazie alla riproduzione più completa mai effettuata dell'Esercito di terracotta, considerato l'ottava meraviglia del mondo, e dell'antica necropoli cinese, tra le più grandi scoperte archeologiche del Ventesimo secolo. Sotterrato a Xi'An, nella Cina orientale, l'esercito (composto da soldati con volti ed espressioni tutti diversi) fa parte del mausoleo dedicato all'imperatore Qin Shi Huangdi. Nella sala che chiude il percorso, la suggestiva riproduzione di una fossa con l'esercito schierato in assetto di guerra è valorizzata da luci e da una narrazione multimediale. L'esposizione itinerante, già approdata in altre città europee tra cui Napoli, è curata da Fabio Di Gioia e prodotta da Mario Iacampo con la sua società Immersive Hub. Il Comune di Milano ha dato il patrocinio alla mostra.

12 luglio 2019

A Fico 80 installazioni luminose del Festival delle lanterne

Approderà a Fico Eataly World dal prossimo 27 luglio il Festival delle lanterne, il più grande evento sulla cultura cinese, già presentato con successo in Francia.
Uno spettacolare viaggio nella Cina imperiale
Per l'occasione, lunedì 15 luglio arriverà a Bologna il sindaco di Chengdu, Luo Quiang, per un incontro istituzionale con il primo cittadino Virginio Merola. La città di Chengdu è tra le capitali più vicine al nostro Paese, tanto che nel 2017 il ministero dello Sviluppo Economico ha firmato due accordi con il sindaco: uno per l'apertura di un nuovo parco italo-cinese dedicato alla cultura e all'innovazione e uno per annunciare la presenza dell'Italia come Paese ospite d'onore della prossima edizione della Western China Fair. Quiang visiterà il parco del cibo più grande del mondo per scoprire le eccellenze del territorio e per inaugurare la preview del Festival. Più di 80 sculture e installazioni luminose guideranno il visitatore in una città di luci, un viaggio nella Cina imperiale immerso in uno spettacolo dalle proporzioni gigantesche, inedito e adatto a tutta la famiglia. Il Festival delle lanterne affonda le sue radici in una tradizione millenaria anche se nei secoli sono stati introdotti alcuni elementi di novità. Alcuni soggetti sono cambiati, sono stati introdotti nuovi materiali per la costruzione come seta e ceramica e, in epoca più recente, sono stati introdotti anche materiali di riciclo, al fine di rendere l'evento più sostenibile.

17 giugno 2019

Vocazione sempre più internazionale per la Torino Fashion Week

La location delle sfilate è l'ex Borsa Valori del capoluogo piemontese
Dal 27 giugno al 3 luglio 2019 Torino torna a essere capitale della moda internazionale: per la quarta edizione la Torino Fashion Week guarda verso Oriente accogliendo per la prima volta la Cina, chiamata a inaugurare la settimana di sfilate, che porterà in città stilisti emergenti torinesi, italiani e stranieri per presentare le proprie collezioni sulla passerella dell'ex Borsa Valori, in via San Francesco da Paola 28. Il talento incontra l'artigianalità e l'avanguardia stilistica ed estetica, per superare ogni confine geografico e trasformarsi in linguaggio globale nell'evento, organizzato da TModa con il patrocinio della Città di Torino, che conferma ancora una volta la sua capacità di attirare e riunire gli operatori del settore grazie alla collaborazione con enti locali e stranieri per offrire ai fashion designer una vetrina mondiale.
L'evento punta all'eccellenza con la partecipazione
di fashion designer di spicco italiani e stranieri
I riflettori saranno puntati sui marchi ChiChu, Shoshe x Liang Dongzan, Velvet Angels, FPI x Andy Yip e Zero Gentle. La vocazione internazionale è il fiore all'occhiello della kermesse, che rinnova il legame con l’Islamic Fashion and Design Council e la sua presidente Alia Khan: anche quest'anno ampio spazio alla rivoluzione rosa partita dal Medio Oriente, la moda halal o modest fashion, che declina in chiave glamour l’abbigliamento tradizionale, valorizzando la femminilità nel rispetto dei principi del Corano. Il fascino discreto, ma chic delle preziose creazioni del brand statunitense Huda Negassi incanteranno il pubblico, alternandosi sul catwalk con i tessuti naturali e materie prime di alta qualità che impreziosiranno le collezioni degli stilisti africani promossi da Seda (Small Enterprise Development Agency), la cui mission è sostenere lo sviluppo delle piccole imprese del Sud Africa creando connessioni con partner internazionali. Tra le guest star dell’edizione 2019 non mancheranno l'artista iracheno e torinese d'adozione Hussain Harba, celebre per i suoi art object dalle incredibili cromie e dai materiali pregiatissimi, e Giuseppe Fata, il 'genio dell'arte sulla testa', che nella sua carriera vanta collaborazioni con maison di moda e divi del cinema. La Torino Fashion Week punta all'eccellenza ospitando in passerella fashion designer di spicco come Olesea Ionita di Amrita Kids, Paola Benedetta Cerruti di Atelier Beaumont, Marta Ippolito di Re-New Bags e la cremonese Barbara Montagnoli, ma anche a scoprire talenti in ascesa fra i diplomandi dei corsi di Ied Torino in fashion design e in design del gioiello e accessori.

26 febbraio 2018

Dalla Cina una nuova moda interculturale: NSR ha sfilato a Milano

Si è tenuta la scorsa settimana presso l'Area Pergolesi, nell'ambito della Milan Fashion Week, una sfilata ricca di suggestioni d'oriente, che ha strizzato l'occhio al mondo occidentale, secondo la filosofia dell'organizzatore operante nel fashion, il gruppo cinese NSR - New Silk Road.
Da sinistra, Martina Colombari, Zeng Fengfei, Justine Mattera e David Lee
In passerella si sono susseguite le creazioni di tre stilisti cinesi: l'affermato fashion designer Zeng Fengfei e gli emergenti Chen Yu e Ren Yi. Madrina dell'evento Conny Notarstefano, eletta Miss Mondo Italia 2017. In prima fila, ad ammirare gli abiti dei tre stilisti cinesi anche le bellissime Martina Colombari e Justine Mattera, che per l'occasione hanno affiancato David Lee, ceo di NSR Group. Fondata nel 1992, New Silk Road Co. Ltd. è la più antica azienda cinese operante nel settore della moda e, da anni, la più nota in tutto il mondo. A oggi ha selezionato e promosso molte top model, divenute famose nel mondo. All'avanguardia nel lifestyle della moda e promotrice della cultura fashion, l'azienda NSR mira a rivoluzionare il tipico business model e fare della moda una realtà quotidiana, un modo di vivere. In futuro NSR svilupperà il 'Fashion College' e il 'Fashion Research Centre', affiancando la Via della Seta marittima e la Via della Seta antica, ovvero cultura e moda moderna, per fare da trait-d’union tra storia e attualità, tra mondo orientale e occidentale.

09 maggio 2017

24K, il liquore più amato dai cinesi, si presenta a TuttoFood

Un liquore dalla storia millenaria
Viene presentato a TuttoFood in anteprima europea il liquore 24K Jinjiannan, il più amato a Pechino. Prodotto dalla cinese JNC, vanta una storia millenaria: è il liquore scelto dalla corte della dinastia imperiale Tang Dynasty - Guo Shi Bu e oggi è il più venduto in patria. Frutto di un blending di cinque tipi di grano, è lasciato fermentare in botti secolari per anni prima di essere servito nei tipici piccoli bicchieri di porcellana blu. Il 24K Jijiannan, che si è rinnovato nel packaging mantenendo l'antico sapore e la formula segreta di allora, punta sull'orgoglio nazionale, sull'alta qualità degli ingredienti, sulla grande attenzione ai processi di produzione e sulla piacevolezza del prodotto finale. Oltre ad essere conosciuto da tutti gli esperti di cultura cinese, Jinjiannan è venduto anche nei supermercati, nei ristoranti, nelle enoteche e online. Il pack è ricco di elementi imperiali, un rimando alla nobiltà e alla magnanimità dell'imperatore che lo scelse. Quanto alla JNC, ha più di 10mila dipendenti ed è per produzione e vendita l'azienda più importante del settore in Cina. E' di fatto una delle sei maggiori realtà per tipologia di produzione nel mondo. Cinque dei suoi liquori sono tra i più noti e venduti nel mondo.

26 luglio 2016

Le opere di 16 artisti italiani e 16 cinesi in mostra in Cina


Marco Neri, Visto Ingresso, 2010
 tempera, acrilico e collage su carta
Arriva per la prima volta in Cina la mostra di pittura contemporanea 'Dipingere il presente', ospitata dal 6 al 26 agosto 2016 nelle sale del Peninsula Art Museum di Weihai, città con tre milioni di abitanti, che si affaccia sulla costa orientale della Cina nel golfo della penisola di Shandong. Saranno esposte le opere di 16 artisti italiani e altrettanti artisti cinesi, nel quadro degli interscambi stabiliti l'anno scorso tra Igav e Caeg con un accordo quadriennale. Il progetto della mostra, che getta un ponte tra le due culture, presenta un'immagine della pittura che spazia dalle forme tradizionali a quella basata sulle più avanzate tecnologie. Al curatore cinese Fang Zhenning, noto internazionalmente, era stato affidato, tra l’altro, l’allestimento del Padiglione della Cina alla 13esima Biennale d'Architettura di Venezia del 2012. "Partendo dalla lunga storia visiva comune all’Italia e alla Cina - ha dichiarato il curatore italiano Alessandro Demma – la mostra vuole analizzare i problemi e le domande della vita contemporanea e gli strumenti possibili per decodificarla dall'interno dello spazio pittorico, inteso come luogo sia fisico e sia mentale, uno dei temi più importanti e complessi dell’arte di oggi".
 
Gli artisti italiani in mostra:
Andrea Aquilanti; Franko B; Fabrizio Cotognini; Alberto Di Fabio; Massimiliano Galliani; Daniele Galliano; Paolo Gonzato; Corinna Gosmaro; Silvia Hell; Paolo Leonardo; Mariangela Levita; Pierpaolo Lista; Marco Neri; Pierluigi Pusole; Alessandro Sarra; Giancarlo Scagnolari.

Gli artisti cinesi in mostra:
Cang Xin; Chen Haoyang; Chen Wenling; Han Yansong; He Wenjue; Huang Ying; Li Di; Li Lei; Liu Jianfeng; Meng Luding; Tao Na & Cong Xiao; Wang Yun; Zhang Xinyu; Zhang Yanzi; Zhang Zhaohui; Zhou Yangming.

20 settembre 2015

Incontro con Tracy Zhang del Financial Times Chinese

Si è svolto a Milano lo scorso 14 settembre, nella cornice dell'Hotel Principe di Savoia, il summit 'Wealth, Prosperity and Capital Forum 2015' focalizzato sulle opportunità per gli investimenti diretti cinesi in Italia e la cooperazione bilaterale economica, finanziaria e industriale.
Tracy Zhang sul palco del ‘Wealth, Prosperity and Capital Forum 2015’
Promosso dal fondo d'investimento Fortune Fountain Capital, tra i principali istituti finanziari della Cina, insieme al Financial Times di Pechino, e organizzato dall’italiana East Media, il forum ha visto la partecipazione di una trentina fra le maggiori realtà economico-finanziarie della Cina, interessate a individuare occasioni d’investimento e business nel nostro Paese in vari settori. Il summit, patrocinato da Regione Lombardia, è stato quindi l’occasione per uno scambio di battute di Golden Backstage con Tracy Zhang, presidente del Financial Times Chinese, che ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’evento italiano in virtù delle favorevoli prospettive di collaborazione d'affari sviluppatesi.

Financial Times Chinese ha compiuto 10 anni. Quali numeri avete raggiunto in Cina?
Sì, dalla fondazione è già passato un decennio. Sono stati anni molto intensi e ricchi di successi. A oggi Financial Times Chinese conta circa 2,4 milioni di lettori, con un incremento del 10% rispetto all’anno passato. Quanto al sito FTChinese.com, raggiunge 4,4 milioni di visitatori attraverso i suoi principali canali social media, tra cui Sina Weibo, Tencent microblog, Wechat. La versione digitale della testata copre il 50%, ed è questo il motivo del nostro successo. Puntiamo moltissimo sul mobile e i social media.
Un momento del vis-a-vis con Tracy Zhang

Questo forum è il primo del Financial Times all'estero? Con quali obiettivi l'avete promosso?
Sì, il summit ‘Wealth, Prosperity and Capital Forum’ di Milano è il primo evento a cui partecipiamo all’estero. Il nostro obiettivo principale è comunicare al mercato cinese i possibili sbocchi di business su quello europeo, e in primis sul mercato italiano.

Come vede, quindi, la futura cooperazione fra imprese italiane e cinesi?
Sono molto fiduciosa per il futuro e convinta che il governo cinese e quello italiano continueranno nel percorso di collaborazione avviato, anche grazie a numerosi punti in comune che Italia e Cina presentano.

Che cosa consiglia alle imprese italiane intenzionate a 'fare business' in Cina?
Di organizzare o prendere parte a eventi di questo calibro, che sono fondamentali per l’individuazione di potenziali clienti. E questo è proprio un nostro obiettivo: continuare a promuovere incontri di questa portata all’estero.

Durante la vostra visita, quali personalità del mondo istituzionale ed economico avete incontrato?
Siamo molto soddisfatti della riuscita dell'evento: siamo stati accolti molto bene e abbiamo avuto la possibilità d’incontrare sia il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, insieme ad alcuni membri della Giunta, sia Marco Gay, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria. Con tutti loro abbiamo discusso a fondo delle ottime prospettive di crescita dei due mercati. Siamo seriamente intenzionati a proseguire su questa strada: come detto, continueremo quindi a puntare su incontri di questo tipo, promuovendo attività di marketing per dare più continuità al nostro lavoro.
(Alberto Ferrari)

09 giugno 2015

'Let's meet': Shanghai si presenta al City Pavilion di Milano


È promossa dalla municipalità di Shanghai in partnership con il Comune di Milano la campagna ‘Shanghai. Let’s meet’ presentata ufficialmente stasera con un party a inviti nel China City Pavilion eretto da pochi giorni in piazza Duca d’Aosta, di fronte alla Stazione Centrale di Milano.
Nella struttura accanto al padiglione si gode della vista di Shanghai a 360°
Di forte impatto visivo, la campagna intende raccontare l’apertura al mondo della metropoli cinese ‘ricca di incroci, culture e prospettive’ che ha gettato un ponte tra passato e futuro. La 'Settimana di Shanghai', in programma da oggi al 18 giugno, è fondata su un ricco palinsesto di eventi studiati per esprimere il gemellaggio di Shanghai e il capoluogo lombardo. Il progetto di promozione è sostenuto da tre sponsor: Elle China, nel ruolo di producer e media partner, l’azienda cosmetica Maysu e Bund Finance Center, quartiere finanziario a Shanghai che ha l’ambizione di diventare ancora più internazionale di Wall Street. Nel City Pavilion, disegnato da Vudafieri Saverino Partners, e che ha la dichiarata funzione di favorire gli scambi culturali tra Cina e Italia nel semestre di Expo, in questo periodo opere di Alan Chann e Yann Debelle de Montby affiancano arredi e complementi di antiquariato cinese. Accanto al padiglione sorge anche una struttura circolare che, con la Shanghai Super Pixel Map, offre una suggestiva panoramica a 360° della città asiatica.
L'iniziativa è stata presentata da Lena Yang, ceo di Hearst Magazines China, e Zhu Yonglei della municipalità di Shanghai

30 aprile 2015

Il Padiglione Cinese aprirà i battenti in città il 24 maggio

Mira a supportare i tre padiglioni tematici presenti all’interno del sito espositivo di Expo il City Pavilion della Repubblica Popolare Cinese, che aprirà i battenti domenica 24 maggio in piazza Duca d'Aosta a Milano, di fronte alla Stazione Centrale. La funzione del padiglione, presentato ieri a Milano, è duplice: accogliere le delegazioni che visiteranno il sito Expo 2015 e favorire lo scambio tra aziende cinesi e italiane come pure gli operatori interessati ad attivare contatti internazionali.
Alcuni momenti della presentazione del City Pavilion
Commenta a tale proposito Stefano Mologni, presidente del City Pavilion e Vice Segretario Generale del China Corporate United Pavilion: "Il progetto nasce sia con l`intento di fare conoscere la cultura e la realtà cinese, sfatandone molti luoghi comuni, che per dare la possibilità ad aziende italiane di relazionarsi ed accogliere la Cina nella propria cultura e modo di vivere italiano". Concepito come una struttura itinerante, smontabile e replicabile in altri luoghi, si annuncia di 360 mq e sarà caratterizzato da un grande portico sormontato da un tetto a pagoda in compensato lamellare che protegge e circoscrive il volume di vetro che ospita tre zone distinte: lo showroom, l’area living istituzionale e la zona food & beverage con il suo patio esterno. Il progetto rinsalda la collaborazione e la sinergia tra Cina e Italia nell’anno che celebra il 45esimo anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi. "La realizzazione del Padiglione Cinese in città rafforza gli scambi culturali e commerciali tra Milano e la Cina, Paese che rappresenta uno dei principali mercati per le nostre imprese e destinazione di molti nostri giovani talenti", afferma l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Moda e design Cristina Tajani (sopra, a destra). Tutti i materiali e i partner che contribuiscono alla realizzazione del padiglione sono espressione del miglior made in Italy e del gusto italiano quando la struttura verrà riallestita in territorio cinese. L'interior design è di MDF Italia, le luci di iGuzzini illuminazione, le porte di Lualdi. Sant Ambroeus, Milano gestirà ristorazione e catering. Ferrarelle sarà invece in tutti i punti di ristoro del City Pavilion con la sua famosa acqua effervescente naturale, proposta anche nella bottiglia in versione Platinum Edition.

26 giugno 2013

A cena come in Cina, degustando le specialità di Bon Wei

Una sala si affaccia con grandi vetrate sul giardino orientale
Ravioli di carne e pesce al vapore
“Non immaginavo che il secondo assaggio avrebbe regalato più emozioni del primo”. Seduto di fronte a me, Luigi tenta (invano) di spegnere con un sorso di ottima birra cinese le ‘fiammate’ sprigionate dal Mapo Tofu, piccantissimo stufato di tofu con verdure. Ha un sapore molto gradevole, ma il suo grado di piccantezza può prendere alla sprovvista chi si è cimentato con la portata senza accortezza, sottovalutando l'apparentemente innocuo condimento di peperoncini. Luigi è uno dei commensali intervenuti al Bon Wei (unione del francese ‘bon’, buono, e del cinese ‘wei’, gusto) per una esclusiva serata culinaria dal titolo ‘A cena come in Cina’. L’indirizzo milanese di ristorazione focalizzato sull’alta cucina cinese e diretto da Ike Wang insieme alla moglie Wang Pei, entrambi originari dello Zhejiang, ha infatti aperto le sue raffinate porte di via Castelvetro 16/18, una traversa di Corso Sempione, per proporre una selezione di piatti sorprendenti. Ravioli di carne al vapore, Shao mai di verdure, zuppa ai cetrioli di mare, insalata di funghi, insalata di anatra, cernia con zenzero, coscette di rane fritte sale e pepe, riso bianco, shui Zu di manzo: i sapori si sono incontrati in tavola senza una netta separazione tra dolce e salato e senza seguire l’italianissimo rituale gastronomico che, piatto dopo piatto, va dall’antipasto al dessert. A suggellare la cena in tavola approda un piatto di frutta tagliata a sottili e artistiche fettine, composizione che rimanda alle variopinte piume di un uccello esotico. Una raffinata esperienza sensoriale in un locale elegante, progettato secondo i canoni estetici della Cina contemporanea dall'architetto Carlo Samarati.
Pannelli in lacca rivestono le pareti del ristorante
Una selezione di piatti singolari, per colori e sapori. Per chi vuole provare gusti nuovi e ricercati dell’oriente - escludendo portate classiche come il pollo alle mandorle, il riso alla cantonese e gli involtini primavera - la scelta è pressoché infinita: sono infatti ben 101 i piatti proposti dallo chef Guoqing Zhang e suddivisi in base all’ingrediente principale. Piatti da accompagnare con le birre artigianali di Via dei Birrai 32, una selezione di tè firmati Arte del Ricevere o calici di vino italiano e straniero. La varietà delle specialità, si diceva, è infinita. Ma adesso che lo sapete, a meno che non siate cinesi, approcciate con tutte le cautele il vulcanico Mapo Tofu. Il rischio? Di rimanere improvvisamente a... bocca aperta. 
A sinistra, cernia con zenzero. A destra, coscette di rane fritte


Dettaglio della cernia con zenzero e decorazione artistica
Stufato shui Zu di manzo, altra portata piccante