16 dicembre 2019

La quarta edizione del Premio Terre de Femmes ha le sue vincitrici

Si è tenuta settimana scorsa alla Palazzina Appiani di Milano la cerimonia di premiazione della quarta edizione italiana del Premio Terre de FemmesCristina Parodi ha fatto da madrina e conduttrice al premio, che ha proclamato vincitrici tre donne - tra le 83 candidate - distintesi per i loro progetti a favore dell'ambiente e del sociale: Martina Panisi con il progetto Forrest Giant ha vinto il primo premio di 10mila euro, Emanuela Saporito con il progetto Orti Alti si è aggiudicata il premio di 5mila euro, Marina Massaro con il progetto RecuperArti si è classificata terza vincendo il premio di 3mila euro.
Obiettivo principale della Fondazione Yves RocherInstitut de France e del Gruppo Rocher è sensibilizzare sull'importanza della preservazione dell'ambiente e dell’informazione a 360° per proteggere il nostro pianeta. Il progetto Forrest Giants della 25enne biologa Panisi, prima classificata, promuove la protezione la biodiversità nativa delle isole di São Tomé e Príncipe, usando come specie bandiera la Lumaca gigante d'Obô, minacciata, come altre specie animali, dalla deforestazione, dalla caccia e dall'uso spropositato delle risorse naturali. Saporito, la seconda vincitrice, è stata premiata per OrtiAlti, un progetto d'impresa sociale dedicato alla realizzazione di orti di comunità per la rigenerazione urbana, in grado di intrecciare i benefici ambientali che i tetti verdi generano nei contesti urbani con la dimensione produttiva e di socialità degli orti. Sono infatti realizzati con una tecnologia che permette la riduzione dell'isola di calore, la salvaguardia della biodiversità, la riduzione delle emissioni di CO2 , la gestione delle acque piovane, combinate a risultati ambientali evidenti quali l'autoproduzione di vegetali freschi, il riciclo dei rifiuti in compost e la creazione di spazi di comunità. Il progetto dell'associazione RecuperArti, di cui pp presidente Massaro, la terza classificata del premio Terre de Femmes, consiste nel riuso creativo, artistico ed educativo di materiali di recupero, scarti e cascami della produzione di aziende del territorio. Si sensibilizza, in tal modo, la cittadinanza al rispetto ambientale e al consumo responsabile dei materiali, che hanno una seconda vita.