Visualizzazione post con etichetta smartworking. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta smartworking. Mostra tutti i post

02 marzo 2020

L'impatto del Coronavirus sulle agenzie di comunicazione

Quali saranno in Italia le conseguenze del Coronavirus Covid-19 sull'industria della comunicazione formata da agenzie pubblicitarie, realtà di pr e comunicazione integrata, strutture di eventi e digital?  Il Centro studi di Una – Aziende della Comunicazione Unite ha condotto sui suoi associati e in partnership con Assorel un'indagine sulla percezione delle agenzie italiane, le azioni messe in atto per fronteggiare l'emergenza e le previsioni per i prossimi 12 mesi. 

Le evidenze della ricerca: ricadute sul business, misure intraprese, effetti immediati
L'88% dei rispondenti concorda sul fatto che questa emergenza sanitaria avrà un impatto sull'andamento del mercato della comunicazione anche se più di un'agenzia su due (64%) non è ancora in grado di stimarlo. Diversamente, il 7% del campione prevede una flessione intorno al 5% del fatturato mentre il 12% estende questa proiezione alla doppia cifra del 10%. A non prevedere ricadute in negativo sul business il 12% del panel. Sul fronte delle misure attivate per tutelare i dipendenti e l'interesse civico, il lavoro agile altrimenti detto smartworking (75%) ha decisamente prevalso, il 53% ha sospeso le trasferte di lavoro mentre il 41% ha cancellato i meeting di persona optando per alternative tecnologiche come videoconferenze, messaggistica istantanea, ecc. Solo il 6% ha chiuso sedi operative. Quali gli effetti più immediati? Se il dato più rilevante riguarda la cancellazione degli eventi (66%) emerge la piena volontà di agenzie e dei brand di posticipare piuttosto che annullare. Questo traspare nell'ambito delle campagne pubblicitarie - dove la riprogrammazione (50%) supera di gran lunga la cancellazione (12%) - o negli eventi (57%) e produzioni (31%).

15 febbraio 2017

Microsoft House, nuovo indirizzo per l'innovazione in Italia

Inaugurata questa mattina a Milano, in Viale Pasubio 21, nel quartiere di Porta Volta, Microsoft House. La nuova sede di Microsoft Italia occupa il primo edificio italiano progettato da Herzog & De Meuron, affiancandosi a quello della Fondazione Feltrinelli.  Studiata nell'ottica dell'apertura, dell'inclusione e dell'integrazione con l'ambiente esterno, risulta unica nel suo genere e riflette immediatamente la rilevanza che il valore dell'open innovation ha per l’azienda. Microsoft House punta ad accogliere nel 2017 oltre 200mila visitatori, 10mila professionisti, 4mila studenti e un migliaio di dirigenti scolastici, con l'obiettivo di mettere a loro disposizione tecnologie, competenze, momenti di formazione e occasioni di confronto sulle opportunità del digitale. Secondo Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia, sarà il nuovo indirizzo per l'innovazione in Italia: "Dalle grandi aziende fino alle startup, dagli studenti fino al mondo delle Ngo, passando dai nostri partner, Microsoft House rappresenta un nuovo luogo per innovare, collaborare, trovare idee e fare ecosistema: solo insieme si possono fare grandi cose per far crescere l’Italia". Il trasferimento di Microsoft, che s'inquadra nel progetto di valorizzazione dell’area di Porta Volta, contribuendo all'obiettivo di creare un nuovo polo di innovazione nel cuore e centro nevralgico del business di Milano, rappresenta un modello di azienda innovativo, ispirato dalle logiche di smartworking.