È tutta
nuova e
multisensoriale la 'ricetta' dello storico mensile gastronomico
La Cucina Italiana, fondato nel 1929. Anzitutto è cambiata, per rimanere nella metafora culinaria, 'la cuoca': dallo scorso settembre il magazine è infatti diretto dalla giornalista
Maddalena Fossati Dondero, già firma
esperta di food di
Vanity Fair, altro prodotto del gruppo editoriale internazionale
Condé Nast.
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Maddalena Fossati e Luca Dini alla conferenza stampa di presentazione |
Con l'insediamento di Fossati alla direzione, la rivista guarda al futuro puntanto in maniera moderna e leggera sul
convivio in tutte le declinazioni (quindi
non solo ricette), e attingendo preziosi spunti dal suo quasi novantennale passato per fare
cultura del cibo, rivolgendosi anche al sempre più nutrito target degli
uomini, oggi pari al 40% dei lettori. Nello specifico, oltre al
ricettario diviso in sezioni, dagli antipasti ai dolci, dalle specialità natalizie regionali al cenone vegano, trovano spazio anche
storie di ampio respiro, dalle
nuove mete gourmet di Milano e Roma a uno
speciale bollicine che abbina ogni bottiglia a un cibo e a una musica, e
rubriche originali, dalle 'belle maniere' (rubrica di galateo curata dalla grande Fiammetta Fadda) al ricordo di Natale firmato da una
lettrice speciale (
Cristina Donadio, la Scianel di 'Gomorra'), dalla
ricetta per '
absolute beginners' (il cui titolo è mutuato da un successo di David Bowie) a quella per l'
amico a quattro zampe. Con il nuovo numero, in edicola da dicembre con una
copertina d'impatto (una rossa ciambella natalizia, creata dal pastry chef bistellato
Nicola Di Lena del ristorante Seta),
La Cucina Italiana si presenta rinnovata anche sul fronte dell'
immagine: il
restyling grafico e il
nuovo logo della rivista sono stati curati dallo studio newyorchese
Mucca Design, fondato da
Matteo Bologna. Alla presentazione stampa, che si è tenuta ieri a Milano, nella cucina della redazione,
Luca Dini, direttore editoriale di Condé Nast Italia, ha sottolineato che
La Cucina Italiana è un
giornale (con diffusione media di
61mila copie e una readership media di 752mila lettori) parte di un
sistema che poggia su
altri due pilastri: il
sito e i social, che raggiungono ogni mese un'audience di oltre
4 milioni di contatti, e un luogo fisico rappresentato da
La Scuola de La Cucina Italiana.