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La facciata di Oriocenter come appare per sei mesi |
Sette specie animali per un totale di
7mila coloratissime sculture in plastica di differenti dimensioni. Ha richiesto
tre settimane
di lavoro (anche notturno), con il coinvolgimento di
50 operai, l’allestimento della mostra-evento '
Il sesto continente' organizzata da
Oriocenter. Visibile da maggio a novembre,
per la durata complessiva di sei mesi, la spettacolare esposizione - secondo
capitolo della mostra di successo allestita nel 2007 all’interno e sulla
facciata dello shopping center, che in quel frangente era disseminato di allegri
coccodrilli - intende sensibilizzare su
ambiente ed ecosostenibilità emozionando coloro che visiteranno il centro di
Commerz
Real che, con i suoi 200 negozi, è uno dei più grandi d'Europa. L’esposizione artistica richiama l’attenzione
anche all’esterno dello shopping center, che per l’occasione è stato ricoperto
con 4.800 metri quadrati di teli raffiguranti chiocciole colorate.
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Sette specie animali accolgono i visitatori |
Nelle
intenzioni degli organizzatori, le specie animali disseminate e appese nelle varie aree trovano riparo dai mutamenti climatici e dalle attività inquinanti
dell’uomo. Un messaggio legato all’importanza della
preservazione della
biodiversità (si entra in contatto con chiocciole, rane, suricati, lupi, rondini, pesci angelo, stelle
marine) e anche alla ‘rigenerazione dell’arte attraverso l’arte’. Le installazioni,
che s’inquadrano nell’ambito della serie di iniziative di
‘Regeneration’ che in
vent’anni ha coinvolto tante piazze, monumenti e musei in Italia e all’estero, sono
state progettate dal team del movimento artistico
Cracking Art Group, nato nel 1993 e composto da
Renzo Nucara,
Marco
Veronese,
Carlo Rizzetti,
Alex Angi,
Kicco e
William Sweetlove.
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Tanti ospiti colorati sono temporaneamente comparsi anche nella storica Villa Campiglio del Fai |
Alla conferenza
stampa di lancio, svoltasi stamattina a Milano nella splendida cornice di
Villa Necchi Campiglio, hanno preso parte il management di
Oriocenter, l’agenzia
Canali&C che da anni segue le attività di
comunicazione del centro, gli artisti di Cracking Art Group e
Philippe Daverio.
Nel suo intervento, il noto
critico d’arte ha evidenziato un interessante parallelismo tra
il mercato medievale e l’operazione artistica nel centro bergamasco: entrambi hanno stabilità fisica, ma sono in grado di cambiare aspetto svolgendo
una
funzione sia sociale sia estetica.