04 febbraio 2014

‘Gola’: alla Triennale di Milano si esplora l'universo del gusto


Sharmila Samant, Loca-cola, 2000-2003, Installazione al Centre A, Vancouver 2008, Courtesy l’artista e Devi Art Foundation, New Delhi
Marilyn Minter Green Pink Caviar, 2009 Video digitale HD su DVD, 7’ 45’’
Courtesy l’artista e Salon 94, New York

L'artista Marina Abramović che in un video mangia una cipolla cruda; anemoni utilizzati nell'insolita ricetta di un grande chef stellato; una bocca sensuale che mangia gelatine colorate, il sapore della Coca-Cola nei diversi paesi in cui è imbottigliata: è un affascinante viaggio alla scoperta dei complessi meccanismi che regolano il gusto la mostra ‘Gola, arte e scienza del gusto’ aperta fino al 12 marzo alla Triennale di Milano. Cinque le sezioni: ‘I dilemmi dell’onnivoro’, ‘I sensi del gusto’, ‘Buono da pensare’, ‘I segreti dei cibi-spazzatura’, ‘La ri-costruzione del gusto’. In esposizione le opere di artisti contemporanei del calibro di Marina Abramović, Boaz Arad, Sophie Calle, Gabriella Ciancimino, Hannah Collins, Cheryl Donegan, Christian Jankowski, Jørgen Leth e Ole John, Marilyn Minter, Ernesto Neto, Martin Parr, Anri Sala e Sharmila Samant. Non solo arte: le sale ospitano infatti anche exhibit scientifici. Prodotta da Fondazione Marino Golinelli, la mostra nasce da un progetto di Giovanni Carrada, che ne ha curato la parte scientifica, e Cristiana Perrella, che ha invece seguito la parte artistica. Durante la settimana sono in programma visite guidate con laboratori per le scuole, aperti il sabato e la domenica anche alle famiglie. Dopo aver visitato la mostra, alle 11.30 e 15.30, il pubblico può cimentarsi in workshop dove lo stare a tavola si trasforma in opportunità d’esplorazione scientifica ed elaborazione artistica.