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01 luglio 2019

È amica dell'ambiente la cannuccia Dolfin realizzata in mais

Dopo l'utilizzo, l'ecocannuccia sarà smaltita nell'umido
Realizzata dal mais, biodegradabile, naturalmente amica dell'ambiente. La prima cannuccia ecologica in Italia è quella introdotta da Dolfin per uno dei suoi prodotti amati dai bambini, Polaretti Magic Milk: si tratta di cannucce trasparenti con all'interno microsfere di zucchero di vari gusti per insaporire il latte, sia a colazione che a merenda, facendo di un pasto un momento di gioco. Con grande anticipo sull'ultimatum imposto dall'Ue, che per il primo step del 2021 ha messo al bando proprio la produzione di stoviglie in plastica monouso insieme a cannucce e cotton fioc, Dolfin – storica azienda dolciaria siciliana, da oltre 100 anni nelle redini della famiglia Finocchiaro di Giarre (Catania) – ha deciso di adeguarsi subito alla normativa europea plastic free eliminando le cannucce di plastica da uno dei suoi prodotti di punta, Polaretti Magic Milk. Queste ecocannucce dei Polaretti sono destinate ai bambini che, dopo averle utilizzate per bere il latte, impareranno a smaltirle nell'umido. Una scelta responsabile quella di Dolfin, azienda non nuova a iniziative nel segno della sostenibilità ambientale.

06 novembre 2017

Con il video-alfabeto Sant'Anna svela le sue caratteristiche

Un nuovo step del progetto educativo avviato dal brand
#SantAnnaABC è il nuovo progetto di comunicazione di Sant'Anna: un video-alfabeto che ci accompagna alla scoperta del mondo del brand, con pillole video sintetiche e chiare, che prendono spunto da singole lettere dell'alfabeto per svelare, una dopo l'altra, le parole chiave del brand leader nazionale del settore. R come Rebruant, la sorgente più alta da cui sgorga l'acqua Sant'Anna, B come Bio Bottle, la più grande rivoluzione introdotta da Sant'Anna nel mercato, la prima e unica bottiglia compostabile presente in Italia, C come Cannuccia, quella dei bicchierini di bevande Sant'Anna che è una cannuccia 'intelligente', F come Formati, l'acqua non ha forma, ma con Sant'Anna ha tanti formati. Sono solo alcune delle video-lettere già online sul canale YouTube Sant'Anna. Continua con questa iniziativa l'impegno educativo che da sempre connota il rapporto del brand con i suoi consumatori.

01 ottobre 2017

Dopo AstroSamantha, anche AstroPaolo si gusta un Lavazza

Paolo Nespoli si è preparato un caffè con la macchina a capsule ISSpresso
In occasione dell'International Coffee Day, la missione 'Vita' dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), che ha come principale protagonista l'astronauta dell'Esa Paolo Nespoli (partito lo scorso 28 luglio), gusta l'autentico espresso italiano a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss). L'equipaggio ha infatti testato, con esito positivo, la macchina a capsule ISSpresso realizzata da Argotec per Lavazza - in partnership con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) - che il 3 maggio 2015, durante la missione italiana 'Futura', aveva permesso a Samantha Cristoforetti di poter bere il primo caffè espresso della storia dell'umanità in stato di microgravità. La partnership con l'Asi, che ha coordinato l’esperimento, ha reso possibile nella prima fase il suo trasporto sulla Stazione Spaziale Internazionale e, successivamente, attraverso un negoziato con la Nasa, ha ottenuto di mantenere permanentemente attiva la ISSpresso in orbita.
ISSpresso, realizzata da Argotec per Lavazza, fa il caffè in condizioni estreme
Avviene proprio in vista della giornata di celebrazione mondiale del caffè il passaggio di testimone tra gli astronauti dell'Agenzia Spaziale Europea, AstroSamantha e AstroPaolo, che nel corso degli ultimi mesi ha potuto portare avanti diversi esperimenti promossi da Argotec. La macchina ISSpresso, gioiello tecnologico e ingegneristico, ha consentito quindi a un altro astronauta italiano di gustare un espresso nello spazio come a casa. ISSpresso è stata studiata per replicare in orbita lo stesso aroma: la crema e il caffè non sono miscelate come sulla terra, ma sono separate, e la tazzina tradizionale diventa invece uno speciale sacchetto, detto 'pouch'. ISSpresso è in grado di fare il caffè in condizioni estreme, dove i princìpi che governano la fluidodinamica sono completamente differenti rispetto a quelli terrestri.

28 luglio 2017

L'astronauta Paolo Nespoli berrà il caffè Lavazza in orbita

Il caffè espresso è protagonista della missione Vita (acronimo di Vitality, Innovation, Technology, Ability), partita meno di un'ora fa, precisamente alle 17.41, e che sta portando Paolo Nespoli e i suoi compagni d'equipaggio a bordo della Stazione spaziale internazionale (ISS).
La macchina ISSpresso è in grado di fare il caffè in condizioni estreme
Ad accogliere gli astronauti ci sarà un prodotto 100% italiano: la macchina a capsule ISSpresso, installata all'interno del Nodo 1 della Stazione spaziale e realizzata da Argotec e Lavazza - in partnership pubblico-privata con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) - che il 3 maggio 2015, durante la missione 'Futura', aveva permesso a Samantha Cristoforetti di poter bere il primo caffè espresso della storia in stato di microgravità. La partnership con l'Asi, che ha coordinato l’esperimento, ha reso possibile il suo trasporto sulla Stazione spaziale internazionale, e successivamente attraverso un negoziato con la Nasa, l'Agenzia ha ottenuto di mantenere permanentemente attiva la ISSpresso in orbita. Un passaggio di testimone, quindi, tra gli astronauti dell'Agenzia Spaziale Europea, AstroSamantha e Nespoli, al terzo volo tra le stelle, che nel corso degli ultimi mesi ha potuto apprendere e approfondire nei laboratori di ricerca e sviluppo di Argotec a Torino tutti i segreti della macchina ISSpresso, dagli aspetti tecnici a quelli più pratici di utilizzo. Dopo 27 mesi di permanenza nello spazio, a 400 chilometri di distanza dalla terra, la macchina ISSpresso, gioiello tecnologico e ingegneristico, consentirà così a un altro astronauta italiano di gustare un espresso a regola d'arte, nello spazio come a casa. L'aroma non cambia, grazie al gusto equilibrato e bilanciato delle capsule Lavazza: la crema e il caffè non sono miscelate come sulla terra, ma separate, e la tazzina diventa invece uno speciale sacchetto, detto pouch. ISSpresso sarà in grado di fare il caffè in condizioni estreme, dove i princìpi che governano la fluidodinamica sono completamente differenti rispetto a quelli terrestri. Le operazioni di preparazione sono invece le stesse: massima praticità e semplicità per un espresso da gustare attraverso una cannuccia. ISSpresso soddisfa requisiti molto severi, imposti dalla Nasa in termini di compatibilità con i sistemi già presenti a bordo e quelli di interfaccia con gli astronauti ed è inoltre dotata di un dispositivo innovativo che consente la pulizia della linea di erogazione del caffè.