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04 novembre 2024
Si può scaricare gratuitamente il ricettario 'Dal palato alla tiroide'
Le malattie tiroidee, di cui l'ipotiroidismo è la condizione più diffusa, colpiscono oltre 6 milioni di italiani, prevalentemente donne dopo i 35-40 anni. La prevenzione e la gestione efficace delle malattie tiroidee dipendono in gran parte da una corretta informazione e da semplici esami di controllo in presenza di segni e sintomi indicativi di un'alterazione della funzionalità tiroidea, ma anche in persone a rischio o in chi ha una predisposizione familiare. In presenza di disturbi della tiroide anche la dieta può diventare oggetto di dubbi e preoccupazioni per i pazienti. S'intitola 'Dal palato alla tiroide' la campagna educazionale patrocinata dalla Società Italiana di Endocrinologia e realizzata con il contributo non condizionante di Ibsa Italy, mirata a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della salute tiroidea tramite informazioni e consigli pratici sull'alimentazione, tra cui un volume di ricette 'amiche della tiroide' realizzato grazie al contributo degli utenti, alla collaborazione con specialisti endocrinologi e alla nota imprenditrice del mondo food Sonia Peronaci. In soggetti con ipotiroidismo, una dieta equilibrata deve includere alimenti ricchi di iodio e selenio, fondamentali per il corretto funzionamento della tiroide. La campagna 'Dal palato alla tiroide' s'inserisce all’interno di un progetto più ampio che vede nel sito latiroide.it un hub informativo sulla tiroide con video-pillole degli esperti, sezioni dedicate ai professionisti della salute e un servizio per richiedere il consulto telematico di uno specialista.
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04 aprile 2020
The Jackal su Raiplay col format comico 'Tanto non uscivo lo stesso'
Il format originale è stato prodotto in esclusiva per la piattaforma digitale Rai |
In 15 episodi il collettivo racconta la vita in casa durante la quarantena |
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29 ottobre 2019
Una dieta più sana e sostenibile con il progetto BuonCibo Knorr
Presentato oggi al Talent Garden di Milano il progetto BuonCibo di Knorr.
A novembre Knorr lancerà diverse iniziative rivolte al consumatore |
Il brand di Unilever, partendo dai '50 ingredienti del futuro' da integrare nella nostra dieta quotidiana, mira a promuovere nuovi modi di cucinare e mangiare per un avvenire alimentare all'insegna del benessere fisico e mentale e della sostenibilità ambientale. Il progetto parte dalla constatazione che, a oggi, solo tre ingredienti forniscono il 50% del fabbisogno calorico nel mondo, solo 12 coltivazioni e cinque specie animali rappresentano il 75% di ciò che mangiamo. Il programma offre quindi consigli pratici e nuovi prodotti per raggiungere l'obiettivo di una migliore alimentazione in linea con le preferenze degli italiani. Al centro del programma c'è il progetto realizzato da Knorr in collaborazione con il Wwf e con Adam Drewnowski, direttore del centro di Salute e Nutrizione pubblica presso l'Università di Washington: '50 Future Foods' ovvero 50 cibi del futuro che combinano ingredienti conosciuti, ma poco consumati, come i semi di sesamo, i fiori di zucca e il farro e ingredienti meno noti a livello globale come il fonio, particolari tipi di alghe e il cactus. Gran parte dei 50 cibi che aiuteranno a salvaguardare il pianeta sono facilmente reperibili in Italia: ceci, noci, lenticchie, farro, spinaci, bietole, fagioli, semi di sesamo, fiori di zucca.
Il management di Unilever e il conduttore Federico Quaranta alla presentazione del progetto BuonCibo basato su un'alimentazione alternativa, sana e gustosa |
Il rapporto di Wwf e Knorr suggerisce inoltre tre cambiamenti fondamentali per raggiungere l'obiettivo di una popolazione mondiale e un pianeta più sani: maggiore varietà e una maggiore quantità di verdure; altre fonti di proteine a base vegetale; più varietà nei tipi di cereali e di altre fonti di carboidrati. Da qui scaturisce BuonCibo, studiato per offrire ai consumatori italiani un'idea di alimentazione alternativa, più rispettosa dell'ambiente, più sana e stimolante sotto il profilo organolettico. Il progetto, che prenderà il via a novembre, prevede una serie di iniziative: Knorr dispenserà i 'Consigli del BuonCibo', suggerimenti pratici redatti insieme alla nutrizionista Evelina Flachi, con l’obiettivo di fare chiarezza in merito a ciò che è BuonCibo, uno stile alimentare per contribuire al proprio benessere e alla sostenibilità ambientale. Il programma si articola su diversi canali, tra cui i social, su cui saranno pubblicate ricette ad hoc. Da novembre aprirà anche il primo store virtuale di Knorr BuonCibo su Amazon e verranno avviate collaborazioni con altri partner digitali. Non mancheranno momenti di informazione e coinvolgimento degli italiani in alcuni punti vendita per veicolare, con omaggi e operazioni a premio, il messaggio dell'importanza di uno stile alimentare più orientato alla salute e alla salvaguardia del pianeta.
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27 ottobre 2019
Trenta ricette sfiziose per una sana e bilanciata dieta canina
Il ricettario è firmato da Marco Vandoni e Leonardo Cairo |
19 settembre 2017
Mode, miti ed estremismi alimentari: la parola agli esperti
#Mangiareinformati è il titolo dell'incontro, organizzato settimana scorsa a Milano da Carni Sostenibili (progetto promosso dalle associazioni di categoria Assocarni, Assica e Unaitaliae) e moderato dal giornalista e divulgatore scientifico Alessandro Cecchi Paone.
Un talk show che ha dato la parola al nutrizionista Luca Avoledo, autore del saggio 'No Vegan', edito da Sperling & Kupfer, e all'agronoma e tecnologa alimentare Susanna Bramante, autrice del libro 'La soia fa bene o fa male?' edito da L'Età dell'Acquario. Il tema al centro dell'incontro: mode e manie delle diete. A partire da un interrogativo: meglio erbivori o carnivori? "L'uomo è un animale onnivoro. Nell'evoluzione umana ci sono state in effetti alcune isolate specie che si nutrivano solo di vegetali, come i parantropi. Si sono tutte estinte": con questa provocatoria dichiarazione, Avoledo ha sottolineato la natura onnivora della nostra specie. Focus, quindi, su fruttarianesimo e vegetarianesimo: dati scientifici alla mano, gli esperti hanno dimostrato come siano da bandire le manie e le ossessioni delle tendenze più radicali, a favore invece di uno stile di vita alimentare equilibrato, in cui nessun alimento venga demonizzato a favore di un altro, sul modello della dieta mediterrane. In particolare, Avoledo ha sottolineato che "si sta radicando nell'opinione pubblica la convinzione che il consumo di carne quando non addirittura quello di latte, uova e pesce, faccia male alla salute e che la scelta alimentare più opportuna per star bene sia adottare una dieta che ne è del tutto priva. Si tratta di un mito alimentare, non supportato da evidenze scientifiche".
Tutti i dati scientifici di cui disponiamo (nutrizionali, medici, anatomici, antropologici), infatti, "attestano come l'uomo sia una specie onnivora per sua natura e mettono in luce quanto la dieta vegana rappresenti una scelta innaturale, controintuitiva, nutrizionalmente e salutisticamente superflua, quando non addirittura pericolosa", ha concluso Avoledo. Bramante ha poi fatto chiarezza su un alimento di moda oggi: la soia, entrata a far parte della nostra alimentazione e utilizzata in prodotti sostitutivi della carne, del latte e dei formaggi, trovando consensi non solo tra i vegetariani e i vegani, ma anche tra chi vorrebbe seguire una dieta 'sana'. Ripercorrendo le origini storiche e culturali della sua produzione in Oriente, Bramante ha mostrato come le differenze di produzione, specialmente quelle "riguardanti il processo di estrazione delle proteine, colleghino il consumo di soia a numerosi problemi e rischi per il fisico, su tutti, disturbi della riproduzione e della fertilità, specialmente nelle donne e nei bambini".
Nell'esporre i rischi di questo alimento ha invitato, quindi, al consumo equilibrato di tutti gli alimenti, specialmente quelli che compongono la nostra dieta tradizionale, evitando gli estremismi e le mode. I due autori sono stati inoltre concordi nell'evidenziare come quella che anni fa sembrava una scelta antagonista e rivoluzionaria, ossia mettere nel carrello prodotti vegan e sostitutivi proteici, oggi è invece un atto che produce ricchezza per la cosiddetta 'vegan economy', che non va demonizzata, ma che è di gran lunga distante dall'immagine bucolica del contadino di prossimità. L'informazione è dunque il primo degli ingredienti che bisognerebbe mettere nel piatto degli italiani, un popolo che resta onnivoro, come confermato dalla recente ricerca Eurispes 2017 che evidenzia un'inversione di tendenza nella percentuale di vegetariani e vegani nel nostro Paese, passata dall'8,1% dell'anno precedente al 7,6% (-0,5%). Di questi il 4,6% sono vegetariani (-2,5%) e il 3% vegani (+2%). Pertanto 300mila persone, in un solo anno, sono tornate a mangiare carne. Non solo per 'il richiamo della carne', ma per aver avuto accesso a informazioni autorevoli per fare scelte alimentari equilibrate e di benessere, per se stessi e la propria famiglia.
L'incontro ha dato la parola a Luca Avoledo e Susanna Bramante |
#Mangiareinformati è stato moderato da Alessandro Cecchi Paone |
L'invito è a un consumo equilibrato di tutti gli alimenti |
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22 aprile 2017
Migliorati i valori nutrizionali dei Salumi Italiani Dop e Igp
Nel contesto dell'11esima edizione di NutriMi, congresso organizzato al Palazzo delle Stelline di Milano, ieri si è discusso di salumi e nutrizione alla presenza di numerosi esperti di settore, introdotti dalla giornalista Laura Maragliano, direttore di testate di food di Mondadori.
Sotto i riflettori i Salumi Italiani Tutelati, indicati sempre più leggeri e dietetici: contenendo rispetto al passato meno sale, nitrati e grassi, si possono inserire di diritto nell'ambito di una dieta sana e bilanciata. Da anni il settore della salumeria italiana è infatti impegnato in un percorso di miglioramento degli aspetti nutrizionali che concerne l'intera filiera – dall'allevamento alle tecnologie produttive – nel rispetto delle ricette e delle lavorazioni tradizionali. Il miglioramento nutrizionale dei Salumi Italiani, come ha evidenziato un'analisi svolta da Crea (Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) e Ssica (Stazione Sperimentale per le Industria delle Conserve Alimentari), ha portato a una categoria di alimenti 'rinnovata', in grado di rispondere sia alle richieste nutrizionali del consumatore moderno sia alle raccomandazioni dietetiche della comunità scientifica. Al termine dell'incontro, gli ospiti hanno potuto assaggiare i panini leggeri e gustosi, a base di salumi Dop e Igp, preparati dallo chef romano Max Mariola (in alto, a destra), volto noto televisivo. Degustazione cui ha preso parte anche Lorenzo Beretta (in alto a sinistra), presidente di Istituto Salumi Italiani Tutelati.
La presentazione è stata promossa da Isit - Istituto Salumi Italiani Tutelati |
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16 ottobre 2016
Da Biomineral due trattamenti per unghie danneggiate
Non solo l'indebolimento e la caduta dei capelli: ai cambi di stagione, specie in primavera e in autunno, anche le unghie tendono a soffrire gli sbalzi climatici presentandosi opache, sfaldate o spezzate. Anche eventuali carenze in termini di alimentazione possono danneggiarle.
Senza contare che la nail art continuativa, e non solo quella più 'selvaggia' conseguente all'applicazione di smalti semipermanenti contenenti sostanze dannose per la cheratina, le sottopone a un carico eccessivo di stress. Per restituire alle unghie resistenza e durezza, migliorandone anche l'estetica, Biomineral, marchio dell'azienda americana Mylan, propone due diversi trattamenti disponibili in farmacia. Il primo, Biomineral Unghie Topico (in alto, nella foto), è un'emulsione nutritiva, protettiva e
indurente che si applica con un leggero massaggio sull'unghia due volte
al giorno, dopo averla esfoliata, levigata e lucidata con la spatolina
in dotazione (da usare solo una volta a settimana). Resistente all'acqua, quest'emulsione contiene vitamina E, olio di germe di grano e lipidi essenziali per un'azione rinforzante e idratante, pantenolo, che crea un effetto barriera verso gli agenti esterni, e cistina, aminoacido essenziale per la sintesi della cheratina dell'unghia. Il secondo trattamento, Biomineral Unghie in capsule da assumere a cadenza quotidiana (nella foto, a sinistra), è invece un integratore alimentare di aminoacidi, vitamine e minerali indicato per apportare una quota integrativa dei nutrienti in caso di aumentato fabbisogno o ridotto apporto con la dieta.
Biomineral è un marchio dell'americana Mylan |
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11 luglio 2016
Provolone Valpadana Dop dà energia agli atleti a Canazei
Gli sportivi ne scopriranno le proprietà energetiche |
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16 giugno 2016
La crusca d'avena nella dieta Dukan contro la 'diabesity'
Pierre Dukan |
Dukan ha sviluppato una serie di proposte a base di questo cereale |
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16 maggio 2016
Massimo Gualerzi presenta il libro 'La dieta Supersalute'
In programma martedì 17 maggio, alle ore 19, presso Aspria Harbour Club (via Cascina Bellaria, 19 Milano), la decima tappa del tour 'Supersalute' con Massimo Gualerzi, cardiologo ed esperto di nutrizione, che presenterà il suo ultimo libro dal titolo 'La dieta Supersalute' (edizioni Sperling & Kupfer). Aperto a tutti e gratuito, previa iscrizione via mail, l'incontro permetterà di partecipare al seminario con il medico, che spiegherà la sua filosofia della Supersalute, ovvero come potere vivere una vita senza malattie al meglio delle proprie potenzialità trasformando il proprio stile di vita, l’alimentazione e la pratica sportiva in uno straordinario strumento di prevenzione e di cura. Inoltre, verranno spiegati gli alimenti e la dieta Cronobiodetox SuperSalute. Per chi opera già nel settore (personal trainer, nutrizionisti, dietologi, medici in generale e farmacisti) sarà l'occasione per confrontarsi su tematiche di attualità. L'incontro è un'occasione anche per chi desidera iniziare un nuovo percorso per sentirsi più a suo agio nel suo corpo. Al termine del seminario tutti i partecipanti potranno assaporare i cibi Dolce Vita food durante l’aperitivo salutistico offerto sulla terrazza, ricevere la gift bag e avere la possibilità di acquistare il libro 'La dieta Supersalute'.
11 novembre 2015
Gianluca Mech interpreta se stesso nel film 'Loro chi?'
Gianluca Mech, al centro, sul set del film che lo vede coinvolto |
La locandina del film 'Loro chi?' |
06 novembre 2014
È disponibile da 25 anni in farmacia il CalendariodellaSalute
Il Calendariodellasalute si trova in farmacia |
I disegni sono di Monica Maaten |
08 gennaio 2014
Le ricette di Chef Rubio per la nuova dieta mediterranea
Tanti cereali integrali e poco sale. Il risultato? Una cucina più sana, leggera, moderna. In risposta alle numerose pubblicazioni ad alto tasso calorico che hanno invaso il mercato arriva in libreria il 15 gennaio 'La nuova dieta mediterranea'. Dalla teoria alla pratica con 40 ricette tradizionali rivisitate, con il corredo del testo scientifico, per mangiare con gusto restando in forma. Autori della pubblicazione edita da Gribaudo sono Stefania Ruggeri, esperta nutrizionista, e Gabriele Rubini, in arte Chef
Rubio, cuoco gastro-televisivo di 'Unti e bisunti', serie cult che ha ottenuto un
grande successo di pubblico e di critica e che sarà nuovamente in onda su Dmax da questo mese. Tra le rivisitazioni figurano l’insalata spagnola con maionese di
soia, la cernia croccante con avocado, il riso integrale con verdure e
uova barzotte, mentre tra le proposte più innovative si contano
la mozzarella di bufala al limone, sedano e pomodorini arrosto, la zuppa
di ceci e calamari o il cuscus con pollo e lime. Per ciascuna ricetta sono indicati i valori nutrizionali, gli effetti benefici degli
ingredienti e la modifica apportata rispetto alla ricetta
originale. A firmare la prefazione è Jeremiah Stamler, lo scienziato americano tra i primi studiosi della dieta mediterranea, che sarà in Italia nel periodo dell’uscita del volume.
15 marzo 2013
Benessere, buonumore e bellezza con la dieta B Factor
La promessa in copertina è allettante: “Dimagrisci
davvero, una volta per tutte”. Ma noi curvy, per natura un po’ diffidenti verso
le tante promesse di dimagrimento in circolazione, sappiamo bene quanti
sacrifici comporti il perdere anche solo qualche chiletto. Restare alla larga
da dolci, pietanze e intingoli è già uno sforzo titanico e per di più troppo spesso
il risultato si traduce in un impietoso effetto yo-yo di chili che (faticosamente)
vanno e (con grande facilità) vengono.
Eppure Samantha Biale, la brillante nutrizionista di cui vi
avevo già parlato e autrice di questo nuovo saggio da pochi giorni in libreria,
ne è convinta: la dieta B Factor funziona davvero. Per trasformare una dieta in
una dieta definitiva bisogna anzitutto individuare dove sta l’errore: si tratta
infatti di non soffrire, di non incorrere nel cattivo umore, di non fare
sacrifici penalizzanti. Niente magie, niente tristi privazioni, niente dogmi
alimentari: la dieta B Factor è, come ci spiega l’autrice - che ha anche vinto
di persona la tendenza a ingrassare - “il frutto di tanti piccoli cambiamenti e
accortezze che, uniti insieme, vi permetteranno di dimagrire e non ingrassare
mai più”. Senza svelarvi troppo il contenuto del libro, che si apre con la
prefazione di Michele Carruba,
direttore del Centro Studio e Ricerca sull’obesità dell’Università di Milano, vi
diciamo subito che i primi cinque capitoli si aprono con l’enunciazione di altrettante
armi segrete: da un diario emozionale alle idee chiare, dai pasti sostitutivi
al raggiungimento dell’equilibrio ideale fino a una strategia mirata. Seguono
le testimonianze di sette donne come noi, utili per analizzare le ragioni più
comuni legate all’ingrassare. Ma la nostra diet coach non si ferma certo qui e
ci affianca in un percorso educazionale per insegnarci a razionalizzare la
spesa e a organizzare il frigorifero, per farci capire di cosa sono fatti i
cibi e che cosa contengono (prepariamo la matita, nell’ottavo capitolo Samantha
ci sottopone anche a simpatici test a risposta multipla), per darci prova
dell’utilità del movimento (se come me siete allergiche alla palestra, l’alternativa
risiede in sani esercizi da ufficio o da auto) e, last but not least, per mettere
a punto un’efficace strategia che combatta l’odiosa cellulite, da non
confondere con grasso e chili di troppo. Niente miracoli, insomma, ma
un’allegorica ricetta dispensata direttamente dalla competente diet coach: “Il
segreto per dimagrire è un piatto unico ben calibrato che si prepara con un
soffritto di volontà, motivazione e pazienza, in cui cuocere, a fuoco lento,
nozioni scientifiche condite con una bella dose di buon senso”.
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