#Mangiareinformati è il titolo dell'incontro, organizzato settimana scorsa a Milano da
Carni Sostenibili (progetto promosso dalle associazioni di categoria
Assocarni,
Assica e
Unaitaliae) e moderato dal giornalista e divulgatore scientifico
Alessandro Cecchi Paone.
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L'incontro ha dato la parola a Luca Avoledo e Susanna Bramante |
Un talk show che ha dato la parola a
l nutrizionista Luca Avoledo, autore del saggio 'No Vegan', edito da
Sperling & Kupfer, e all'agronoma e tecnologa alimentare Susanna Bramante, autrice del libro 'La soia fa bene o fa male?' edito da L'Età dell'Acquario. Il tema al centro dell'incontro: mode e manie delle diete. A partire da un interrogativo: meglio erbivori o carnivori? "L'uomo è un animale onnivoro. Nell'evoluzione umana ci sono state in effetti alcune isolate specie che si nutrivano solo di vegetali, come i parantropi. Si sono tutte estinte": con questa provocatoria dichiarazione, Avoledo ha sottolineato la natura onnivora della nostra specie. Focus, quindi, su
fruttarianesimo e
vegetarianesimo: dati scientifici alla mano, gli esperti hanno dimostrato come siano
da bandire le manie e le ossessioni delle tendenze più radicali, a favore invece di uno stile di vita alimentare equilibrato, in cui nessun alimento venga demonizzato a favore di un altro, sul modello della dieta mediterrane. In particolare, Avoledo ha sottolineato che "si sta radicando nell'opinione pubblica la convinzione che il consumo di carne quando non addirittura quello di latte, uova e pesce, faccia male alla salute e che la scelta alimentare più opportuna per star bene sia adottare una dieta che ne è del tutto priva. Si tratta di un
mito alimentare, non supportato da evidenze scientifiche".
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#Mangiareinformati è stato moderato da Alessandro Cecchi Paone |
Tutti i dati scientifici di cui disponiamo (nutrizionali, medici, anatomici, antropologici), infatti, "attestano come
l'uomo sia una specie onnivora per sua natura e mettono in luce
quanto la dieta vegana rappresenti una scelta innaturale, controintuitiva, nutrizionalmente e salutisticamente superflua, quando non addirittura pericolosa", ha concluso Avoledo. Bramante ha poi fatto chiarezza su
un alimento di moda oggi: la soia, entrata a far parte della nostra alimentazione e utilizzata in prodotti sostitutivi della carne, del latte e dei formaggi, trovando consensi non solo tra i vegetariani e i vegani, ma anche tra chi vorrebbe seguire una dieta 'sana'. Ripercorrendo le origini storiche e culturali della sua produzione in Oriente, Bramante ha mostrato come le differenze di produzione, specialmente quelle "riguardanti il processo di estrazione delle proteine, colleghino il consumo di soia a numerosi problemi e rischi per il fisico, su tutti, disturbi della riproduzione e della fertilità, specialmente nelle donne e nei bambini".
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L'invito è a un consumo equilibrato di tutti gli alimenti |
Nell'esporre i rischi di questo alimento ha invitato, quindi, al consumo equilibrato di tutti gli alimenti, specialmente quelli che compongono
la nostra dieta tradizionale, evitando gli estremismi e le mode. I due autori sono stati inoltre concordi nell'evidenziare come quella che anni fa sembrava una scelta antagonista e rivoluzionaria, ossia mettere nel carrello prodotti vegan e sostitutivi proteici, oggi è invece un atto che produce ricchezza per la cosiddetta
'vegan economy', che non va demonizzata, ma che è di gran lunga distante dall'immagine bucolica del contadino di prossimità. L'informazione è dunque il primo degli ingredienti che bisognerebbe mettere nel piatto degli italiani, un popolo che resta onnivoro, come confermato dalla recente ricerca Eurispes 2017 che evidenzia un'inversione di tendenza nella percentuale di vegetariani e vegani nel nostro Paese, passata dall'8,1% dell'anno precedente al 7,6% (-0,5%). Di questi il 4,6% sono vegetariani (-2,5%) e il 3% vegani (+2%). Pertanto
300mila persone, in un solo anno, sono tornate a mangiare carne. Non solo per 'il richiamo della carne', ma per aver avuto accesso a informazioni autorevoli per fare scelte alimentari equilibrate e di benessere, per se stessi e la propria famiglia.