21 ottobre 2015

#MetticiilCuore, la campagna contro la violenza di genere

Contrastare la violenza maschile e tutelare le donne, insegnando ai giovani l'importanza di ridere insieme in coppia. Prende oggi il via #MetticiilCuore, campagna di sensibilizzazione e prevenzione contro la violenza di genere, in vista del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Dall'alto, in senso orario, Paolo Giglio, Caterina Balivo, Nadia Muscialini
A lanciarla The Opsobjects Onlus, in collaborazione con Soccorso Rosa Onlus, che assiste le vittime di violenza domestica, abusi familiari, maltrattamento fisico e psicologico. Il claim della campagna, promossa dal Comune di Milano e che si declina in attività di comunicazione e marketing, coincide con l'hashtag #Metticiilcuore. Nell’ambito del progetto educativo 'Di pari passo', rivolto a studenti e giovani adulti delle scuole secondarie di Milano, Soccorso Rosa stima di poter incontrare 1.200/1.500 studenti degli istituti formativi che ospiteranno durante l’anno scolastico gli operatori della Onlus per parlare al cuore di tutti di come contrastare la violenza di qualsiasi forma e genere. Verrà inoltre lanciato sul web il video 'E tu, sai far ridere una donna?' con una serie di miniinterviste di carattere sociologico, ma di taglio leggero, con coppie maschio-femmina di età diverse: uno spaccato emozionale che darà centralità all’importanza di divertirsi insieme. Al lancio della campagna, che si è tenuto stamattina nella sede del Comune di Milano alla presenza, tra gli altri, della presidentessa di Soccorso Rosa Onlus Nadia Muscialini, il presidente di The Opsobjects Onlus Paolo Giglio, il partner di Opsobjects Luca Giglio e della conduttrice Caterina Balivo in veste di madrina, è stata inoltre presentata in anteprima OPS!Life: si tratta di un'app, scaricabile gratuitamente da metà novembre, su qualsiasi smartphone, che grazie al bluetooth attiva un servizio di avviso e di rintracciabilità immediato. L'applicazione è in una linea di bracciali, collane e portachiavi per le donne in pericolo: nel ciondolo a forma di cuore, infatti, c’è un dispositivo che, se attivato, permette di comunicare in tempo reale la propria posizione alle persone care e chiedere aiuto.