10 febbraio 2014

Torna la campagna Nastro Oro Tumore al Seno per FUV

Piccinini, Cagnotto e Sensini sono le tre testimonial della campagna
Anche quest’anno L’Oréal Paris rinnova il suo impegno verso Fondazione Umberto Veronesi (FUV) con la 'Campagna Nastro Oro. Tumore al seno. Prevenire per vincere. Insieme', per promuovere la prevenzione. Dal 22 aprile al 7 maggio nei punti vendita Ipercoop e dal 15 maggio al 28 maggio nei punti vendita Coop Supermercati, per ogni suo prodotto acquistato, L’Oréal Paris devolverà 50 centesimi alla Fondazione Umberto Veronesi, che finanzierà borse di studio per medici senologi. Il simbolo scelto è un piccolo nastro ripiegato color oro mentre il progetto quest'anno coinvolge tre campionesse dello sport: Tania Cagnotto, campionessa mondiale di Tuffi, Francesca Piccinini, campionessa mondiale di Pallavolo e Alessandra Sensini, campionessa Olimpica Windsurf. Fabio Lovino, ritraendole in questo scatto, ha voluto interpretare e comunicare i grandi valori positivi dello sport: impegno, costanza, tenacia per raggiungere la meritata vittoria. La creatività è dell’agenzia McCann Erickson. "Ho aderito immediatamente a questa campagna, perché sono felice di contribuire a diffondere un messaggio positivo rivolto a tutte le donne. Il tumore al seno può essere battuto grazie alla prevenzione. Insomma, è come se individuassimo e fermassimo un avversario quando si cimenta con i primi allenamenti", afferma Cagnotto. "Per me è un onore scendere in campo al fianco di Fondazione Veronesi. Noi donne abbiamo ritmi intensi e troppo spesso trascuriamo gli impegni con la nostra salute. Con questa campagna vorrei ricordare a tutte le donne, e un po' anche a me, di prendersi cura di se stesse", dichiara Piccinini. "Per ottenere risultati in campo sportivo, è necessario saper 'soffrire' in allenamento e durante le competizioni. Essere abituati a resistere per raggiungere un obiettivo, a superare i momenti difficili di un allenamento o di una gara, sono condizioni che si verificano anche nella vita quotidiana. Lo sport insegna a 'tener duro', a non fermarsi di fronte al primo ostacolo e a sviluppare un certo grado di tenacia, la stessa tenacia che ci vuole nell'affrontare una malattia con consapevolezza, sapendo che grazie alla ricerca, ma soprattutto alla prevenzione si può guarire nella maggior parte dei casi. Ecco il messaggio che vorrei comunicare a tutte le donne", conclude Sensini.