Gustoso e
naturale, fresco e
rinfrescante,
ricco di proteine e povero di grassi, con poche calorie e molte vitamine, e praticamente privo di lattosio: ha tante qualità
Wey, il nuovo prodotto lanciato in questi giorni dalla
Cooperativa Latte Arborea. Ma ha anche un problema, di identità: come classificarlo, visto che apre una categoria merceologica completamente nuova per il mercato italiano? La novità consiste nel fatto che è realizzato a partire dal
siero di latte, ossia il liquido che si separa dalla cagliata durante la produzione dei formaggi, normalmente usato per produrre la ricotta o destinato all'alimentazione suina, ma finora non ancora proposto in versione liquida. Perlomeno in Italia, visto che in altri paesi europei è invece molto diffuso e apprezzato per le sue caratteristiche nutrizionali, che lo rendono ideale per chi segue una dieta iperproteica e per gli sportivi. Ma come presentare il siero di latte agli italiani superando pregiudizi o diffidenze, e valorizzare l'identità bifronte di Wey, che è una
bevanda ma con un potere saziante e un tenore di proteine paragonabili a quelli di un
fuoripasto? L'agenzia
McCann ha superato l'impasse puntando su un ossimoro: '
Lo snack tutto da bere'. E' questo il payoff che accompagna il lancio delle tre referenze di
Wey, naming 'imparentato' con l'inglese 'whey' (siero di latte) che
evoca leggerezza e dinamismo. L'italianizzazione del siero di latte
fatta da Arborea passa anche attraverso il miglioramento del gusto,
ottenuto aggiungendo purea di frutta che dona un gusto gradevole ed
esotico, e la garanzia dell'origine controllata e di qualità del siero,
realizzato a partire dal latte di mucca
'100% sardo' di Arborea. Sul
pack è tutto spiegato: cos'è Wey, quali benefici ha il siero di latte, i
valori nutrizionali. E c'è anche un
Qr code per chi vuole saperne di più. Non resta che assaggiarlo: un'esperienza riservata ai sardi e ai turisti in vacanza sull'isola, a cui
Wey arriverà fresco fresco direttamente sulle spiagge, nei bar e nei negozi per tutta l'estate. E se poi conquisterà i consumatori lo si potrà trovare anche al supermercato e in palestra una volta tornati in città a fine vacanza.
(
Manuela Soressi)