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02 marzo 2022

Appello per la pace in Ucraina dai comunicatori di Una

La campagna contribuisce alla raccolta fondi
organizzata dalla Croce Rossa
Una ferma condanna di qualsiasi guerra e forma di violenza. Che torni la pace, immediatamente, e che si riprenda a comunicare civilmente: qualsiasi problema, qualsiasi contrapposizione possono essere affrontati e risolti senza cadere nelle barbarie cui stiamo assistendo in questi giorni, con l'inaccettabile aggressione a un Paese libero e democratico come l'Ucraina. Questo il messaggio che Una, associazione di aziende della comunicazione, ha voluto condividere attraverso una campagna presente da oggi su tutti i media, grazie agli spazi messi a disposizione dagli editori e dai circuiti di outdoor. Due giovani vite, due bandiere, due culture in un'immagine che trasferisce ciò che sempre dovrebbe essere: contatto, serenità, la volontà di cercare e trovare ciò che unisce piuttosto che ciò che divide. Tutte le aziende associate e la comunità dei comunicatori si mettono così a disposizione per ritrovare la pace. La campagna contribuisce alla raccolta fondi organizzata dalla Croce Rossa e vedrà un'efficacia crescente nei giorni che verranno, grazie al coinvolgimento attivo di tutte le aziende e dei professionisti associati.

12 febbraio 2022

Nasce The PRize, il premio di Una dedicato alle relazioni pubbliche

Una - Aziende della Comunicazione Unite presenta The Prize, il neonato premio dedicato alle relazioni pubbliche. Un riconoscimento innovativo dedicato a un comparto altamente strategico e in forte evoluzione come quello delle relazioni pubbliche.
Le iscrizioni alla prima edizione si aprono lunedì 14 febbraio
Le iscrizioni si apriranno il 14 febbraio e saranno ammesse a partecipare alla selezione le campagne e i progetti di comunicazione realizzati nel periodo dal 30 giugno 2020 al 31 dicembre 2021. Il premio è aperto a tutte le aziende di comunicazione con sede in Italia e a tutte le aziende nazionali e internazionali che hanno realizzato campagne di comunicazione dedicate al mercato italiano. Numerose le categorie suddivise in quattro macro sezioni: Industry – una distinzione per mercati come energy, tech, fashion, entertainment solo per citarne alcuni; Practice – categorie dettagliate sulla base della tipologia di campagna realizzata (Comunicazione Corporate, Investor Relation, Influencer Marketing, Csr etc.). Si passa poi alla categoria Eccellenze, per quei progetti davvero straordinari, fino ai due Premi Speciali: un award dedicato agli under 35 in memoria di Filomena Rosato e un Premio alla Carriera. Ogni agenzia o azienda può iscrivere sino a cinque campagne, ognuna sino ad un massimo di tre categorie. A valutare i lavori presentati, una giuria composta da professionisti del settore del mondo aziendale, accademico e istituzionale. Il termine per le iscrizioni sarà il 31 marzo prossimo venturo. Seguirà una prima fase di giuria tra il 19 e il 25 aprile e una seconda il 5 e 6 maggio per arrivare alla serata di premiazione prevista per il 25 maggio.

02 marzo 2020

L'impatto del Coronavirus sulle agenzie di comunicazione

Quali saranno in Italia le conseguenze del Coronavirus Covid-19 sull'industria della comunicazione formata da agenzie pubblicitarie, realtà di pr e comunicazione integrata, strutture di eventi e digital?  Il Centro studi di Una – Aziende della Comunicazione Unite ha condotto sui suoi associati e in partnership con Assorel un'indagine sulla percezione delle agenzie italiane, le azioni messe in atto per fronteggiare l'emergenza e le previsioni per i prossimi 12 mesi. 

Le evidenze della ricerca: ricadute sul business, misure intraprese, effetti immediati
L'88% dei rispondenti concorda sul fatto che questa emergenza sanitaria avrà un impatto sull'andamento del mercato della comunicazione anche se più di un'agenzia su due (64%) non è ancora in grado di stimarlo. Diversamente, il 7% del campione prevede una flessione intorno al 5% del fatturato mentre il 12% estende questa proiezione alla doppia cifra del 10%. A non prevedere ricadute in negativo sul business il 12% del panel. Sul fronte delle misure attivate per tutelare i dipendenti e l'interesse civico, il lavoro agile altrimenti detto smartworking (75%) ha decisamente prevalso, il 53% ha sospeso le trasferte di lavoro mentre il 41% ha cancellato i meeting di persona optando per alternative tecnologiche come videoconferenze, messaggistica istantanea, ecc. Solo il 6% ha chiuso sedi operative. Quali gli effetti più immediati? Se il dato più rilevante riguarda la cancellazione degli eventi (66%) emerge la piena volontà di agenzie e dei brand di posticipare piuttosto che annullare. Questo traspare nell'ambito delle campagne pubblicitarie - dove la riprogrammazione (50%) supera di gran lunga la cancellazione (12%) - o negli eventi (57%) e produzioni (31%).